COME PREVISTO E’ ARRIVATA LA FASE DI CONSOLIDAMENTO SUI LISTINI AZIONARI USA NEL LORO SOLIDO CAMMINO RIALZISTA.
I listini azionari USA dopo un mese di continui guadagni, fermano la loro corsa per una fase di consolidamento. Del resto bisognava anche cercare di smaltire l’ipercomprato presente sul mercato, anche se ciò è avvenuto in una settimana nella quale sono usciti dati macroeconomici negativi per quanto riguarda il settore immobiliare che sta scivolando in recessione, e dati finalmente neutri per quanto riguarda le vendite al dettaglio. Il rallentamento dell’economia è evidente ma i mercati hanno dato risalto più al verbale dell’ultima riunione del FOMC (sebbene un po' datato rispetto agli ultimi dati usciti) ed alle conseguenti dichiarazioni dei membri della FED circa la continuazione di una politica aggressiva in materia di tassi cosa che ha fatto rialzare i rendimenti dei titoli di Stato USA e riportare il valore del dollaro sui massimi.
Nel verbale del FOMC, i funzionari della Federal Reserve hanno indicato che probabilmente non avrebbero preso in considerazione la possibilità di diminuire gli aumenti dei tassi di interesse fino a quando l’inflazione non fosse scesa sostanzialmente. Non hanno fornito una guida specifica per aumenti futuri e hanno affermato che avrebbero osservato attentamente i dati prima di prendere delle decisioni. I partecipanti alla riunione hanno notato che il tasso sui Fed Funds al 2,25%-2,50% è un livello “neutro” che non è né di supporto né restrittivo sull’attività economica. Con l’inflazione che rimane ben al di sopra dell’obiettivo del Comitato, i partecipanti hanno ritenuto che il passaggio a una posizione restrittiva della politica fosse necessario per soddisfare il mandato legislativo del Comitato per promuovere la massima occupazione e stabilità dei prezzi. I membri temono che qualsiasi segno di incertezza da parte della Fed potrebbe peggiorare la situazione, ritenendo che un rischio significativo per il Comitato sia che l’inflazione elevata possa radicarsi se il pubblico iniziasse a mettere in discussione la determinazione del Comitato di adeguare sufficientemente la posizione della politica economica. Se questo rischio si concretizzasse, complicherebbe il compito di riportare l’inflazione al 2% e potrebbe aumentare sostanzialmente i costi economici di tale operazione”.
Tuttavia i partecipanti hanno ritenuto che, poiché la posizione della politica monetaria si è ulteriormente inasprita, probabilmente sarebbe diventato appropriato a un certo punto rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi ufficiali valutando gli effetti degli aggiustamenti cumulativi delle politiche sull’attività economica e sull’inflazione. Hanno fatto notare che le future decisioni sui tassi si sarebbero basate sui dati macro in entrata, ma hanno anche affermato che c’erano pochi segnali di un calo dell’inflazione e il verbale ha ripetutamente sottolineato la determinazione della FED a ridurre l’inflazione. Attualmente, alla luce degli ultimi dati macro usciti, il mercato prezza un aumento del tasso di mezzo punto nella riunione di settembre, anche se questa previsione è suscettibile di cambiamenti dovuti all’uscita dei prossimi dati macro.
Commentando le prospettive politiche durante un'intervista, il presidente della FED di San Francisco, Mary Daly, ha commentato: "i mercati hanno una mancanza di comprensione, ma i consumatori capiscono che i tassi non scenderanno subito dopo essere saliti", mentre il presidente della FED di St. Louis, James Bullard, ha affermato di essere favorevole al fatto che la FED continui ad anticipare gli aumenti dei tassi aggiungendo che preferirebbe un aumento di 75 punti base nella riunione di settembre. Infine il presidente della Federal Reserve Bank di Richmond, Thomas Barkin, membro non votante per quest’anno, ha affermato che la banca centrale è determinata a frenare l'inflazione rovente, anche se ciò significa rischiare una recessione economica negli Stati Uniti. "Abbiamo ancora molto tempo prima di settembre e che la decisione sull'entità dell'aumento dei tassi necessario il prossimo mese si baserà su ciò che i dati economici mostrano sulla forza dell'economia statunitense e se l'inflazione sta iniziando a diminuire. Tenere sotto controllo l'inflazione sarà necessario per impostare il potenziale di ciò che va fatto per l'economia e sono convinto che non tenere sotto controllo l'inflazione non è coerente con un'economia fiorente". Maggiori chiarimenti potranno arrivare dal Simposio di politica economica di Jackson Hole nel Wyoming che la FED di Kansas City organizza ogni anno e che quest’anno si terrà dal 25 al 27 agosto.
Per quanto riguarda la politica USA, dopo più di un anno di dibattito su costi, tasse, crediti d’imposta e regolamenti, il Presidente Joe Biden ha finalmente firmato la sua proposta di legge su tasse, salute e clima, anche se su una versione notevolmente ridotta del piano “Build Back Better” da 1,75 trilioni di dollari per cui stava spingendo l’anno scorso. Il Presidente ha firmato la legge sulla riduzione dell’inflazione recentemente ribattezzata in legge, affiancato dal leader della maggioranza al Senato Chuck Schumer, dal senatore Joe Manchin e dai rappresentanti democratici, Jim Clyburn e Kathy Castore. La nuova legge include un investimento di 369 mld $ in politiche climatiche ed energetiche, 64 mld $ per estendere una polizza ai sensi dell’”Affordable Care Act” per ridurre i costi dell’assicurazione sanitaria e un’imposta minima aziendale del 15% rivolta alle aziende che guadagnano più di 1 mld $ all’anno. Il pacchetto di spesa da 437 mld $ dovrebbe raccogliere 737 mld $ di entrate nel prossimo decennio, la quota maggiore proveniente dalla riduzione dei prezzi dei farmaci per i beneficiari di Medicare e dall’aumento delle tasse sulle società. Si prevede che circa 124 mld $ rientreranno da una maggiore applicazione dell’IRS, il che significa audit più severi e più frequenti per i ricchi. Si prevede che con l’applicazione della legge si ridurrà il deficit di oltre 300 mld $ in un decennio. Il Presidente ha così commentato durante la firma: “Con questa legge, il popolo americano ha vinto e gli interessi speciali hanno perso. In questo momento storico, i Democratici si sono schierati con il popolo americano e ogni singolo repubblicano al Congresso si è schierato contro questo voto. Ribadisco ogni singolo repubblicano. Sia chiaro”.
Per inciso la Camera ha approvato il disegno di legge venerdì scorso con un margine di 220 contro 207 voti contrari, mentre al Senato era passato per un soffio il 7 agosto per 51 voti contro 50 senza i voti dei repubblicani. Il vicepresidente Kamala Harris ha espresso il voto decisivo, dando la vittoria ai Democratici.
Dando uno sguardo agli investimenti di carattere monetario, notiamo che nel corso della settimana i rendimenti del Tesoro USA sono aumentati rispetto alla sessione precedente con gli investitori che hanno digerito il verbale del FOMC e gli ulteriori commenti dei membri della Federal Reserve che hanno indicato come la FED continuerà ad aumentare i tassi fino a quando l’inflazione non rallenterà in modo significativo, mentre i dati economici hanno mostrato un rallentamento dell’economia anche se il mercato del lavoro rimane forte.calo delle richieste di sussidio di disoccupazione. Infatti dal seguente grafico notiamo, rispetto alla scorsa settimana, come tutte le scadenze sui titoli di stato USA, soprattutto quelle lunghe, abbiano subito un consistente rialzo.
Di seguito il comparativo delle varie scadenze tra la chiusura del 12 agosto e quella di venerdì 19 agosto:
Analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati la scorsa settimana su queste colonne, nelle quali prospettavamo il raggiungimento dell’area 13650 (ritracciamento del 61,8% della gamba ribassista 2-3) per poi attaccare l’area 14000, ma di stare attenti al livello di RSI a ridosso dell’ipercomprato. Ebbene i prezzi sono riusciti a raggiungere il primo obiettivo ma non il secondo, appena il livello di RSI ha sfiorato i 70 puntuali sono arrivate le vendite che, in un primo momento, hanno appoggiato i prezzi sopra la M.M. Exp a 200 periodi, poi hanno infranto anche questa barriera proprio nell’ultima seduta della settimana. Ovviamente il rialzo non poteva continuare senza delle pause e l’onda 4 si è spinta fino ad un livello di ritracciamento elevato e con una forza altrettanto elevata vista l’inclinazione accentuata del canale di volatilità. E ora ? Nulla di allarmante. Se la correzione di onda 4 si ferma in area 13000 o 12700 in coincidenza dei primi due ritracciamenti (27,2 o 38,2%) con test della M.M. a 50 periodi, è bene, altrimenti dobbiamo riprendere in considerazione che onda 4 è terminata e che si sta sviluppando l’onda 5. Ma pensiamo positivo ed auguriamoci che i prezzi, dopo una salutare pausa, possano riprendere il cammino rialzista con primo obiettivo il superamento dell’area 13650, quindi 14000 (con rottura della M.M. semplice a 200 periodi) ed infine l’area 14350 con superamento dei massimi relativi di aprile scorso e chiusura del gap aperto l’11 aprile. La settimana si è chiusa a 13242.90 con una perdita del - 2,38% che porta ad un deficit da inizio anno del – 18,86%.
Discorso leggermente diverso rispetto all’indice tech per l’S&P500, in quanto la correzione di modesta entità non ha raggiunto nessun supporto importante ma, nel contempo, abbia scaricato un po' il livello di RSI che da 73 è passato a 61. Ciò non significa che la correzione possa continuare ed essere più profonda. Notiamo come il rialzo sia riuscito a rompere i massimi relativi di inizio maggio scorso ma si sia fermato esattamente al test della M.M. semplice a 200 periodi in area 4325. Quindi ora è auspicabile che la correzione non oltrepassi i primi due ritracciamenti (27,2 e 38,2 %) e comunque l’area 4060 coincidente con la M.M. a 50 periodi, mentre al rialzo dopo la suddetta M.M. a 200 periodi troviamo l’area 4425. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 4228.48 con una perdita del - 1,21% che porta a segnare un – 11,28% da inizio anno.
Bel recupero per l’indice DOW JONES che a differenza degli altri due indici maggiori, passa la settimana praticamente indenne dalle perdite pur ridimensionando il livello dell’RSI da 74.5 a 64. Ricordiamo sempre che il rialzo degli anni passati è stato minore rispetto all’S&P500 ed all’indice tech, quindi è anche ovvio che in questa fase correttiva risenta meno delle perdite. Infatti mentre gli altri due indici si sono fermati al test del ritracciamento del 61,8% dell’ultima gamba ribassista, il DOW è arrivato a testare (anche qui esattamente) il ritracciamento del 78,6% in area 34275, a rompere la M.M. semplice a 200 periodi ed a superare i massimi relativi di inizio maggio scorso. Pertanto anche su questo indice, nel caso di correzione più profonda, è auspicabile non scendere sotto i primi due ritracciamenti e la M.M. a 50 periodi, quindi sotto l’area 32500. Al rialzo, oramai, manca solo il test del massimo di onda 2 in area 35500, rotto il quale si prospetta un nuovo conteggio, non più impulsivo (al ribasso), ma correttivo. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 33706.74 con una perdita del – 0,16% che porta a segnare un – 7,24% da inizio anno.
ORO INDEX
Il bello dei mercati è proprio quando pensi che stanno prendendo un verso, fanno il contrario. Dopo ben 4 settimane di rialzi e solo sei giorni di negoziazione fa, i metalli preziosi sembravano pronti a prendere la rincorsa, ebbene dal picco del 12 agosto, i metalli hanno chiuso in ribasso ogni giorno. L'aumento dei rendimenti dei buoni del Tesoro USA, a seguito dei commenti aggressivi della FED e dei crescenti timori di recessione globale, hanno pesato sul Dollar Index per tutta la settimana ed ovviamente a scapito delle quotazioni dell’Oro. Mentre l'attenzione si sposta sui prossimi dati macroeconomici e dalle dichiarazioni dei banchieri centrali al Jackson Hole Symposium la prossima settimana.
I dati deludenti sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale provenienti dalla CINA hanno riacceso i timori per un rallentamento economico globale e hanno ricordato agli investitori il suo potenziale impatto negativo sulle prospettive della domanda di Oro. Nonostante i dati macro negativi di martedì scorso circa le vendite di case esistenti a luglio molto diminuite negli Stati Uniti e quelli di mercoledì scorso circa le vendite al dettaglio che sono rimaste invariate su base mensile a luglio, le letture non sono riuscite ad innescare una reazione significativa nel mercato. Poi nel corso della giornata, i verbali della riunione di luglio del FOMC hanno rivelato che alcuni partecipanti hanno affermato che il tasso di riferimento dovrebbe raggiungere un livello "sufficientemente restrittivo" e rimanervi "per un po' di tempo" per controllare l'inflazione. Il rendimento del titolo di Stato a 10 anni faceva registrare un aumento di oltre il 3% a metà settimana con l’Oro che ha esteso la sua scivolata verso i 1.750 $/oz. A questo punto anche la tenuta del supporto (prima era resistenza) in area 1770 $/oz. sta perdendo la sua valenza e nulla osta un re-test dei prezzi sui minimi in area 1700 $/oz. se il dollaro dovesse continuare a rinforzarsi.
Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, il Platino, come detto la scorsa settimana, si è portato verso la resistenza posta in area 975 $/oz. a ridosso delle M.M. a 200 periodi (Exp e semplice) e da lì è stato ricacciato inesorabilmente indietro per ben 5 sedute consecutive infrangendo la M.M. a 50 periodi, registrando un minimo in area 875 e chiudendo mestamente a 888 $/oz. comunque lontano dai minimi di luglio in area 800 $/oz. Stesso discorso per quanto riguarda l’Argento che nonostante non venisse da una fase rialzista ma da una di lateralizzazione tra i 20 ed i 21 $/oz. ha percorso la stessa strada delle altre due commodity scendendo per 5 sedute consecutive andando a registrare un minimo a 18,925 e chiudendo la settimana appena sopra i 19 $/oz. Nel caso dovesse rompere i minimi in area 18 i prezzi verrebbero proiettati in area 17 $/oz.
La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1760.30 $/oz., con una perdita del – 2,90% che porta ad una perdita del – 3,69% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1746.96 $/oz. con una perdita del – 3,05%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2022:
DATI MACROECONOMICI
Contrazione a luglio nel mercato immobiliare USA. Nello scorso mese i nuovi permessi di costruzione sono diminuiti dell’1,3% passando dal dato di 1,696 milioni di giugno (rivisto da 1,685 milioni) al dato attuale di 1,674 milioni contro una previsione di 1,650 milioni. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Molto peggio il dato riferito al numero di case per le quali è iniziata la costruzione, a livello mensile a luglio si attesta a 1,446 milioni registrando un calo del 9,6% rispetto al dato di giugno pari a 1,599 milioni (rivisto da 1,559 milioni) mentre la previsione degli analisti si attestava a 1,54 milioni di unità. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
L’attività al dettaglio è stata stabile a luglio, poiché il calo dei prezzi del carburante ha frenato le vendite delle stazioni di servizio e i consumatori si sono rivolti maggiormente agli acquisti online. Il dato sulle vendite al dettaglio è uscito in contrazione a 0% contro attese per un + 0,1% ma soprattutto contro un + 0,8% (rivisto da +1%) del mese di giugno.
Diversa la situazione per quanto riguarda il dato a livello di control group (ex auto, benzina e materiali da costruzione), cresciuto a luglio del + 0,8% a fronte di attese per un + 0,6% e rispetto al mese di giugno che aveva fatto registrare un + 0,7% (rivisto da + 0,8%). I dati sono stati rilasciati dall’U.S. Census Bureau.
Le richieste iniziali per i sussidi di disoccupazione relative alla settimana terminata il 13 agosto, sono leggermente diminuite la scorsa settimana, sebbene fossero coerenti con un aumento dei licenziamenti iniziato in primavera. Il dato rileva richieste pari a 250.000, in calo di 2.000 rispetto alla settimana precedente e al di sotto delle stime che prevedevano 260.000 richieste.
Il timore che il settore manifatturiero potesse essere diretto a un forte rallentamento è stato scongiurato dal dato preliminare rilasciato dalla FED di Philadelphia circa il Manufacturing Index relativo al mese di agosto, che ha registrato un + 6,2 a fronte di un – 5 atteso dagli analisti e soprattutto al – 12,3 relativo al mese precedente.
PORTAFOGLI AZIONARI
Nulla di nuovo in questa settimana ferragostana per quanto riguarda l’operatività sui nostri Portafogli. Fermo il Portafoglio Storico nell’attesa che la strategia del Nasdaq Weekly ritorni ad operare, stiamo testando una strategia su un basket di titoli europei, sempre su base weekly. Presto ne daremo conto con le specifiche operative. Mentre sul portafoglio “The Challenge”, la discesa dei listini ha fermato, temporaneamente, la possibilità di andare a target sul’ETF/ETC SOLAR ENERGY che era ad un passo dal raggiungere il nostro livello di target, che ora abbiamo abbassato sotto i massimi recenti. Per quanto riguarda il titolo JUST EAT TAKEAWAY riportiamo di seguito i dettagli della notizia concernente la vendita di una partecipazione in “iFood” in joint venture con la società Prosus NV. Il titolo venerdì scorso ha aperto le quotazioni in gap up guadagnando in intraday fino ad un massimo del 45,13% e chiudendo la seduta con un guadagno del + 25,75%. Anche su questo titolo abbiamo modificato il target di vendita abbassandolo a 27,98 €.
Alla prossima.
ULTIME NOTIZIE SUI TITOLI DEI NOSTRI PORTAFOGLI
Just Eat Takeaway - Just Eat Takeaway.com ha stipulato un accordo con MIH Movile Holdings BV, un'affiliata di Prosus in merito alla vendita della partecipazione della Società di circa il 33% in “iFood”. Il corrispettivo della transazione comprenderà 1,5 miliardi di euro in contanti alla chiusura dell’accordo e un corrispettivo differito, subordinato all'andamento del settore delle consegne di cibo online nei prossimi dodici mesi, fino a 300 milioni di euro. Il corrispettivo rappresenta un multiplo del patrimonio netto superiore a 5 volte sugli investimenti nel corso della vita della joint venture. L'Operazione è soggetta all'approvazione dell'Assemblea Generale della Società. Just Eat Takeaway.com rimane concentrato sul miglioramento della propria redditività e su un'allocazione disciplinata del capitale. Manterrà i proventi della transazione per mantenere la solidità del suo bilancio e per servire i rimborsi delle prossime scadenze del debito. La Società riconferma la propria previsione così come definita nei risultati del semestre 2022 del 3 agosto 2022.
Alibaba - SoftBank ha venduto azioni Alibaba per rassicurare gli investitori, ammette il capo della finanza della banca.
Meta – Il valore del titolo è sceso in settimana per le preoccupazioni del calo di coinvolgimento e di attenzione su Reels, che la società ha lanciato a livello globale a febbraio per gli utenti di Facebook e Instagram. Questa è una breve funzione video (60 secondi) che ricorda i video brief generati dagli utenti di TikTok.
Paramount Global - Nonostante la piattaforma streaming Paramount+ cresca abbastanza bene tale da raggiungere un impressionante 4,9 milioni di abbonati e abbia visto gli utili battere tutte le previsioni nell'ultimo trimestre, sembra che il rallentamento degli abbonati via cavo e il rallentamento generale delle entrate pubblicitarie (- 6% anno su anno) costringano la società ad un calo dei ricavi che alla fine spingerà la Paramount a rivisitare i suoi piani di spesa per i contenuti diretti al consumatore per aiutare a limitare le perdite future".
Roku - ROKU ha recentemente annunciato il lancio di nuovi marchi Roku TV: Aiwa, Daewoo e Sansui in Messico. Questi tre marchi si uniscono all'offerta Roku TV in Messico che comprende già Hisense, TCL, ATVIO, HKPRO, InFocus, JVC, Philips, Sanyo e Sharp. Attualmente il canale Roku offre una gamma diversificata di oltre 80.000 film e programmi gratuiti e oltre 300 canali televisivi lineari negli Stati Uniti. Concede in licenza e distribuisce contenuti da oltre 300 partner. Nel quarto trimestre del 2021, The Roku Channel ha raggiunto le famiglie statunitensi con circa 80 milioni di persone. Il canale Roku è stato uno dei primi cinque canali sulla piattaforma Roku negli Stati Uniti per copertura attiva dell'account e coinvolgimento dell'ora di streaming nel secondo trimestre del 2022.
T-Rowe - La crescita organica e una strategia aziendale diversificata sono punti di forza chiave per la società. Tuttavia, spese operative elevate e una maggiore dipendenza dalle commissioni di consulenza sugli investimenti potrebbero influenzare i dati finanziari dell'azienda nel breve termine. I ricavi netti della società hanno registrato un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 12,1% in un periodo di cinque anni (fino alla fine del 2021). Sebbene lo stesso sia diminuito nella prima metà del 2022 a causa dell'impatto del calo dei mercati sul saldo delle attività in gestione (AUM), la strategia dell'azienda per migliorare le capacità di investimento ed espandere i canali di distribuzione continuerà a supportare la crescita dei ricavi a lungo termine. Dopo aver completato l'acquisizione di OHA Investment, una società finanziaria specializzata sui prestiti diretti ad aziende private nel dicembre 2021, T. Rowe Price ha ampliato la propria offerta nel mercato degli investimenti alternativi. Poiché la società continua a spostare il suo mix verso fondi di crescita internazionali, ciò probabilmente aiuterà ad aumentare sia i ricavi che il margine di gestione degli investimenti nei prossimi periodi.
T. Rowe Price è una società esente da debiti con una forte posizione di liquidità, che supporta le sue distribuzioni di capitale. In effetti, ha aumentato i dividendi trimestrali ogni anno dalla sua IPO nel 1986. Inoltre, il CdA ha esercitato in modo coerente diversi piani di riacquisto di azioni. Pertanto, tali sforzi riflettono l'impegno dell'azienda a migliorare il valore per gli azionisti.
Tuttavia, l'aumento delle spese operative è una delle principali preoccupazioni per l'azienda. Le spese hanno registrato un CAGR quadriennale (2018-2021) del 9,6% poiché la società continua a sostenere spese per attirare nuovi clienti e fare investimenti aggiuntivi dai clienti esistenti, la sua capacità di espandere i profitti potrebbe essere ostacolata. La maggior parte dei ricavi proviene dalle commissioni di consulenza sugli investimenti. Questo tipo di forte dipendenza potrebbe influenzare i dati finanziari dell'azienda nel breve termine perché l'AUM cambia con le fluttuazioni del mercato, le modifiche normative o un improvviso rallentamento delle attività commerciali.
Inoltre, la maggior parte degli asset gestiti da T-Rowe è investita in azioni statunitensi, il che sembra essere un altro fattore preoccupante. Nonostante lo sforzo della società di adottare varie strategie per diversificare il proprio mix di prodotti, la concentrazione nelle azioni statunitensi rappresenta un rischio significativo che potrebbe tradursi in flussi di asset irregolari.
FOCUS SU TITOLI
T-MOBILE. Con i trader fissati questa settimana su oscillazioni selvagge dei titoli come Bed Bath & Beyond e segnali contrastanti da parte dei funzionari della Federal Reserve, è stato facile notare sulle rilevazioni normative trimestrali che gli hedge fund hanno tranquillamente acquistato il titolo T-Mobile US. L'operatore di telefonia mobile era la posizione più importante in Point72 Asset Management di Steven Cohen alla fine del secondo trimestre, mentre in Tekne Capital Management la posizione era del 18% del proprio portafoglio ed almeno altri 25 hedge fund detenevano il 5% o più dei propri investimenti azionari nel titolo. Gli hedge fund non sono stati gli unici acquirenti di T-Mobile nel secondo trimestre. Deutsche Telekom ha acquistato 2,4 mld $ di azioni da Softbank Group Corp., avvicinandosi al suo obiettivo di detenere la maggioranza della società. Il colosso tedesco delle telecomunicazioni deteneva il 48% delle azioni in circolazione di T-Mobile, come affermato da Deutsche Telekom ad aprile.
T-Mobile sta beneficiando di un anno eccezionale per gli abbonati di telefonia mobile attratti dai suoi piani di servizio a tariffa ridotta in un momento in cui l'inflazione elevata sta riducendo il potere di acquisto degli stipendi dei consumatori. Dopo anni di ritardo nella qualità della rete, rispetto a colleghi come Verizon Communications Inc. nella qualità della rete, T-Mobile ha ottenuto un vantaggio sulla rete 5G e non è più solo come un leader di valore, ma può competere e vincere anche sulla qualità della rete secondo diversi analistiUn'altra caratteristica di T-Mobile che potrebbe rendere il titolo attraente per i gestori di hedge fund: la società è in una buona posizione per riacquistare proprie azioni in quanto, a differenza di Verizon e AT&T, T-Mobile non paga dividendi il che offre all'azienda una maggiore flessibilità nell'allocazione del capitale. Parallelamente crescono gli utili grazie alle sinergie della combinazione con Sprint e alla crescita degli iscritti. Secondo la media delle stime degli analisti compilate da Bloomberg, l'utile dovrebbe più che raddoppiare il prossimo anno a 6,44 $/az.
Più dei quattro quinti degli analisti di Wall Street che coprono il titolo hanno un rating di acquisto, mentre meno della metà degli analisti consiglia di acquistare Verizon e AT&T. L'obiettivo di prezzo medio per T-Mobile implica un guadagno di circa il 19% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì. Naturalmente, le azioni T-Mobile non costano poco. Con un prezzo di 30 volte gli utili previsti nei prossimi 12 mesi, è tre volte più costoso di AT&T e Verizon e potrebbe essere vulnerabile ad un'inversione di rotta, tanto da far dichiarare a qualche analista che investire sul titolo è più un gioco speculativo che di valore stabile.
PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.
ANALOG DEVICES – 6,28%. La società è impegnata nella progettazione, produzione e commercializzazione di un portafoglio di segnali analogici, segnali misti e digitali ad alte prestazioni, elaborazione di circuiti integrati utilizzati in tutti i tipi di apparecchiature elettroniche, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 2,52 $/az. su un fatturato di 3,11 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,43 $/az. su un fatturato pari a 3,06 mld $. I ricavi sono aumentati del 76,8% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo quarto fiscale 2022 tra 2,47 e 2,67 $/az. su un fatturato tra 3,05 e 3,25 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,50 $/az. su un fatturato di 3,11 mld $.
Vincent Roche, Presidente e CEO della società, ha affermato: "ADI ha realizzato il suo sesto trimestre consecutivo di ricavi record, portando l'utile per azione rettificato a un nuovo massimo storico. Questi risultati riflettono il lavoro del nostro modello di produzione ibrido, nonché il ruolo essenziale del nostro segnale analogico misto ad alte prestazioni e del portafoglio di energia. Mentre l'incertezza economica inizia a incidere sulle prenotazioni, la domanda continua a superare l'offerta, con conseguente aumento dell'arretrato, aprendo la strada a una conclusione di un anno eccezionale. Le soluzioni di ADI stanno consentendo l'ascesa dell'intelligent edge, che sta proliferando nell'intersezione tra il mondo fisico e quello digitale. Con i clienti sempre più concentrati sulla digitalizzazione, l'apprezzamento per la tecnologia all'avanguardia di ADI sta accelerando. Questa tendenza innegabile, insieme con la nostra incessante attenzione all'innovazione, mi dà grande fiducia nella capacità di guidare la crescita a lungo termine, avendo al contempo un impatto positivo sulla società. Abbiamo registrato forti ricavi nel settore industriale, automobilistico e delle comunicazioni; abbiamo aumentato i riacquisti di azioni pari a 906 mln $ ed il pagamento di dividendi pari a 394 mln $, restituendo un totale di 1,3 mld $ agli azionisti durante il trimestre; infine abbiamo registrato un flusso di cassa operativo record pari a 4,3 mld $ ed un flusso netto di cassa pari a 3,7 mld $, o il 34% delle entrate, su base mensile”.
APPLIED MATERIALS – 5,21%. La società che sviluppa, produce, commercializza e fornisce servizi di fabbricazione di apparecchiature per le industrie mondiali dei semiconduttori, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 1,94 $/az. su ricavi per 6,52 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,79 $/az. su ricavi per 6,28 mld $. Il fatturato è cresciuto del 5,2% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel quarto trimestre fiscale 2022 tra 1,82 e 2,18 $/az. su ricavi tra 6,25 e 7,05 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,94 $/az. su ricavi per 6,57 mld $.
Gary Dickerson, Presidente e CEO della società, ha affermato: “Abbiamo prodotto un fatturato trimestrale record, ma le continue sfide della catena di approvvigionamento hanno limitato la nostra capacità di soddisfare la domanda e la nostra massima priorità rimane aumentare le spedizioni ai nostri clienti. Siamo fiduciosi nella nostra capacità di superare i venti contrari macroeconomici e rimaniamo molto positivi sulla forza a lungo termine del mercato dei semiconduttori e sulle nostre enormi opportunità di crescita. Nel trimestre la società ha registrato un margine lordo del 46,2%, un utile operativo pari a 1,95 mld $ o il 30,0% delle vendite nette, inoltre abbiamo generato 1,47 mld $ in contanti dalle operazioni ed abbiamo restituito 1,23 mld $ agli azionisti, inclusi 1,00 mld $ in riacquisti di azioni e 225 mln $ in dividendi".
CISCO SYSTEMS + 4,49%. La società che progetta, produce e vende prodotti e servizi di rete basati su protocollo Internet (IP) relativi alle comunicazioni ed all’industria della tecnologia dell'informazione (IT), ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 0,83 $/az. su ricavi per 13,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,82 $/az. su ricavi per 12,73 mld $. Il fatturato è diminuito del 0,2% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel primo trimestre fiscale 2023 tra 0,82 e 0,84 $/az. su ricavi tra 13,16 e 13,42 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,84 $/az. su ricavi per 12,82 mld $. Inoltre per l’intero anno fiscale 2023 prevede utili tra 3,49 e 3,56 $/az. su ricavi tra 53,62 e 54,65 mld $. La stima degli analisti è per utili pari a 3,53 $/az e ricavi per 52,88 mld $.
Chuck Robbins, Presidente e CEO di Cisco, ha affermato: “Abbiamo concluso bene l’anno fiscale grazie alla nostra performance nel quarto trimestre. I team si sono comportati bene in un ambiente incredibilmente dinamico, ottenendo il più alto guadagno per azione per l'intero anno nella storia dell'azienda. Gli ordini di prodotti per l'intero anno e l'arretrato sono entrambi a livelli record e riflettono la forte domanda che continuiamo a vedere per l’innovazione e il valore complessivo che portiamo ai nostri clienti mentre accelerano la loro trasformazione digitale. Il fatturato totale ha superato le nostre aspettative nel quarto trimestre, grazie al solido lavoro e alle numerose iniziative che abbiamo intrapreso per ridurre l'impatto della situazione dell'offerta globale. La disciplina operativa si riflette nel nostro sano margine operativo e nella forte generazione di flussi di cassa, che ci consentono di restituire quasi 4 mld $ ai nostri azionisti nel quarto trimestre. Le spese operative sono state pari a 4,1 mld $, in calo del 4% e rappresentavano il 30,9% delle entrate. L'utile operativo è stato pari a 4,2 mld $, in calo del 4%, con un margine operativo del 32,4%. Abbiamo liquidità, mezzi equivalenti ed investimenti pari a 19,3 mld $ alla fine del quarto trimestre fiscale 2022, rispetto ai 24,5 mld $ alla fine dell'anno fiscale 2021. E continuiamo a fare buoni progressi nella trasformazione del nostro modello di business con un RPO (Remaining Performance Obligations) di oltre 31 mld $ che, insieme al nostro arretrato da record, ci forniscono visibilità e fiducia sostanziali nelle nostre entrate future".
NETEASE - 7,82%. La società che gestisce una comunità online interattiva in Cina ed è un importante fornitore di contenuti e servizi in lingua cinese attraverso i suoi giochi online, portale Internet, posta elettronica e servizi wireless a valore aggiunto, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 1,23 $/az. su un fatturato di 3,50 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,98 $/az. I ricavi sono aumentati del 12,80% su base annua.
William Ding, CEO e Direttore della società, ha affermato: “Nel secondo trimestre, abbiamo generato solidi risultati con un fatturato netto totale in aumento del 12,8% anno su anno. I giocatori hanno continuato ad usufruire dei nostri giochi di lunga data nel secondo trimestre, evidenziando la forza nella longevità dei nostri giochi. Inoltre, il lancio di Diablo ® Immortal ™ ha attirato l'attenzione dei giocatori di tutto il mondo, mettendo in mostra le nostre eccezionali capacità di sviluppo di giochi per dispositivi mobili. Con un forte team di ricerca e sviluppo interno in CINA ed i nostri centro studi in Canada, Giappone e negli Stati Uniti, così come faremo in altre nazioni in futuro, stiamo guidando la prossima generazione di giochi di alta qualità per le comunità. Anche Youdao e Cloud Music stanno facendo progressi che rafforzano le nostre operazioni. Con guadagni entusiasmanti in tutte le linee di business, speriamo di rendere il marchio NetEase sinonimo di tecnologia impressionante, servizio eccezionale e intrattenimento nella sua forma migliore. Il margine di profitto lordo per i giochi e i relativi servizi a valore aggiunto per il secondo trimestre del 2022 è stato pari al 64,9%, rispetto al 63,2% rispetto al secondo trimestre del 2021. Il saldo degli investimenti a breve termine, meno i prestiti a breve e a lungo termine, ammontavano a 13,1 mld $, mentre il flusso di cassa generato dalle attività operative è stato pari a 990,0 mln $. Infine il CdA della società ha approvato un nuovo programma di riacquisto di azioni portandolo ad un massimo di 3,0 mld $. Al 30 giugno 2022 erano stati riacquistate azioni per un totale di 2,3 mld $”.
ROSS STORES + 0,98%. La società che gestisce due catene di negozi di abbigliamento ed accessori per la casa a prezzi scontati negli Stati Uniti, ha riportato utili nel secondo trimestre 2022 pari a 1,11 $/az. su un fatturato di 4,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,39 $/az. su un fatturato pari a 4,61 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre 2022 tra 0,72 e 0,83 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,03 $/az. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno 2022 tra 3,84 e 4,12 $/az. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per gli utili è pari a 4,22 $/az.
Barbara Rentler, A.D. della società, ha commentato: "Siamo delusi dai nostri risultati di vendita, che sono stati influenzati dalle crescenti pressioni inflazionistiche che i nostri clienti hanno dovuto affrontare e da un ambiente di vendita al dettaglio sempre più promozionale. Il margine operativo del secondo trimestre dell'11,3% è sceso al 14,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, riflettendo una sottoperformance dovuta al calo delle vendite in negozio e dal continuo aumento dei costi di trasporto. Durante il secondo trimestre, abbiamo riacquistato 2,9 milioni di azioni ordinarie per un prezzo aggregato pari a 235 mln $. Come precedentemente annunciato, prevediamo di riacquistare 950 mln $ di azioni ordinarie durante l'anno fiscale 2022 nell'ambito del nostro programma di riacquisto pari a 1,9 mld $ che si estenderà fino all'anno fiscale 2023".
SYNOPSYS – 5,83%. La società produce software di automazione della progettazione elettronica per l'industria dei semiconduttori, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 2,10 $/az. su un fatturato di 1,25 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,81 $/az. su un fatturato pari a 1,23 mld $. I ricavi sono cresciuti del 18,0% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre fiscale 2022 tra 1,06 e 1,18 $/az. su un fatturato tra 1,26 e 1,29 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,73 $/az. su un fatturato di 1,26 mld $. Infine la società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2022 tra 8,80 e 8,85 $/az. su ricavi tra 5,06 e 5,09 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 8,67 $/az. su ricavi per 5,01 mld $.
Aart de Geus, Presidente e CEO della società, ha affermato: “Synopsys continua a funzionare molto bene. Abbiamo ottenuto ottimi risultati nel terzo trimestre fiscale e stiamo aumentando le nostre prospettive per l'anno. La forza della tecnologia su tutta la linea, comprese le molteplici innovazioni rivoluzionarie, ha portato a risultati tecnici, competitivi e di business eccezionali. Mentre i nostri clienti navigano attraverso gli alti e bassi del mercato, nel contempo stanno investendo pesantemente in chip più complessi ed in sistemi più sofisticati e più software. La combinazione del portafoglio di Synopsys e delle dinamiche di mercato costruttive, oltre alla resilienza del nostro modello di business, ci posizionano per una buona conclusione dell'anno. Prevediamo di superare i 5 mld $ di fatturato nell'esercizio 22, con una crescita dei ricavi di oltre il 20%, una forte espansione dei margini e una crescita dell'EPS e un flusso di cassa operativo di oltre 1,6 mld $".
SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.