Nel corso delle ultime settimane, RATTI ha reso noto i risultati delle vendite relative al Q3 2022. Il documento, pur non indicando alcuni importanti dettagli (marginalità e PFN), contiene alcune utili informazioni che ci consentono di poter delineare meglio la situazione. Vediamo qui di seguito i tratti più interessanti.
FATTURATO DI RATTI:
Rispetto al 2021, i primi nove mesi del 2022 hanno messo a segno un aumento del fatturato pari al 16,75%.
Facendo un paragone rispetto al periodo pre-Covid19 emerge che, i livelli raggiunti dai ricavi nel Q3 2022, sono pressochè allineati a quelli registrati nel Q3 2019.
Il recupero dai livelli pre-Covid19 non è però ancora terminato: nel grafico qui sotto si nota che, pur a fronte di un ottimo andamento del Q3 2022, il gap da colmare nei primi due trimestri dell’anno è ancora elevato. Rispetto al totale registrato al 30 settembre 2019, nel 2022 manca ancora un 28,68% (€ 84,23 mln vs € 60,07 mln).
MARGINALITA’ DI RATTI:
L’analisi della marginalità segnala un andamento piuttosto contraddittorio (il dato del Q3 non è disponibile).
Il secondo semestre del 2021 aveva fatto registrare un notevole miglioramento della marginalità (18,69%) che si era portata ai livelli superiori alla fase pre-covid19 (18,69% vs 16,38%).
Nel primo semestre del 2022 non si è confermato il medesimo andamento: l’EBITDA MARGIN % si è assestato al 2,64% (vs 20,03%).
Su questo aspetto hanno pesato senza dubbio alcuni fattori contingenti, tra cui:
- l'aumento subiti dai costi delle materie prime;
- l'aumento della bolletta energetica:
- l'aumento delle scorte atte ad evitare potenziali blocchi alla produzione (+€ 9,87 mln vs 1H 2021);
Va inoltre segnalato che il business di RATTI è influenzato anche da un aspetto legato alla stagionalità. Una nota contenuta nella semestrale 2022 indica infatti che.....“….a causa della natura stagionale del settore tessile, ed in particolar modo del comparto dei tessuti per abbigliamento, è tendenzialmente atteso un incremento dei ricavi e dei margini nella seconda metà dell’anno rispetto ai primi sei mesi. Le maggiori vendite del secondo semestre sono essenzialmente attribuibili alla produzione e commercializzazione della stagione primavera/estate, che si concentra negli ultimi mesi dell’anno solare…..”
FOCUS SUL COMPARTO LUXURY:
RATTI è inserita a monte nella filiera del comparto del lusso. Pur avendo un business totalmente diverso dai principali player della moda, può essere utile analizzare lo stato di salute del settore luxury rispetto al periodo della pandemia.
Nelle tabelle che seguono sono riportati i dati relativi ai ricavi ed EBITDA del primo semestre del 2022 e del 2019 di tre importanti operatori del lusso: KERING, HERMES e LVMH.
Relativamente al fatturato, il campione, allo stato attuale, ha superato di gran lunga i livelli raggiunti nella fase pre-pandemica.
Prendendo in considerazione anche l'EBITDA, si nota una conferma del trend tracciato dai ricavi: l'aumento è evidente. L'EBITDA MARGIN % migliora notevolmente per HERMES e per LVMH mentre per KERING rimane pressochè stabile.
Il mercato di riferimento di RATTI evidenzia, pertanto, salute e vivacità.
GRAFICO DI RATTI:
A partire da giugno scorso, il trend laterale ha subito un ulteriore peggioramento perdendo il contatto con la media mobile a 200 giorni: il titolo è scivolato fino a testare la tenuta del supporto situato in area € 2,70.
Attualmente le quotazioni sono lievemente rimbalzate ma non sono riuscite a superare il livello della media mobile a 200 giorni (linea verde).
RIFLESSIONI:
L'andamento della segnalazione rappresenta una delle maggiori delusioni della rubrica: malgrado la vivacità dimostrata dal settore del lusso, RATTI fatica a ritrovare le performance realizzate prima della crisi.
Sotto l'aspetto fondamentale la struttura patrimoniale rimane solidissima (PFN pressochè pari a zero) ma l'aspetto legato al gap dei ricavi pre-Covid19 e la marginalità sottotono rappresentano criticità non del tutto superate. Come riportato dal management, la seconda parte del 2022 registrerà (probabilmente) un incremento dei ricavi ed un miglioramento della marginalità.
In questo scenario inflattivo, servirà un altro po' di tempo affinchè possa normalizzarsi la situazione.
Le quotazioni del titolo riflettono legittimamente tutte le incertezze che sta vivendo l'azienda.
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:
ANDAMENTO DEL PORTAFOGLIO TOTAL RETURN: