Quotato su Borsa Italiana da fine maggio ha alle spalle oltre dieci anni di presenza su altri mercati, con ottime performance. I motivi delle prospettive di crescita del business sottostante.
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Autore foto: Eleusis Llanderal/CIMMYT | Ringraziamenti: Eleusis Llanderal - Copyright: CIMMYT Int.
Nell’ambito dei megatrend globali l’agricoltura svolgerà un ruolo primario nei prossimi anni, anzi nei prossimi decenni. Il perché è presto spiegato:
● Aumento della popolazione: entro il 2050, due miliardi di persone si aggiungeranno agli attuali abitanti del mondo e si stima che il pianeta dovrà produrre di più nei prossimi 40 anni di quello che è stato fatto negli 8.000 anni precedenti;
● Scarsità di terre arabili: entro il 2050 si stima che la superficie arabile pro capite a livello globale si attesterà a 0,18 ettari, in calo rispetto agli 0,21 del 2020, con un prossimo raggiungimento del cosiddetto “peak food”, ovvero il livello in cui la produzione agricola si stabilizzerà senza possibilità di svilupparsi ulteriormente;
● Innovazione tecnologica: si stimano in 64 miliardi di $ i potenziali benefici economici determinati dall’introduzione di nuove tecnologie relative all’agricoltura più avanzata soltanto negli Stati Uniti. E le innovazioni avranno un ruolo centrale nell’incremento dell’efficienza produttiva in tale ambito.
Puntare sull’agricoltura è quindi strategico, sebbene le specifiche azioni siano molto disperse a livello mondiale. La soluzione migliore consiste così nell’alternativa di un Etf specifico.
Ecco quello che sta raccogliendo maggiore interesse in un settore in così forte evoluzione.
Denominazione |
iShares Agribusiness |
Isin |
IE00B6R52143 |
Borsa |
Milano |
Sottostanti |
Lo strumento consente di prendere esposizione globale a un paniere diversificato di aziende che operano in tre aree: attrezzature agricole, prodotti chimici agricoli e produzione di materie prime agricole. Dal punto di vista geografico, l’Etf ha un’esposizione diversificata, tra Stati Uniti (57,6%), Canada (10,3%), Norvegia 6,8% e Giappone (6,6%), mentre dal punto di vista settoriale la strategia permette di accedere ai segmenti “beni di largo consumo” (42%), “materiali” (38%) e “prodotti industriali” (20%) |
Le principali partecipazioni |
Archer Daniels – Nutrien – Deere – Tyson Foods |
Ter |
0,55% |
Valuta negoziazione |
Eur |
Valuta denominazione |
Usd |
Spread bid-ask |
Basso |
Scambi |
Piuttosto ridotti ma l’Etf quota su Borsa Italiana solo da fine maggio |
Distribuzione dividendi |
No |
Tipo di replica |
Fisica |
Profilo di rischio da Kiid |
6 (da 1 molto basso a 7 molto alto) |
Rendimento totale storico sui mercati dove l’Etf è quotato da più tempo |
2012: 17,2% - 2013: 6,6% - 2014: 1,8% - 2015: -10,9% - 2016: 11,2% - 2017: 19,7% - 2020: 10,3% - 2021: 23,2% |
Punto forte |
Performance storica elevata |
Punto debole |
Forte esposizione geografica agli Stati Uniti e molto bassa all’Europa |