Rendimenti da cedole di bond, da dividendi di Etf azionari caratterizzati dalle migliori o all’opposto peggiori performance ytd e da coupon di nuovi certificati a singolo sottostante. Infine i titoli Usa con dividendi mensili.
Il report della domenica
Fra inflazione autentica e inflazione contraffatta dalla speculazione chi vive di salario, di pensione o di reddito fronteggia una situazione che sta diventando drammatica. I media non ne parlano o ne parlano poco, più per ignavia che per scelta, e intanto la richiesta di rendimento sale disperatamente, con l’industria finanziaria del tutto impreparata a trovare soluzioni adeguate. Un intelligente, calibrato e prudente “fai da te” può essere una risposta, purché ci si renda conto che una volta di più l’ancora di salvataggio sta nella diversificazione e nella consapevolezza dello strumento su cui si investe.
Oggi dedichiamo allora a questo tema un altro dei nostri report domenicali. Con tante idee e alcuni suggerimenti operativi.
► Titoli di Stato, solo la differenziazione protegge
Iniziamo dal cavallo di battaglia tradizionale, quello dei governativi. Ecco due strade che distinguono il rischio, una concentrata sui titoli italiani e una su quelli esteri ma solo in euro. Inevitabile il diverso livello di valutazione di credito.
● Cinque tutti italiani, cercando (se possibile) quotazioni sotto 100
Inflation area euro |
Btp€i 0,1% Mg33 (Isin IT0005482994) |
Quota su 87 euro e attualmente rende il 9,5% tenendo conto dell’indicizzazione del capitale all’indice dei prezzi al consumo Eurostat, che naturalmente è una variabile |
Inflation area Italia |
Btp Italia Gn30 (Isin IT0005497000) |
Il più recente dei Btp Italia, dopo un esordio deludente, si sta riscattando: chiusura venerdì a 101. E si conferma il migliore della famiglia, con un rendimento in corso sull’8%, dovuto alla folle corsa dell’indicizzazione all’inflazione italiana. Oggi è così ma fra un anno? |
Tasso fisso |
Btp 1,2% Ag25 (Isin IT0005493298) |
Sulla curva dei t.f. le opinioni sono talmente contradditorie che si potrebbe aprire un confronto. Non volendo esporsi troppo in termini di durata questo triennale quota sui 98 euro e rende l’1,8% lordo. Con piccoli aggiustamenti futuri di prezzo si può ipotizzare di salire oltre il 2% |
Tasso variabile |
Cct-Eu Tv Eur6m+0,65% Ap29 (Isin IT0005451361) |
Quota poco sotto 100 (chiusura venerdì a 98,58). Il rendimento è modesto (1,18%) ma qui si punta logicamente al rialzo dei tassi da parte della Bce |
Step up (tasso fisso a cedola crescente) |
Btp Futura Nv 2033 (Isin IT0005466351) |
Per i primi 4 anni (fino al 2025) il tasso è pari allo 0,75%, per i successivi 4 anni all'1,35% e per i 4 anni finali all’1,70%. Non è questo ciò che interessa quanto la quotazione sotto 80 euro, da cui deriva uno yield attuale al 3,4% |
Per quattro volte su cinque obiettivo centrato: si compra sotto 100. Naturalmente occorre tenere conto della variabile inflazione per Btp€i e Btp Italia. Oggi i rendimenti sono eccezionali ma nel medio termine il quadro potrebbe cambiare e non di poco. Ciò malgrado i gufi prevedano cataclismi ancora di lungo periodo con pronostici basati però più su congetture ideologiche che su valutazioni realistiche.
● Cinque esteri in euro per diversificare il rischio di credito
Inflazione area euro |
Germania Bund€i 0,1% Ap26 Eur (Isin DE0001030567 – taglio 1.000 - rating AAA) |
L’inflation linked tedesco quota sui 107, sebbene nei giorni scorsi abbia subito pressioni ribassiste verso i 105. Lo yield in corso – complice l’inflazione europea indicizzata al capitale – si attesta sul 5,5%. Qui l’obiettivo è di andare a scadenza |
Inflazione area euro |
Francia Oat€i 0,1% Lg47 Eur (Isin FR0013209871 – taglio 1.000 – rating AA) |
L’inflation linked francese ha una durata molto lunga e di conseguenza una “duration” più alta (sui 17, valore elevatissimo). Sconta già in parte un rialzo dei tassi - che si fa sentire anche su bond di questo tipo – con una quotazione venerdì sotto 98. L’obiettivo di investimento è di medio termine |
Inflazione area euro |
Spagna Obligaciones€i 0,7% Nv33 Eur (Isin ES0000012C12 – taglio 1.000 – rating A) |
L’inflation linked iberico quota di poco sopra 100 ma si può puntare a comprarlo sotto la pari. Anche in questo caso – grazie all’indicizzazione inflattiva del capitale – lo yield di colloca attualmente all’8,5%. Si impone una certa flessibilità, puntando a un rimbalzo delle quotazioni sul medio termine, mentre il rendimento scenderebbe per due fattori congiunti (rialzo prezzo e possibile calo dell’inflazione) |
Tasso fisso per chi punta alla cedola |
Portogallo 3,875% Fb30 Eur (Isin PTOTEROE0014 – taglio 1.000 – rating BBB) |
C’è chi cerca disperatamente rendimento cedolare. Questo titolo si adatta a tale scopo, sebbene esponga a una variabilità dei corsi rilevante in presenza di rialzi dei tassi (“duration” 6,7) e quoti attualmente sui 113 euro. Oggi ma fra tre mesi? Va quindi monitorato per un acquisto sotto 110 e magari anche sotto 105! |
Tasso fisso per chi punta sulla cedola |
Grecia Sc Fb32 (Isin GR0133010232 – taglio 1.000- rating BB+) |
È uno step-up frutto della ristrutturazione del debito greco ma in realtà si è ormai trasformato in un tasso fisso, essendo entrato dallo scorso febbraio nell’ultimo gradino della scala a crescere delle cedole. Paga il 4,3% e quota sui 98 euro, con un rendimento vicino al 4,5%. Un piano di acquisti su ulteriori discese, con piccoli lotti, si adegua a chi cerca un flusso cedolare (periodicità coupon annuale) |
► Bond: crescono i rendimenti dei mini corporate italiani a taglio 1.000
Sono sempre gli stessi con solo qualche novità. Un po' tutti invece scendono di quotazione, complici i timori di rialzi dei tassi Bce. Occorre tenere presente la variabile delle clausole di eventuale rimborso anticipato, che in questa fase però non rappresentano un rischio per chi entra ora, data la discesa in molti casi della quotazione sotto quella prevista per l’esercizio della “call”.
Emissione |
Isin/Call |
Prezzo - Yield |
Alerion Green 3,125% Dc25 |
XS2083187059 Call 12/22 |
99,8 euro - 3,2% |
Alerion Green 2,25% Nv27 |
XS2395580892 Call 11/24 |
92,9 euro - 3,7% |
Carraro Fin. 3,5% Ge25 |
XS1747134564 Call 1/23 |
100,7 euro -3,2% |
Carraro Fin. 3,75% St26 |
XS2215041513 Call 9/23 |
100,1 euro -3,7% |
Ivs Group 3% Ot26 |
XS2049317808 Call 10/22 |
97,4 euro – 3,7% |
Iwb 2,5% Mg27 |
XS2331288212 Call 10/23 |
96,4 euro - 3,3% |
Mittel 3,75% Lg23 |
IT0005257784 // |
100,7 euro – 3,0% |
Newlat Food 2,625% Fb27 |
XS2289795465 Call 02/24 |
95,5 euro – 3,7% |
Ovs 2,25% Nv27 |
XS2393520734 Call 11/23 |
98,2 euro – 2,6% |
Wiit 2,375% Ot26 |
XS2377768366 Call 10/23 |
97,2 euro - 3,1% |
► Dividendi: quanto rendono gli Etf migliori e peggiori da inizio anno
Fare oggi il punto sui rendimenti azionari del Ftse Mib avrebbe poco senso, poiché la maggior parte ormai dei pagamenti è avvenuta. A breve termine restano Enel (0,19 euro il 18 luglio) ed Iren (0,105 euro il 18 luglio) come yield più significativi, cui si aggiungeranno i vari saldi/acconti dell’autunno. Sarebbe invece azzardato ipotizzare quelli 2023, date tutte le incertezze che caratterizzano i mercati.
In alternativa meglio allora esercitarsi con i dividendi degli Etf azionari, che oggi analizziamo in maniera un po' diversa, ovvero correlandoli alle performance da inizio anno.
Chi ci ha chiesto di riproporre schemi utilizzati in passato per le singole azioni resterà deluso ma un simile esercizio avverrebbe con un’enorme alea di incertezza.
● I best performer quanto rendono
Invesco Us Energy Infrastructure Mlp (Isin IE00B8CJW150) |
Performance da inizio anni +21,8% - Rendimento da dividendi in corso 7,2% - Distribuzione trimestrale |
Dopo il massimo dell’anno a 42,86 euro è iniziata una fase discendente, correlata all’andamento del prezzo del petrolio. Poi volatilità e chiusura venerdì a 37,1 euro (valuta denominazione Usd). Per una strategia Pac: interessante |
iShares Msci Brazil (Isin IE00B0M63516) |
Performance da inizio anno +11,2% - Rendimento da dividendi 10,7% - Distribuzione trimestrale |
Ad aprile un massimo a 28,8 euro. Successiva una fase di avvicendamento di massimi e minimi decrescenti. Attualmente quota sui 21,9 euro, poco sopra un’area che più volte in passato è stata base per successivi rialzi (valuta di denominazione Usd). Per una strategia Pac: interessante |
WisdomTree Japan Equity Usd Hedged (Isin IE00BVXC4854) |
Performance da inizio anno +10,8% - Rendimento da dividendi 2,2% - Distribuzione semestrale |
Ininterrotto il trend rialzista iniziato nel marzo 2020. Ora è sui massimi storici (18,8 euro), in netta controtendenza rispetto agli altri maggiori indici. Si tratta però di un Etf un po' di nicchia con copertura del cambio yen/dollaro. Per una strategia Pac: poco interessante |
Invesco S&P 500 High Dividend Low Volatility (Isin IE00BWTN6Y99) |
Performance da inizio anno +8,7% - Rendimento da dividendi 3,2% - Distribuzione trimestrale |
Chi sostiene che i “low volatility” spesso non funzionino viene smentito. L’Etf è salito senza tregua dal marzo 2020 fino ad aprile 2022. Successiva una fase di volatilità e ora (a 32,9 euro) testa un possibile doppio massimo. Valuta di denominazione Usd. Per una strategia Pac: interessante ma dopo aver atteso segnali tecnici più chiari |
● I worst performer quanto rendono
Ubs Msci Usa Usa Sri hedged to Eur (Isin LU1280303014) |
Performance da inizio anno -25,6% - Rendimento da dividendi 1% - Distribuzione semestrale |
Dallo scorso mese di novembre ha segnato un ribasso pur caratterizzato da fasi alterne. Sui 19,8 euro della chiusura di venerdì si colloca a metà fra i minimi del 2020 e il massimo di gennaio a 26,6 euro. Valuta di denominazione Eur. Per una strategia Pac il livello attuale è interessante, sebbene il rendimento sia poco significativo |
Lyxor Ftse Mib (Isin FR0010010827) |
Performance da inizio anno -20,8% - Rendimento da dividendo 1,6% - Distribuzione semestrale |
Piazza Affari ha perso parecchio ma è ancora lontana dai minimi del 2020, al culmine della crisi Covid. L’Etf quota sui 21 euro e anche in questo caso si è all’incirca a metà fra min. e max. di periodo. Valuta di denominazione Eur. Per una strategia Pac il livello attuale è interessante, sebbene non sia il rendimento un fattore per vagliare questo Etf |
Lyxor Stoxx Europe Select Dividend 30 (Isin LU1812092168) |
Performance da inizio anno -19,7% - Rendimento da dividendo 1,5% - Distribuzione semestrale |
Al contrario del trend generale che ha visto gli Etf “dividend” comportarsi bene negli ultimi mesi, quello sui titoli europei con maggiori dividendi è sceso e non poco. A 14,1 euro si avvicina a un’area di probabile forte volatilità. Valuta di denominazione Eur. Per una strategia Pac non si rivela molto interessante |
Lyxor Msci World Monthly Hedged to Eur (Isin FR0011660927) |
Performance da inizio anno -17,5% - Rendimento da dividendo 0,7% - Distribuzione semestrale |
Un fattore da prendere in considerazione è anche il rafforzamento del dollaro sull’euro, che ha inciso per alcuni punti sulla debolezza degli Etf “hedged”. Lo si evidenzia su questo, sceso a 150,8 euro contro un massimo 2022 a 185,4 euro. Valuta di denominazione Eur. Per una strategia Pac non si rivela molto interessante |
In sintesi si evidenzia come il fattore rendimento elevato abbia (forse casualmente) inciso sulle migliori prestazioni di alcuni degli Etf presi in considerazione. Certo è che in vari casi si è entrati in un quadro favorevole per attivare dei Pac finalizzati all’incremento degli yield da dividendi.
► Certificati: cedole trimestrali, taglio 100 € e sottostanti singoli. Creati per il retail
Di fronte all’incertezza sulle evoluzioni future dei mercati il confronto fra collocarsi su azioni o su certificati Cash (meglio se con sottostanti singoli titoli e non panieri) porta a privilegiare i secondi se l’obiettivo è il rendimento. Per questo motivo segnaliamo una nuova serie quotata, su Cert-X di Borsa Italiana, di certificate destinati al retail: si tratta di 12 Equity Premium Autocallable con effetto memoria dalla durata di due anni, emessi da Banca Akros (gruppo Banco Bpm).
Sono caratterizzati da un taglio minimo di 100 euro, quindi facilmente trattabili con diverse strategie, e hanno tutti scadenza 28/06/2024: prevedono il pagamento di due premi incondizionati trimestrali nel 2022, corrisposti indipendentemente dalla performance dell’azione sottostante, e sei premi trimestrali con effetto memoria dal 2023, regolati se l’azione sottostante non perderà più del 40% del suo valore di riferimento iniziale al momento dell’esercizio. Da notare però che, se alle date di valutazione intermedie, il valore dell’azione sottostante fosse maggiore o uguale a quello inziale, il certificato scadrebbe anticipatamente rimborsando il prezzo di emissione di 100 euro maggiorato dell’ultimo premio e di quelli eventualmente non corrisposti.
Nel caso in cui il certificato non fosse stato richiamato prima, a scadenza sarà sufficiente che il valore del sottostante non risulti sotto il livello barriera (pari al 60% dello strike iniziale) affinché l’investitore riceva un rimborso equivalente al prezzo di emissione maggiorato dell’ultimo premio con effetto memoria.
Queste le principali caratteristiche della nuova emissione:
Per chiarire il loro funzionamento si prenda per esempio il certificate su Intesa Sanpaolo (IT0005499469). Prevede:
● nel 2022 il pagamento di premi periodici trimestrali di 3,25 euro indipendentemente dal valore dell’azione alle seguenti date: 30/09/2022 – 30/12/2022;
● dal 2023 il pagamento di premi periodici trimestrali di 3,25 euro con effetto memoria se il valore del sottostante alle date di valutazione intermedie (23/03/2023 – 23/06/2023 – 22/09/2023 – 20/12/2023 – 21/03/2024) sarà pari o superiore al livello soglia di 1,0351 euro. Inoltre se il sottostante risulterà pari o superiore a 1,7252 euro, il certificato scadrà rimborsando il prezzo di emissione di 100 euro maggiorato del premio incondizionato di 3,25 euro (oltre agli eventuali premi precedentemente non corrisposti).
A scadenza sono due i possibili scenari:
● se l’azione Intesa Sanpaolo alla data di rilevazione finale (21/06/2024) quoterà a un livello uguale o superiore alla barriera (1,0351) il certificato rimborserà 100 euro più l’ultimo premio di 3,25 euro (oltre agli eventuali premi precedentemente non corrisposti);
● in caso contrario l’investitore percepirà un importo commisurato alla perdita registrata dal sottostante, come se si fosse investito direttamente sull’azione Intesa Sanpaolo al prezzo di 1,752 euro.
► Il punto sui dividendi mensili dell’azionario Usa
Aggiorniamo un tema già trattato più volte in passato, quello delle azioni Usa a distribuzione mensile di dividendi. Lo facciamo con una tabella riassuntiva di prezzo, dividendo e p/e ratio. Occorre segnalare che è un mondo che sta mettendo a segno cambiamenti strutturali, con una notevole riduzione del numero di titoli che soddisfano tale requisito. Data la loro maggiore rischiosità li analizzeremo uno per uno negli articoli per gli abbonati.
Azione |
Ticker |
Prezzo |
Yield lordo |
P/e |
Agnc Investment C. |
AGNC |
11,42 $ |
12,5% |
4,7 |
Broadmark Realty C. |
BRMK |
6,81 $ |
12,3% |
11,2 |
Global Net Lease |
GNL |
13,93 $ |
11,5% |
n.d. |
Cross Timbers Royalty Trust |
CRT |
14,55 $ |
10,5% |
11,9 |
Prospect Capital C. |
PSEC |
7,37 $ |
9,8% |
3,5 |
EPR Properties |
EPR |
48,54 $ |
6,4% |
31,9 |
Main Street Capital |
MAIN |
40,49 $ |
6,4% |
8,3 |
Gladstone Investment |
GAIN |
14,66 $ |
6,1% |
4,7 |
LTC Properties |
LTC |
38,36 $ |
5,9% |
27,0 |
Pembina Pipeline |
PBA |
35,71 $ |
5,4% |
20,3 |
● L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.