Questa vignetta è eloquente e rappresenta particolarmente bene ciò che è accaduto nelle ultime settimane sui mercati azionari e nel mondo crypto.
Buon fine settimana a tutte le lettrici e lettori di questa mia rubrica. Finalmente si è conclusa un'ottava particolarmente delicata visto che è stata di scadenze tecniche e fortunatamente nell'articolo di sabato scorso mettevo in guardia il lettore dal prendere posizione sul mercato. Scrivevo infatti (link: https://www.lombardreport.com/2022/6/11/previsione-indici-borsa-azioni-saipem-azioni-moncler-azioni-iveco-azioni-poste-italiane-azioni-banca-generali-azioni-fineco-azioni-campari-azioni-exor/):
"Ribassi così forti a ridosso della settimana di scadenze non fanno mai bene. Possibile quindi una ulteriore estensione del ribasso, magari in modo meno violento, verso i 21700 (minimi di metà febbraio). "
Il grafico che si presentava ai nostri occhi era il seguente:
Abbiamo avuto un primo avvicinamento ai 21700 punti già nella giornata di lunedì, un veloce test sui minimi nella giornata di martedì ed un bel gap up mercoledì....per poi finire con un pesante ribasso giovedì ed un nulla di fatto (o una leggerissima salita) nell'ultimo giorno della settimana con una chiusura a 21615. Di certo non una settimana facile da gestire, se non altro non ci siamo fatti ingannare dalle piccole ricoperture di cui ho scritto lunedì sera che hanno permesso il forte rimbalzo tra il tardo pomeriggio di martedì e la giornata di mercoledì. Assumere posizioni con la speranza di una netta e decisa inversione di tendenza è molto rischioso, anche se proprio nella giornata di giovedì quando tutto crollava ed anche i mercati a stelle e strisce hanno chiuso in pesante ribasso ho notato che c'è stata sì una discesa delle Borse ma anche dei rendimenti statunitensi, e questo è certamente un segnale positivo. Attenzione anche al fatto che i 21700 potrebbero fungere da piccolo supporto e configurare, magari per il breve termine (qualche giorno, poi si valuterà) l'ipotesi di un doppio minimo. E' altrettanto vero tuttavia che più tempo si stazionerà in un intorno di 21700 e maggiori saranno le probabillità di un ulteriore allontanamento verso il basso da questo livello.
Restringendo ulteriormente il campo d'azione ed osservando un timeframe orario sul future FTSEMIB40 con scadenza settembre per la prossima settimana monitorerò i 22500 (prima resistenza importante), i 21500 (minimo settimanale sul quale tuttavia non tenterei uno short) e poi l'area attorno ai 22200 (linea tratteggiata) che rappresenta una potenziale resistenza anche psicologica.
Come scrivevo prima, il fatto che i rendimenti statunitensi siano scesi leggermente (grafico successivo su scala daily) a fronte di un forte ribasso potrebbe permettere un tentativo di rimbalzo/assestamento momentaneo e poi si vedrà come evolverà nel corso delle prossime settimane, anche se il quadro chiaramente rimane molto debole al momento. Consideriamo poi che l'eccesso del ribasso iniziato giovedì e accelerato dalle domande poste in conferenza stampa alla presidente della BCE Lagarde è stato poi ulteriormente esasperato dagli operatori con posizioni in opzioni. Sotto scadenza infatti diventa praticamente impossibile o comunque molto complicato aggiustare le diverse strategie quando risultano improvvisamente sbagliate. Questo a mio avviso spiega (in parte) il fatto che si sia venduto di tutto, anche titoli soggetti ad OPA. Forse margin call scattati. Un segnale di capitolazione. Ed in questi frangenti non si guarda realmente cosa si ha in portafoglio: predomina il panico e l'unica parola d'ordine è "SELL".
Giugno tende ad essere particolarmente debole negli anni di medio termine, con una spiccata tendenza ribassista che solitamente si è manifestata nella parte finale del mese. Pensate ad esempio che la settimana successiva alle scadenze tende ad essere particolarmente brutta ma questa volta tuttavia le cose potrebbero andare diversamente (o meno peggio se preferite) visto il pesante sell-off delle ultime sedute. De facto è come se i mercati avessero anticipato la mattanza dal momento che l'S&P500 registra già il peggior andamento di giugno dal 1930 ad oggi.
Osservando il Nasdaq Composite daily notiamo come ci sia stata certamente l'ennesima zampata dell'orso ma ci troviamo comunque su una trendline dinamica discendente che può frenare parzialmente il downtrend in corso, anche solo per una o due sedute. Il quadro rimane sempre debole anche se pare che il ribasso stia perdendo parzialmente forza e questo lo deduco osservando la volatilità, mettendo a confronto le ultime tre candele daily di Nasdaq e di volatilità. Mercoledì abbiamo avuto un forte rialzo, giovedì un netto gap down (mercato a -4.5% nel finale di seduta) con rottura e chiusura sui minimi settimanali fino a quel momento. Nonostante questo la volatilità è aumentata ma non ha bucato i massimi di lunedì. Certamente è opinabile il fatto che io stia confrontando il Nasdaq piuttosto che l'S&P500 sul quale è tarato il VIX, ma il discorso non cambierebbe comunque. Di seguito trovate l'andamento del Nasdaq Composite daily e quello del VIX daily (grafico con sfondo bianco)
Continuo poi a far notare che se osserviamo il numero di azioni dell'S&P500 che si trovano al di sopra della media a 200 periodi (scala weekly), ci troviamo a livelli che non si vedevano dallo scoppio della pandemia nel 2020. Tali rilevazioni sono state riscontrate molto raramente nel lontano passato e spesso hanno dato l'opportunità per un recupero veloce. Certamente questa volta abbiamo molti elementi da considerare (non uno solo come è stato nel 2020 quando è scoppiato il Covid): blocchi nelle catene di approvvigionamento, guerra, inflazione (che credo sia ad un punto di picco e quindi destinata a rientrare mano a mano).
Guardate poi nel grafico seguente dove si trova il numero di operatori rialzisti (oscillatore di colore verde): su minimi che non si vedevano dagli anni '90, segno che siamo comunque ad un eccesso di pessimismo nella psicologia degli operatori (fonte: SentimenTrader). Ovviamente questo è un indicatore di psicologia di massa. Non sto dicendo che il mercato non possa scendere ulteriormente ma questa capitolazione e fuga di massa è ad un eccesso.
In questo quadro di pessimismo cosmico degno del miglior Leopardi, pensate a cosa potrebbe accadere se le condizioni economiche (inflazione?) migliorassero leggermente. La Fed rimane certamente molto restrittiva, del resto l'inflazione è a livelli che non si vedevano dagli anni '80 ma qualora si configurasse l'ipotesi di una recessione tecnica ecco che avrebbe comunque ottime cartucce da sparare. A parità di salario il rialzo dei prezzi riduce il potere di acquisto delle famiglie, si comprano meno prodotti, col tempo le aziende diminuiscono i ricavi e con essi la forza lavoro, si licenzia e sale così la disoccupazione. Recessione tecnica e così da falchi ci si trasforma in colombe. Questa è momentaneamente la mia view per gli Stati Uniti, mentre in Europa la situazione è comunque più complicata specialmente per quanto concerne il fattore inflazione: mentre gli USA hanno molte materie prime pagate in dollari, in Europa ne abbiamo pochissime con un cambio che certamente non ci favorisce come è stato nel 2008 quando il cross eurodollaro era a 1.60 rispetto all'1.05 attuale e con una BCE che non si è ancora mossa. A proposito di cambio: nel grafico successivo trovate l'S&P500 (in arancione) e il future Eurodollaro (in blu). Laddove il cambio, in seguito a bruschi movimenti ribassisti, ha formato un minimo e si è assestato ecco che il mercato è poi salito. Questo si è verificato nel 2018, nel 2006, nel 1994 MA NON nel 2000 (segno "X" sul grafico).
Fronte watchlist....
Nella vignetta iniziale si faceva riferimento al settore crypto in caduta libera. Prendiamo una crypto a caso: il Bitcoin contro dollaro. Mentre scrivo ha rotto anche i 20000 dollari. Penso a quando all'inizio di quest'anno Vi ho mandato un brevissimo articolo datato 5 gennaio 2022 dal titolo "Attenzione: ribasso probabile su..." e che qui Vi riporto (link: https://www.lombardreport.com/2022/1/5/attenzione-ribasso-probabile-su/):
"Purtroppo non sono al pc e scrivo da cellulare quindi non mi dilungo. Attenzione ad un possibile forte ribasso sulle crypto per chi le segue. Mentre scrivo il bitcoin ha rotto un livello chiave che seguivo da tempo e potrebbe tendere verso i 36000 contro EURO. La motivazione del ribasso potrebbe arrivare dall'est. Ribasso abortito in caso di ritorno sopra i 41000 sempre contro EURO. Seguiranno eventuali updates. Buona serata a tutti. "
La guerra non era ancora scoppiata il 5 gennaio ma il prezzo dell'energia si era curiosamente già impennato. Come sempre i mercati anticipano tutto e visto che si tratta di attività particolarmente energivore (e ad i miei occhi inutili visto che non ne ho mai compreso il reale utilizzo nella vita quotidiana ed esistono da oltre un decennio) il prezzo iniziava a salire e a rendere la produzione/mining (di cosa non si sa) non più conveniente. Il Bitcoin contro euro quotava 41000 mentre contro dollaro era attorno a 47000$. Oggi siamo a 18300 contro euro e a 19000 contro dollaro. Apparentemente il primo supporto è collocabile a 20000 MA esistono aree ancor più profonde e che colloco prima a 16000 e poi a 12000. Il pattern del falling angel lascia sempre morti e feriti. Gli sprovveduti che hanno messo i propri risparmi sulla DEFI (o finanza decentralizzata) allettati da tassi di remunerazione di qualche punto percentuale ora si trovano col capitale più che dimezzato e ci vorranno anni per recuperare (ammesso naturalmente che il sistema regga, vedi i casi di Terra e Luna che sono fallite). Di seguito trovate il grafico del Bitcoin contro dollaro da cui si evince come la mancata tenuta di questi livelli possa portare ad una ulteriore gita turistica verso i 13000. Molto bene.
In periodi di svendita e di margin call molti operatori hanno dovuto fare cassa vendendo di tutto, comprese azioni sulle quali ci sono OPA in corso. Penso ad Atlantia piuttosto che a Be Shaping the Future su cui Engineering ha esteso al 19 giugno il termine per l'acquisizione del 43.2% della società. Si tratta di una operazione complessa che però visti i soggetti coinvolti (Engineering appunto e Tamburi il migliore (e serio) finanziere italiano) dovrebbe portare ad una OPA a 3.45 euro dopo le varie procedure burocratiche. Penso ad esempio alla golden power su cui personalmente non credo ci siano grossi problemi visto che si tratta di una operazione tutta "Italia su Italia" anche se non escludo una ulteriore proroga delle varie formalità alla fine dell'estate. In settimana grazie al sell-off si è spinta fino a 3.07 euro salvo poi riportarsi attorno ai 3.20.
Buon fine settimana.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)