Il gruppo – quotato da gennaio 2022 – sta ritrovando smalto e in parte ciò dipende dalla crescita nel settore della difesa. Volete puntare sulle agenzie di viaggio? HANetf cambia il suo replicante inserendovi anche questa categoria di azioni.
Buy or sell
Quel perfetto grafico di Iveco, caratterizzato da movimenti rialzisti e ribassisti facilmente identificabili, l’ha reso un buon titolo per chi fa trading. Dal 12 gennaio ha intanto rotto al rialzo la resistenza dei 6,5 euro (livello ora diventato supporto) con un recupero di tutto rilievo. Non è tanto la domanda di furgoni e camion – business storico del gruppo – a spingere l’azione quanto la decisione di rafforzarsi nel settore della difesa. In realtà da sempre Iveco è attiva nel comparto militare con la divisione Iveco Defence Vehicle, la cui sede principale è a Bolzano. Era però una nicchia. Ora le intenzioni sono di farla crescere. Nei giorni scorsi IDV ha stretto un accordo per rilevare dalla britannica Horiba la maggioranza delle quote societarie di Mira Ugv, divisione specializzata nello sviluppo di veicoli militari autonomi. Non è una realtà rilevante ma il business invece lo è e le prospettive appaiono ottime. In merito Iveco ha scritto in un suo comunicato: “Iveco Defence Vehicles conferma la focalizzazione sull'eccellenza tecnologica e sull'innovazione, per fornire le soluzioni più avanzate nella mobilità e nella protezione atte a soddisfare le esigenze in continua evoluzione del settore della difesa”. E – si dice – è solo un primo passo in un indirizzo destinato a svilupparsi in un comparto su cui tutti i Paesi del mondo hanno ricominciato a investire.
Di qui il maggiore interesse per un’azione teoricamente molto correlata all’andamento dell’economia e quindi di trasporto e logistica.
Isin e codice |
NL0015000LU4 - IVG |
Apertura oggi (26/1/2023) |
7,5 euro |
Valutazione complessiva |
Dallo spin off delle attività veicolari civili di Cnh nel mese di gennaio 2022 l’azione ha perso parecchio, complici i timori di recessione economica. I numeri del gruppo sono però buoni: l’utile per azione è in crescita sia nel 2022 (+36%) sia in prospettiva nel 2023 (+31,1%), mentre gli analisti specializzati sul titolo si espongono in parte su uno “strong buy” e in parte su “hold” |
Il quadro grafico |
Dal 2 gennaio decisamente rialzista con il superamento della media mobile a 200 |
Prima resistenza (su base “daily”) |
8,1 euro |
Seconda resistenza (su base “daily”) |
9,6 euro |
Indicatore di momentum |
Molto positivo ma attenzione all’Rsi salito oltre 70 (ipercomprato) |
La media a 200 (su base mensile) |
5,67 euro |
Scenario negativo se… |
…in presenza di una discesa sotto i 6,5 euro |
Un segnale di ulteriore rafforzamento |
Tutte le medie mobili (corte e lunghe) sono inclinate all’insù e in presenza di uno strappo oltre la trendline rialzista su cui il titolo si è allineato ieri, ovvero nell’area degli 8 euro, scatterebbe davvero uno “strong buy” |
Dividendi |
La società non ne ha distribuito per il 2021 e ha annunciati che non verranno versati neanche per il 2022 |
► “The Travel” e il settore dei viaggi si trasforma in Borsa
HANetf, prima piattaforma white label indipendente di Etf ed Etc in Europa, ha rinominato il suo Etf tematico sul settore turistico in “The Travel Ucits Etf”: restano invariati i codici Isin (IE00BMFNW783) e i ticker di negoziazione (TRYP IM). Ciò è avvenuto in concomitanza con l’incremento del numero e della varietà dei costituenti l’indice sottostante, la cui denominazione è cambiata in Solactive Travel Index. Si propone infatti di tracciare la performance dei titoli delle società coinvolte nel settore turismo/viaggi, suddividendole in quattro diverse categorie: compagnie aeree, società alberghiere, compagnie di crociera e agenzie di viaggio.
L'aggiunta di quest’ultimo sotto settore è significativa, poiché tali aziende costituiscono un segmento importante del comparto viaggi e turismo, che nel 2019 aveva registrato un fatturato di 517 miliardi di dollari, più dell’8% del totale del ramo T&T in quell’anno. Poi è stato duramente colpito dalla pandemia e i numeri oggi non sono ancora tornati ai livelli precedenti il 2020. Si stima infatti che nel 2022 il fatturato globale delle agenzie di viaggio, tenendo conto sia di quelle tradizionali sia di quelle online, abbia superato i 330 miliardi di dollari. Nonostante la rapida crescita del segmento online, oltre l'88% dei ricavi è venuto dalle agenzie tradizionali con sede fisica.
Il potenziale di crescita per i prossimi anni è quindi rilevante e tra i principali fattori in grado di determinare la ripresa e l'eventuale nuovo boom vi sono i trend dei consumatori nella spesa per i viaggi, dove la somma globale registrata alla fine del 2022 indicava una tendenza destinata a tornare ai livelli prepandemici entro il 2024, il cambiamento delle preferenze dei “traveller” e infine le evoluzioni nei modelli di business delle agenzie di viaggio.
Quotazione su Borsa Italiana |
Sì |
Valuta di denominazione |
Usd |
Valuta di negoziazione |
Eur |
Ter |
0,69% |
Spread di mercato |
Molto contenuto |
Trend |
Rialzista da inizio gennaio |