All’inizio di ogni mese analizzeremo cedole, dividendi e altre forme di proventi per l’anno in corso. Oggi in evidenza yield di bond su corte scadenze, quotazioni di titoli di Stato super decennali, il caso del Goldman 5% e del dividendo VW, i prossimi stacchi e infine i trend degli affitti immobiliari.
Il report della domenica
Foto Nick Youngson CC BY-SA 3.0 Pix4free.org
Inutile segnalare come le ultime settimane siano state particolarmente toste per l’obbligazionario, alimentando volatilità e dando ulteriore fiato a chi fa trading. Chi cerca invece rendimenti si pone un quesito: ora o mai più? In area dollaro il picco è vicino, mentre sul fronte europeo l’incertezza resta totale, sebbene le occasioni offerte dal mercato vadano colte, dato che i margini di ulteriore debolezza - se si manifesteranno - saranno nel complesso contenuti. Sta inoltre per aprirsi la stagione dei dividendi azionari e c’è quindi da cercare di centrare le opportunità che il mercato offre.
► Bond: scadenze fino al 2026 in euro a confronto
Iniziano da chi vuole puntare sul corto, sfruttando l’attuale quadro della curva dei rendimenti. La scelta è corretta, sebbene sia destinata a perdere le potenzialità di rimbalzo delle quotazioni dei titoli scesi di più, ovvero di quelli con duration elevatissime. Di corti e medio/corti ne abbiamo selezionati in totale 15, tutti a taglio 1.000.
● 5 titoli di Stato (in ordine di scadenza)
Emissione |
Isin |
Prezzo/Yield |
Perché |
Btp Italia Mg23 |
IT0005253676 |
99,7 € / 12,6% |
Per cogliere l’alta inflazione ancora in corso su una scadenza cortissima |
Btp 0% Dc24 |
IT0005474330 |
94,5 € / 3% |
Per approfittare di una quotazione bassa su una scadenza a due anni |
Btp 2,50% Nv25 |
IT0005345183 |
98,3 € / 3,1% |
Per incassare anche una cedola |
Btp 1,25% Dc26 |
IT0005210650 |
92,4 € / 3,4% |
Per compensare minus fiscali |
oppure Btp Nv26 7,25% |
IT0001086567 |
114 € / 3,3% |
Per riscuotere una bella cedola e creare minus |
● 10 bond corporate (in ordine alfabetico)
Emissione |
Isin |
Prezzo/Yield |
Settore attività / Rating / Eventuale call |
Alerion 3,125% Dc25 Green |
XS2083187059 |
98,3 € / 3,7% |
Energia rinnovabile/No rating/20/12/2023 |
Autostrade 1,625% Gn23 |
IT0005108490 |
99,1 € / 3,4% |
Servizi autostradali/BBB/No call |
Carraro Fin. Ge25 |
XS1747134564 |
97,9 € / 4,6% |
Attrezzature industrali/No rating/31/1/2023 |
Ivs 3% Ot26 Eur |
XS2049317808 |
95,5 € / 4,3% |
Distribuzione alimentare/No rating/18/10/2023 |
Maire Tecnimont 2,625% Ap24 |
XS1800025022 |
99,2 € / 3,3% |
Impiantistica/No rating/30/4/2023 |
Metro 1,5% Mz25 (Germania- gruppo Ceconomy) |
XS1203941775 |
98,3 € / 2% |
Grande distribuzione/BBB-/No call |
Volkswagen Leasing 0% Lg24 |
XS2343821794 |
94,5 € / 3,7% |
Servizi finanziari/BBB+/No call |
Volkswagen Fin. 1,50% Ot24 |
XS1972548231 |
96,8 € / 3,6% |
Servizi finanziari/BBB+/No call |
Volkswagen Fin. 3% Ap25 |
XS2152062209 |
98,9 € / 3,6% |
Servizi finanziari/BBB+/No call |
Volkswagen Leasing 0,375% Lg26 |
XS2343822842 |
87,8 € / 4,3% |
Servizi finanziari/BBB+/No call |
Le probabilità di esercizio delle call appaiono nella fase in corso poco verosimili.
► Bond: le “duration” elevatissime saranno le opportunità del 2023
Solo titoli di Stato a taglio 1.000 euro, che quotano attualmente sotto o attorno a 50. Torniamo ancora una volta sulla categoria (molto gettonata negli ultimi mesi) in previsioni di possibili rimbalzi delle quotazioni già a breve/medio termine e soprattutto a medio termine, appena la Bce farà intendere di voler invertire la sua politica monetaria. Per questa categoria di emissioni non interessa il rendimento quanto la duration, ovvero la sensibilità all’andamento dei tassi di interesse.
Emissione |
Isin |
Prezzo/Yield |
Duration |
Austria 0,85% Gn2120 |
AT0000A2HLC4 |
47,5 € |
49,3 (altissima) |
Slovenia 0,687% Mz81 |
SI0002104121 |
39,0 € |
38 (alta) |
Francia Oat 0,5% Mg72 |
FR0014001NN8 |
43,5 € |
38,7 (alta) |
Spagna Obl. 1,45% Ot71 |
ES0000012H58 |
50,7 € |
27,6 (alta) |
Belgio 0,65% Gn71 |
BE0000353624 |
47,6 € |
36,5 (alta) |
Finlandia 0,125% Ap52 |
FI4000480488 |
47,5 € |
27,7 (alta) |
Portogallo 1% Ap52 |
PTOTECOE0037 |
52,5 € |
22,6 (alta) |
Grecia 1,875% Ge52 |
GR0138017836 |
59 € |
18,9 (medio alta) |
Olanda 0% Ge52 |
NL0015614579 |
51,8 € |
28,4 (alta) |
Italia Btp 1,7% St51 |
IT0005425233 |
58,9 € |
19,5 (medio alta) |
► Un bond sotto analisi
Emissione |
Goldman Sachs 5% St32 Eur |
Isin |
XS2521873328 |
Quotazione |
Borsa Italiana Mot |
Rating |
BBB+ |
Tipologia |
Senior |
Taglio |
1.000 Eur |
Ammontare emesso |
160 milioni Eur |
Scadenza |
28/9/2032 |
Call (rimborso anticipato) |
È prevista, in ciascuna data di pagamento delle cedole dal 2023 fino al 2031, la facoltà per l’emittente di rimborsare anticipatamente l’obbligazione al prezzo di 100 |
Periodicità cedola |
Annuale (28 settembre) |
Quotazione in corso |
100,1 Eur |
Scambi |
Elevati |
Spread |
Contenuto |
Rischio |
Il rimborso anticipato in presenza di un’inversione ribassista dei tassi di mercato: di qui il trend piatto della quotazione dall’esordio fino a oggi |
► Dividendi azionari: e ora che si fa con Volkswagen?
L’operazione monstre (19,06 euro - 10,38 euro al netto imposte in Italia) di rendimento distribuito da parte di Volkswagen per l’Ipo su Porsche si sta rivelando particolarmente redditizia, poiché dopo la data di stacco (19 dicembre) il titolo si è rimesso sulla strada di un significativo rimbalzo. E’ il caso di verificare allora l’efficacia delle diverse strategie possibili, di cui alcune ormai superate (la casistica vale tuttavia per il futuro) e di cui altre logicamente realizzabili. Occorre ovviamente ricordare che il dividendo, versato lunedì 9 gennaio, verrà tassato due volte: al 26,375% in Germania e al 26% in Italia. Di qui i 10,38 incassati realmente.
Aver venduto prima dello stacco e riacquistato all’apertura del giorno di stacco |
Chiusura venerdì 16/12 a 136,54 € e apertura lunedì 19/12 a 121,1 € |
L’operazione avrebbe comportato una riduzione del prezzo di carico di 15,44 euro, inferiore all’importo lordo del dividendo ma superiore a quello netto |
Aver venduto prima dello stacco e riacquistato nei giorni successivi lo stacco in presenza di debolezza |
Apertura lunedì 19/12 a 121,1 € e correzione nelle sedute successive fino a un minimo a 112,84 euro il 22/12 |
Pur ammettendo di non colpire il minimo messo a segno ma di aver acquistato per esempio sui 116 euro è innegabile l’efficacia dell’operazione |
Aver raddoppiato la posizione dopo lo stacco |
L’effetto sarebbe stato molto positivo per la riduzione del prezzo di carico, sebbene logicamente non quantificabile |
La somma di dividendo del primo lotto e di performance positiva del secondo nelle ultime sedute avrebbe comportato un “total return” di tutto rilievo |
Vendere ora |
Le sette ultime sedute in verde fanno ben sperare nel prosieguo del trend (chiusura ieri a 127,9 euro) ma attenzione all’area 130-131 euro, piuttosto critica |
Molti indicatori sono scattati sul “buy” ma si evidenzia anche un ipercomprato di breve periodo |
Tenere a lungo termine |
Non forniamo indicazioni sui target degli analisti specializzati sul titolo (non conoscendone le motivazioni) ma il prezzo obiettivo medio è comunque nettamente superiore a quello in corso |
In ottica di “total return” su 1-2 anni si deve tenere conto che le previsioni di dividend yield (escluso quello straordinario pagato domani) si attestano al 7% per l’esercizio 2022 e al 6,5% per il 2023 |
► Dividendi azionari: gli esordi di gennaio e febbraio
Qualcosa già si muove sul fronte dividendi, sebbene gennaio sia naturalmente abbastanza avaro in merito. Segnaliamo comunque tre stacchi relativi al Ftse Mib, di cui uno a febbraio.
Snam |
23/1 |
0,11 euro |
Rendimento lordo stimato 2,30% |
Enel |
23/1 |
0,20 euro |
Rendimento lordo stimato 3,57% |
●●●●
Banca Generali |
20/2 |
0,8 euro |
Rendimento lordo stimato 2,40% |
► Immobiliare: dove gli affitti rendono di più
Situazione in evoluzione sul mercato del rendimento immobiliare. Lo evidenzia una ricerca di Tecnocasa, secondo cui è Milano a salire sul podio per il rialzo dei canoni di affitto. Nella prima parte del 2022 in tutta Italia si è assistito a un aumento dei costi di locazione, soprattutto nelle grandi città e nei capoluoghi di provincia. I valori sono aumentati del 2,1% per i monolocali, del 2,4% per i bilocali e del 2,2% per i trilocali. È quanto risulta dall’ultima analisi effettuata appunto dall’Ufficio Studi del gruppo Tecnocasa.
Protagonisti del mercato delle locazioni sono sia gli studenti sia i lavoratori fuori sede. Dopo la frenata registrata a causa della pandemia, del lockdown e delle varie restrizioni imposte dal Governo per far fronte all’ondata dei contagi, il mercato delle locazioni torna a crescere. Ad alimentare il comparto anche i turisti che affittano appartamenti per brevi periodi.
È soprattutto nei capoluoghi di provincia che i canoni di locazioni presentano una crescita: +2,7% i monolocali, +2,8% i bilocali e +3,0% i trilocali. Un rialzo evidente se si mette a confronto il secondo semestre 2021 con il primo semestre di quest’anno. A Milano, ad esempio, i canoni di locazione dei monolocali sono aumentati del 4,8%, del 4,7% nel caso dei bilocali e del 4,5% per i trilocali. Corsa al rialzo anche a Napoli: aumento del 2,7% per i monolocali, dell’1,3% per i bilocali e dell’1,1% per i trilocali. Crescita del 3,2% per i canoni di locazione dei monolocali a Bologna, mentre il rialzo è del 2,6% per i bilocali e del 2,7% per i trilocali in affitto nel capoluogo dell’Emilia-Romagna.
Buone performance pure per la città di Verona, dove dal secondo semestre 2021 al primo semestre 2022 si registra un incremento dei canoni di locazione del 5,0% per i bilocali, mentre è dell’1,6% per i monolocali e del 3,7% per i trilocali.