Una delle caratteristiche del mercato orso è quella di avere diverse barre ribassiste e poi improvvisamente ci sono giornate fortemente rialziste che "abbagliano" gli operatori facendoli stoppare o addirittura andare lunghi. Il 22 novembre 2021 il Nasdaq Composiite ha toccato i 16212 punti. Si parla di mercato orso quando il calo successivo calcolato DAL punto di massimo supera il 20%. Ogni valore inferiore a 12970 fa entrare il mercato nella fase orso. Oggi il Nasdaq Composite vale circa 11600 punti. Nel caso del Dow Jones il massimo è stato a 36952 punti il 5 gennaio 2022 ed oggi batte circa 31950 punti quindi è ancora un pò lontano e la stessa cosa si può dire anche per l'S&P500. Questo è certamente un aspetto positivo che però sta a significare anche qualcosa di diverso: affinchè gli altri indici entrino nella fase orso è necessario che perdano ancora svariati punti percentuali. Bisogna poi aggiungere che il mercato "cattivo" o se preferite "incattivito" molti millenials nemmeno lo conoscono: non hanno vissuto la crisi del 2007 e nemmeno quella delle "dot.com". E questo è certamente un aspetto negativo e da non sottovalutare dal momento che rischiano di vedere il mercato solo con occhi rialzisti.
Il nostro Future FTSEMIB40 ha toccato e rotto i 22800 indicati nel mio report di sabato, confermando così la sua debolezza. Considerando il quadro generale degli altri mercati è importante il recupero di 23050 per sperare in una stabilizzazione, altrimenti la tendenza è più ad uscire dai titoli che non ad entrare. Poi magari ci sarà l'azione che riporta particolarmente bene un giorno (oggi è stato il turno di BPER) e poi il giorno seguente ci saranno prese di beneficio e così mano a mano il momentum (ovvero la forza) verrà meno. E' come se lanciassimo in alto una palla salvo poi incontrare subito dopo il soffitto. Considerando l'apatia generalizzata sembra che ci si voglia dirigere nuovamente verso i 21500-21000 che costituiscono il minimo toccato in occasione della guerra.
In un contesto così fragile basta una chiusura brutta negli Stati Uniti per far saltare livelli belli. Penso ad esempio a Fineco indicata sabato che ieri (lunedì, ndr) è stata millimetrica in chiusura di seduta. Oggi (martedì) forza iniziale salvo poi rientrare completamente e ritoccare pericolosamente i minimi della seduta precedente come se fosse attratta da una calamita. Insomma si rischia lo 0.50%-1% dal punto di ingresso per una estensione del gain massima che in giornata è stata del 3.8%. Di per sè non è assolutamente male il risk reward ma colpisce la modalità con la quale i titoli perdono improvvisamente forza e ben prima che aprano le borse americane e questo non fa che aumentare le probabilità che aree graficamente belle vengano fatte saltare. In una frase: le azioni si sciolgono come un gelato sotto il sole.
In questo quadro colpisce anche la debolezza dei preziosi: oro e argento. Il primo vuole nuovamente testare l'area posta a 1830 mentre il secondo, abbandonati i 24 $ ha avuto una ulteriore accelerazione ribassista e adesso si trova su un altro supporto cruciale che, se rotto, lo proietterebbe ancora più in basso e verso i 20 dollari per cominciare (di seguito i grafici su scala settimanale, anche se l'ottava è appena iniziata).
Non parliamo poi del mondo cripto spesso indicato come alternativa di investimento anche se in realtà il bitcoin ha un'altissima correlazione col Nasdaq ed attorno allo 0.8. Se tale valore scendesse a zero sarebbero decorrelati; se fosse pari ad 1 avremmo l'equazione Nasdaq=Bitcoin. Questo è il quadro generale che si presenta ai nostri occhi. C'è veramente troppa incertezza ed indecisione, poi magari tutto si sbloccherà improvvisamente.
L'estate è il momento dei gelati, ma non lasciamoli sciogliere sotto il sole (ammesso che ce ne siano).
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)