La settimana scorsa sono stati rilasciati i dati semestrali di B&C SPEAKERS: vediamo qui di seguito i tratti più interessanti.
FATTURATO SEMESTRALE DI B&C SPEAKERS:
Sotto il profilo del volume di affari, nei primi sei mesi del 2022 si è registrato il record storico per B&C SPEAKERS: +90.96% vs al 2021 e +31,81% vs il periodo pre-Covid19.
La crescita è stata sostenuta in tutte le zone geografiche, ma i maggiori contributi arrivano dall’area europea (35,9% dei ricavi) +136%, dall’area Nord americana (22,2% dei ricavi) +108% e dall’area dell’America Latina (6,3% dei ricavi) +59%.
La società ha dichiarato inoltre di aver raggiunto un record anche nel portafoglio ordini: al 30 giungo 2022 ha raggiunto € 47 mln (+71.53% rispetto al H1 2021).
MARGINALITA’ SEMESTRALE DI B&C SPEAKERS:
Relativamente al margine lordo %, il lieve peggioramento è causato dalla maggiore incidenza dei costi relativi ai trasporti.
Sotto l’aspetto della marginalità, l’aumento dei ricavi è stato accompagnato da un apprezzabile miglioramento dell’Ebitda Margin % che passa dal 17,97% al 22,19% arrivando quasi a recuperare integralmente quanto realizzato nel 2019.
In miglioramento anche la marginalità netta che si consolida in doppia cifra.
FLUSSI DI CASSA DI B&C SPEAKERS:
La straordinaria crescita dei ricavi ha richiesto un notevole sforzo produttivo che ha comportato un considerevole aumento del capitale circolante. Al fine di poter soddisfare la forte domanda B&C SPEAKERS ha dovuto aumentare lo stock di magazzino. Tale aspetto ha (temporaneamente) creato un picco di assorbimento di liquidità.
Come emerge dal grafico qui sotto, nel primo semestre 2022, nonostante l’ottimo andamento dei ricavi si è verificata una contrazione di liquidità. I flussi operativi (al lordo del Capex) risultano negativi per - € 3,74 mln.
Dal grafico che segue si intuisce quale sia stato il ruolo giocato dal working capital nella contrazione dei flussi. Nel primo semestre 2022 B&C SPEAKERS ha aumentato il capitale circolante netto di ben € 11,2 mln (+ € 8 mln di magazzino e + € 6,7 mln di crediti commerciali).
Tale aspetto spiega il motivo del temporaneo peggioramento della PFN che passa pertanto da €-1,52 a -€13,68 (da segnalare anche l’uscita di € 3,479 di dividendi).
Una situazione simile avvenne anche in un’altra occasione, nel 2019, anno in cui venne registrato il precedente record di fatturato semestrale.
La situazione patrimoniale rimane però molto solida.
OUTLOOK:
“La ripresa della domanda che si è via via affermata nel corso del semestre ha richiesto un settaggio su livelli di produttività maggiori rispetto ai dati pre pandemia. Stante l’attuale livello di raccolta ordini ed i risultati consuntivati nel primo semestre, il management del Gruppo ritiene che il 2022 possa essere un anno di superamento dei livelli di fatturato pre-pandemici.
Sul fronte delle marginalità si segnala tuttavia una forte tendenza al rialzo del prezzo del neodimio, materiale magnetico di cui il Gruppo fa largo impiego nei propri prodotti, così come alte rimangono le quotazioni dei metalli in genere nonché della loro trasformazione per i noti rincari del costo dell’energia.
I risultati attesi per il 2022 potrebbero quindi subire gli effetti diretti ed indiretti delle conseguenze del conflitto bellico attualmente in corso tra Russia ed Ucraina. Si precisa tuttavia che storicamente il Gruppo non evidenzia un fatturato significativo verso clienti russi o ucraini.
Sul tema legato alle tensioni sui costi degli approvvigionamenti è ragionevole pensare che l’adeguamento dei listini di vendita permetta di trovare un equilibrio che consenta di ridurre, per quanto possibile, l’effetto negativo sulle marginalità.
In questo scenario, il Gruppo continuerà a lavorare per rispettare impegni e obiettivi, continuando ad adottare tutte le misure necessarie per gestire gli effetti diretti ed indiretti dei fattori di rischio sopra citati”.
LE PAROLE DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DI B&C SPEAKERS (LORENZO COPPINI):
“Gli eccellenti numeri del primo semestre confermano la nostra previsione di una forte crescita per il gruppo B&C dovuta principalmente all’eccezionale ripartenza del segmento di riferimento del Pro Audio Touring e dalla crescita costante del settore delle installazioni.
Nonostante il tema energetico sia motivo di preoccupazione, soprattutto per i previsti rincari sulla supply chain europea, siamo convinti che i risultati dell’anno in corso premieranno i nostri sforzi per rendere più efficiente la struttura, permettendoci di guardare al futuro con ottimismo.”
MULTIPLI DI B&C SPEAKERS:
La discesa del titolo unita al buon recupero dei fondamentali ha contribuito a determinare una compressione dei multipli rispetto alla media storica.
RIFLESSIONI:
I risultati del primo semestre sono stati molto positivi: sotto l’aspetto dei ricavi, B&C SPEAKERS non solo ha completamente recuperato l’emorragia provocata dal Covid-19, ma ha anche fatto registrare il proprio record storico.
La forte contrazione dei flussi di cassa dovrebbe essere temporanea: la domanda, seppur molto sostenuta, non potrà crescere all’infinito per ovvi vincoli di natura industriale.
La marginalità del primo semestre, nonostante l’inflazione, è stata soddisfacente: gli adeguamenti dei listini dovrebbero riuscire a salvaguardarla. Commercialmente, gli elevati vantaggi competitivi di B&C SPEAKERS, si confermano inalterati. B&C SPEAKERS rivolgendosi al segmento “premium” riuscirà più agevolmente di altri a trasferire a valle gli effetti degli aumenti dei vari costi produttivi.
Con una prospettiva di lungo termine, il titolo rimane interessante.
GRAFICO DI B&C SPEAKERS:
A novembre scorso, dopo aver toccato (e superato) i massimi storici, si è assistito ad un progressivo ripiegamento delle quotazioni. La flessione si è fermata in prossimità del supporto in area € 10,4. Da lì si è sviluppata una volatile reazione che ha portato le quotazioni a € 11,6.
Ai fini del recupero sarà importante recuperare la media mobile a 200 giorni (in verde).
Attenzione alla tenuta del livello € 10,4.
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:
Relativamete ai titoli seguiti in watch list si segnala un'interessante rottura rialzista riportata da NATIONAL RESEARCH le cui quotazioni hanno superato, (dopo molti tentativi) la media mobile a 200 giorni.
Al momento, data la fragilità del mercato, nonostante la solidità del titolo e le conferme tecniche, si attenderanno ulteriori conferme.