Il future sul wheat ha fatto molto parlare di sé, tra la seconda metà di febbraio e la prima decade del successivo mese di marzo, ma la speculazione è solo dormiente e pronta a scatenarsi nuovamente.
Occorre precisare che sono in atto degli sforzi non indifferenti per stabilizzare il prezzo delle materie prime, ma è sempre meglio non abbassare la guardia.
Il grafico Point and Figure 25*3 evidenzia maggiormente la speculazione che ha investito il grano portandolo, a dire poco rapidamente, alla realizzazione di un nuovo massimo storico e, soprattutto, abbandonando il suo ritmo “regolare” che aveva caratterizzato gli anni precedenti.
Attualmente testa nuovamente il supporto statico di 1.050 dopo aver generare un recente segnale short, trovandosi quindi in una situazione di equilibrio precario. Al rialzo, ben visibile l’area di resistenza di 1.125/50 ricavata semplicemente dai recenti massimi relativi.
Di semplice non c’è mai nulla, ma a volte le cose più semplici sono quelle maggiormente redditizie nel tempo.
Il future sul grano è collocato su livelli relativamente elevati e si trova in una situazione di attesa.
Fine del conflitto e ritorno alla normalità degli approvvigionamenti o inasprimento bellico e nuovo rialzo delle commodity?
Siamo in attesa anche noi.
Di certo che, con i modesti mezzi a nostra disposizione, potrebbe soltanto individuare livelli di intervento e preparare una strategia per ogni evenienza.
Direi quindi di procedere in questo modo. Vedremo fra qualche settimana l’esito di tale strategia.
Long su tenuta di 1.050/25 e sopra 1.175 con obiettivi rispettivi 1.125/75 e 1.275/300, poi 1.450 e 1.720.
Short quindi sotto 1.025 con obiettivi 925 e 850, poi 750 e 600/575.
Cordialmente
Giovanni