Titoli caldi – Nexi, la tormentata. Etf inflation dopo la seduta no. Un nuovo bond high yield a cedola 5%


L’azione del Ftse Mib ha messo a segno il -50,7% a un anno. Pronta a risvegliarsi? Replicanti sull’inflazione: ecco il perché della loro debolezza. Un’inedita emissione a taglio 1.000 euro con rating molto basso.

Buy or sell

Fra le azioni del Ftse Mib Nexi è una di quelle che riscuote una netta contrapposizione fra fautori e critici. C’è chi sostiene che abbia deluso e chi invece ha ottenuto ottime performance da trading veloci soprattutto a inizio 2020, poi nella fase immediatamente post crisi Covid nella primavera sempre del 2020 e infine nell’estate 2021. Certamente da luglio dello scorso anno la discesa è stata netta e chi non si è protetto registra attualmente perdite consistenti. Qualcosa però sta cambiando e proprio ieri si è segnalato un primo tentativo di rialzo, dovuto a notizie positive. In occasione infatti del Capital Markets Day Nexi si è appreso che:

Entro il 2025 la società prevede per ricavi ed ebitda una crescita media annua rispettivamente del 9% e del 14% e un incremento dell'Eps normalizzato pari a circa il +20%, con oltre 2,8 miliardi di eccesso di cash generato nel periodo 2023-25, utilizzato per perseguire ulteriori opportunità di creazione di valore per gli azionisti

In particolare in base alle possibilità e al contesto di mercato, il management valuterà se ridurre il debito, perseguire occasioni di M&A strategiche o se restituire il capitale agli azionisti attraverso operazioni di buyback oppure con la distribuzione di  dividendi

Le intenzioni sono seducenti ma il mercato già altre volte non ha trovato riscontro in promesse allettanti e quindi attenderà ora conferme in tal senso  

Logicamente quanto più attrae è la possibilità di un’operazione congiunta di buyback e di distribuzione di dividendi, visto che su questo fronte finora di soddisfazioni non se ne sono avute.

Come muoversi allora con il titolo Nexi in un contesto che potrebbe cambiare nei prossimi mesi, soprattutto in presenza di una normalizzazione dei mercati?

Apertura oggi (28/9/2022)

8,6 euro

Volatilità media (a 1 anno)

38,7%

Performance a 1 anno

-50,7%

Il quadro grafico

L’azione è incuneata in un pattern a triangolo simmetrico di breve periodo vicino al punto di convergenza. Importanti le prossime sedute per definire in quale direzione avverrà la sua rottura

Prima resistenza

9,33 euro (+7,9% rispetto a chiusura di ieri)

Seconda resistenza

10,06 euro (+16,4% rispetto a chiusura di ieri)

Scenario negativo se…

Rottura al ribasso del triangolo e discesa sotto i 7,9 euro

La media a 200 (valore in corso)

10,16 euro

Un segnale “buy”

Con la rottura al rialzo della prima resistenza e poi dei massimi di maggio sui 9,9 euro. Su questo livello sarebbe anche superata la media 200 riadeguata al nuovo corso 

► Etf inflation linked sotto l’impatto rialzo tassi

Seduta ieri decisamente negativa per gli Etf con sottostanti obbligazioni “inflation linked” di varie aree geografiche. Non sempre è facile per gli investitori comprendere i motivi dei movimenti di tali strumenti, sensibili in certe fasi più alle tensioni sui tassi di interesse che all’andamento dell’inflazione. Per gestire quest’ultima conviene puntare piuttosto sui singoli titoli, mentre i replicanti si comportano come quelli con sottostanti dei classici tassi fissi, sebbene con trend solitamente meno esasperati. Ci si potrebbe domandare allora se gli Etf “inflation” siano efficienti? Lo sono quelli che replicano future con strategie basate sulla cosiddetta inflazione di equilibrio: assumono allo stesso tempo esposizioni lunghe e corte. Fatta questa precisazione, proprio ieri si sono registrati segni negativi pesanti sulla categoria base, in parte a causa pure dei movimenti delle valute in cui sono espressi. I livelli toccati appaiono in alcuni casi interessanti, in presenza di discese su minimi storici.

iShares Inflation linked Gilts (bond inflation Gran Bretagna)

Isin IE00B1FZSD53

A distribuzione semestrale di cedole – Valuta denominazione  Gbp

Performance da inizio anno -50,6%. Quota ora sui minimi storici

Xtrackers II Global Inflation-Linked Bond Eur Hedged (bond inflation Paesi occidentali con protezione sul cambio)

Isin LU0290357929

Ad accumulo – Valuta denominazione Eur

Performance da inizio anno -23,4%. Quota ora sui minimi storici

Ubs Tips 1-10 years Hedged (bond inflation Usa fino a 10 anni con protezione sul cambio)

Isin LU1459801780

Ad accumulo – Valuta denominazione Eur

Performance da inizio anno -10,2%. Quota sui minimi dalla primavera 2020

Ubs Tips 1-10 years (bond inflation Usa fino a 10 anni)

Isin LU1459801434

A distribuzione semestrale – Valuta di denominazione Usd

Performance da inizio anno + 1%. Quota vicino ai recenti massimi su 12,8 euro

In sintesi – Evidenti gli impatti del fattore duration (quindi vite residue) e delle valute ma allo stesso tempo lampante come le dinamiche di prezzo non siano correlate all’andamento dell’inflazione. Di qui la conseguenza di valutare questi Etf in un’ottica diversa da quella per cui forse vengono interpretati da molti investitori. 

► Un “high yield” 5% su Borsa Italiana

Da venerdì quota su Borsa Italiana un nuovo corporate a piccolo taglio in euro. Queste le sue caratteristiche.

Denominazione

Kme Group 5% St27 Eur

Isin

IT0005503393

Tipologia

Corporate senior high yield

Tasso

Fisso 5%

Scadenza

23/9/2027

Valuta

Euro

Ammontare emesso

63.533.259 euro

Lotto minimo

Nominalmente 1 euro ma nei fatti 1.000 euro

Periodicità cedola

Annuale (prima 23/9/2023)

Quotazione in corso

91,4 euro

Rendimento in corso

Circa 7%

Book su Borsa Italiana

Completo con spread “bid”-“ask” sui 100 pb circa

Rating

Caa1 (Moody’s) e BB- (Fitch)

Chi è l’emittente

Kme Ag è una società tedesca controllata da Intek Group che opera, con tre divisioni, nei settori della produzione di rame, ottone e prodotti speciali

A chi si indirizza

Investitore con alta propensione al rischio che accetti di collocare in portafoglio emissioni high yield a basso rating