XS2458899841
Phoenix Memory appena quotato, basket di titoli solidi del listino italiano.
E' un softcallable, vale a dire che l'eventuale rimborso anticipato (da Luglio '23) non è automatico ma a discrezione dell'emittente (Barclays), opzione questa che consente un maggior rendimento del certificato.
Infatti eroga cedole molto generose da 1,61% mensile, oggi impossibili da trovare su titoli cosi solidi, e con barriere molto difensive al 55% sia per il flusso cedolare che per il capitale a scadenza. Al prezzo attuale di 101,6 in lettera il rendimento si attesta intorno al 18% annuo.
SOTTOSTANTI:
INTESA SANPAOLO: strike 2,26 e barriera 1,24 (2,18 valore attuale, definito spot)
STELLANTIS: strike 14,36 e barriera 7,89 ( spot 14,02)
ENI: strike 14,37 e barriera 7,9 (spot 14,45)
UNICREDIT: strike 14,65 e barriera 8,06 (spot 14,95)
E' vero che gli strike sono alti in questo momento, dai più inaspettato, di forte crescita del FTSE MIB, ma è anche vero che le barriere poste al 55% sono sufficientemente difensive.
La scadenza è fra tre anni (28/1/26) e si presume che l'opzione del rimborso a discrezione dell'emittente possa avverarsi solo in caso di ulteriore e significativa risalita del nostro listino, ma in ogni caso le prime 6 cedole sarebbero 'garantite' (ovviamnete a patto che nessuno dei titoli scenda sotto barriera, ma ricordo che le cedole sono a memoria, quindi recuperabili successivamente); nel caso invece di mercato laterale oppure modicamente rialzista/ribassista, il certificato continuerebbe la sua vita pagando mensilmente 1,61% al mese.
La prima cedola sarà a fine Febbraio (23/2 ultima data utile per poterla ricevere), pertanto c'è tutto il tempo per cercare di acquistare questo certificato almeno intorno 100 (al valore attuale di 101,6 in pratica questa prima cedola è già incorporata nel prezzo) o ancor meglio sotto la pari in occasione di qualche giornata di storno, che dovrà pur arrivare.
In conclusione: a mio giudizio il rapporto Rischio/Rendimento è decisamente positivo.
Paolo Vandelli