La scorsa settimana ho messo in evidenza come il rialzo sui mercati fosse dettato da ricoperture. Il ribasso è avvenuto già da martedì, certamente grazie al dato sull'inflazione statunitense. E adesso? Le scadenze tecniche sono state archiviate e questi nove mesi sono stati un disastro per le gestioni patrimoniali con perdite su ogni fronte: scese le azioni (e questo lo immaginavamo), scesi i bonds (e anche questo poteva essere "logico"), ma sono scesi anche i metalli (oro e argento) assieme ai novelli beni rifugio, così erano chiamate le criptomonete. Insomma, sangue su ogni fronte. Il punto è che la riduzione della liquidità ha fatto deflagrare tutti gli assets finanziari che sono stati gonfiati artificialmente nell'ultimo decennio. L'anno scorso (ma non solo) si parlava di mercati drogati dalla liquidità. Ora se ne vedono gli effetti. A dire il vero manca ancora un asset: la casa. In questo grafico trovate quante ore servono negli Stati Uniti per pagare la rata del mutuo. Attualmente il lavoratore medio impiega quasi 100 ore di lavoro mensile per comprire la rata e siamo molto vicini ai livelli del 2007-2008. E nel mercato immobiliare i prezzi risultano influenzati dall'acquirente marginale che per definizione è l'ultimo (quello che detiene il cero in mano).
Come in ogni situazione storica, ci sono molte opinioni sulle cause e su chi avrebbe dovuto essere ritenuto responsabile della crisi del 2008. Indipendentemente da come la si pensi, alcuni temi sottostanti a quell'evento stanno lentamente tornando alla ribalta. Ed è incredibile come tutto sembri dimenticato. Pensate che negli Stati Uniti la Bank of America ha recentemente fatto un annuncio che trovate di seguito
In altri termini Bank of America lancerà un mutuo per gli acquirenti della prima casa praticamente senza garanzie. Il programma non richiede assicurazione sui mutui o un punteggio di credito minimo che di solito è un numero compreso tra 300 e 850 che "classifica" il merito creditizio dell'acquirente ovvero la sua affidabilità nell'onorare il debito contratto. Ora, se l'acquisto della prima casa è certamente importante per una persona, è altrettanto importante far notare che si tratta di una operazione finanziaria a leva. Purtroppo molte persone criticano la finanza e i derivati (strumenti a leva) ma non si rendono conto che magari sono loro stessi a fare la più grande operazione a leva: l'acquisto di un immobile. Già, perché quando non hai il capitale fornisci delle garanzie al tuo istituto di credito e, più o meno consapevolmente, ti legherai ad esso per dieci, venti o trent'anni. Quindi per "n" anni ne sarai debitore e quindi non più libero ma vincolato. Mi domando: quella persona che acquisterà un immobile senza fornire adeguate garanzie sarà poi in grado per tutti quegli anni di pagare la rata del mutuo? Ai miei occhi è un azzardo di non poco conto, forse perché non ho mai amato l'idea di essere debitore di un solo euro nei confronti di qualcuno e mi sono sempre detto "se vuoi acquistare un bene devi avere i soldi per poterlo fare, altrimenti lascia stare. Piuttosto lavora duramente per potertelo permettere". Giusto o sbagliato, questo è quello che mi sono sempre detto.
Attenzione quindi che l'immobiliare e le spese annesse per la casa sono molto elevate e in un periodo di inflazione con tassi in aumento questo potrebbe avere delle conseguenze nel riuscire a pagare i debiti contratti.
Tornando ai mercati, la settimana scorsa ho messo in evidenza come statisticamente l'ottava successiva alle scadenze tecniche delle tre streghe (che qualcuno chiama "quattro") è foriera di ribassi. Negli ultimi 32 anni l'S&P500 è infatti stato ribassista in 25 occasioni con una perdita media attorno allo 0.89% e la prossima settimana abbiamo la decisione della FED sui tassi che qualcuno ipotizza possano salire addirittura dell'1%. Quello che mi sento di dire è che c'è veramente moltissimo nervosismo tra gli operatori ed è palese, allo stato attuale, la TOTALE assenza di liquidità. Del resto è bastato UN SOLO DATO in USA martedì per annullare in un paio d'ore i guadagni di TUTTA la settimana precedente. Anche l'S&P500 ha rotto l'area attorno a 3900-3950 punti chiudendo momentaneamente sotto tale soglia. Di seguito il grafico daily.
Analizzando l'S&P su scala settimanale osserviamo come l'ultima candela costituisca un engulfing di quella verde della passata ottava e questo setup è piuttosto bearish e potrebbe portare ad un possibile ulteriore indebolimento, magari dopo l'ennesimo tentativo di rimbalzo.
La curva dei rendimenti americana si presenta pesantemente invertita ed i rendimenti di breve sono nettamente più alti di quelli di lungo. C'è quindi estrema paura tra gli operatori. E' come se il mercato "fiutasse" qualcosa di negativo e quindi nessuno è disposto a correre rischi. Anche se più volte ho scritto su queste colonne di essere bullish per l'ultimo trimestre dell'anno è indispensabile che l'analisi grafica corrobori tale previsione che si è rivelata fino ad ora millimetrica. Per ipotizzare uno scenario rialzista è quindi importante per le prossime settimane che anche i grafici forniscano segnali di acquisto "chiari", cosa che attualmente non fanno. Di seguito trovate la curva dei rendimenti sul mercato statunitense (a sinistra) e l'indice S&P500 (a destra).
Anche il rendimento del decennale americano si è portato sui massimi in area 3.50% ed è possibile che tale livello già toccato nel lontano 2019 venga rotto al rialzo e questa risalita potrebbe trascinare al ribasso anche il Bund ed il nostro BTP che tuttavia è più forte dal momento che lo spread rispetto al bund rimane alto ma stabile attorno ai 230 punti base.
Se i mercati esteri mostrano debolezza, paradossalmente il nostro mercato mostra maggior forza relativa, certamente grazie al comparto bancario ed al fatto che l'aumento dei tassi permette di migliorare i margini degli istituti di credito. Ci dobbiamo però ricordare che la crisi in cui si trovano le aziende porterà a mio avviso a tantissime chiusure di attività se le cose non si risolveranno in tempi brevi e nel migliore dei modi (personalmente nutro solo dubbi a riguardo). Ci saranno così molti crediti deteriorati e questo forse spiega la performance negativa di azioni come Illimity Bank che in un paio di mesi ha avuto una perdita del 20%.
Attualmente il nostro Future FTSEMIB40 su scala settimanale rimane sempre inserito in un downtrend anche se a vista d'occhio notiamo come il pattern di engulfing ribassista relativo all'S&P500 non sia attualmente visibile, tant'è che la settimana si è chiusa quasi invariata rispetto al close di venerdì scorso e a ridosso della media mobile semplice a 200 giorni.
A prescindere da qualsivoglia considerazione espressa precedentemente, continuo a non vedere alcun interesse da parte di operatori e i book di negoziazione si presentano totalmente illiquidi e "scarichi", segno di un fuggi fuggi generale. Si è semplicemente in balìa di software che "manovrano" azioni facendo "saltare" i prezzi. Un esempio è quello che vedete in seguito sul titolo Banca Generali. La parte a destra cerchiata in rosso (time&Sales) mostra i contratti effettivamente scambiati in due aree distinte: la parte in basso (1) e la parte in alto (2). De facto il titolo è liquido, appartenente all'indice FTSEMIB40 e presenta un book apparentemente "pieno" di proposte in acquisto ed in vendita su OGNI livello. Come potete vedere nella parte in basso (numero "1") del Time&Sales abbiamo nella colonna di sinistra l'orario, in quella centrale il prezzo di incrocio tra domanda ed offerta ed in quella di destra la quantità effettivamente scambiata. A prescindere dall'eseguità dei singoli contratti potete notare come fino alle ore 16.40 e 01 secondi l'azione salisse grazie a continui aumenti di prezzo. Poi improvvisamente i software hanno "saltato" ben quattro livelli di book senza alcuno scambio (area 2) facendo passare l'azione dal 27.25 euro a 27.29 euro (SENZA ALCUNO SCAMBIO INTERMEDIO). Questo è un palese segno di manipolazione delle proposte che si mettono e tolgono senza una REALE volontà di comprare o di vendere. Potrei fare tantissimi altri esempi ad uso e consumo di trader di breve termine ma non mi dilungo oltre. Questo esempio serve solo per evidenziare la TOTALE assenza di operatori/gestori sul mercato in questo preciso momento. Come scrivevo la settimana scorsa è come se si sentisse odore di bruciato e quindi nessuno è disposto a buttare una vera fiches al tavolo verde.
Buon fine settimana a tutti.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)