Nella caccia sono necessarie diverse abilità: mira, fiuto e molta pazienza. Talvolta i cacciatori si mettono dentro "al capanno" in attesa dell'arrivo della preda da colpire. Durante quella fase, la differenza la fa la capacità di saper attendere...
Questa strategia può essere traslata anche sui mercati finanziari: non basta individuare il bersaglio, per colpirlo occorre anche saper individuare il momento giusto.
Nel corso dell’ultima settimana c’è stata la pubblicazione dei dati relativi al Q1 2022 per NATIONAL RESEARCH, titolo inserito all’interno della Watchlist. Approfondiamo qui di seguito la situazione per vedere se vale la pena entrare o attendere momenti migliori.
FATTURATO DI NATIONAL RESEARCH:
NATIONAL RESEACH ha registrato nel corso del Q1 2022 una buona crescita del fatturato (+8,8%) che si è attestato a $ 38,44 mln (record per il I° trimestre).
MARGINALITA’ DI NATIONAL RESEARCH:
La marginalità dell’ultimo trimestre evidenzia una contrazione: le spese operative sono aumentate in misura maggiore rispetto al fatturato. Parte di questo incremento ha natura transitoria (spese per conferenze) mentre un’altra parte potrebbe nuovamente ripresentarsi (corresponsione di premi per obiettivi raggiunti ed aumento delle risorse destinate all’innovazione dei servizi offerti).
Relativamente alla marginalità netta, la riduzione è da imputarsi prevalentemente ad un maggiore aliquota fiscale (25% vs 21%).
In termini assoluti, NATIONAL RESEARCH presenta comunque un profilo di marginalità molto elevata.
CASH OPERATIVO DI NATIONAL RESEARCH:
Il core business di NATIONAL RESEARCH si conferma capace di generare flussi di cassa operativi positivi.
Rapportando tali valori con l’EBITDA prodotto, nell’ultimo trimestre si nota una contrazione (65% vs 85% nel IV° trimestre). Tale valore è però allineato con quanto riportato nei Q1 nei precedenti esercizi.
PFN DI NATIONAL RESEARCH:
La struttura snella della società (il Capex è molto contenuto) consente alla stessa di avere un’invidiabile PFN: + $ 21,8 mln. Nel corso degli ultimi due trimestri la società ha destinato parte del cash in eccesso sia per corrispondere dividendi agli azionisti e che riacquistare azioni proprie.
MULTIPLI DI NATIONAL RESEARCH:
La severissima discesa del titolo ha favorito la contrazione di tutti i multipli. Attualmente, non si evidenziano ancora particolari sconti.
VALUTAZIONE DI NATIONAL RESEARCH:
Allo stato attuale, immaginando un sentiero di crescita prospettico allineato con i valori storici riportati nel lungo periodo, le quotazioni di NATIONAL RESEARCH iniziano a convergere nella direzione del fair value (stimato intorno a $ 27 calcolato con il DCF). Va però ricordato che con un profilo di marginalità così elevato, le quotazioni possono benissimo riconoscere un "premio"
GRAFICO DI NATIONAL RESEARCH:
La recente rottura del supporto situato a $ 34 ha spedito il titolo al di sotto dei minimi riportati durante il crash provocato dal Covid-19 (marzo 2020). Nella giornata di ieri si è verificato un parziale recupero che ha riportato il titolo in prossimità dei $ 34.
Non è da escludere che, nel caso in cui il titolo non riesca a consolidare la base $ 34, possa andare a testare il supporto a quota $ 28.
RIFLESSIONI:
Sotto il profilo fondamentale non è cambiato praticamente nulla. La società ha dimostrato di saper crescere (ricavi +8%) anche in una congiuntura complessa come quella attuale. La PFN è eccezionale ed il profilo di marginalità, seppur in riduzione, è molto apprezzabile.
Dal punto di vista tecnico, la rottura del supporto $ 34 richiede una maggiore prudenza operativa: afferrare un coltello che cade potrebbe essere molto pericoloso.
Ulteriori fasi di debolezza sarebbero addirittura auspicabili: entrare su un titolo così solido, a valori più contenuti, nel lungo periodo, potrebbe fare la differenza. Il titolo sta convergendo verso il suo fair value.
La fase per il mercato è complessa, la volatilità è notevole. Teniamo d’occhio l’azione e vediamo cosa succede: non bisogna aver fretta, la borsa è aperta tutti i giorni.
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:
