Trend-following, mean-reverting, breakout, ipercomprato, e ipervenduto. Quando si parla di mercati non è raro sentire questi termini, che però spesso creano più confusione che chiarezza. Cerchiamo di semplificare la cosa.
Cosa è un mercato in tendenza e cosa è un mercato in congestione? Spesso nei miei editoriali parlo di questi due concetti e ricevo periodicamente delle email da parte dei lettori che mi chiedono di spiegare il quid ed il quare.
“Trend following” indica un mercato incline a continuare la tendenza in atto: se ha toccato un nuovo massimo, tenderà a continuare a salire, se ha toccato un nuovo minimo, probabilmente continuerà a scendere. Le strategie utilizzate in questi tipi di mercato generalmente comprano quando il prezzo è alto, e cercano di guadagnare “montando sul cavallo già in corsa”.
Un mercato “mean reverting”, in italiano “che ritorna alla media”, si comporta in maniera opposta. All’avvicinarsi a un massimo o a un minimo, il mercato tenderà a invertire la rotta, e a tornare a prezzi medi. Una strategia mean reverting compra quando il trend è ribassista, e quindi quando il prezzo è più basso della media, per poi rivendere dopo una futura inversione che faccia risalire il prezzo.
Nella immagine che segue mostriamo come sia possibile in prossimità di un massimo aprire la porta ad entrambe le possibilità: ci sono titoli che hanno la tendenza a rompere i massimi relativi precedenti (superare il rettangolo rosso) ed altri invece che hanno la tendenza a toccare il rettangolo rosso e quindi retrocedere verso il basso.
Ma come fare ad applicare queste informazioni nella pratica? Sapendo quali mercati sono trend-following e quali sono mean-reverting si può scegliere la strategia migliore da utilizzare.
Per identificare la natura di alcuni mercati, abbiamo effettuato dei test sul FTSE Mib 40, il FTSE Star, e su delle commodities: abbiamo applicato ai mercati di interesse due sistemi, il primo che guadagna se il mercato è trend-following e perde soldi se il mercato è mean-reverting, e il secondo che fa l’esatto opposto. Il risultato rivela che FTSE Star è un mercato di natura mean-reverting, mentre FTSE Mib 40 e, ancora di più, il mercato delle commodities, sono trend-following.
Se oggi volessimo seguire una strategia trend-following su delle azioni italiane, dovremmo tener d’occhio SNAM (SRG), che è vicina a rompere il minimo a 52 barre, ovvero il prezzo più basso dell’ultimo anno. In questo caso notate che l’eventuale rottura è di un minimo, non di un massimo, quindi invece che comprare, andremo a vendere short SRG quando il prezzo scende sotto i €4,62. Ricordatevi però che statisticamente un trade short, con questa strategia, ha meno probabilità di successo di un trade long.
Altro titolo interessante è SARAS (SRS), che, dopo aver rotto i massimi annuali tra fine aprile e inizio maggio, ha prolungato l’impulso rialzista verso nuovi massimi. Il prezzo più alto dell’ultimo anno è stato registrato la settimana del 6 giugno, sfiorando €1,37. Seguendo la strategia trend following, avremmo già cavalcato l’onda rialzista, e ora staremmo aspettando una rottura del nuovo massimo di €1,37, a conferma del trend rialzista, per ampliare la nostra posizione.
Se invece pensate di essere più propensi a utilizzare una strategia mean reverting, potete tenere sotto controllo AVIO (AVIO): in questo caso l’RSI, un comunissimo indicatore tecnico ideato dal grande Welles Wilder, sta per identificare una condizione di ipervenduto. Inoltre, il prezzo è vicino al minimo degli ultimi 365 giorni, una seconda condizione che può rafforzare l’idea di un’inversione di prezzo, dal momento che AVIO è un titolo nell’indice FTSE Star, che, come abbiamo detto prima, è di natura mean reverting. Prima di comprare, aspettiamo che l’RSI scenda sotto il valore di 15, e che il prezzo si avvicini di più al minimo di €9,44, in modo da catturare quanto più profitto possibile dopo l’eventuale inversione.
Ricordatevi comunque di impostare sempre uno stop loss per le vostre posizioni aperte. Uno stop loss intorno al 7% si adatta bene a questi tipi di strategie.
(ha collaborato Marco Cavallari)