Azioni impazzite a causa dei software in un contesto borsistico delicato. Stiamo forse cercando un bottom in attesa di dicembre?


Lettrici e lettori, buon sabato sera a tutti. Si conclude una settimana un pò più movimentata del solito (finalmente, era ora!!!) e con buoni spunti operativi che ho segnalato la scorsa settimana (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/10/21/azioni-biesse-azioni-unicredit-azioni-stellantis/) grazie soprattutto alla continua manipolazione dei software e quotatori che "regolano" le compravendite immettendo e togliendo ordini senza necessariamente essere eseguiti. Da dove iniziare dunque? Partiamo come di consueto dall'analisi degli indici azionari. Sabato scorso avevo segnalato i primi livelli "logici" sull'S&P500 (ammesso che i mercati abbiano ancora una logica perché un software de facto non ragiona e l'immissione e revoca continua non sono regolamentate) . Questo il grafico che avevo postato:

A sole cinque sedute di distanza la situazione si presenta così: abbiamo raggiunto il primo target a 4200 punti ed anche il successivo a 4162 e non avendo "arginato" la discesa ecco che l'S&P500 si è spinto verso 4100. L'eventuale mancata tenuta vedrebbe l'ultimo baluardo tra 4050 e 4075 circa. Per gli amanti dell'analisi tecnica ricordo che il target del testa e spalle ribassista (altezza della testa proiettata verso il basso dal punto di rottura che vedete in parentesi graffa) darebbe un'area di approdo proprio attorno a 4100 punti. Ma come ben sapete IO non credo in niente se non a ciò che vedo e quindi preferisco procedere step by step anche perché se i testa e spalle funzionassero veramente saremmo tutti ricchi e non ci sarebbe bisogno di studiare ore ed ore...mettiamola così: nel trading non mi baso sull'analisi tecnica ma mi diverto ad osservarla e a "scarabocchiare" sui grafici....that's my opinion, of course! 

Osservando il Nasdaq Composite sempre su scala daily la situazione è altrettanto delicata. Premessa: come ben sapete le autorità finanziarie hanno permesso un meccanismo a dir poco distorto di formazione degli indici: poche società che pesano tantissimo. L'aspetto peggiore è che è stata permessa la formazione di carta su carta con i vari ETF che replicano gli indici constituendone una sorta di moltiplicatore: compro l'ETF che comprerà le azioni con maggior peso e quindi più capitalizzate. Così facendo si è diluita la liquidità delle Borse e quando queste scendono gli ETF faranno la stessa cosa ma dovranno svendere le azioni in mercati illiquidi svendendo i vari titoli e contribuendo ai "patatrac", accentuando il rischio sistemico di cui Vi ho parlato in passato e di cui in pochi parlano. Una volta le "sette sorelle" erano i titoli big del comparto oil. Oggi abbiamo Google, Facebook o Meta che dir si voglia, Amazon, Microsoft, Nvidia, Apple, Tesla che praticamente muovono tutto il listino, non a caso la débacle delle small caps è visibile su altri indici (Russell 2000 ad esempio). Ecco dunque che a far salire il listino tecnologico bastava la pubblicazione di buoni dati da parte di una o due di queste società. E come logica vuole ecco che ora che riportano meno bene tirano giù tutto (e quindi i titoli sottili già in stato comatoso da diversi mesi vengono a mancare ai loro cari (risparmiatori, sempre più poveri, sempre più genuflessi, quasi in posizione supina con lo sguardo rivolto al cielo)). 

Fatta questa debita premessa ed analizzando i dati di mercato, notiamo che il Nasdaq Composite daily ha appena bucato la media mobile a 200 periodi di colore rosso e rimane lì, in attesa di affogare, questa è al momento la mia sensazione che potrebbe naturalmente essere rivista a seconda della price action giornaliera e delle varie chiusure giornaliere. Sotto questi livelli abbiamo il supportone collocabile attorno a 12250 (da valutare se e come ci arriverà).

Sul fronte volatilità osserviamo che il VIX è leggermente sceso rispetto a venerdì scorso e questo è un apparente paradosso: mercato in discesa e VIX che non è salito ma che rimane tuttavia in una zona critica al di sopra di 20 punti. Segno forse che la discesa è quasi al capolinea ??? Di seguito il grafico daily.

Quanto esposto è avvalorato anche dalla derivata seconda del Vix, ovvero dal VVIX (praticamente la volatilità della volatilità). Anche in questo caso notiamo come sia SOLO sceso da lunedì a venerdì nonostante l'S&P500 sia SOLO sceso. Di seguito il chart daily.

Osserviamo ora come si potrebbero comportare gli indici europei.

Partiamo dall'indice DAX che rimane sempre ben inserito in un canale discendente con linea mediana che si colloca attorno a 14750 punti (linea tratteggiata). Possibile punto di approdo per la settimana entrante attorno a 14500 dove troviamo una COMBO statica e dinamica. In caso di mancata tenuta il target successivo diventerebbe 14240 e poi 13885 circa. 

In Francia il CAC40 è a ridosso di 6800 punti, area più volte toccata in passato ed anche nel 2022. Certo la brutta candela di venerdì non lascia ben sperare ma in seguito vedremo il motivo. Siamo certamente su un livello critico testato sia dall'alto verso il basso a fine 2021/inizio 2022 che dal basso verso l'alto a marzo 2022, a fine novembre/dicembre 2022 o ancora dall'alto verso il basso a marzo di quest'anno (vedere i punti viola nel grafico che trovate in seguito). Sarà così anche questa volta, magari con qualche "sbavatura"??? In caso di mancata tenuta il livello successivo è collocabile a 6595 circa con uno step intermedio a 6684.

 

Decisamente più forte la situazione del Future FTSEMIB40. Più forte non vuol però dire "migliore". Il nostro derivato infatti è rimasto in congestione per tutta l'ottava con un ribasso pressoché frazionale (close di venerdì scorso a 27310 e close settimanale a 27085). Forse sarebbe meglio parlare di una situazione delicata dal momento che ci troviamo in un box stretto a ridosso di un supporto importante MA al di sotto della media mobile a 200 periodi di colore rosso. Se questi livelli non venissero mantenuti, la prossima settimana la discesa potrebbe estendersi fino a 26250 (circa il 3% dai livelli attuali). 

Il mese di ottobre sta per finire, quello di novembre sta per cominciare e ci troviamo vicinissimi alla fine dell'anno. Certamente un anno difficile e purtroppo drammatico per molte persone, ma siamo qui a parlare di mercati finanziari. Nella mia "previsione" annuale fatta a gennaio avevo postato il grafico che vedete in seguito ed attualmente ci troviamo esattamente nel punto cerchiato in viola (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/1/17/previsione-borsa-2023/). Stiamo forse cercando un minimo in vista di dicembre?

In sintesi

Gli indici mondiali hanno avuto una settimana certamente difficile e ci sono parecchi "scricchiolii" in giro per il mondo. Il Nasdaq inizia ad essere appesantito dai titoli che lo hanno sostenuto fino ad ora, l'S&P500 è forse sceso con maggior decisione. In tutto questo la volatilità NON è schizzata e nemmeno la sua derivata seconda (aspetto positivo) e questo indica che le vendite sono continue e "mirate" ma non frutto di panico. In Europa la situazione è altrettanto fragile e brutta su Dax e CAC40 e al momento lo è meno sull'Italia. In USA l'S&P500 sta arrivando o è arrivato su aree supportili importanti e testate molto spesso in passato.

Questo aspetto "condito" col discorso fatto pocanzi sulla volatilità e stagionalità mi fa pensare che ci possa essere un tentativo di assestamento/rimbalzo. Attenzione: in passato gli anni in cui novembre e dicembre hanno avuto una performance negativa sono stati prodromici di un brutto anno successivo.

Fronte watchlist...

Ottima settimana di ribasso sui titoli indicati sabato scorso. Come ho accennato nell'incipit di questo articolo l'aggiotaggio posto in essere dagli HFT, dagli utilizzatori di software e quotatori hanno creato parecchia turbativa di mercato e vedremo, dati e immagini alla mano, con quale modalità e con quali conseguenze per risparmiatori ed investitori.

Iniziamo col dire che un mercato che non è più in mano ad operatori "in carne ed ossa" ma a formule algoritmiche non è un mercato sano dal momento che le azioni (forse sarebbe meglio parlare di Borse) vengono letteralmente manovrate dalla stessa mano o se preferite da pochissime mani (i brand sono pochi come ben sapete...). Ovviamente quando parlo di software NON mi riferisco in alcun modo agli utilizzatori di trading system (che personalmente ammiro forse perché vorrei approfondire questo aspetto ma non ne ho le capacità tecniche (non sono un programmatore) e sono una "zappa" in ambito informatico). Mi riferisco ad esempio ad un interessante paper di CONSOB dal titolo "AI e abusi di mercato: le leggi della robotica si applicano alle operazioni finanziare?" (a cura di F. Consulich, M. Maugeri, C. Milia, T.N. Poli, G. Trovatore datato 29 maggio 2023 (122 pagine)) piuttosto che a filmati reali che ho mostrato in questo video https://www.youtube.com/watch?v=HxtRGiXorEE  al minuto 1. Si tratta di ordini che vengono immessi e tolti alla velocità della luce dai quotatori e che chiaramente contribuiscono a falsare i titoli e/o il mercato. 

Andiamo dunque ai casi reali. Personalmente sto vedendo cose che non ho mai visto in vent'anni che svolgo questo mestiere. L'incipit lo abbiamo avuto qualche settimana fa con LVMH, ma questa settimana siamo andati ben oltre con Worldline (principale operatore di servizi di pagamento) piuttosto che con Siemens o venerdì con la francese Sanofi. 

Andiamo in ordine e partiamo da Worldline. Su Morningstar è scritto:

"Per il 2023, l’azienda francese leader nel settore dei servizi di pagamento prevede ora una crescita organica compresa tra il 6% e il 7% (rispetto al +8-+10% stimato in precedenza), un margine operativo lordo di circa 1,1 miliardi di euro (che implica un calo di 150 punti base rispetto alle previsioni di un aumento di oltre 100 punti base) e un tasso di conversione dei free cash flow (una misura di quanta parte dell’EBITDA viene convertito in liquidità) tra il 30% e il 35% (rispetto al precedente 46%-48%).

Per il 2024, la società ha dichiarato di puntare a un miglioramento di 100 milioni di euro del proprio margine operativo lordo, ma non ha fornito ulteriori dettagli."

Il mercato fa aprire il titolo a -30% per poi buttarlo giù a -60% bucando addirittura i minimi storici. Di seguito il grafico daily.

Siemens in Germania è passata in una seduta da 10 euro a 7.

Venerdì è stata la volta di Sanofi sul Cac40, azione che capitalizzava 120 miliardi di euro e che è crollata del 19% in una seduta avendo annunciato conti trimestrali sotto le attese ed un taglio di guidance. L'azienda ha tuttavia registrato un utile netto in aumento del 21.6% a 2.5 miliardi di euro (gli analisti si aspettavano un utile netto di 3.27 miliardi). E così da una chiusura a 100 è passata a 81.44 euro. A dir poco sconcertante.

Apparentemente ci sono state notizie (magari brutte ma non drammatiche) nei casi menzionati precedentemente, ma nella realtà dei fatti è l'utilizzo degli HFT che ha prodotto il risultato finale.

In Italia abbiamo avuto casi simili....vediamoli subito

Saras nella seduta di martedì sulla quale un quotatore è impazzito ed ha portato il titolo da 1.36 euro a 1.23 in pochissimi minuti.

Altro giro, altra corsa: CAMPARI nella giornata di giovedì. Pubblicazione dei dati e HFT scatenati che revocano il bid e forzano le vendite e titolo che "magicamente" passa dal valere 11 euro a 9.50 (-14% circa).

Proprio sfruttando i movimenti dei software mi è stato possibile un piccolo trade che ho tuttavia gestito pessimamente perché stavo per uscire e non volevo in alcun modo rischiare di rimanere "incastrato" in posizione.

Adesso vediamo altre modalità di turbativa di mercato, questa volta tramite quotatori algoritmici bid/ask. A titolo di esempio ho preso Biesse, già menzionata in anticipo la settimana scorsa (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/10/21/azioni-biesse-azioni-unicredit-azioni-stellantis/). Qui apro una parentesi proprio su quanto scritto sabato scorso, ovvero il fatto che la mano che muoveva il titolo a Luglio di quest'anno ha fatto la stessa cosa nella settimana appena terminata: sospensione al rialzo lunedì e sospensione al ribasso giovedì...

....e guardate come si presentava il book: bid e ask del quotatore immessi e tolti a piacimento a seconda di dove veniva "colpito"

Ma non è solo Biesse...ecco anche Maire Tecnimont: stesso quotatore con 622 pezzi in bid e ask (che in realtà si presentavano anche su livelli "coperti" da altri ordini e non solo su quelli che ho cerchiato ma che risultano più evidenti).

ed ecco che con questa modalità a dir poco truffaldina il grafico di Maire Tecnimont è impazzito grazie al quotatore facendo passare le azioni da 4.27 a 4.47 circa.

Evito di andare avanti altrimenti l'articolo diventerebbe chilometrico, ma credo che questi esempi servano a far capire quale continua manipolazione di mercato è in atto quotidianamente sui monitor.

Torniamo alla watchlist proposta la scorsa ottava (link: https://www.lombardreport.com/2023/10/21/azioni-biesse-azioni-unicredit-azioni-stellantis/), ricordando come sempre che NON do consigli né di acquisto né di vendita ma mi limito a fornire una mia view ed il mio sentiment su ciò che i miei occhi vedono quotidianamente sui mercati (nb: sempre a mercati chiusi per non influenzare in alcun modo l'andamento delle quotazioni a differenza di quanto fatto dagli algoritmi come ho appena mostrato).

Stellantis

Sempre brutta graficamente. Direi che abbiamo rotto con decisione la trendline rialzista di lungo. Proiettando verso il basso il target teorico del movimento è attorno a 16.30-16.50 dove passa anche la media mobile a 200 periodi di colore rosso. Eviterei accuratamente il long multiday.

Telecom Italia Ordinaria

Raggiunto velocemente il target potenziale attorno a 0.245 con relativa "sbavatura" verso il basso. Visto che i breakout tendono statisticamente a non funzionare paradossalmente proprio perché il grafico è brutto mi aspetto un rimbalzo (mera sensazione).

Moncler

Indicata sabato scorso con area critica e "calamita" compresa tra 50 e 50.50 euro specialmente in caso di rottura di 52 euro. Anche in questo caso i software nel finale di giovedì sera all'unisono si sono improvvisamente girati in vendita in fase di asta di chiusura. Fortunatamente me ne sono accorto all'ultimo secondo e ho shortato 400 pezzi moc ricoprendoli in open venerdì mattina con due trade: il primo di 250 pezzi a mercato (MOO) al prezzo di apertura a 48.21 euro e sulla seconda parte (150 pezzi) speravo che gli algo continuassero a vendere invece si sono "reversati" subito long ed ho cautelativamente chiuso tutto a 48.11 euro circa.

Di seguito trovate in sequenza sia il grafico daily che i relativi eseguiti a titolo di esempio.

Mediobanca

Purtroppo l'ho completamente persa di vista due settimane fa e ora faccio fatica a pensare sia all'idea di shortarla sia di longarla. Sabato scorso ho indicato area 10.60-10.70 come primo test/target ovvero la media a 200 ed una vecchia area supportile. Il close weekly è stato sui minimi settimanali a 10.68. Se non tenesse questi livelli l'area successiva è collocabile attorno a 10.00-10.20 euro. Bottom fishing di breve si, comprarla alla cieca no.

Pirelli

Scrivevo che la mancata tenuta di area 4.30-4.33 (nb: area non significa livello specifico) avrebbe potuto comportare un ulteriore indebolimento e così è stato, favorito naturalmente dal contesto delle Borse. Il close settimanale è a 4.07 euro con estensione mercoledì fino a 4.00. Se il titolo è rimasto inserito in un rettangolone con base a 4.30 e altezza a 4.90 da gennaio 2023 (circa 60 centesimi) ed il punto di breakout è stato a 4.30, allora il target potenziale del movimento ribassista potrebbe essere al di sotto di 4 euro e quindi a 3.70 (vedere le linee tratteggiate nel grafico successivo). Ovviamente la view ribassista sarebbe totalmente invalidata sopra 4.30. Su questi livelli l'azione incontra un pò di supporto che frena la discesa in corso: si tratta di vecchi livelli della fine del 2022.

CNHI

Titolo che non amo particolarmente, ammesso che ci sia qualche azione che io abbia mai amato nella vita (cosa da non fare quella di innamorarsi delle azioni, si corrono meno rischi nelle relazioni ;-) ). Vista la debolezza del settore (Stellantis, Pirelli piuttosto che di Tesla o meglio di Deere che è la sua diretta gemella) anche CNHI rimane inserita in un "bel" canale discendente e siamo a ridosso della cifra tonda a 10 euro (10.36 il close di venerdì). Sul settimanale notiamo l'importanza statica di 10.50-10.60 ma al momento siamo decisamente sotto. Possibile dunque un ulteriore indebolimento. Per quanto MI riguarda azione adatta al trading e non al multiday.

Snam Rete Gas

Altra azione che trado di rado. Pur essendo uno dei classici "difensivi" pare si stia indebolendo sia sul daily che sul weekly. Il close settimanale è stato a 4.307 ma la mancata tenuta di 4.50 (che pare essere stata confermata dopo un retest del breakout ribassista) potrebbe essere prodromica di un ulteriore indebolimento fino a 4.00-4.10 euro.

Tenaris

Mi piaceva graficamente fino ad un paio di settimane fa ma visto il contesto borsistico ho volutamente evitato di prenderla in considerazione e di analizzarla. Ha tentato il breakout al rialzo ma è rientrata all'interno di una sorta di triangolo simmetrico invertito o se preferite di megafono ben visibile sul chart daily. Non mi stupirebbe una ulteriore discesa verso 14.45-14.50 e poi a 14.00. Da notare poi che sul weekly pare ci sia stato un pullback di non breve durata proprio sulla trendline rialzista di lungo periodo (durava dal 2021). Sopra 15.20-15.30 la view potrebbe tornare neutral/rialzista.

Amplifon

A dir poco delicato anche il quadro di Amplifon che è diretta a spron battuto verso 25 euro (close di venerdì a 25.76) e poi l'ultimo baluardo è collocabile a 23.80-24.00 circa.

Ed ora, prima di congedarmi, un messaggio di buon auspico:

Il buon esito dell'emissione del bond Carraro segnalato sabato scorso lascia ben sperare ai possessori, almeno per il momento poi si vedrà.

Buon fine settimana a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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