Il Live cattle in una posizione scomoda.


La storia è stata riscritta dall’inizio dell’anno e abbiamo osservato sui mercati cose mai viste prima e, spesso, non molto gradite alla vista e al portafoglio.

Il settore delle materie prime non fa eccezione; vedi l’andamento del gas o del petrolio per esempio.

Anche altri sotto settori delle materie prime hanno le loro particolarità; vedi per esempio il live cattle e in relativo future in particolare.

Il grafico seguente mostra, su base mensile, in alto, l’andamento normalizzato del future con quello dell’indice generale delle materie prime total return, nella parte centrale il rapporto tra i due asset e sotto la relativa correlazione.

Allorché osserviamo dal 2016 un live cattle tendenzialmente più debole rispetto all’indice settoriale, emerge un minimo storico (almeno dal 1964) della correlazione.

Quando dicevo che erano accadute “cose turche” da qualche mese a questa parte…

Per quanto riguarda unicamente il future, ha messo a seguo il rialzo di oltre il 77% tra il minimi di aprile 2020 fino al mese di aprile 2022 (2 anni esatti), mentre ora cerca di mantenersi in corrispondenza dei recenti massimi di oltre 144 ed è sostenuto da un supporto statico individuato a 130.

Lo scenario puramente tecnico rimane rialzista per il momento, ma permane l’ombra di un potenziale pull back down poco al di sotto di 140/2. La situazione tende alla neutralità e potrebbe peggiorare con il passar del tempo. Occorre quindi un’immediata reazione positiva.

Direi pertanto di proseguire in questo modo nonostante l’odierna festività Usa.

Long su tenuta di 130 e sopra 142 con obiettivi rispettivi 140/2 e 149, poi 160 e 167/78.

Short in caso di mancato superamento di 140/2 e sotto 130 con obiettivi rispettivo 130 e 124, poi 115/0 e 100/92.

Cordialmente,

Giovanni