Nel corso dell'ultimo periodo, TECHNOGYM ha reso noto i risultati delle vendite relative al Q3 2022. Il documento, pur non indicando alcuni importanti dettagli (marginalità e PFN), contiene alcune informazioni interessanti: approfondiamo qui di seguito.
FATTURATO DI TECHNOGYM:
Nei primi nove mesi del 2022 i ricavi di TECHNOGYM sono cresciuti del 17,4%. Dal grafico che segue, risulta integralmente colmata l’emorragia provocata dal Covid-19: il fatturato dei primi tre trimestri del 2021 supera quello del 2019 del 7,25%.
Concentrando l’analisi sul confronto tra il 2022 ed il 2019, si nota che il miglioramento riportato nel corrente anno nasce prevalentemente da un ottimo primo semestre (+10,13% vs 2019).
TECHNOGYM, come già ampiamente riportato nei precedenti articoli, ha saputo reagire rapidamente ai cambiamenti provocati dalla pandemia. Il grafico qui sotto riporta la segmentazione dei ricavi: la componente BtoB è ancora prevalente (76,3%) ma nel corso degli ultimi tre anni si è assistito ad un importante aumento della componente BtoC (CAGR 24,02%).
Analizzando complessivamente il trend, si nota che il segmento BtoB, pur avendo recuperato ben € 127 mln rispetto al 2020, non ha colmato integralmente il gap rispetto al periodo pre-crisi (manca un 5,5%). Di contro, il BtoC è raddoppiato.
MULTIPLI DI TECHNOGYM:
Sotto il profilo dei multipli storici, l’attuale situazione non evidenzia particolari elementi di spunto: il P/E (storicamente sempre elevato) risulta superiore alla media degli ultimi sei anni mentre l’EV/EBITDA è pressochè sul valore medio.
Prendendo come riferimento i multipli nell’ottica forward, come evidenzia la figura qui di seguito, sia il P/E che l’EV/EBITDA risultano ben distanti (circa una deviazione standard) dal valore della media degli ultimi cinque anni.
CONFRONTO CON PELOTON:
Per completezza, aggiungiamo all’analisi una nota di “colore” andando a confrontare la situazione di TECHNOGYM rispetto a PELOTON, colosso USA quotato a New York dal 2019.
La proporzione tra i fatturati (convertiti in Euro per PELOTON) è evidente, TECHNOGYM pur essendo uno dei leader del settore, è decisamente più piccola: il confronto ricorda Davide contro Golia.
Ma proviamo ad approfondire…
Limitarsi alla prima riga del conto economico può rappresentare un rischio.
In effetti, ampliando l’analisi, emerge che la super nota PELOTON, a livello di marginalità, ad esclusione del 2020, non è mai stata capace di generare marginalità positive. Come riferimento, per pietà verso PELOTON, non è stato scelto il NET MARGIN % ma bensì l’EBITDA MARGIN %.
Nella figura che segue, si nota l’andamento normalizzato tra i due titoli a partire dall’IPO di PELOTON.
Le grandissime aspettative del mercato hanno rapidamente fatto salire il prezzo di PELOTON di oltre cinque volte rispetto all'IPO (da $ 29 a $ 167). Tutto ciò si è poi scontrato con la realtà che ha evidenziato numeri molto diversi rispetto alle stime super ottimistiche degli investitori: le quotazioni sono pertanto scivolate ben al di sotto del prezzo di quotazione.
TECHONOGYM nel medesimo periodo non ha avuto un andamento esaltante (-11%) ma rispetto al colosso PELOTON (-64%) si è difesa decisamente meglio.
Questo confronto è utile per sottolineare quanto sia importante, nel value investing, focalizzarsi sempre sull’analisi dei fondamentali: il blasone e le mode del periodo rappresentano elementi particolarmente fuorvianti.
L'esito dello scontro tra Davide contro Golia, almeno in borsa, non è affatto scontato.
GRAFICO DI TECHNOGYM:
Il titolo, dai massimi raggiunti a maggio 2021, ha pesantemente ripiegato rimbalzando varie volte sul supporto in area € 6.
Da lì, ad ottobre 2022, si è innescata un’interessante reazione che ha consentito la rottura della trendline discendente rossa ed il superamento della media mobile a 200 giorni (linea verde).
Il trend rialzista, dopo una pausa ristoratrice, è proseguito riportando il titolo in prossimità con il test sulla resistenza posta a € 8,70. Le quotazioni, nella chiusura di venerdì, hanno superato (di misura) anche questa soglia.
Questo evento di natura tecnica, potrebbe conferire un ulteriore boost alle quotazioni del titolo.
LE PAROLE DELL’AD NERIO ALESSANDRI:
“I risultati dei primi nove mesi del 2022 continuano a confermare il nostro percorso di crescita sostenibile, profittevole e di lungo termine. Technogym, facendo leva su ricerca e innovazione, continua a sviluppare il suo ecosistema, rendendolo rende sempre più forte e unico con l’obiettivo di offrire alle persone l’esperienza Technogym in ogni luogo ed ogni momento.
A livello globale la salute, lo sport ed il fitness sono forti macro-trend per i consumatori e delle vere e proprie priorità per i Governi e le aziende. Questo scenario offre a Technogym la possibilità di realizzare la propria visione: essere l’unico wellness solution provider end to end al mondo.
Technogym conferma il posizionamento di brand prestige ed aspirazionale nei vari segmenti di mercato e l’accelerazione dell’awareness sul consumatore a partire dal mercato USA. Sel fronte dello sport Technogym si afferma, ancora una volta, come brand di riferimento dei campioni: il Technogym Village, l’headquarter, sarà l’arrivo della tappa cronometro del Giro d’Italia 2023, in programma il prossimo 14 maggio.
Guardando al futuro, le attuali incertezze del quadro macroeconomico non stanno impattando la domanda di wellness delle persone, come testimoniato da una raccolta ordini in crescita e che ci fa guardare con fiducia ai prossimi mesi”
RIFLESSIONI:
Nonostante i ricavi siano superiori al periodo pre-Covid 2019, il titolo risulta ancora distante dalle quotazioni riportate nel 2019 (valore medio € 10,28, -15%). Su questo aspetto può aver inciso la contrazione evidenziata dalla marginalità.
I multipli forward risultano ben lontani dal valore medio riportato degli ultimi 5 anni.
Sotto l’aspetto patrimoniale, TECHNOGYM ha conservato una spiccata solidità, la PFN (Cash – Debiti finanziari) è infatti positiva.
Il brand è molto conosciuto e ben posizionato in un segmento PREMIUM: nel medio periodo, è ragionevole ipotizzare un graduale recupero della componente BtoB ai livelli pre-Covid19.
La scommessa è rappresentata dalla capacità di recuperare anche la marginalità; se la pressione sul lato dei costi input si allenterà gradualmente, la forza dimostrata dal brand tenderà a riallineare la marginalità con quella storica.
Dal punto di vista grafico, il recente superamento della resistenza rappresenta un ulteriore elemento positivo.
Nell’ottica del lungo periodo, l’idea è che TECHNOGYM non abbia ancora esaurito del tutto le potenzialità di apprezzamento.
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:
Tra i titoli presenti in WATCH LIST si segnala un interessante elemento di natura tecnica: la rottura rialzista della trendline discendente rossa operata da NATIONAL RESEARCH: chi volesse prenderne spunto è libero di farlo.
ANDAMENTO DEL PORTAFOGLIO TOTAL RETURN: