Buon fine settimana a tutte le lettrici e lettori. Prima di iniziare questo articolo, so che molti di Voi hanno scritto in redazione per sapere la mia "previsione" di Borsa per questo 2023 come già fatto nel 2022 (link articolo per i nuovi lettori: https://www.lombardreport.com/2022/1/8/previsioni-per-il-2022/). Ho le idee abbastanza chiare a riguardo, fermo restando che naturalmente NON ho alcuna certezza da vendere e che spesso e volentieri mi sbaglio sul mercato. Mi piace però mettermi in gioco (ma non giocare) e quindi azzarderò ugualmente una potenziale road map da seguire che adatterò al mio trading mese per mese, naturalmante analizzando i dati macro e le varie statistiche in mio possesso e l'evoluzione dei mercati settimana per settimana. E' un lavoro comunque molto lungo ma mi rendo conto che sono già in ritardo con la tabella di marcia essendo oggi -già- il 14 gennaio.
Tornando a noi, iniziamo col dire che il mercato ha continuato per inerzia la salita favorito dalla forza del comparto bancario in primis e più in generale dalla pressoché totale assenza di vendite vere e proprie. Si sono comportate molto bene le azioni segnalate sabato scorso. Penso ad esempio ad Iveco che ha avuto un upside attorno al +17%: dal close di venerdì scorso a 6.01 la chiusura di ieri è stata a 7.03. E' motivo di soddisfazione perché movimenti del genere a "V" rovesciata sono spesso difficili da intuire anche se già nella passata ottava avevo notato l'assenza di vendite o se preferite acquisti molto metodici e con basse quantità. Un classico quando non ci si vuol far vedere. Che fare adesso? Purtroppo per Voi non ho la sfera di cristallo. In linea di massima mi verrebbe da suggerire uno stop dinamico almeno su una parte di posizione ad esempio a 6.70 moc (market on close). Rimane il fatto che continua ad essere un'azione molto ben impostata al momento. Ma, come dico sempre,
la Borsa è femmina e, si sa, "la donna è mobile qual piuma al vento, muta d'accento e di pensier" (ultimo atto del Rigoletto di Giuseppe Verdi). Ma Vi prego di non farmelo cantare!
Se si tratta veramente di un bottom arrotondato (e lo scopriremo col tempo naturalmente) i margini di salita nel medio periodo sono certamente molto superiori a quelli attuali. E' altrettanto indiscutibile che a salite repentine l'azione nei mesi scorsi ha avuto anche discese altrettanto repentine senza però mai bucare i minimi precedenti dei vari swings. In sintesi rimane un titolo da avere comunque in watchlist perché uscire completamente potrebbe essere prematuro anche se non si possono comunque escludere discese su vecchie resistenze (6.55 circa è la prima e 6.10 la seconda).
Ricordo che abbiamo colto sul nascere l'upside alla fine di dicembre quando quotava 5.60 circa ed era appoggiata alla ipotetica neckline dell' H&S rialzista di lungo periodo (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/12/24/azioni-brunello-cucinelli-azioni-iveco/). E comunque solo cinque sedute fa quotava 6 euro circa!
Avevamo parlato anche di Banca Popolare Emilia Romagna (BPE). Qui si aprirà certamente un dibattito: l'azione è andata a target ieri a 2.17 MA in open ha fatto uno spike a 2.08 (da 2.14 in open). Avevo indicato uno stop a 2.085 (praticamente in pari). Personalmente salvo eccezioni quando parlo di stop intendo "market on close" quindi in chiusura di mercato (che è stata a 2.19). Poi chiaramente personalmente metto gli stop MA se venissero gli alieni sulla terra o se improvvisamente si reincaranasse la Regina Elisabetta è logico che non starei ad aspettare la chiusura di seduta! Insomma: un pò di buon senso. Qualora fosse stata stoppata poco male: un pari va comunque bene. E' altrettanto vero che dopo la chiusura di venerdì l'azione potrebbe ancora salire bene ma quello rimaneva comunque il mio target.
Nel mio update infrasettimanale (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/1/11/azioni-iveco-azioni-banca-generali-azioni/)
in cui ho segnalato il raggiungimento del piccolo target anche su Banca Sistema, ho però dimenticato di aggiornare la situazione sulla segnalazione fatta sabato scorso relativa a Banca Popolare di Sondrio. Lo faccio ora. In questo caso direi che lo stop può tranquillamente passare da 3.90 a 4 euro in chiusura di seduta puntando sempre alla forte area di resistenza collocata a 4.25 euro come indicato nel report di sabato scorso (link articolo: https://www.lombardreport.com/2023/1/7/azioni-brunello-cucinelli-azioni-iveco-azioni/).
Nella mia watchlist è entrata TXT, titolo che però è altamente sottile e quindi in questa particolare fase non mi sbilancio particolarmente. E' un'azione che batte in testa: siamo infatti a ridosso dei massimi storici e nelle ultime sedute la quantità scambiata si aggira attorno ai 25-30 mila pezzi giornalieri (ctv attorno ai 350k euro). Ci troviamo a ridosso dei massimi storici collocati a 13.60 euro (close di venerdì@13.32). Sul weekly osserviamo che nelle ultime quattro settimane c'è stata una piccola congestione e solo la rottura di area 13.10-13.15 (ritestata in intraday venerdì con un pullback) ha permesso l'allungo proprio in prossimità di 13.60. Tecnicamente in caso di ingresso già su questi livelli (anticipo) collocherei lo stop a 12.80 sul daily (3.5% di stop), smezzando già la position in caso di chiusura sotto 13.20 (0.9% di stop). Il problema di TXT sono infatti gli swings, quindi non mi stupirebbe una rottura di 13.60, andando magari a 13.80 per poi avere un ritracciamento consistente. La seguirò e valuterò nel durante.
Non voglio entrare in ambiti in cui ci sono altri autorevoli esperti (più del sottoscritto) che scrivono di obbligazioni quasi quotidianamente su queste colonne, ma segnalo che da lunedì e fino a venerdì 20 gennaio ci sarà il collocamento delle obbligazioni ENI con una emissione a rubinetto (=si acquista la lettera a 100 esposta dal collocatore). L' ISIN sarà: IT0005521171. Trattasi di una emissione green ovvero legata al conseguimento di specifici target di sostenibilità relativi alle emissioni nette di gas serra. Il tasso minimo è stato fissato al 4.3% annuo, durata fino al 10 Febbraio 2028, taglio minimo 2000 euro ad obbligazione eventualmente incrementabile con multipli di 1000. Se alla scadenza non venissero centrati i target di cui sopra ENI corrisponderà un ulteriore 0.5% sull'ultima cedola distribuita. Emissione a mio avviso interessante ma non adatta al mordi e fuggi. Il rating attuale di ENI è comunque migliore rispetto a quello dello Stato Italiano che la partecipa al 30% circa: A- per Fitch, Baa1 per Moody's e A- per S&P Global. Punti di forza: taglio minimo, liquidità, durata. Punti di debolezza: tassazione al 26% anzichè al 12.5% come sui BTP, negoziazione prevista per metà febbraio e tassi europei che tenderanno comunque a salire nel breve.
Osservando più in generale gli indici mondiali ed in particolare quelli statunitensi abbiamo per ora un paio di buoni segnali che potrebbero far ben sperare per questo 2023. Come ho già avuto modo di scrivere su queste colonne, il rally di Natale NON esiste. C'è però un periodo molto favorevole all'upside che si colloca tra Natale e il 31/12 e se si verifica è un primo "mattoncino" per sperare in un anno successivo positivo. E' poi importante vedere quello che sarà l'andamento nei primi cinque giorni di mercato aperto dell'anno seguente (quindi quest'anno dal 3 gennaio a mercoledì 9 gennaio). Dagli anni '50 ad oggi abbiamo avuto 32 casi in cui la sommatoria delle prime cinque sedute di negoziazione e degli ultimi giorni dell'anno ha prodotto poi un risultato medio positivo dell1.4% sull'S&P500. Se anche gennaio chiudesse positivamente ecco che aumenterebbero drasticamente le probabilità di un 2023 positivo o se preferite di upside per i restanti 11 mesi dell'anno. Pensate che quando tutti e tre questi indicatori sono stati rialzisti ecco che il risultato in chiusura d'anno è stato poi positivo nell'87% circa dei casi.
Attualmente l'S&P500 si è nuovamente avvicinato alla trendline dinamica discendente di lunghissimo periodo quindi ci troviamo in corrispondenza di un punto cruciale o di un suo intorno. Personalmente ritengo che l'orientamento sia verso l'upside a condizione che non si torni sotto i 3925 punti (vecchio supporto e poi resistenza della scorsa settimana). Ricordiamoci infatti che teoricamente dalla seconda metà di gennaio il mercato dovrebbe perdere un pò di momentum e di forza quindi in questo caso la statistica non gioca a favore.
In Italia il Future FTSEMIB40 ha avuto un rally senza sosta: dal 27-28 dicembre ad oggi siamo passati da 23700 punti a 26000 (il close di ieri è stato a 25865): quasi +10%. Faccio poi notare che ci siamo portati sopra i livelli antecedenti la guerra (area 25600). Forse i mercati ne "fiutano" la fine o comunque una qualche forma di svolta? O forse più probabilmente il rientro dell'inflazione? Del resto si erano mossi al ribasso prima degli attacchi dell'11 Settembre. Lo vedremo mano a mano. Per il momento i supporti importanti sono le vecchie resistenze ovvero i 24900-25000 (linea tratteggiata). Oscillatori in forte ipercomprato sul daily e meno sul weekly. I compratori di euro buttano i soldi sull'azionario europeo che continua a mostrare maggior forza di quello statunitense.
Alla prossima!
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)