Market view sempre orientata alla debolezza


Alla fine l'S&P500 è andato a toccare l'area indicata domenica scorsa e posta tra i 3930 ed i 3950 punti. Il grafico postato era infatti il seguente (link: https://www.lombardreport.com/2022/8/28/mercati-finanziari-azioni-fineco-unicredit/):

A distanza di cinque sedute la situazione che si presenta ai miei occhi è quella di un indice che è andato sul livello, l'ha testato, ha tentato il rimbalzo preciso nella giornata di venerdì (favorito dai dati sulla disoccupazione in crescita) ma poi a causa delle frizioni crescenti tra Russia ed occidente è tornato al punto di partenza, chiudendo nuovamente una settimana sui minimi. Il mese di settembre non è favorevole e assieme ad agosto ha un bruttissimo track record, con una alternanza di barre up&down e poi una tendenza alla discesa più marcata a partire da metà mese o poco prima. I livelli attorno ai quali ci troviamo rimangono allo stato attuale un'area di supporto importante al di sotto della quale troviamo i 3730. Siamo tuttavia in balìa delle notizie e faccio fatica a capire dove si voglia andare a parare. L'unica mia sensazione è quella di un mercato veramente molto molto fiacco (specialmente gli europei), come se si fosse in attesa di un evento shock, di uno scrollone, forse per il rally di fine anno. Ma, ripeto, è SOLO una mia sensazione.

Quadro analogo e fragile anche per il Nasdaq Composite su cui è stata rotta una trendline rialzista anche se ci troviamo in un'ampia area di supporto che però è stata già testata giovedì.

Un quadro di debolezza quindi che potrebbe essere accentuato, oltre che per il discorso macro e geopolitico internazionale (inflazione, guerra, energia, Taiwan) anche dal fatto che da questo mese la Federal Reserve potrebbe attivare, oltre all'aumento dei tassi, anche un quantitative tightening (il contratrio del quantitative easing) passando a 95 miliardi al mese di titoli e cedole NON rinnovati, togliendo quindi questi ammontari di liquidità dal mercato, anche se attualmente sui titoli di stato statunitensi questo sta già avvenendo ma non su quelli "agganciati" ai mutui (forse per non far cadere l'immobiliare ???).

Ricordo poi che lunedì 5 settembre gli Stati Uniti saranno chiusi per la festività del Labor Day. Solitamente il martedì successivo a tale festività la Borsa americana presenta debolezza che viene parzialmente riassorbita nella giornata di mercoledì. 

Quadro analogo per l'Italia, dove il Future FTSEMIB40 daily continua ad essere inserito in un canale discendente di medio/lungo periodo mentre su scala oraria siamo inseriti in un ulteriore canale discendente di ampiezza attorno a 700 punti tra il bordo inferiore e quello superiore. Di seguito trovate il grafico daily (che comprende la chiusura alle 22.00) e quello orario che invece è tarato sul close delle 17.30 e quindi non ha tenuto conto della notizia serale di venerdì, quando la Russia ha dichiarato che non riaprirà il Nord Stream per la fornitura di gas "per motivi tecnici". Guarda caso notizia diffusa a mercati chiusi subito dopo un forte rally pomeridiano in seguito ai dati statunitensi. Ciò che possiamo comunque notare è che è tipico di mercati deboli fare rally molto forti ed improvvisi per squeezare gli short, ripulendo un pò il mercato, magari "tirando dentro" qualche long...per poi riprendere la strada ribassista. 

In questo contesto faccio notare come il Dax si stia trovando in corrispondenza di un supporto estremamente importante su scala settimanale e collocabile tra i 12450 ed i 12600 punti. Questa area ha retto molto bene con lo scoppio della guerra e anche nel bottom di fine giugno/luglio. Rispetto agli Stati Uniti notiamo come anche graficamente i mercati europei siano tornati nuovamente vicini a quei minimi, vuoi per le problematiche inflazionistiche e per il caro energia, vuoi per la vicinanza al conflitto, vuoi -per l'ltalia- all'instabilità politica e di bilancio (che provocatoriamente individuo nei mesi post elezioni). Ad ogni modo tornando al Dax se questi minimi non dovessero tenere vedrei bene un potenziale allungo verso l'area tratteggiata e posta a 11575. Come sempre attenzione al fatto che più si rimane ancorati a certi livelli (minimi come in questo caso) senza una vera e propria reazione contraria e più aumentano le probabilità che vengano rotti prima o poi. La classica molla che accumula potenza e poi esplode. Attenzione comunque al fatto che in Borsa NON abbiamo certezze e che esistono anche i falsi movimenti, ma la situazione attuale è questa. 

In questo contesto di totale instabilità mi ha colpito leggere che il Vaticano ha richiesto che a far data dal primo settembre 2022 ed entro 30 giorni le attività finanziarie e la liquidità detenute fuori dallo IOR devono rientrare. Ci si aspetta forse qualche nuovo evento e si pensa di mettere tutto al sicuro? Il mio è solo un dubbio. Il documento ufficiale (in particolare il punto 4) lo trovate al link: https://www.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2022/8/23/rescriptum.html

La mia sensazione è che i mercati abbiano intenzione prima o poi di mettere alla prova la BCE con l'attivazione dello scudo antispread (TPI) magari nel post elezioni anche perché il "bello" è che lo scudo si attiva solo per quei paesi che hanno i conti in ordine. Con tutte le promesse elettorali (sogni?) fatte e con la facilità con la quale taluni esponenti politici vorrebbero scostamenti di bilancio per far fronte al caro energia (leggasi aumento del debito) direi che il TPI si configura chiaramente come una sorta di Troika o se preferite di commissariamento che è esattamente quello che vedo molto bene per l'Italia quasi indipendentemente dall'esito elettorale. Scrivo "quasi" perché con alcuni esponenti politici vincenti il processo potrebbe risultare più veloce che con altri. My point of view at the moment.

A metà agosto, in un mercato dalla tendenza ancora rialzista ma in attesa di una possibile correzione come evidenziato dal grafico sul sentiment cycle (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/8/14/certificato-edf-azioni-wiit/)segnalavo quella che a mio avviso poteva essere un'opportunità di allocazione del capitale lucrando un piccolo rendimento mensile fino a novembre e a rischio quasi nullo (ma in finanza nulla è mai certo!). Se ricordate si trattava del certificato avente ISIN IT0005469496 con sottostante l'azione francese EDF (Electricitè de France, ndr) oggetto di OPA da parte del governo francese (già azionista con circa l'85%di capitale). L'opa finalizzata al delisting è al prezzo di 12 euro. Per chi non lo ricordasse il certificato in questione, in scadenza a novembre 2022, prevede lo stacco di un premio mensile di 0.61 euro (lo 0.61% sul nominale) per ogni certificato posseduto entro tre giorni dalla chiusura di ciascun mese ma Vi rimando all'articolo in questione. Segnalo dunque che in settimana c'è stato il primo accredito dalla mia segnalazione. 

Inutile dire che sul mercato italiano attualmente mancano le idee ed i volumi, specialmente sulle azioni sottili, segno di paura o di un totale disinteresse. In questi giorni ho confrontato i volumi attuali con quelli degli ultimi anni su alcuni titoli che ho seguito in passato. Osservate la differenza di volumi nel periodo estivo o in queste primissime sedute di settembre. Si tratta di azioni come Unieuro, Tinexta piuttosto che titoli come Digital Bros o El.En. 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)