Il settore delle materie prime ha perso fino a poco più del 13% dallo scorso 8 giugno, mentre il sub indice relativo ai metalli industriali è in difficoltà dall’inizio dello scorso mese di marzo, allorché interessa i supporti realizzati durante la seconda metà del 2021.
In questo modo, viene offerta al comparto una “scusa” per poter rimbalzare e, perché non, per mettere a segno qualche ottima performance.
Il future sull’alluminio (Primary Aluminum USD/MT Future) ha sottoperformato l’indice settoriale durante gli ultimi 3 anni, vedi il grafico, mentre interessa anche lui i livelli tecnici realizzati durante il secondo semestre dello scorso anno.
Inoltre, la mappa delle performance mensili evidenzia un 2022 decisamene volatile con variazioni che vanno dal +11,95% di febbraio al -12,51% di aprile (il mese di giugno non è ancora terminato).
Il future si mantiene in un contesto sfavorito ed è probabile un ulteriore indebolimento. Tuttavia, forti dei supporti attualmente testati, saremo alla ricerca di qualche livello che potrebbe favorire un tentativo di ripresa.
L’area situata a 2.400/300 circa potrebbe fare a caso nostra in quanto l’Rsi a 5 settimane è propenso a un lieve proseguimento della debolezza. Al rialzo invece, il superamento di 2.590/600 potrebbe invogliare i primi acquirenti temerari e precedere un tentativo di ripresa.
Lo scenario puramente tecnico è ribassista, ma la strategia operativa è praticamente una scommessa rialzista e, di conseguenza, gli eventuali interventi saranno effettuati con un controvalore ridotto.
Long su tenuta di 2.400/300 e sopra 2.600 con obiettivi rispettivi 2.590/600 e 2.700/20, poi 2.890 e 3.060/250.
Peggioramento sotto 2.300 con obiettivi 2.180 e 2.050/00, poi 1.820.
Cordialmente
Giovanni