L'EurUsd (PC: 1,0258), dopo una discesa a testare puntualmente la soglia psicologica della parità a metà luglio, sui massimi da 19 anni, ha messo a segno un recupero esauritosi a ridosso di 1,0400. Il trend dominante rimane favorevole al dollaro USA: ridiscese del cambio al di sotto di 1,0150 farebbero riprendere le pressioni ribassiste sull'euro, per un nuovo test della parità, la cui perforazione aprirebbe nuovi obiettivi, individuabili a ridosso di 0,9500. È ovviamente impossibile individuare un obiettivo preciso, ma in assenza di segnali diversi è opportuno mantenere un'esposizione strategica lunga sul biglietto verde.
Lo storno del dollaro ha aiutato il rimbalzo dell'azionario, che come dicevamo nelle settimane passate all'interno di un "quadro dominante caratterizzato dalla fragilità. La variabile chiave rimane l'evoluzione della liquidità, che negli anni passati ha trainato il rialzo dei mercati azionari: con il risveglio dell'inflazione su livelli molto superiori a quelli attesi, le Banche centrali si trovano costrette ad attuare un'affrettata normalizzazione delle proprie politiche monetarie. I rendimenti nominali sono destinatari a salire ancora, anche se resteranno comunque inferiori ai tassi di inflazione, mantenendo così il sistema finanziario in un contesto di rendimenti reali negativi, a protezione dell'enorme massa di debiti, pubblici e privati, altrimenti a rischio default. Saranno però costrette ad interrompere l'espansione dei propri Bilanci, anzi dovranno iniziare a definire una strategia di unwinding, cioè di progressivo drenaggio della liquidità in eccesso dai mercati. Come sempre accade dopo le sbornie monetarie, da inizio anno si è aperta una lunga fase di 'ritorno al reale', con rischi di assestamenti anche accidentati sia sul fronte dell'economia reale sia su quello dei mercati finanziari, dov'è iniziata una fase Orso su orizzonti plurimensili. Il contesto per i mesi a venire rimane di risk-off, in cui le fasi di rimbalzo tecnico vanno colte come occasione per alleggerire l'esposizione, fare derisking ed anche aprire posizioni al ribasso. Mantenendo una stabile posizione lunga sul dollaro USA, che contro euro potrebbe spingersi verso la parità".
L'S&P500 (PC 4.245), dai minimi di metà luglio a ridosso di 3.640 ha messo a segno un buon rimbalzo, indirizzato verso la resistenza a 4.300, il cui "superamento rimane necessario per archiviare il bear market dei mesi passati". Il quadro tecnico tornerebbe ad indebolirsi su ridiscese al di sotto di quota 4.000 e le pressioni ribassiste riprenderebbero al di sotto di 3.800 (prematuro) per un nuovo test dei minimi a ridosso di 3.650.
Sull’Eurostoxx50 (PC 3.775) - dopo un affondo ribassista al di sotto dei precedenti minimi in area 3.380-3.450, con un nuovo minimo a 3.343 a inizio luglio - si è sviluppato un buon movimento di rimbalzo con una risalita verso 3.800. Il quadro tornerebbe ad indebolirsi solo su ridiscese al di sotto di area 3.550/3.600 (prematuro). Il rimbalzo in atto incontra una valida resistenza in area 3.850/3.950.
Nelle ultime settimane si è assistito ad una salita delle principali materie prime, che hanno beneficiato anche dell'indebolimento tattico del dollaro USA. È opportuno mantenerle in portafoglio su orizzonti strategici, nonostante i rallentamenti sul fronte economico, stante il contesto di rendimenti reali negativi sull'obbligazionario (e dell'esposizione al dollaro che rimane la divisa forte del sistema).
Si confermala strategia in essere long commodities e short azionario, attuata con i seguenti Etc quotati su Borsa italiana (si ricorda che ancorché quotati in euro comportano un’esposizione lunga sul dollaro Usa: un elemento a favore in questa situazione di incertezza sul fronte geopolitico):
LUNGHE: Oro (ticker PHAU: PC 165,03); Argento (ticker PHAG: PC 18,566); Platino (ticker PHPT: PC 86,800); Palladio (ticker PHPD: 204,95); Caffè (ticker COFF: PC 1,3044); Cotone (ticker COTN: PC 3,5635); Rame (ticker COPA: PC 31,249); Alluminio (ticker ALUM: PC 3,2895); Zucchero (ticker SUGA: PC 8,965); Cacao (ticker COCO: PC 2,2125) e Zinco (ticker: ZINC: PC 10,930).
CORTE: ETF short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day con ticker XSPS (PC 7,856).
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)