Chi ci segue dal 1995 sul lombardreport( o dal 1980 su Il Globo, e altri giornali finanziari) ricorda i consistenti utili che abbiamo raccolto nel primo decennio di vita dal 1995 al 2004 del lombardreport.com operando sulle banche non quotate. Trent'anni fa(ed a maggior ragione prima) bastava paragonare i parametri (P/BV;P/E etc) delle banche QUOTATE sul mercato ufficiale -alla continua ricerca di nuove "prede" da acquistare- con quelli delle banche NON QUOTATE ufficialmente sul largo listino milanese per vedere una sfacciata differenza tra i numeri. Le NON quotate allora erano economicissime. Le eventuali successive compravendite avvenivano infatti spesso al doppio/triplo della capitalizzazione della NON quotata. Tutto questo pur tenendo presente i dubbi sulla congruita' delle valutazioni della banca oggetto di acquisto,. Dati spesso oggetto di critica per un palese contrasto di interessi. Ma la fame di aumentare la massa amministrata era fortissima e tutti gli istituti volevano comperare le "banchette". Spesso strapagandole.... Noi eravamo sul mercato0 pronti a sfruttare le piu' palesi sottovalutazioni. E frequentavamo assiduamente le assemblee di bilancio ove,in aggiunta a pranzi sociali, volumi regalati etc) si riusciva in tal modo a captare se l'ondata di aggregazioni proseguiva-..
Tutti i soci aspettavano il colpaccio del possibile acquisto da parte di un istituto di maggiore stazza della banchetta posseduta . Se questo non avveniva....poco male. Il CdA nella prima riunione dopo il bilancio aumentava sistematicamente il valore del titolo Un aumento valido per tutto l'anno. A tale prezzo erano compravendute le azioni di molte (non tutte) banchette.. Gli utili crescevano e la massa amministrata aumentava. Quindi le quotazioni "dovevano" salire. E cosi' avveniva. In pratica.....si comperava in dicembre e si vendeva in maggio. I piu' pazienti mantenevano i titoli per alcuni anni se sentivano odore di possibile cessione.....
II lettori e gli abbonati del lombardreport.comsono poi usciti tra il 2020 ed il 2004 da questa "fabbrica di utili" : la differenza tra valutazione di non quotate e quotate diminuiva drasticamente, Anzi talora le banchette quotavano ben oltre le quotate. Era tempo di fuggire.
Purtroppo tra un assurdo blocco del Fondo Acquisto Azioni Sociali e crisi economica ne fecero in seguito le spese molti soci di minoranza, . che non riuscirono piu' a vendere i titoli. . Poi dopo vari infruttuosi tentativi una ventina di banche non quotate si sono riunite ed hanno ottenutola negoziazione dei titoli su Hi MTF sim un mercato trasparente e serio fondato da Fineco,Iccrea,Akros. Banca Sella e Luzzatti Spa dove una volta alla settimana viene fissato un prezzo al termine dell'asta di ogni valore cercando.se possibile, di incrociare denaro e lettera.. Purtroppo spesso si nota una eccedenza di lettera ancor oggi e talune banche non riescono a chiudere le trattative.
Le banche che hanno saggiamente accettato di essere quotate sono Pop. Ragusa, Imola, Macerata,P. Cortona, P.Fondi, P.Lazio P Lajatico,P Pugliese,P Valconca, Valsabbina, P Frusinate, P S Angelo. BPC Torre Greco, CR Asti,CR Bolzano Civibank Volksbank e Ravenna. Mancano molti altri nomi di importanti banche NON quotate come Banca di Piacenza e S.Felice sul Panaro che ci auguriamo vogliano quotarsi presto per la soddisfazione dei soci.
Ma non ci sono solo difficolta' tra queste banchette. Talune presentano ancor oggi conti molto positivi e la caccia alle loro azioni e' ripresa. Prendiamo la Valsabbina che quotava 4,70 euro il 7/1/22 e poi 5,44 il 3/6/22 e 5.86 euro ieri 26/8/22- Scambi accettabili( venerdì 13.000 azioni negoziate) Il mercato non è percio' abbandonato. Taluni gestori lo seguono. E se i risultati d'esercizio sono buoni comprano. Ovvio che ci vada piu' pazienza in quanto NON SONO QUOTATE giornalmente. e molte azioni sono in lettera . ma tra questa ventina di banche talune sono attraenti. Le pepite non mancano. Ovvio che ci sono anche radici velenose ma l'analista deve selezionare. Prendete i bilanci della vostra"banchetta" ivi quotata con cui lavorate .leggetelo. discutetene in banca con un bancario che stimate e vedete se l'impiego in questi titolo è vantaggioso oppure no.Prima di scartare l'investimento date una occhiata. Nessuno come voi ,correntisti.conosce vantaggi e svantaggi della vostra banca
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)