Un’opportunità di lungo periodo, che paga un buon dividendo (senza doppia imposizione!) e “copre” alcune delle commodities più richieste. Ha una bassa volatilità ma gli eventi bellici in Medio Oriente costituiscono logicamente motivo di preoccupazione. Il nome? Lo riserviamo agli abbonati.
Buy or sell
Un po' di internazionalizzazione dei portafogli è imprescindibile per tutti gli investitori, tanto più in una fase di incertezze quale quella in corso. Il problema sta nell’identificare titoli che siano delle opportunità di lungo periodo, con volatilità sotto controllo. Ce ne sono tante, anche se è preferibile scegliere gruppi di grandi dimensioni attivi in settori in piena evoluzione. Oggi valutiamo un gigante forse poco conosciuto in Italia ma che merita invece non poca attenzione. Si tratta dell’australiana Bhp, quotata pure alla Borsa di Londra, oltre che al Nyse statunitense e logicamente a Sydney.
Isin |
AU000000BHP4 |
Ultima quotazione a Londra (chiusura 10-10-2023) |
2.332 Gbx (cents di sterlina) ovvero 23,3 Gbp |
Perché puntare su un titolo australiano? E tanto più del comparto minerario? |
Effettivamente l’analisi storica delle azioni minerarie presenta dinamiche complesse da valutare, in quanto correlate all’andamento dell’economia internazionale, all’inflazione e alla presenza estrattiva in specifici settori. Nel caso però di Bhp si ha a che fare con il maggiore gruppo mondiale attivo in tale ambito, con una vasta copertura di commodities in cui è leader a livello globale |
Quali sono? |
Rame, nickel, ferro, carbone e potassio oltre che diamanti, petrolio, gas e gas naturale liquido |
Materie prime tradizionali! Non ci sono invece nella lista quelle più seguite nei nuovi processi di transizione energetica? |
Bhp opera a dimensione mondiale ma ha due grandi mercati di sbocco in Asia, ovvero Cina e India, dove i megatrend di lungo termine - come la crescita della popolazione, l'urbanizzazione, l'industrializzazione e la transizione energetica - ruotano proprio attorno alle commodities citate |
Anche il rame? |
Fonti terze molto attendibili prevedono che la sua domanda globale aumenterà dai 25 milioni di tonnellate del 2022 ai circa 50 milioni del 2035! |
Quindi la diversificazione svolge un ruolo primario nell’attività di Bhp? |
Ha miniere in Australia, Canada, Cile, Colombia, Indonesia, Mozambico, Pakistan, Sud Africa, oltre che negli Usa. Più diversificata di così! Inoltre è riuscita a sviluppare una strategia di bassi costi estrattivi e di ricerca di nuove fonti di business. Tanto per citare un esempio il gruppo punta su una forte crescita del potassio, dovuto all'aumento della popolazione mondiale, al cambiamento dell’alimentazione e alla necessità di un'intensificazione dell'agricoltura sostenibile |
Molti investitori guardano a Bhp in termini di dividendi distribuiti. Vogliamo parlarne? |
Innanzi tutto se si acquista Bhp alla Borsa di Londra non si è penalizzati dalla doppia tassazione, non essendo prevista quella alla fonte, cioè appunto in Gran Bretagna. Il “dividend yield” in corso si aggira sul 5,8-6%, con pagamento fra l’altro semestrale |
E sulla quotazione in corso quali sono le opinioni prevalenti? |
Nel caso delle azioni di società attive nel campo dell’estrazione di materie prime le valutazioni sono sempre complesse, per vari motivi tecnici. Attualmente il titolo è scambiato attorno alla media dell’ultimo biennio ma i target degli analisti sono rialzisti. Sempre che! |
Sempre che? |
Le tensioni geopolitiche non portino a un calo dei mercati, che colpirebbe anche Bhp. In tal caso di potrebbe ipotizzare una discesa fra i 1.700 e i 1.900 Gbx, dove si determinerebbero ottimi livelli di entrata. Inevitabile sottolineare infine come ci sia una correlazione del suo business con i trend dell’economia mondiale |
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I parametri per valutarla
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
Nella fase in corso c’è una neutralità dovuta a oscillatori in parte esposti sul “buy” e in parte sul “sell”. Il titolo mostra una certa micro volatilità “daily”, il che lo rende nervoso di seduta in seduta, sebbene dall’estate all’interno di un “range” fra 2.200 e 2.500 Gbx. La volatilità su lungo periodo è invece modesta |
Cosa dice l’analisi grafica |
Di nuovo un caso in cui la media mobile a 200 dà una perfetta indicazione del momentum dell’azione, confermando la debolezza in corso. Rotta al ribasso ad aprile si è da agosto inclinata negativamente. Si diceva qui sopra della fase neutrale evidenziata dagli indicatori: l’Rsi a 7 periodi ma “weekly” si collocava alla chiusura di ieri sera sui 51, quindi proprio a metà fra allert di ipercomprato e ipervenduto |
Prima resistenza importante |
Sui 2.470 Gbx |
Primo supporto importante |
Sui 2.215 Gbx |
Rilevatore di rischio |
La volatilità intraday, scesa molto negli ultimi mesi, il che dimostra ancora una volta la neutralità della fase in corso. Dei bei candeloni al rialzo o al ribasso potrebbero ridare il via a una rianimazione del titolo |
Segnale di forza |
Inevitabilmente il risuperamento della media a 200 |