NASDAQ100 WEEKLY - Quinta settimana consecutiva di ribassi per gli indici azionari USA.


I LISTINI AZIONARI USA REGISTRANO LA QUINTA SETTIMANA CONSECUTIVA DI RIBASSO, MA LE NOTIZIE RIMANGONO LE STESSE.

E con la settimana appena trascorsa, siamo a 5 settimane di calo di seguito per i 3 maggiori indici azionari USA che si sono portati in zona estrema, con il Nasdaq100 che questa zona ormai l’ha rotta bene. Una massiccia oscillazione di due giorni nelle azioni statunitensi evidenzia una tendenza che alcuni partecipanti al mercato ritengono sarà un segno distintivo per i mesi a venire: l'intensa volatilità! La percezione è che Wall Street crede che la FED sta perdendo credibilità, soprattutto dopo aver sottovalutato l'inflazione come transitoria lo scorso anno e che questa corsa all’inasprimento, all’aggressività sui tassi, rischi seriamente di mandare in recessione l’economia a dispetto di ciò che ha dichiarato Powell e che leggeremo nel prosieguo.

Gli indici di Wall Street hanno chiuso la settimana ancora in rosso dopo il prodigioso recupero di mercoledì scorso quando il mercato aveva accolto con un corposo rally, l’esclusione dell’ipotesi di un rialzo di 75 bps da parte della FED. Purtroppo l’azionario USA nei due giorni successivi si rimangiava rapidamente tutto il progresso, registrando parecchio ipervenduto sui singoli titoli, con il tech a guidare il movimento ma anche con il settore bancario che ha sottoperformato nonostante la manovra della FED.

Manovra che prevede, come da larghissime attese, 50 bps di rialzo e l’annuncio dell'inizio della riduzione del bilancio FED dal primo di giugno, con la modalità precisata in 95 mld $ al mese lasciati scadere (60 treasury e 35 mortgages) ma per i primi 3 mesi a metà importo. Nello statement trovano posto anche la dichiarazione che l'attenzione per l'inflazione è massima, e che lo scenario attuale richiede rialzi continuati dei tassi. Ma anche che l'attività economica si è leggermente assestata nel primo trimestre. Un accenno al possibile impatto sulle catene di distribuzione del Covid in Cina. Powell ha detto che l'economia va bene, può sopportare un tightening che ha la funzione di riportare l'inflazione al target. C'è un’elevata probabilità di raffreddare l'economia senza entrare in recessione. I prossimi 2 FOMC vedranno probabilmente 50 bps di rialzo, e poi si vedrà. Quando l'inflazione comincerà a rallentare passeranno a rialzi da 25 bps. Ma rialzi da 75 bps al momento non sono presi in considerazione.

Nel frattempo il dollaro USA vola ai massimi degli ultimi 20 anni.

Continua il balletto tra gli USA e la CINA circa le aziende cinesi quotate a Wall Street. Funzionari di regolamentazione statunitensi sono arrivati ​​a Pechino per risolvere una lunga disputa sulla conformità alla revisione delle società cinesi quotate negli Stati Uniti. Lo stallo, se non risolto, potrebbe vedere le aziende cinesi uscire dalle borse di New York. La Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha aggiunto oltre 80 aziende, tra cui la cinese JD.com, ad un elenco di entità che rischiano la possibile espulsione dalle borse americane a causa di una lunga situazione di stallo di revisione tra le due nazioni.

Mercoledì scorso, la SEC ha ampliato l'elenco provvisorio di società cinesi quotate, ai sensi di una legge del 2020 nota come The Holding Foreign Companies Accountable Act (HFCAA), che mira a rimuovere le società di giurisdizione straniera dalle borse statunitensi se non rispettano gli standard di revisione americani per tre anni di fila.

Nella lunga disputa, le autorità di regolamentazione statunitensi hanno chiesto l'accesso completo ai documenti di lavoro di revisione delle società cinesi quotate a New York, che sono archiviati in CINA. La richiesta è stata finora respinta dai cinesi per motivi di sicurezza nazionale, ma le autorità di regolamentazione dei due paesi stanno discutendo i dettagli operativi di un accordo di audit che Pechino spera di firmare quest'anno. Fonti del dipartimento USA avevano detto a Reuters nel mese di marzo che le autorità di regolamentazione cinesi avevano chiesto ad alcune delle società quotate negli Stati Uniti del paese, tra cui Alibaba, Baidu e JD.com, di preparare ulteriori informazioni di revisione. JD.com ha dichiarato giovedì scorso di essere consapevole del fatto che la società è stata identificata dalla SEC ai sensi della legge e che ha esplorato attivamente possibili soluzioni. In una nota JD.com ha dichiarato: "La società continuerà a rispettare le leggi e i regolamenti applicabili sia in CINA che negli Stati Uniti e si sforzerà di mantenere il suo status di quotazione sia al Nasdaq che alla Borsa di Hong Kong". Alle già note, Alibaba, Baidu, Didi Global e JD.com, altre grandi società cinesi sono state aggiunte all'elenco della SEC: JinkoSolar Holding Co Ltd, China Petroleum & Chemical Corp, Bilibili Inc e NetEase Inc.

Per quanto riguarda gli investimenti di carattere monetario, la pressione che la FED sta esercitando sui tassi non ha risparmiato nemmeno il mercato dei bonds. Il rendimento del decennale americano ha sfondato il tetto del 3%, salendo sorprendentemente fino al 3.146% prima di chiudere al 3.136%.

Mentre rimangono invariati, rispetto alla chiusura della scorsa settimana, i rendimenti dei titoli legati all’inflazione al 2,86%, dopo essere scesi nel corso della settimana al 2,81%.

Passiamo l’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Non sbagliavamo nel commento della scorsa settimana nell’indicare che il listino tech voglia scendere a prescindere. Nemmeno la notizia del rialzo di 50 bps al posto dei temuti 75 bps da parte della FED, che al momento aveva riportato un po' di serenità su questo indice, è riuscita a scongiurare nella giornata di giovedì scorso, una delle peggiori sedute degli ultimi due anni con una perdita di oltre il 5%. Questa situazione conferma il trend discendente che, graficamente, abbiamo riportato svilupparsi in 5 onde con la 3 impulsiva in atto che allontana i prezzi dalla mediana del canale ribassista di volatilità. Prossimi obiettivi l’area 12350 poi l’area 11500 e per il momento ci fermiamo qui. Possibili rimbalzi fino all’area di resistenza dei 13500/600. Nonostante l’aumento della volatilità vista negli ultimi giorni, l’indice non si è ancora portato in regime di ipervenduto con l’RSI più vicino ai 40 che ai 30. La settimana si è chiusa a 12693.53 con una perdita del – 1,25% che porta ad un deficit da inizio anno del – 22,22%.

Sull’indice S&P500, graficamente, abbiamo pubblicato un nuovo conteggio delle onde vista la rottura del minimo di onda 1 del 24 febbraio scorso a 4114 ma notiamo, comunque, che siamo sempre al limite in quanto detto minimo è stato rotto con degli spike in intraday ma le chiusure sono state sempre sopra tale minimo. Detto ciò, manteniamo la nuova fase ribassista in 5 onde, delle quali 1 (impulsiva) e 2 (correttiva o di rimbalzo) già completate e la 3 impulsiva in atto, in quanto pensiamo che sia molto probabile che i prezzi andranno a testare il primo obiettivo: il supporto in area 3930. Possibili rimbalzi in area 4300. Anche su questo indice, nonostante l’aumento della volatilità, il livello di RSI rimane sui 40 e quindi ancora lontano dall’ipervenduto. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4123.34, con una perdita del – 0,21% che porta a segnare un – 13,49% da inizio anno.

Infine l’indice DOW JONES che continua a contenere le perdite da inizio anno rispetto agli altri due indici maggiori. A livello grafico, si è avvicinato molto al precedente minimo di fine febbraio in area 32275 in intraday, tuttavia la chiusura di venerdì in area 32900 mantiene i prezzi ancora in modalità correttiva e non impulsiva. Inoltre con le medie mobili a 200 periodi (semplice ed esponenziale) ancora in perfetto laterale notiamo una curvatura all’ingiù più accentuata di quella a 50 periodi. Anche se i prezzi si sono allontanati dalla mediana del canale ribassista di volatilità, l’RSI a 41 denota che c’è strada da fare per entrare in zona di ipervenduto. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 32899.37 con una perdita del – 0,24% che porta a segnare un – 9,46% da inizio anno.

ORO INDEX 

La scorsa settimana concludevano l’articolo sull’Oro scrivendo: “Rimane il segnale incoraggiante che l'Oro è riuscito, in chiusura settimanale, a mantenersi sopra l’area dei 1.900/1915 $/oz. Basterà a fermare la discesa ?”

La risposta l’abbiamo avuta nel corso della settimana appena trascorsa, con i prezzi che hanno continuato a diminuire per la terza settimana consecutiva, tornando a testare il supporto dei 1845 $/oz. per poi recuperare qualcosa e chiudere in area 1880 $/oz. Le prospettive di rialzi aggressivi dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense ed il Dollar Index che ha toccato i livelli massimi da 20 anno, hanno rimesso sotto pressione i prezzi del metallo giallo. Sebbene non siano visibili sviluppi positivi nel conflitto Russia-Ucraina ed anche con l'aumento dei prezzi dell'energia, gli investitori rimangono alla finestra in attesa che alcune misure di stimolo fiscale vengano implementate dalla CINA nel loro sforzo di rilanciare l'economia che dovrebbe portare miglioramenti nel sentiment, inoltre in questa settimana i mercati punteranno gli occhi ai dati sull’inflazione statunitense per capire fino a che punto i tassi dovranno aumentare.

Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio notiamo che il Platino, dopo aver testato l’area del doppio minimo a 890/886 $/oz., ha prodotto un rimbalzo fino in area 990 $/oz. fermato, momentaneamente, dalla M.M. a 50 periodi, per poi chiudere la settimana in area 955 $/oz. ma confermando comunque la fase di debolezza. Stesso discorso per l’Argento per quanto riguarda la debolezza, tanto da essere andato a finire in zona ipervenduto, dopo aver inanellato ben 10 sedute negative dal massimo relativo di 26,50 $/oz. Resiste, al momento, il minimo in area 22,00 $/oz. Pensiamo che sia arrivata l’ora per un rimbalzo che ci auguriamo corposo.

La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1882.80 $/oz., con una perdita del – 1,51% che porta ad una performance del + 2,96% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1882.99 $/oz. con una perdita del – 0,67%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES GIUGNO 2022:

LA GUERRA – RUSSIA – UCRAINA - (EUROPA)

Dall’incontro dei rappresentanti permanenti dei 27 stati membri dell’Unione Europea, ieri non è arrivata la fumata bianca per il sesto pacchetto di sanzioni europee alla Russia, che contiene anche l’eliminazione graduale del greggio russo entro sei mesi e del petrolio raffinato russo entro la fine dell’anno. ANSA ieri citando fonti europee parlava di progressi importanti sulla maggioranza delle misure, aggiungendo però che ci sarebbe ancora da lavorare tra l’altro su come garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e che ci sarebbero questioni tecniche da risolvere, legate anche alla riconversione infrastrutturale. Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca, tre paesi senza sbocco sul mare e fortemente dipendenti dal greggio di Mosca, hanno ottenuto concessioni dalla Commissione per avere un lasso di tempo maggiore rispetto agli altri stati per applicare l’embargo del petrolio russo. Venerdì Budapest ha avvisato che il piano di eliminazione graduale del petrolio russo avrebbe impatti devastanti sull’economia ungherese. Sempre stando a quanto riportano le agenzie, gli ultimi piani prevedono di dare ad Ungheria e Slovacchia fino alla fine del 2024 prima dell’entrata in vigore dell’embargo del petrolio e fino a fine di giugno di quell’anno alla Repubblica Ceca, ma un diplomatico dell’UE ha detto che il compromesso non era abbastanza per Budapest, che vorrebbe un’esenzione totale dall’embargo; la Bulgaria invece starebbe chiedendo di avere un periodo più lungo per l’eliminazione graduale. I diplomatici hanno minimizzato le divergenze, dicendo che un accordo per martedì sarebbe realistico.

Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato in videoconferenza i leader del G7. Nel corso dell’incontro virtuale si è parlato anche di sanzioni nei confronti di Mosca. In una dichiarazione congiunta i leader del G7 hanno detto: “Ci impegniamo ad eliminare gradualmente la nostra dipendenza dall’energia russa, anche eliminando gradualmente o vietando l’importazione di petrolio russo. Ci assicureremo di farlo in modo tempestivo e ordinato”. “Lavoreremo insieme e con i nostri partner per garantire rifornimenti di energia globale stabili e sostenibili e prezzi accessibili per i consumatori”.

Gli Stati Uniti, inoltre, hanno annunciato una nuova serie di sanzioni. Tra queste, misure contro tre canali tv russi, il divieto per gli americani di fornire servizi di contabilità o consulenza a russi e circa 2.600 restrizioni su visti a funzionari russi e bielorussi. In un comunicato della Casa Bianca viene specificato che gli USA “hanno emesso una nuova politica di restrizione dei visti che si applica a funzionari militari della Federazione Russa e presunte autorità sostenute dalla Russia o installate in Russia che si pensa siano state coinvolte in violazioni dei diritti umani, violazioni del diritto umanitario internazionale o corruzione pubblica in Ucraina”. Le sanzioni americane hanno colpito anche 8 dirigenti di Sberbank e 27 dirigenti della Gazprombank. Un funzionario dell’amministrazione Biden ha detto: “Questo non è un blocco completo. Non stiamo congelando i beni di Gazprombank o proibendo qualsiasi transizione con Gazprombank”. “Quello che stiamo segnalando è che Gazprombank non è un rifugio sicuro e quindi stiamo sanzionando alcuni dei loro alti dirigenti d’azienda per creare un effetto dissuasivo”. Sanzionata anche la Moscow Industrial Bank e le sue dieci filiali. Nel comunicato della Casa Bianca viene anche annunciato che sarà emessa una nuova regola “che impone ulteriori restrizioni al settore industriale russo, inclusa una vasta gamma di fattori di produzione e prodotti, inclusi prodotti in legno, motori industriali, caldaie, motori, ventole e impianti di ventilazione, bulldozer e molti altri articoli con applicazioni industriali e commerciali”. “Questi nuovi controlli limiteranno ulteriormente l’accesso della Russia ad articoli e alle entrate che potrebbero sostenere le sue capacità militari".

Visita in Ucraina non annunciata per la first lady statunitense Jill Biden, che ieri ha attraversato il confine con la Slovacchia incontrando la first lady ucraina Olena Zelenska e visitando una scuola che funge da rifugio temporaneo. Secondo quanto riferito da un reporter del Washington Post, Zelenska ha riconosciuto il coraggio della signora Biden: “Capiamo cosa ci vuole per la first lady americana per venire qui durante una guerra quando le azioni militari hanno luogo ogni giorno, dove le sirene aeree suonano ogni giorno anche oggi”. “Sentiamo tutti il vostro sostegno e sentiamo tutti la leadership del Presidente degli Stati Uniti, ma vorremmo osservare che la festa della mamma è un giorno molto simbolico per noi perché sentiamo anche il vostro amore e sostegno durante una giornata così importante”. Anche il premier canadese Justin Trudeau ieri si è recato in Ucraina per una visita non annunciata. Durante una conferenza stampa, dopo il colloquio con Zelensky, Trudeau ha annunciato nuove armi ed equipaggiamento per gli ucraini e nuove sanzioni per persone ed enti russi legate all’invasione dell’Ucraina. Il primo ministro canadese ha anche visitato la città di Irpin.

LA POLITICA USA

L’amministrazione Biden punta a promuovere la transizione verso le auto elettriche. Lunedì scorso, infatti, è stato annunciato l’avvio di un piano da 3,1 miliardi di dollari per potenziare la produzione interna di batterie. Secondo il Dipartimento dell’Energia il finanziamento sosterrà contributi volti alla costruzione, riorganizzazione o espansione della produzione di batterie o componenti di batterie e alla creazione di strutture di riciclo delle batterie. I contributi saranno finanziati tramite la legge bipartisan sulle infrastrutture da 1 trilione di dollari del Presidente Biden, che prevede oltre 7 miliardi di dollari per rafforzare la catena di approvvigionamento di batterie degli Stati Uniti. Gina McCarthy, consulente della Casa Bianca per il clima, lunedì scorso ha detto che le batterie made in America aiuteranno a ridurre le emissioni e creeranno opportunità nel paese. Jennifer Mulhern Granholm, segretaria del Dipartimento dell’Energia, lunedì scorso ha dichiarato: “Posizionare gli Stati Uniti davanti e al centro nel soddisfare la crescente domanda di batterie avanzate è il modo in cui aumentiamo la nostra competitività ed elettrifichiamo il nostro sistema dei trasporti”.

Tra le questioni interne agli Stati Uniti, a far discutere la scorsa settimana è stata la bozza iniziale di parere a maggioranza, diffusa dalla testata Politico (poi confermata essere autentica dalla Corte suprema), secondo la quale la Corte suprema ha votato per revocare la storica sentenza Roe vs Wade del 1973, uno dei principali precedenti riguardo la legislazione statunitense sull’aborto. Samuel Alito, giudice della Corte suprema autore del documento denominato “Opinione della Corte”, scrive nella bozza: “Riteniamo che Roe e Casey (Planned Parenthood contro Casey, caso del 1992 con il quale è stato mantenuto il diritto all’aborto stabilito dal Roe contro Wade, ndr) debbano essere annullate”. “È il momento di ascoltare la Costituzione e restituire la questione dell’aborto ai rappresentanti eletti del popolo”. Politico specifica che la decisione della Corte non sarà definitiva fino a quando non sarà pubblicata, cosa che probabilmente accadrà nei prossimi due mesi. Politico riporta anche che nella conferenza tenutasi tra i giudici, a favore della bozza redatta a febbraio avrebbero votato con Alito Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett, giudici nominati dai repubblicani come lo stesso Alito, mentre i giudici nominati dai democratici Stephen Breyer, Sonia Sotomayor e Elena Kagan starebbero lavorando ad uno o più dissensi. La Corte suprema ha confermato l’autenticità della bozza di parere, sottolineando che non rappresenta “la posizione finale di alcun membro sulle questioni del caso”. John Roberts, presidente della Corte suprema degli Stati Uniti, martedì ha detto che la Corte indagherà sulla fuga di notizie. Ieri il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer ha detto che mercoledì il Senato voterà sulla legislazione per codificare in legge il diritto all’aborto.

Martedì scorso il presidente Joe Biden nel corso della sua visita allo stabilimento della Lockheed Martin in Alabama (impresa che produce i missili anticarro Javelin, inviati in Ucraina) ha sollecitato il Congresso ad approvare il pacchetto da 33 miliardi di dollari di assistenza a Kiev (pacchetto di cui abbiamo parlato anche nell’articolo della scorsa settimana e che include circa 20 miliardi destinati all’ambito militare). Davanti agli operai della catena di montaggio dello stabilimento, Biden ha detto: “State consentendo agli ucraini di difendersi e, francamente, ci stiamo prendendo gioco dell’esercito russo in molti casi”. “Il Congresso dovrebbe fornire rapidamente i fondi richiesti per rafforzare l’Ucraina sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati”. Venerdì poi l’amministrazione Biden ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari dal valore di 150 milioni di dollari per l’Ucraina, che arriva dai restanti 250 milioni di autorità di prelievo presidenziale, che permette al Presidente di trasferire armi in eccesso dagli arsenali statunitensi senza l’approvazione del Congresso.

Venerdì scorso, durante una visita all’azienda United Performance Metals, Biden inoltre ha chiesto al Congresso di approvare il Bipartisan Innovation Act, che include anche 52 miliardi di dollari di sussidi volti ad aumentare la produzione americana di semiconduttori. Il Presidente richiedendo il passaggio del disegno di legge ha detto: “Se lo facciamo, aiuterà ad abbassare i prezzi, a portare a casa posti di lavoro e ad alimentare la rinascita della produzione americana”. Biden ha affermato che i fondi stanziati incoraggeranno le aziende di semiconduttori a costruire impianti negli USA e aiuteranno ad evitare carenze di chip. Obiettivo della misura è anche rafforzare la tecnologia e l’innovazione americana e tenere il passo della CINA.

LA POLITICA DELLA FED

Arriva il rialzo di mezzo punto percentuale nel tasso di interesse di riferimento della FED, una mossa che porta il target del tasso dei federal funds in un range tra lo 0,75% e l’1%. Ma non è tutto, perché il numero uno della banca centrale statunitense, Jerome Powell, ha dichiarato che rialzi di 50 punti base “dovrebbero essere sul tavolo nei prossimi due meeting”. “L’inflazione è troppo elevata e comprendiamo la difficoltà che sta causando. Ci stiamo muovendo rapidamente per riportarla giù”, ha dichiarato Powell nel corso della conferenza post-FOMC.

Powell ha escluso la possibilità di aumentare i tassi di tre quarti di punto percentuale in un prossimo incontro (“[un rialzo di] 75 punti base non è qualcosa che il comitato sta considerando attivamente”), ma ha anche sottolineato come i rialzi che la FED ha già pianificato non saranno “gradevoli” dato che porteranno gli americani a pagare di più per mutui della casa e prestiti auto, e potrebbero intaccare i valori patrimoniali. Il prossimo mese, inoltre, prenderà il via la riduzione del bilancio della FED, che ha quasi raggiunto i nove trilioni di dollari e che diminuirà di 47,5 miliardi $ nei mesi di giugno, luglio e agosto, per poi arrivare ad una contrazione fino a 95 miliardi $ nel mese da settembre.

Powell ha definito come “molto fastidioso” l’impatto dell’inflazione sulle famiglie ed ha detto che lui e i colleghi della FED sono determinati nel ripristinare la stabilità dei prezzi, anche se questo dovesse portare a minori investimenti aziendali e spesa delle famiglie e crescita economica più lenta. Secondo il Presidente della banca centrale le conseguenze di un’inflazione fuori controllo sarebbero peggiori. Powell, inoltre, ritiene che l’economia statunitense sia abbastanza forte da reggere i rialzi dei tassi in arrivo senza essere trascinata in una situazione di recessione o in un aumento significativo della disoccupazione.

Venerdì Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, ha dichiarato: “Dovremo osservare i dati in arrivo nei prossimi mesi per determinare se soddisfare l’attuale orientamento sarà sufficiente per riportare in basso l’inflazione o se dovremo fare di più”. Secondo Kashkari, inoltre, la guerra in Ucraina ed i lockdown in CINA probabilmente ritarderanno la normalizzazione delle catene di approvvigionamento.

James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, intervenendo ad una conferenza alla Stanford University si è detto d’accordo nel definire l’inflazione “troppo alta” ed ha chiesto un rialzo rapido dei tassi fino al 3,6% per controllare l’inflazione stessa, ma ha anche sottolineato che i mercati stanno già prezzando gran parte dell’aumento. Sia Bullard che Christopher Waller, membro del consiglio dei governatori della FED, parlando alla stessa conferenza hanno respinto l’idea che la banca centrale sia rimasta indietro nella lotta all’inflazione, spiegando come un irrigidimento delle condizioni finanziarie sia cominciato prima del rialzo dei tassi di marzo. Waller ha detto che un cambiamento nella retorica della FED ha spinto gli investitori ad iniziare a valutare gli aumenti dei tassi a settembre, portando ad aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro a 2 anni che ha stimato essere equivalenti a due aumenti del tasso di un quarto di punto da parte della banca centrale. In settimana sono intervenuti anche Randal Quarles e Richard Clarida, rispettivamente ex vicepresidente della FED per la supervisione ed ex vicepresidente della FED. Secondo Clarida la banca centrale dovrà aumentare i tassi almeno fino al 3,5%, se non oltre, per riportare l’inflazione al 2%: “La FED ha gli strumenti per affrontare questa sfida, i funzionari comprendono la posta in gioco e sono determinati ad avere successo”, ha detto alla conferenza alla Stanford University. Quarles al podcast Banking With Interest ha spiegato che, con una pressione dell’inflazione intensa, disoccupazione bassa ed una domanda che supera l’offerta di gran lunga, rapidi rialzi dei tassi è probabile che abbiano come effetto una recessione.

Thomas Barkin, presidente della Fed di Richmond, in un podcast pubblicato venerdì, in merito alla possibilità di un aumento di 75 punti base ha detto a Market News International: “Non escludo mai nulla. Quindi penso che qualsiasi cosa possa essere sul tavolo della discussione”.

DATI MACROECONOMICI

Il PMI manifatturiero S&P Global (ex-Markit) passa dal dato di 58,8 di marzo a quello di 59,2 di aprile, restando mezzo punto sotto al dato preliminare di 59,7.

Il PMI manifatturiero elaborato da ISM ad aprile si attesta a 55,4 punti, registrando un passo indietro rispetto al dato di 57,1 punti di marzo e deludendo il consensus che prevedeva un rialzo a 57,6 punti.

In discesa anche il dato sull’occupazione manifatturiera che passa dai 56,3 punti di marzo ai 50,9 di aprile.

Il dato sui nuovi ordini registra un calo più contenuto, passando da 53,8 (marzo) a 53,5 punti (aprile).

Infine i prezzi ad aprile si attestano a 84,6 punti, contro un dato di marzo di 87,1 punti.

Gli ordinativi industriali a livello mensile a marzo sono cresciuti del 2,2%, contro previsioni di un rialzo dell’1,1% e segnando un’evidente accelerazione rispetto a febbraio, quando era stata registrata una crescita dello 0,1% (rivista da -0,5%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

La bilancia commerciale USA (la differenza in valore tra beni e servizi importati ed esportati) a marzo è pari a -109,8 miliardi, contro una previsione di -107,0 miliardi ed un dato di febbraio di -89,8 miliardi (rivisto da -89,2 miliardi). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Il PMI dei servizi S&P Global (ex-Markit) ad aprile si attesta a 55,6 punti, scivolando dai 58,0 punti di marzo, ma registrando una contrazione più contenuta di quella indicata dal dato preliminare di aprile pari a 54,7 punti.

Il dato PMI del settore dei servizi rilasciato da ISM passa dai 58,3 punti di marzo ai 57,1 punti di aprile, contro un consensus pari a 58,5 punti.

L’indice relativo all’occupazione nel settore dei servizi scivola dai 54,0 punti di marzo ai 49,5 punti di aprile.

I nuovi ordini passano dai 60,1 punti di marzo ai 54,6 di aprile.

I prezzi infine salgono dagli 83,8 punti di marzo agli 84,6 punti di aprile. In conclusione, l'attività nel settore servizi USA a giudicare dal suo indicatore più affidabile sta rallentando, sia pure da livelli elevati.

Dopo due rilevazioni consecutive in calo, il numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 30 aprile è tornato a salire attestandosi a quota 200 mila, oltre al consensus di 182 mila e al dato della settimana terminata il 23 aprile, di 181 mila (rivisto da 180 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Ad aprile nel settore non-agricolo pubblico sono stati creati 428 mila posti di lavoro, lo stesso numero registrato nel mese di marzo (dato rivisto da 431 mila). Il consensus prevedeva 391 mila nuovi posti.

Nel settore non-agricolo privato ad aprile i nuovi posti di lavoro creati sono stati 406 mila, un numero inferiore a quello registrato a marzo (424 mila, rivisto da 426 mila), ma comunque superiore ai 385 mila indicati dal consensus. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il tasso di disoccupazione ad aprile è al 3,6%, esattamente come a marzo ed appena sopra al consensus del 3,5%. Il dato rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Il salario orario medio a livello mensile ad aprile cresce dello 0,3%; una crescita inferiore a quella prevista dal consensus (0,4%) e a quella registrata a marzo (0,5%; rivista da 0,4%).

A livello annualizzato la crescita di aprile è del 5,5%, quindi in linea con il consensus, ma inferiore a quella di marzo del 5,6%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

PORTAFOGLI AZIONARI

Nonostante gli indici azionari proseguano la loro discesa, la settimana appena trascorsa ci ha portato qualche bel tozzo di pane, che in parte abbiamo dovuto restituire. Tutti i movimenti sono stati eseguiti nel Portafoglio Storico con i target raggiunti sul titolo italiano INTEK (+13,9%) e con la strategia del Nasdaq Weekly, sul titolo ADVANCED MICRO DEVICES (+ 7,01%). Sempre con la strategia del Nasdaq Weekly abbiamo preso STOP sul titolo TAKE TWO INTERACTIVE (- 15%). Mentre nel Portafoglio “The Challenge” sono entrati due acquisti con l’ETC sul Silver in ottica di ulteriore copertura sull’azionario ed un ETF sulle società emergenti che offrono forniture di software e servizi cloud, il WISDOMTREE CLOUD COMPUTING.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

ADVANCED MICRO DEVICES + 11,48%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,13 $/az. su un fatturato di 5,887 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,91 $/az. su un fatturato pari a 5,52 mld $. I ricavi sono cresciuti del 70,9% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel secondo trimestre 2022 tra i 6,30 ed i 6,70 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 6,38 mld $. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 pari a 26,3 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 25,15 mld $.

Lisa Su, Presidente e CEO di AMD, ha affermato: "Il primo trimestre ha segnato un punto di svolta significativo nel nostro viaggio verso la scalabilità e la trasformazione di AMD, poiché abbiamo realizzato ricavi record e concluso l'acquisizione strategica di Xilinx. Ciascuna delle nostre attività è cresciuta di una significativa percentuale a due cifre anno su anno, guidata dalle entrate dei processori server EPYC più che raddoppiate per il terzo trimestre consecutivo. La domanda rimane forte per i nostri prodotti di leadership, con una maggiore previsione di crescita per l'intero anno che riflette un aumento della crescita organica di AMD ed in aggiunta il business in crescita di Xilinx".

AIRBNB – 11,34%. Airbnb gestisce una piattaforma online per soggiorni ed esperienze per ospiti in più di 220 paesi, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2022 pari a 0,03 $/az. su ricavi per 1,51 mld $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,29 $/az. su ricavi per 1,45 mld $. Il fatturato è cresciuto del 70,1% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi ricavi nel secondo trimestre 2022 tra 2,03 e 2,13 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 1,97 mld $.

Airbnb ha dichiarato: "Nel primo trimestre del 2022 abbiamo superato i 100 milioni di notti ed esperienze prenotate, il nostro numero trimestrale più alto di sempre. Un valore contabile lordo (GBV) di 17,2 mld $ e entrate pari a 1,51 mld $ nel primo trimestre del 2022 erano entrambi superiori di oltre il 70% rispetto ai livelli pre-pandemia del primo trimestre 2019. E grazie alla nostra attenzione e disciplina, abbiamo riportato 229 mln $ di EBITDA rettificato, 1,2 mld $ di liquidità netta fornita dalle attività operative e 1,2 mld $ di flusso netto di cassa".

ANSYS – 5,12%. La società che sviluppa e commercializza software e servizi di ingegneria utilizzati da ingegneri, designer, ricercatori e studenti in un ampio spettro di industrie e università compresi i settori aerospaziale, automobilistico, manifatturiero, elettronico e biomedicale, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,36 $/az. su un fatturato di 425.08 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,14 $/az. su un fatturato pari a 407.56 mln $. I ricavi sono cresciuti del 17,0% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2022 tra 1,46 e 1,64 $/az. su un fatturato tra 450,0 e 475,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,85 $/az. su un fatturato di 488.55 mln $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno 2022 tra 7,53 e 7,94 $/az. per un fatturato tra 2,01 e 2,07 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2021 per gli utili è pari a 7,95 $/az. su ricavi pari a 2,08 mld $.

Ajei Gopal, Presidente e CEO di Ansys, ha affermato: "Siamo partiti alla grande nel 2022. Abbiamo ottenuto un ACV (ricavi medi annuali da contratti) a due cifre e una crescita dei ricavi in ​​valuta costante per il primo trimestre e abbiamo superato le nostre indicazioni finanziarie in tutte le metriche chiave. I solidi risultati nel primo trimestre sono una testimonianza dell'essenziale ruolo che svolgiamo nel promuovere le iniziative di trasformazione digitale dei nostri clienti, nonché le solide relazioni con i clienti e il portafoglio di prodotti multifisici. I clienti continuano a fare affidamento sulla simulazione Ansys per guidare l'innovazione nei loro prodotti di prossima generazione. Guardando al resto del 2022 e oltre, sono fiducioso nella nostra capacità di crescere con il nostro modello".

BIOGEN – 6,77%. L'azienda biofarmaceutica scopre, sviluppa, produce e commercializza terapie per disturbi neurologici, autoimmuni ed ematologici, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 3,62 $/az. su un fatturato di 2,53 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 4,38 $/az. su un fatturato pari a 2,50 mld $. I ricavi sono diminuiti del 6,0% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società sostiene la previsione dell’utile per l’anno 2022 tra 14,25 e 16,00 $/az. con ricavi tra 9,70 e 10,00 mld $. Il consensus si attesta a 15,44 $/az. per gli utili e 9,87 mld $ di ricavi.

Michel Vounatsos, CEO della società, ha affermato: “I rapporti del primo trimestre non-GAAP hanno diluito l'utile a 3,62 $/az., che è stato influenzato negativamente di 0,76 $/az. a causa della cancellazione dall'inventario del farmaco ADUHELM. "Siamo delusi dalla recente decisione sulla copertura Medicare per ADUHELM. Abbiamo rispettato i nostri obiettivi aziendali principali nel primo trimestre e ora guarderemo avanti e metteremo in atto una serie di priorità operative a breve termine, che riteniamo guideranno una rinnovata crescita e creazione di valore nel tempo. Abbiamo un bilancio solido, che ci consente di ampliare la gamma di prodotti che include il farmaco “lecanemab” per la cura dell'Alzheimer e lo “zuranolone” nella cura per la depressione, perseguendo anche nuove opportunità di crescita interna ed esterna".

BOOKING HLDG – 0,73%. La più grande agenzia di viaggi online del mondo che offre servizi, dall'alloggio ai biglietti aerei fino al noleggio auto, ha riportato un utile nel primo trimestre 2022 pari a 3,90 $/az. su un fatturato di 2,70 mld $. La stima degli analisti era per un utile di 0,90 $/az. su un fatturato pari a 2,54 mld $. I ricavi sono cresciuti del 136,2% su base annua.

Glenn Fogel, CEO della società, ha affermato: "Sono lieto di segnalare un record di 27 mld $ di prenotazioni lorde nel primo trimestre, l'importo trimestrale più alto nella storia della nostra azienda. Nonostante un contesto macroeconomico incerto, stiamo assistendo al continuo rafforzamento delle tendenze globali dei viaggi nel secondo trimestre del 2022, e ci stiamo preparando per un'intensa stagione estiva. Sono incoraggiato dal modo in cui il nostro team sta lavorando per catturare la domanda in questo ambiente di ripresa e dai nostri progressi nell'espansione della nostra piattaforma di pagamenti su Booking.com".

COGNIZANT - 6,65%. La Società che fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,08 $/az. su ricavi per 4,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,04 $/az. su ricavi per 4,83 mld $. Il fatturato è cresciuto del 9,7% su base annua. La società ha affermato che prevede un fatturato per il secondo trimestre 2022 tra 4,90 e 4,94 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 5,01 mld $. La società ha anche affermato che ora prevede utili per tutto il 2022 tra 4,45 e 4,55 $/az. su ricavi tra 19,80 e 20,20 mld $ mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 4,56 $/az. su ricavi per 20,22 mld $.

Brian Humphries, A.D. della società, ha affermato: "Grazie al talento dei nostri dipendenti, abbiamo mantenuto gli impegni del primo trimestre in quello che è un mercato del lavoro globale estremamente competitivo. Sebbene il contesto economico sia incerto, rimaniamo ottimisti riguardo alle prospettive della domanda per le nostre soluzioni. Il riposizionamento strategico ci consente di impegnarci in modo più approfondito con i clienti, aiutandoli ad avere successo e supporta la nostra crescita. Sulla base degli ultimi 12 mesi, abbiamo un solido rapporto book-to-bill di oltre 1,2 volte i ricavi, riflettendo prenotazioni per oltre 23 mld $. Data la nostra buona gamma di soluzioni, prevediamo un'accelerazione della crescita delle prenotazioni nel secondo trimestre e per l'intero anno".

DATADOG – 8,93%. E’ una piattaforma di monitoraggio e sicurezza per le applicazioni cloud. La piattaforma SaaS integra e automatizza il monitoraggio dell'infrastruttura, il monitoraggio delle prestazioni, delle applicazioni e la gestione dei registri per fornire un'osservabilità unificata e in tempo reale dell'intero reparto tecnologico dei clienti, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 0,24 $/az. su un fatturato di 363.0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,11 $/az. su un fatturato pari a 337.77 mln $. I ricavi sono cresciuti del 82,8% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il secondo trimestre 2022 compresi tra 0,13 e 0,15 $/az. su un fatturato compreso tra 376,0 e 380,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,11 $/az. sui ricavi pari a 361.60 mln $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 0,70 e 0,77 $/az. su ricavi tra 1,60 e 1,62 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 0,52 $/az. su ricavi di 1,53 mld $.

Olivier Pomel, co-fondatore e CEO della società, ha affermato: "Siamo soddisfatti dei nostri ottimi risultati nel primo trimestre, con una crescita dei ricavi dell'83% anno su anno e una forte redditività. Continuiamo a vedere clienti di tutte le dimensioni e in tutti i settori che progrediscono lungo i loro viaggi di trasformazione digitale e migrazione al cloud. Le aziende fanno sempre più affidamento su software e servizi cloud per generare entrate, vantaggio competitivo e risultati aziendali positivi. Utilizzando la nostra piattaforma di sicurezza e osservabilità end-to-end unificata, cloud-native, i nostri clienti possono comprendere, gestire e generare valore dai loro ambienti cloud in crescita esponenziale. Inoltre annunciamo di aver stipulato un accordo definitivo per l'acquisizione di Hdiv Security, un fornitore di software per test di sicurezza. L'aggiunta delle funzionalità di Hdiv Security alla Cloud Security Platform di Datadog consentirà un approccio più completo alla sicurezza delle applicazioni. La transazione è soggetta a determinate condizioni di chiusura consuete, inclusa la ricezione delle necessarie approvazioni normative, e dovrebbe concludersi entro la fine del terzo trimestre 2022”.

EBAY – 5,99%. La società è una piattaforma commerciale e fornisce mercati online per la vendita di beni, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,05 $/az. su un fatturato di 2,50 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,03 $/az. su un fatturato pari a 2,46 mld $. I ricavi sono diminuiti del 17,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre 2022 tra 0,87 e 0,91 $/az. su un fatturato di 2,34 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,01 $/az. su un fatturato di 2,54 mld $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 3,90 e 4,10 $/az. su ricavi tra 9,60 e 9,90 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 4,34 $/az. su ricavi di 10,39 mld $.

Jamie Iannone, A.D. di eBay, ha affermato: "Il nostro team ha realizzato un altro trimestre forte, nella fascia alta delle nostre aspettative. Nonostante gli attuali venti contrari a livello macroeconomico, rimaniamo fiduciosi nella strategia a lungo termine che abbiamo delineato durante il nostro Investor Day di marzo. Stiamo costruendo un eBay per il futuro con l'obiettivo di offrire una crescita sostenibile a lungo termine. I nostri entusiasti clienti continuano per fare acquisti e ad impegnarsi regolarmente su eBay, i nostri risultati fino ad oggi dimostrano che il nostro playbook della categoria di interesse sta funzionando".

FORTINET – 7,84%. L'azienda si occupa dello sviluppo e della commercializzazione di software, dispositivi e servizi di sicurezza informatica, quali firewall, software antivirus, sistemi di prevenzione delle intrusioni, di sicurezza degli endpoint e per affrontare i problemi fondamentali di una rete ad alta intensità di larghezza di banda, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 0,94 $/az. su un fatturato di 954.80 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,79 $/az. su un fatturato pari a 884.76 mln $. I ricavi sono cresciuti del 34,4% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il secondo trimestre 2022 compresi tra 1,05 e 1,10 $/az. su un fatturato compreso tra 1,005 e 1,035 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,13 $/az. sui ricavi pari a 1,01 mld $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 5,00 e 5,15 $/az. su ricavi tra 4,35 e 4,40 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 4,96 $/az. su ricavi di 4,30 mld $.

Ken Xie, fondatore, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Abbiamo ottenuto una crescita dei ricavi nel primo trimestre 2022 migliore del previsto anno su anno, guidata da una crescita record del fatturato trimestrale del 54% anno su anno. I risultati eccezionali che abbiamo ottenuto riflettono una domanda forte del nostro ampio portafoglio di soluzioni di sicurezza informatica e networking mentre i nostri team hanno lavorato abilmente nel difficile ambiente della catena di approvvigionamento. Allo stesso tempo, abbiamo migliorato la visibilità della nostra attività futura aumentando gli ordini da soddisfare di 116 mln $ nel primo trimestre. Il sistema operativo leader del settore di Fortinet, l'SPU FortiASIC ​​e le innovazioni della piattaforma principale sono orientati a rendere più sicura l'intera infrastruttura dei nostri clienti”.

IDEXX LABORATORIES – 14,83%. La società sviluppa, produce e distribuisce prodotti e servizi per i mercati veterinari e di analisi di alimenti ed acqua, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 2,27 $/az. per un fatturato pari a 836.55 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,26 $/az. per un fatturato di 839.72 mln $. I ricavi sono cresciuti del 7,6% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2022 tra 8,11 e 8,35 $/az. per un fatturato tra 3,50 e 3,565 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 9,44 $/az. per un fatturato pari a 3,55 mld $.

Jay Mazelsky, Presidente e CEO dell'azienda, ha affermato: "I risultati del primo trimestre 2022 di IDEXX si basano su significativi aumenti della domanda di soluzioni software e diagnostiche per animali da compagnia. I veterinari e il loro personale continuano a lavorare con passione per supportare gli studi in un ambiente esigente. Le soluzioni IDEXX aiutano a migliorare l'assistenza ai pazienti e a gestire l'aumento delle richieste di tempo, nonché a continuare a promuovere standard più elevati per l'assistenza sanitaria degli animali domestici, compreso l'utilizzo della diagnostica. Ciò si riflette nelle forti vendite di strumenti premium IDEXX a livello globale, nell'espansione delle nostre soluzioni software basate su cloud e nell'elevata crescita organica a una cifra dei ricavi ricorrenti di CAG Diagnostics rispetto ai livelli di crescita già molto elevati dell'anno precedente”.

ILLUMINA – 16,05%. La società fornisce soluzioni di sequenziamento e matrice per l'analisi genetica. I suoi prodotti hanno consentito ai ricercatori di esplorare il DNA, aiutandoli a creare la prima mappa delle variazioni geniche associate a salute, malattia e risposta ai farmaci, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,07 $/az. su ricavi per 1,22 mld $. La stima degli analisti era per un guadagno per gli utili pari a 0,90 $/az. su ricavi per 1,22 mld $. Il fatturato è cresciuto del 11,9% su base annua. La società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2022 tra 4,00 e 4,20 $/az. su ricavi tra 5,16 e 5,25 mld $ dei quali tra i 70 ed i 90 mln $ dai ricavi di GRAIL. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 4,15 $/az. su ricavi per 5,23 mld $.

Francis deSouza, A.D. della società, ha affermato: "Illumina ha mantenuto un forte slancio nel primo trimestre 2022, in particolare attraverso la selezione della terapia oncologica, i test delle malattie genetiche e la sorveglianza dei patogeni. I nostri fondamentali aziendali sono solidi. Abbiamo registrato ordini totali record e siamo usciti dal trimestre con un arretrato totale record. La piattaforma GRAIL, da poco acquisita, ha continuato a guadagnare terreno e ora ha stretto più di 30 partnership con sistemi sanitari, datori di lavoro e assicuratori. Stiamo portando avanti la nostra tabella di marcia per l'innovazione, fornendo le scoperte di sequenziamento che alimentano la ricerca genomica e migliorano la salute umana".

LUCID MOTORS – INV.%. E’ una casa automobilistica americana specializzata in auto elettriche, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2022 pari a 0,05 $/az. su ricavi per 57,7 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,30 $/az. su ricavi per 53,4 mln $.

Peter Rawlinson, CEO e CTO di Lucid, ha affermato: "Abbiamo continuato a fare progressi nel primo trimestre del 2022 nonostante le continue sfide della catena di approvvigionamento globale. Ci stiamo avvicinando al completamento delle consegne del modello Lucid Air Dream Edition e abbiamo iniziato le consegne del modello Lucid Air Grand Touring, con un’autonomia stimata dall'EPA fino a 516 miglia e un'efficienza senza precedenti di 4,6 miglia per kilowattora. Riteniamo che i modelli di produzione limitata di Lucid Air, tra esperienza di guida dinamica, spazio interno e comfort, autonomia, ricarica rapida e prestazioni sia semplicemente impareggiabile. Abbiamo anche annunciato oggi che stiamo aumentando i prezzi dei nostri veicoli che entreranno in vigore all'inizio di Giugno 2022. Il mondo è cambiato radicalmente da quando abbiamo annunciato per la prima volta i prezzi di Lucid Air a settembre 2020, ma voglio rassicurare i nostri titolari di prenotazioni esistenti che onoreremo i prezzi attuali per loro e per qualsiasi nuova prenotazione effettuata entro la fine del mese. Guardando al futuro, rimaniamo intensamente concentrati sull'aumento della produzione e siamo entusiasti della nostra tabella di marcia dei prodotti nel 2022 e oltre, con le consegne di Air Grand Touring Performance previste per giugno, per i modelli Air Touring e Air Pure entro la fine dell'anno, mentre il nostro SUV Project Gravity rimane in linea con l'obiettivo di iniziare la produzione nella prima metà del 2024".

MARRIOTT INTL. – 2,82%. La società è un operatore, franchisor e licenziatario di hotel e proprietà in multiproprietà con diversi marchi, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,25 $/az. su un fatturato di 4,20 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 0,90 $/az. su un fatturato pari a 4,11 mld $. I ricavi sono cresciuti del 81,3% su base annua.

Anthony Capuano, CEO della società, ha affermato: "Durante il primo trimestre, abbiamo assistito al più grande aumento della domanda globale dall'inizio della pandemia nel 2020. L'occupazione delle camere nel mondo è aumentata notevolmente dal 45% di gennaio, influenzata dalla variante Omicron, al 64% di marzo, meno di 10 punti percentuali al di sotto dei livelli pre-pandemia. Le tariffe sono ulteriormente aumentate, con la tariffa giornaliera media mondiale per marzo che ha superato del 5% lo stesso mese nel 2019. Negli Stati Uniti e in Canada, il ricavo per camera disponibile è migliorato in modo significativo a febbraio e marzo, in particolare nelle nostre aree urbane. A livello internazionale, i ricavi per camere disponibili sono stati notevoli durante il trimestre in tutte le regioni ad eccezione della Grande Cina, date le severe restrizioni di viaggio derivanti dalla politica dinamica zero-COVID del paese. La regione del Medio Oriente e dell'Africa ha riportato ricavi per camere disponibili in aumento del 12% rispetto al 2019. A livello globale, le robuste tendenze della domanda sono continuate anche ad aprile e prevediamo che i viaggi di piacere rimangano forti, i viaggi di lavoro accelerino e i viaggi transfrontalieri acquisiscano ulteriori aumenti. La preferenza dei clienti per i nostri marchi rimane forte. Inoltre sono molto lieto di condividere che stiamo riprendendo i ritorni di capitale agli azionisti prima del previsto. La nostra attenzione alla massimizzazione del flusso di cassa, alla gestione delle spese e al miglioramento del nostro profilo creditizio, unita ai buoni risultati del primo trimestre, ha portato il CdA a dichiarare un dividendo trimestrale in contanti di 0,30 $/az. pagabile alla fine del secondo trimestre. Supponendo che il contesto della domanda continui a migliorare, prevediamo anche di riprendere i riacquisti di azioni proprie nel 2022".

MATCH GROUP – 6,42%. Il gruppo, attraverso le sue società in portafoglio, è un fornitore leader di servizi di incontri disponibili a livello globale, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2022 pari a 0,60 $/az. per un fatturato pari a 798.60 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,54 $/az. per un fatturato di 795.03 mln $. I ricavi sono cresciuti del 19,6% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato nel secondo trimestre 2022 tra 800 e 810 mln $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è di 835.20 mln $.

La società ha dichiarato: "Nel primo trimestre, il nostro fatturato totale è cresciuto del 20% anno su anno, trainato dalla continua forte crescita dei paganti. Il marchio Tinder è cresciuto del 18% anno su anno e tutti gli altri marchi sono cresciuti del 22% su base annua nonostante l'iniziativa di eliminare gli sconti basati sull'età. Prevediamo di vedere un maggiore impatto di Tinder Payers nel secondo trimestre 2022. Inoltre abbiamo anche annunciato che dopo 16 anni in vari ruoli chiave di questo incredibile business, Shar Dubey ha deciso che è il momento giusto per lei di dimettersi dalla carica di A.D. Rimarrà come direttore del CdA e consulente per l'azienda, consentendole di concentrarsi sulla strategia del prodotto svolgendo un ruolo fondamentale nella transizione.

Dopo un'approfondita ricerca, il CdA ha nominato Bernard Kim A.D. a partire dal 31 maggio. In qualità di Presidente della società di giochi Zynga, Bernard ha gestito un'attività molto simile alla nostra: un portafoglio di marchi, nei mercati globali, in varie fasi della crescita. Ha ottenuto risultati straordinari con successo concentrandosi sulla loro missione di connettere le persone attraverso giochi divertenti. In Match Group, si baserà sulla nostra missione di connettere le persone attraverso la tecnologia per trovare appuntamenti, amore e relazioni".

MERCADOLIBRE – 4,74%. La società insieme alle sue controllate ospita la piattaforma di commercio online in America Latina che si concentra sull'abilitazione dell'e-commerce e dei suoi servizi correlati, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2022 pari a 1,30 $/az. su un fatturato di 2,20 mld $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 1,36 $/az. su un fatturato pari a 2,00 mld $. I ricavi sono cresciuti del 63,1% su base annua.

La società ha dichiarato: "Abbiamo iniziato il 2022 con un primo trimestre forte in tutte le attività, dopo un anno record nel 2021. Mercado Libre sta uscendo dal periodo della pandemia più forte di quanto non fossimo due anni fa con un business più maturo su larga scala, un team più ampio con capacità complementari e servizi ed esperienze molto migliori per i nostri utenti in tutte le nostre aree geografiche. Sebbene l'azienda sia più forte che mai, ci troviamo di fronte a un contesto difficile con incertezza sulla spesa dei consumatori, tassi di interesse più elevati e maggiore inflazione, oltre ad uscire da un periodo di restrizioni alla mobilità sociale nei mercati. Data questa giustapposizione, abbiamo pianificato l'anno a venire per sfruttare i nostri punti di forza attraverso l'innovazione e la resilienza e daremo la priorità alle opportunità che avranno un impatto sul nostro intero ecosistema".

MODERNA – INV.%. Azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie, particolarmente attiva nell'ambito della ricerca e lo sviluppo di farmaci basati sull'RNA messaggero, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 8,58 $/az. su un fatturato di 6,10 mld $. La stima degli analisti era per utili pari a 5,21 $/az. su un fatturato pari a 4,62 mld $. I ricavi sono cresciuti del 213,2% su base annua.

Stephane Bancel, CEO di Moderna, ha affermato: "Il team di Moderna ha ottenuto un'ottima performance nel primo trimestre 2022 e sono grato per i progressi che il nostro team continua a fare mentre lavoriamo per aumentare la nostra gamma di farmaci mRNA. Oggi ribadiamo i nostri accordi di acquisto anticipato firmati per il 2022 pari a 21 mld $. Nel secondo trimestre prevediamo di avere quattro programmi in fase avanzata negli studi di fase 3, tra cui il nostro vaccino bivalente contenente Omicron per il richiamo del COVID, l'influenza stagionale, i vaccini contro l'RSV e il CMV. A partire dall'autunno del 2022, la nostra solida gamma di farmaci di fase 3 potrebbe portare al lancio di essi nei prossimi due o tre anni. Non vediamo l'ora di portare avanti i nostri programmi terapeutici e condividere letture proof-of-concept sui nostri programmi di malattie genetiche rare per l'acidemia propionica e l'acidemia metilmalonica e sul nostro programma di vaccini contro il cancro personalizzato. Vorrei ringraziare il team globale di Moderna per il loro impegno nella nostra missione. L'mRNA ha cambiato il futuro della medicina e non vedo l'ora di continuare il nostro impatto sulla salute umana. Questo è solo l'inizio".

MONSTER BEVERAGE + 1,16%. La società attraverso le sue filiali, sviluppa, commercializza, vende e distribuisce bevande come tè freddi pronti da bere, limonate, succhi monodose, succhi, cocktail e bevande alla frutta, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 0,55 $/az. su un fatturato di 1,518 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,61 $/az. su un fatturato pari a 1,43 mld $. I ricavi sono cresciuti del 22,1% su base annua.

Rodney C. Sacks, Presidente e Co-CEO, ha dichiarato: "Siamo lieti di annunciare che le vendite nette sono cresciute del 22,1% nel primo trimestre del 2022 a un record di 1,52 mld $. La categoria globale delle bevande energetiche continua il suo trend di crescita e noi rimaniamo in una buona posizione per capitalizzare questa crescita con la nostra famiglia di marchi Monster Energy®, così come i nostri marchi energetici. Abbiamo lanciato una serie di nuovi prodotti e ampliato la distribuzione dei marchi in molti mercati internazionali nel primo trimestre del 2022. Negli Stati Uniti, abbiamo lanciato Monster Energy Ultra Peachy Keen, Juice Monster® Aussie Style Lemonade™, Rehab Monster Watermelon e Reign Reignbow Sherbet™.Nel febbraio 2022 abbiamo lanciato True North Pure Energy Seltzers a livello nazionale in quattro aromi attraverso il sistema di distribuzione The Coca-Cola. Alla fine del primo trimestre, abbiamo lanciato due nuovi prodotti a base di caffè infuso Nitro pronti da bere, Java Monster Cold Brew Latte e Java Monster Cold Brew Sweet Black. Abbiamo completato l'acquisizione di CANarchy Craft Brewery Collective LLC il 17 febbraio 2022. Rimaniamo incoraggiati dalle opportunità che questa acquisizione ci presenta nello spazio dell'alcol e dal potenziale attraverso la loro rete di distribuzione".

NXP SEMICONDUCTORS + 3,91%. La società è un produttore di semiconduttori che fornisce soluzioni di prodotti standard e segnali misti ad alte prestazioni. Le sue soluzioni sono utilizzate per applicazioni automobilistiche, di identificazione, infrastrutture wireless, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 2,48 $/az. su un fatturato di 3,14 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,17 $/az. su un fatturato pari a 3,10 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 22,2% su base annua. La società ha affermato che prevede un fatturato per il secondo trimestre 2022 tra 3,175 e 3,375 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 3,15 mld $.

Kurt Sievers, Presidente e A.D. di NXP, ha affermato: "NXP ha registrato un fatturato trimestrale record di 3,14 mld $, con un aumento del 22% su base annua e al di sopra del punto medio della nostra gamma di indicazioni. La forte crescita che abbiamo previsto per il 2022 si sta concretizzando. Continuiamo a vedere una solida domanda da parte dei clienti, in particolare i nostri fattori di crescita specifici per l'azienda. Nel complesso, la domanda continua a superare l'aumento dell'offerta e le scorte in tutti i mercati rimangono molto scarse".

REGENERON PHARMA – 5,48%. La società è un'azienda biofarmaceutica completamente integrata, che scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di gravi condizioni mediche, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 11,49 $/az. su un fatturato di 2,96 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 9,89 $/az. su un fatturato pari a 2,72 mld $. I ricavi sono cresciuti del 17,3% su base annua.

Leonard S. Schleifer, Presidente e CEO della società, ha affermato: "La nostra forte performance del primo trimestre 2022 è stata caratterizzata da una crescita dei profitti accompagnata da progressi in ricerca e sviluppo e continui investimenti nella nostra gamma di farmaci. Abbiamo continuato a vedere una crescita sostanziale delle vendite negli Stati Uniti per i farmaci EYLEA e Dupixent in tutto il mondo. Siamo ben posizionati per raggiungere un numero ancora maggiore di pazienti con malattia infiammatoria di tipo 2 attraverso la revisione prioritaria della Food and Drug Administration (FDA) per il farmaco Dupixent nei bambini con dermatite atopica e negli adulti e adolescenti con esofagite eosinofila".

SKYWORKS SOLUTIONS – 6,70%. La società insieme alle sue consociate consolidate, è un innovatore di semiconduttori ana-logici e segnali misti ad alta affidabilità, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 2,63 $/az. su un fatturato di 1,34 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,63 $/az. su un fatturato pari a 1,33 mld $. I ricavi sono cresciuti del 14,0% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 2,36 $/az. su un fatturato tra 1,20 e 1,26 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,55 $/az. su ricavi pari a 1,30 mld $.

Liam K. Griffin, Presidente ed A.D. della società, ha affermato: "Skyworks ha ottenuto risultati record nel secondo trimestre fiscale 2022, con una crescita anno su anno a due cifre sia dei ricavi che degli utili per azione. Le entrate sono state particolarmente solide, guidate dall'accelerazione della domanda per le nostre soluzioni IoT e automobilistiche, sottolineando la nostra continua diversificazione nell'intero portafoglio Skyworks. Andando avanti, siamo ben posizionati per la crescita futura e per una solida generazione di cassa, sostenuti da una produzione leader del settore come capacità ed investimenti continui in tecnologie all'avanguardia e design aumentando il numero dei clienti”.

STARBUCKS + 2,52%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 0,59 $/az. su ricavi per 7,64 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,59 $/az. su ricavi per 7,60 mld $. Il fatturato è cresciuto del 14,5% su base annua.

Howard Schultz, A.D. ad interim della società, ha affermato: "Siamo concentrati esclusivamente al miglioramento del nostro core business negli Stati Uniti attraverso le esperienze dei nostri partner, clienti e negozi. Data la domanda record e i cambiamenti nel comportamento dei clienti, stiamo accelerando i nostri piani di crescita dei negozi, aggiungendo principalmente drive-thrus ad alto rendimento e accelerando il rinnovamento dei programmi in modo da poter soddisfare meglio la domanda e servire i nostri clienti. Gli investimenti che stiamo facendo nelle persone e nell'azienda aggiungeranno la capacità di cui abbiamo bisogno oggi nei negozi degli Stati Uniti che ci posizioneranno più avanti delle previsioni di crescita". Le vendite globali nei negozi sono aumentate del 7%, delle quali nei negozi in Nord America e Stati Uniti sono aumentate del 12%; le vendite internazionali nei negozi sono diminuite dell'8%; le vendite nei negozi in Cina sono diminuite del 23%. La società ha aperto 313 nuovi negozi al netto delle chiusure nel secondo trimestre 2022, chiudendo il periodo con 34.630 negozi a livello globale. Il 51% è gestito dall'azienda e il 49% da autorizzati. Alla fine del secondo trimestre, i negozi negli Stati Uniti e in Cina rappresentavano il 61% del portafoglio globale dell'azienda, con 15.544 negozi negli Stati Uniti e 5.654 in Cina. Investiremo 1 mld $ in partner e negozi nel 2022 e il mercato cinese sarà più grande del mercato statunitense a lungo termine”.

VERISK ANALITICS – 9,13%. La società è un fornitore di informazioni sui rischi per i professionisti di assicurazioni, sanità, servizi finanziari, della catena di fornitura del governo e gestione del rischio, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,34 $/az. su un fatturato di 775.50 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,39 $/az. su un fatturato pari a 774.73 mln $. I ricavi sono cresciuti del 6,8% su base annua.

Scott Stephenson, Presidente e CEO della società, ha dichiarato: "È stato un onore guidare questa azienda. La Verisk in cui sono entrato 21 anni fa era una società privata più piccola, interamente focalizzata negli Stati Uniti e oggi aiutiamo i clienti nel mondo a riportare risultati positivi e redditizi attraverso una combinazione di dati unici, software, tecnologia e talento. Ho la massima fiducia di lasciare Verisk nelle mani di leader estremamente capaci che continueranno a guidare la crescita e il valore a lungo termine per gli azionisti". Verisk ha annunciato che Bruce Hansen è stato nominato Presidente del CdA, con effetto dal 5 maggio.

VERTEX PHARMA – 7,06%. La società che è impegnata nell'attività di scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci a piccole molecole per pazienti con malattie gravi, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 3,52 $/az. su un fatturato di 2,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,49 $/az. su un fatturato pari a 2,08 mld $. I ricavi sono cresciuti del 21,6% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 ancora tra i 8,40 e i 8,60 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 8,57 mld $.

Reshma Kewalramani, Presidente e A.D della società, ha affermato: "A seguito del nostro successo nel trasformare il trattamento della fibrosi cistica, la strategia di ricerca e sviluppo unica e differenziata di Vertex continua a fornire studi positivi di fase 2 proof-of-concept in molteplici aree di malattia oltre a tante altre terapie destinate ad entrare nella sperimentazione nella seconda metà di quest'anno. Con l'ennesimo trimestre in forte andamento dei ricavi, caratterizzato da una crescita del 22% anno su anno, siamo ben posizionati per l'innovazione continua e una crescita sostenuta mentre lavoriamo per portare ulteriori farmaci trasformativi a più pazienti in tutto il mondo".

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Pagina a cura di SANDRO MANCINI.

(articolo di Sandro Mancini)