NASDAQ100 WEEKLY - Dopo la pausa di consolidamento, riprendono a scendere gli indici azionari USA.


DOPO LA PAUSA DI CONSOLIDAMENTO I LISTINI AZIONARI RIPRENDONO A SCENDERE CAUSA LA PROBABILE POLITICA AGGRESSIVA SUI TASSI DA PARTE DELLA FED !!

Riprendiamo l’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Oltre ai noti argomenti, crisi ucraina, inflazione, rallentamento cinese dovuto ai nuovi casi di COVID che rendono incerto l'outlook, il brusco cambio di sentiment è stato attribuito alle banche centrali e alla dinamica sui tassi/politiche monetarie che hanno alimentato i consistenti ribassi a Wall Street. Il quadro tecnico dell’indice tech si è molto deteriorato nella seconda parte della settimana appena trascorsa. Graficamente, dopo il falso breakout rialzista del 29 marzo scorso, l’indice ha preso a scendere lasciando aperti ben due gap, facendo affidamento al supporto in area 14000 come baluardo difensivo dei rialzisti. Purtroppo tra le giornate di giovedì e venerdì scorso un’ondata di vendite ha infranto tale area di supporto avvicinandosi pericolosamente ai minimi di febbraio e marzo 2022, non che di maggio 2021, in area 13000. L’ulteriore perdita dell’area 13000 proietterebbe i prezzi direttamente in area 12200 minimo del 5 marzo 2021 ma a quel punto, entrerebbe in ballo la zona di ipervenduto dalla quale, molto probabilmente, i prezzi dovranno rimbalzare. Tale discesa ha anche comportato l’uscita dal canale rialzista di volatilità per andare addirittura verso la base inferiore del canale discendente di volatilità ed a quel punto bisognerebbe riformulare i conteggi delle onde, passando da uno scenario correttivo in A,B,C, ad uno ribassista in 5 onde che, ovviamente, non ci auguriamo. Staremo a vedere. La settimana si è chiusa a 13356.87 con una perdita del – 3,86% che porta ad un deficit da inizio anno del – 18,16%.

Il quadro generale dell’S&P500 continua a presentarsi senz’altro meglio rispetto all’indice tech. Nelle ultime due settimane la M.M. a 200 (linea bianca) in area 4500 ha fatto da resistenza alla fase di consolidamento, così come il supporto in area 4400 ha retto i vari tentativi di discesa, ma nella giornata di venerdì scorso tale supporto è stato infranto con chiusura ben sotto l’area di 4300 uscendo, anche se di poco, dal canale rialzista di volatilità. Prossimi supporti in area 41150 prima, ed eventuale re-test del minimo del 24 febbraio in area 4115 ma a quel punto interverrebbe, quasi sicuramente, la zona di ipervenduto dalla quale è lecito attendersi un rimbalzo. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4271.79, con una perdita del – 2,75% che porta a segnare un – 10,37% da inizio anno.

Settimana sicuramente migliore per l’indice DOW JONES che contiene le perdite rispetto agli altri due indici maggiori. A livello grafico, dopo aver tentato di approcciare l’area di resistenza a 35200, rompendola marginalmente, si è riportato sotto tale area rompendo al ribasso la M.M. semplice a 200 periodi (linea bianca), rompendo il supporto in area 34000 ed uscendo anche dal canale rialzista di volatilità. Prossimo supporto in area 33600, rotto il quale andiamo a finire in area 32800. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 33811.40 con una perdita del – 1,86% che porta a segnare un – 6,95% da inizio anno.

ORO INDEX 

Dopo aver toccato 2000 $/oz. all'inizio della settimana, l'Oro è crollato di oltre 70 $/oz. mentre il dollaro USA è salito insieme ai rendimenti dei titoli di Stato USA. Tuttavia la commodity ha raggiunto nuovi massimi relativi e sta consolidando. Ogni volta che i prezzi raggiungono il livello di resistenza in area 2000 $/oz., gli investitori tendono a vendere, ma dinamiche simili si verificano anche quando scende ai livelli di supporto. Un segnale molto incoraggiante è che l'Oro è in grado di mantenersi sopra l’area dei 1.900/1915 $/oz. nonostante il valore del dollaro ed i rendimenti obbligazionari aumentano. Il Presidente della FED, Jerome Powell, dichiarando due o più aumenti dei tassi di mezzo punto nei prossimi mesi, ha messo ulteriore pressione sul metallo giallo nel fine settimana. Ma ancora una volta, la notizia incoraggiante è che la retorica aggressiva della FED potrebbe dare alla banca centrale un po' di spazio per essere meno aggressiva quando si tratta di aumentare i tassi e ridurre il proprio bilancio. Gli ultimi dati sull'inflazione “core” sono stati leggermente al di sotto delle aspettative, il che ci porta a credere che la FED potrebbe non essere così aggressiva come si prevede e come i mercati stanno già scontando. I mercati stanno valutando un rialzo di 50 punti base a maggio e questo è un dato di fatto. Poi, forse, un altro aumento del tasso di 50 punti base dopo quello di maggio per vedere se l'inflazione inizierà a diminuire. A quel punto i segnali saranno innegabilmente rialzisti e quindi eventuali cali del prezzo dell’Oro e argento saranno un’opportunità di acquisto".

Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio notiamo che il Platino, dopo aver sbattuto nuovamente sulla M.M. a 200, ha inanellato 4 sedute consecutive al ribasso registrando dei minimi sempre più bassi, dai 981 $/oz. di metà marzo, ai 957 di fine marzo, ai 941 di inizio aprile fino ai 923 $/oz. di venerdì scorso. Oramai il doppio minimo in area 890/886 $/oz. registrato nell’ultimo trimestre del 2021 è a portata di mano per un re-test. Discorso sicuramente diverso per l’Argento che ad inizio della settimana appena trascorsa tocca nuovamente i 26,50 $/oz. per poi scendere continuamente per 4 sedute perdendo anche l’area 24,50 $/oz. sfiorando con la M.M. a 200 periodi che funge a da supporto.

La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1934.30 $/oz., con una perdita del – 2,06% che porta ad una performance del + 5,78% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1929.70 $/oz. con una perdita del - 2,17%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES GIUGNO 2022:

LA GUERRA – RUSSIA – UCRAINA - (EUROPA)

Nello scorso fine settimana il segretario di stato degli USA, Antony Blinken, ed il segretario della Difesa, Lloyd James Austin, sono arrivati a Kiev, per la visita di più alto livello in Ucraina da parte di funzionari americani dall’inizio della guerra. Igor Zhovkva, consigliere di Zelensky, ha detto a NBC News che i funzionari ucraini hanno intenzione di riportare a Blinken e Austin della necessità immediata di più armi, inclusi sistemi antimissile, sistemi antiaereo, veicoli blindati e carri armati. L’incontro di Zelensky con Blinken e Austin è stato confermato – come riporta Associated Press – dal consigliere presidenziale Oleksiy Arestovych in un’intervista TV.

Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, intervenendo alla CBS ha detto che la guerra finirà solo se le truppe russe si ritireranno completamente dal paese. Shmyhal nell’intervista andata in onda ieri ha detto che è “impossibile vincere” contro uno stato nucleare come la Russia e che l’Ucraina ha bisogno di “garanzie di sicurezza” dai partner ed opportunità di ricostruire utilizzando i beni bloccati della Russia; su quest’ultima questione, Shmyhal ha affermato che l’Ucraina sta discutendo con gli USA ed altri partner. Intanto parte la missione del segretario della Nazioni Unite Antonio Guterres, che prima incontrerà Erdogan in Turchia, poi andrà in Russia e a seguire in Ucraina. Sulla tappa russa di Guterres, il premier ucraino ha detto: “Penso che la Federazione Russa e Putin non siano interessati a questa negoziazione, sono interessati ad altre cose”. “Sono interessati al genocidio degli ucraini, sono interessati alla creazione di una crisi migratoria in Europa e nel mondo, sono interessati alla creazione di una crisi alimentare, di una crisi energetica. Non sono sicuro che siano capaci di tenere questa negoziazione in un modo adeguato”.

Intanto il presidente Zelensky ed il suo omologo turco Erdogan hanno avuto una conversazione. Lo stesso Zelensky ha scritto su Twitter: “Ho avuto un’importante conversazione telefonica con il presidente Erdogan. Alla vigilia dei suoi colloqui con Putin, ho sottolineato la necessità di un’immediata evacuazione dei civili da Mariupol, incluso Azovstal (l’acciaieria di Mariupol, ndr), e lo scambio immediato di truppe bloccate. Abbiamo discusso il corso del processo negoziale, il coordinamento con la Turchia e altri paesi delle garanzie di sicurezza. Ho sollevato temi relativi alle capacità di difesa dell’Ucraina e alla sicurezza alimentare globale che è sotto minaccia a causa del blocco della navigazione nel Mar Nero”. Reuters, citando la presidenza turca, scrive che Erdogan ha detto a Zelensky che l’evacuazione dei feriti e dei civili a Mariupol deve essere garantita perché: “la situazione diventa ogni giorno più triste”. Erdogan si è detto pronto a fornire assistenza durante il processo negoziale e ad offrire il supporto necessario, inclusa la mediazione.

La vice premier Iryna Vereshchuk ha fatto sapere che ieri non sono state stabilite rotte umanitarie fuori da Mariupol a causa dei russi che non hanno trattenuto il fuoco. Vereshchuk ha detto che il lato ucraino proverà di nuovo oggi (lunedì) a stabilire un’uscita sicura da Mariupol. Inoltre la vice premier ha invitato il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, che martedì (domani) sarà a Mosca, a domandare un cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari a Mariupol. “Questo è ciò di cui Guterres dovrebbe parlare a Mosca, se si prepara a parlare di pace”, ha detto Vereshchuk.

Ieri inoltre il Comitato Internazionale della Croce Rossa in un comunicato si è detto “profondamente allarmato” dalla situazione a Mariupol, sottolineando la necessità di un accesso umanitario “immediato e senza ostacoli” per permettere il passaggio fuori dalla città di migliaia di civili e centinaia di feriti. “Come intermediario neutrale ed imparziale, il Comitato Internazionale della Croce Rossa è pronto ad aiutare le parti in conflitto a concordare disposizioni pratiche e praticabili per garantire l’evacuazione volontaria delle persone in difficoltà. Le squadre sono sul posto per facilitare le operazioni di passaggio in sicurezza non appena questi accordi saranno raggiunti e saranno fornite garanzie di sicurezza”.

LA POLITICA USA

Gli USA continuano a sostenere economicamente l’Ucraina. Giovedì scorso il Presidente americano, Joe Biden, ha annunciato che Washington invierà un altro pacchetto di sicurezza da 800 milioni di dollari ed ulteriori 500 milioni di dollari in diretta assistenza economica a Kiev. Le somme, come specificato dal presidente Biden, potranno aiutare a “stabilizzare la loro economia, a sostenere le comunità che sono state devastate dall’offensiva russa e a pagare i lavoratori coraggiosi che continuano a garantire servizi essenziali al popolo dell’Ucraina”. Biden ha anche annunciato che questa settimana sottoporrà al Congresso una richiesta di ulteriore budget per sostenere l’Ucraina: “Con quest’ultimo esborso, ho quasi esaurito l’autorità di prelievo che ho, che il Congresso lo scorso mese ha autorizzato per l’Ucraina ed un disegno di legge di spesa bipartisan”, ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca. Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un tweet ha ringraziato il suo omologo americano e gli statunitensi per il sostegno; Biden ha detto di aver discusso il nuovo pacchetto di aiuti direttamente con il premier ucraino Denys Shmyhal.

CNBC riporta che l’ultimo pacchetto di sicurezza include 72 obici, 144 mila colpi di artiglieria, 72 veicoli tattici per trainare gli obici ed oltre 121 Phoenix Ghost, ovvero droni che – come spiegato dal portavoce del Pentagono John Kirby – l’Air Force ha sviluppato specificatamente per le esigenze ucraine.

Giovedì Joe Biden ha anche annunciato il programma “Uniting for Ukraine”, volto a velocizzare la procedura di asilo per gli ucraini in fuga dalla guerra. Come riporta Reuters, il Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti d’America ha riferito che i cittadini americani potranno candidarsi come sostenitori degli ucraini che cercano rifugio negli USA, ma dovranno mostrare sostegno finanziario e passare controlli dei precedenti. I sostenitori potranno candidarsi da oggi. Il nuovo programma richiede ai sostenitori statunitensi di fare domanda a nome degli ucraini. Il Dipartimento della sicurezza interna degli Stati Uniti d’America ha affermato che gli ucraini autorizzati avranno i requisiti per i permessi di lavoro. “Questo nuovo programma di libertà condizionale per motivi umanitari integrerà i percorsi legali esistenti disponibili per gli ucraini, inclusi visti di immigrazione e procedure per i rifugiati. Fornirà un canale rapido per garantire migrazione legale dall’Europa agli Stati Uniti per gli ucraini che hanno un sostenitore statunitense, come una famiglia o una ONG”, ha dichiarato Biden. I richiedenti ucraini dovranno sottoporsi a controlli di sicurezza, inclusi screening anagrafici e biometrici, oltre a vaccinazioni.

LA POLITICA DELLA FED

Un aumento dei tassi d’interesse di 50 punti base sarà preso in considerazione già nel meeting di maggio del FOMC. Ad aprire la strada a questa possibilità è stato lo stesso presidente della banca centrale statunitense, Jerome Powell, intervenendo giovedì scorso ad un incontro del Fondo Monetario Internazionale. Si tratterebbe di un’accelerazione nell’aumento dei tassi d’interesse per far fronte all’elevata inflazione.

Powell ha detto: “Il nostro obiettivo è utilizzare i nostri strumenti per rimettere in sincronia domanda ed offerta, in modo che l’inflazione si abbassi e lo faccia senza un rallentamento che equivalga ad una recessione”. “Non penso che sentirete qualcuno alla FED dire che sarà diretto o facile. Sarà molto impegnativo. Faremo del nostro meglio per riuscirci”. Per il presidente della banca centrale americana ripristinare la stabilità dei prezzi è “assolutamente essenziale”. Powell ha detto che la FED aumenterà i tassi per portarsi rapidamente a livelli più neutrali, per poi passare a livelli più rigidi se si rivelerà appropriato.

Lunedì scorso James Bullard, presidente della FED di St. Louis, ha detto che ora ci si dovrebbe spostare verso la neutralità. Inoltre, secondo Bullard, con una crescita economica che dovrebbe restare sopra il suo potenziale, l’economia non finirà in recessione e il tasso di disoccupazione probabilmente scenderà sotto al 3% quest’anno. Bullard ha detto che vuole anche dare il via alla riduzione del bilancio della FED ad un prossimo incontro, anche se ha spiegato di non vedere una necessità di cominciare a vendere obbligazioni a meno che l’inflazione non si ritiri come l’istituto si aspetta.

Mercoledì scorso Mary Daly, presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco, ha detto che la sua prospettiva è quella di un “atterraggio morbido”, con un’economia statunitense che reagirà all’irrigidimento della politica monetaria rallentando la sua crescita sotto al trend, ma non portandosi in una recessione. Secondo Daly un’eventuale recessione sarebbe breve e leggera. Inoltre per Daly le aziende e le famiglie trovano “confortante” il fatto che la FED stia aumentando i tassi, cosa che farà la sua parte nel contrasto all’elevata inflazione e servirà anche a rallentare il mercato del lavoro. Secondo Daly è ancora troppo presto per valutare quanto sarà necessario aumentare i tassi e mentre la banca centrale applicherà i rialzi, ha detto che esaminerà l’impatto economico di una politica monetaria più rigida, della guerra in Ucraina e della situazione delle catene di approvvigionamento. Giovedì Daly si è poi detta favorevole ad un aumento del target della banca centrale per gli oneri finanziari overnight al 2,5% entro fine anno. In merito all’aumento dei tassi, Daly ha detto a Yahoo Finance: “È 50, 25, 75? Queste sono cose che considererò con i miei colleghi, ma il mio punto di partenza è che non vogliamo rialzare così rapidamente o così improvvisamente da sorprendere gli americani”.

Charles Evans, presidente della FED di Chicago, martedì scorso ha affermato che la banca centrale statunitense potrebbe aumentare la sua fascia obiettivo al 2,25%-2,5% entro fine anno, tuttavia nel caso in cui l’inflazione resti elevata probabilmente dovrà alzare ulteriormente i tassi; la previsione di Evans è che si andrà oltre al livello neutrale.

Martedì scorso, invece, il presidente della FED di Atlanta, Raphael Bostic in una intervista televisiva ha espresso una posizione cauta rispetto all’aumento dei tassi. Bostic ha spiegato che i decisori politici della FED dovrebbero avere un approccio misurato ed osservare come ciò che fanno influenza le condizioni. Bostic ha affermato: “Penso sia molto importante arrivare alla neutralità e che lo si faccia in modo rapido”. Per il presidente della FED di Atlanta il tasso neutro potrebbe essere tra il 2% e il 2,5% e il tasso sui fondi potrebbe essere all’1,75% entro fine anno. Bostic ha detto: “Ho davvero ipotizzato di arrivare ad un punto e tre quarti entro la fine dell’anno, ma potrebbe essere più lento a seconda di come l’economia si evolve e vediamo maggior indebolimento rispetto a quello che vedo nel mio modello di base”. “Questa è una ragione per cui sono riluttante a dichiarare davvero che vogliamo andare molto oltre la nostra posizione neutrale, perché potrebbero essere più rialzi di quanti siano giustificati dato il tipo di ambiente economico”. Bostic ha detto che l’inflazione potrebbe essere al suo apice, anche se ha notato che i redditi reali adeguati al costo della vita sono diminuiti.

Venerdì Loretta Mester, presidente della FED di Cleveland, si è detta favorevole ad aumentare rapidamente i tassi d’interesse per abbassare l’inflazione, ma non così rapidamente da interrompere la ripresa economica. Mester, rispondendo ad una domanda sulla possibilità di un rialzo di 75 punti base, ha detto: “La mia opinione è che non abbiamo bisogno di arrivare a quello in questo momento”. Mester vorrebbe che entro la fine dell’anno venisse raggiunto un tasso di finanziamento overnight di riferimento della FED del 2,5%. Mester ha dichiarato: “A questo punto in cui è l’economia, sosterrei un aumento di 50 punti base e forse un po’ di più per arrivare a questo livello del 2,5% entro fine anno”. “Preferisco questo approccio metodico, piuttosto che uno choc di 75 punti base. Non penso sia necessario per quello che stiamo provando a fare con la nostra politica”.

DATI MACROECONOMICI

I permessi di costruzione nel mese di marzo registrano un incremento dello 0,4%, passando dagli 1,865 milioni di febbraio (rivisti da 1,859 milioni) a 1,873 milioni. Il consensus prevedeva una contrazione a 1,825 milioni.

Sempre nel mese di marzo è iniziata la costruzione di 1,793 milioni di case, numero che segnala una crescita dello 0,3% rispetto a febbraio, quando il dato si è attestato a 1,788 milioni (rivisto da 1,769 milioni). Per marzo il consensus indicava un calo a 1,745 milioni. I due dati sono rilasciati dall’U.S. Census Bureau

Registra un calo del 2,7% rispetto al mese precedente, invece, il numero di case esistenti vendute a marzo. Dal dato di febbraio di 5,93 milioni (rivisto da 6,02 milioni), a marzo si è passati a 5,77 milioni. Un dato inferiore alle attese di un consensus fissato a 5,80 milioni. Il dato è rilasciato dalla National Association of Realtors.

Quasi in linea con il dato della settimana precedente, quello relativo al numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione che nella settimana terminata il 16 aprile si sono attestate a quota 184 mila, contro un consensus a 180 mila. Nella settimana terminata il 9 aprile erano state 186 mila (dato rivisto da 185 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Calo significativo per il Philadelphia Fed manufacturing Index, che dai 27,4 punti di marzo scivola ai 17,6 punti di aprile, sotto al consensus di 21,0 punti.

Il dato PMI preliminare di aprile relativo al settore manifatturiero rilasciato da S&P Global (ex-Markit Economics) si attesta a quota 59,7 punti, realizzando una crescita rispetto ai 58,8 punti di marzo e andando oltre il consensus di 58,2 punti.

Al contrario il dato preliminare del settore dei servizi scivola dai 58,0 punti di marzo agli attuali 54,7 punti, sotto al consensus fissato a 58,0 punti. Il dato preliminare di aprile del PMI composito è pari a 55,1 punti, in discesa rispetto al dato di marzo di 57,7 punti.

PORTAFOGLI AZIONARI

Le festività pasquali hanno portato tanti buoni ovetti e colombe alla famiglia LombardReport. Le maggiori soddisfazioni sono arrivate, questa volta, dal Portafoglio Storico con la strategia Nasdaq Weekly. Entrando nello specifico, nella settimana prima di Pasqua siamo andati a target sul titolo WALGREENS BOOTS ALLIANCE (+ 7,00%) mentre con gli acquisti effettuati a Pasquetta, dopo solo pochi giorni, abbiamo raggiunto il target sui titoli: APPLIED MATERIALS (+ 7,13%), KLA TENCORE (+ 7,00%), LAM RESEARCH (+ 10,05%), NXP SEMICONDUCTORS (+ 6,98%), PACCAR (+ 7,01%) ed infine QUALCOMM (+ 7,01%). Da leccarsi i baffi ! Mentre il Portafoglio “The Challenge” ci ha regalato un gran bel tozzo di pane con la vendita a target dell’ETF CARBON (+ 29,63%) grazie alle diversificazioni in atto sulla strategia del Portafoglio. Infine per quanto riguarda gli acquisti, siamo entrati su tre titoli del listino Nasdaq100 e precisamente su ADOBE SYSTEMS, PAYPAL e META PLAFORM (ex-FACEBOOK), inoltre sul listino Nasdaq abbiamo scelto il titolo ROKU ed infine dal listino del Nyse abbiamo acquistato il titolo SHOPIFY, tutti questi per gli ottimi fondamentali societari e per la sottovalutazione in atto. Qualche altro titolo “bolle in pentola” ma sono ancora un po' lontani dai prezzi che noi riteniamo convenienti.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

AMERICAN AIRLINES + 6,21%. La compagnia aerea statunitense, ha riportato una perdita sugli utili nel primo trimestre 2022 pari a 2,32 $/az. su un fatturato di 8,90 mld $. La stima degli analisti era di una perdita degli utili pari a 2,40 $/az. su un fatturato pari a 8,83 mld $. I ricavi sono cresciuti del 122,0% su base annua. La società ha detto che prevede per il secondo trimestre 2022 un fatturato tra 12,68 e 12,92 mld $, mentre la stima degli analisti è di 11,26 mld $.

Il CEO della società, Robert Isom, ha affermato: "Le nostre priorità per quest'anno sono chiare: eseguire un'operazione affidabile e tornare alla redditività. Gli straordinari progressi che abbiamo fatto sono possibili solo grazie agli incredibili sforzi del team di American Airlines e siamo ottimisti sulla continua ripresa nel secondo trimestre e oltre. Il contesto della domanda è molto forte e, di conseguenza, noi prevediamo di essere redditizi nel secondo trimestre in base alle nostre attuali ipotesi sul prezzo del carburante. Il lavoro che abbiamo svolto negli ultimi due anni: semplificazione della nostra flotta, modernizzazione delle nostre strutture, messa a punto della nostra rete, sviluppo di nuove partnership, lancio di nuovi strumenti per clienti e membri del team, ci vedrà attori positivi sul mercato.

ASML HOLDING + 1,63%. La società olandese quotata anche sul Nasdaq è un fornitore di sistemi tecnologici avanzati per l'industria dei semiconduttori, che offre un portafoglio integrato di sistemi di litografia principalmente per la produzione di circuiti integrati complessi, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,73 €/az. su un fatturato di 3,534 mld €. La stima degli analisti per gli utili era di 1,725 €/az. su un fatturato pari a 3,33 mld €. I ricavi sono diminuiti del 19,0% su base annua. La società ha detto che prevede per il secondo trimestre 2022 un fatturato tra i 5,10 ed i 5,30 mld €. L'attuale stima degli analisti è per ricavi pari a 5,715 mld €.

Il Presidente e A.D. di ASML, Peter Wennink, ha dichiarato: "Le nostre vendite nette del primo trimestre 2022 sono state pari a 3,5 miliardi di euro, che si trova nella fascia alta della nostra previsione. Il margine lordo del 49,0% è in linea con quanto indicato. Le nostre prenotazioni nette del primo trimestre sono arrivate a 7,0 miliardi di EUR, inclusi 2,5 miliardi di EUR dai sistemi EUV da 0,33 NA e 0,55 NA, nonché prenotazioni DUV molto forti, riflettendo la continua elevata domanda di nodi avanzati e maturi. Continuiamo a vedere che la domanda per i nostri sistemi è maggiore rispetto alla nostra attuale capacità di produzione. Stiamo offrendo ai nostri clienti aggiornamenti ad alta produttività e riducendo i tempi del ciclo produttivo nelle nostre fabbriche e continuiamo a offrire un processo di spedizione veloce. Inoltre, stiamo lavorando attivamente per espandere significativamente la capacità di approvvigionamento dai nostri partner. Alla luce della domanda e dei nostri piani per aumentare la capacità, prevediamo di rivedere i nostri scenari per il 2025 e le opportunità di crescita ulteriore. Prevediamo di comunicare gli aggiornamenti nella seconda metà dell'anno".

CSX – 1,54%. La società fornisce servizi di trasporto su rotaia, compreso il servizio ferroviario tradizionale e il trasporto di container e rimorchi intermodali, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 0,39 $/az. su un fatturato di 3,41 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,37 $/az. su un fatturato pari a 3,38 mld $. I ricavi sono cresciuti del 21,3% su base annua.

James Foote, Presidente e A.D di CSX, ha affermato: "Abbiamo realizzato un trimestre solido grazie agli sforzi dei ferrovieri di CSX. Il nostro ambiente di mercato continua a essere favorevole e ci aspettiamo che il duro lavoro fornisca una maggiore fluidità nella nostra rete nel resto dell'anno, posizionandoci per cogliere opportunità di crescita futura".

FASTENAL + 1,68%. La società è impegnata nella distribuzione all'ingrosso di forniture industriali e da costruzione in Nord America. L'azienda offre bulloni, dadi, viti, prigionieri e relative rondelle; e forniture varie e hardware, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 0,47 $/az. su un fatturato di 1,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,45 $/az. su un fatturato pari a 1,69 mld $. I ricavi sono cresciuti del 20,3% su base annua.

In una nota la società ha affermato: “abbiamo ottenuto un miglioramento delle vendite unitarie della maggior parte dei prodotti ai nostri clienti tradizionali di produzione e edilizia. Abbiamo fortemente aumentato le vendite e la crescita degli utili grazie ad una forte crescita economica della domanda sottostante di attrezzature per la produzione e l'edilizia e rifornimenti. Ma ciò non è stato facile per le interruzioni nella catena di approvvigionamento alle quali stiamo ponendo rimedio costruendo scorte al fine di garantire un approvvigionamento resiliente e robusto a favore dei nostri clienti".

INTUITIVE SURGICAL – 9,78%. La società produce e commercializza il dispositivo robotico “da Vinci”, un sistema chirurgico avanzato che consente ai chirurghi di eseguire interventi chirurgici minimamente invasivi, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 1,13 $/az. su un fatturato di 1,49 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,08 $/az. su un fatturato pari a 1,43 mld $. I ricavi sono cresciuti del 15,1% su base annua.

Il CEO della società, Gary Guthart, ha dichiarato: “Le procedure da Vinci in tutto il mondo sono cresciute di circa il 19% rispetto al primo trimestre del 2021. La domanda dei clienti per i nostri prodotti è stata buona nel primo trimestre 2022 nonostante un ambiente globale difficile. Rimaniamo concentrati sulle richieste dei clienti con prodotti e servizi di alta qualità mentre avanzano i nostri programmi di innovazione".

LAM RESEARCH + 1,53%. La società che progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza alle apparecchiature di elaborazione dei semiconduttori utilizzate nella fabbrica-zione di circuiti integrati, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2022 pari a 7,40 $/az. su un fatturato di 4,06 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 7,51 $/az. su un fatturato pari a 4,25 mld $. I ricavi sono cresciuti del 5,5% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel quarto trimestre fiscale 2022 tra 6,50 e 8,00 $/az. su un fatturato tra 3,90 e 4,50 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 8,24 $/az. su un fatturato di 4,46 mld $.

NETFLIX – 36,82%. La società opera come una rete televisiva su Internet che fornisce programmi TV e film che includono serie originali, documentari e lungometraggi. L'azienda ha tre segmenti: streaming nazionale, streaming internazionale e DVD nazionale, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 3,53 $/az. su un fatturato di 7,87 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,90 $/az. su un fatturato pari a 7,93 mld $. I ricavi sono cresciuti del 9,8% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre 2022 pari a 3,00 $/az. su un fatturato di 8,053 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,01 $/az. su un fatturato di 8,21 mld $.

La società ha dichiarato: "La nostra crescita dei ricavi è rallentata considerevolmente, come mostrano i nostri risultati e le previsioni di seguito. Lo streaming sta vincendo in modo lineare, come previsto, e i titoli Netflix sono molto popolari a livello globale. Tuttavia, la nostra penetrazione relativamente elevata nelle famiglie, se si include il gran numero delle famiglie che condividono account, insieme alla concorrenza, sta creando venti contrari alla crescita dei ricavi. La grande spinta del COVID allo streaming ha oscurato il quadro fino a poco tempo. Mentre lavoriamo per riaccelerare la crescita dei ricavi, attraverso miglioramenti al nostro servizio e una monetizzazione più efficace della condivisione multifamiliare, terremo il nostro margine operativo intorno al 20%".

TESLA + 2,04%. La società che progetta, sviluppa, produce e vende veicoli completamente elettrici ad alte prestazioni, componenti di propulsori per veicoli elettrici e prodotti per l'accumulo di energia, ha riportato utili nel primo trimestre 2022 pari a 3,22 $/az. su un fatturato di 18,76 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,26 $/az. su un fatturato pari a 17,80 mld $. I ricavi sono cresciuti del 80,5% su base annua.

In una nota la società ha dichiarato: "Il primo trimestre del 2022 è stato un altro trimestre record per Tesla in base a diverse misure di bilancio come ricavi, consegne di veicoli, utile operativo e un margine operativo di oltre il 19%. Il nostro debito di ricorso in sospeso è sceso al di sotto di 0,1 mld $ alla fine del primo trimestre. L'interesse pubblico per un futuro sostenibile continua a crescere e rimaniamo concentrati sulla crescita il più rapidamente possibile. Le sfide sulla catena di approvvigionamento sono rimaste persistenti e il nostro team le ha affrontate per oltre un anno. Oltre alla carenza di chip, i recenti focolai di COVID hanno pesato sulla catena di approvvigionamento e nelle operazioni in fabbrica. Inoltre, i prezzi di alcune materie prime sono aumentati più volte negli ultimi mesi. L'impatto inflazionistico sulla nostra struttura dei costi ha contribuito ad adeguare i prezzi dei nostri prodotti, nonostante la continua attenzione alla riduzione dei costi di produzione, ove possibile. Prevediamo di aumentare la nostra capacità di produzione il più rapidamente possibile. In un orizzonte pluriennale, prevediamo di raggiungere una crescita media annua del 50% nelle consegne di veicoli. Il tasso di crescita dipenderà dalla capacità delle nostre attrezzature, dall'efficienza operativa e dalla capacità e stabilità della catena di approvvigionamento. Le nostre fabbriche hanno funzionato al di sotto della capacità per diversi trimestri poiché la catena di approvvigionamento è diventata il principale fattore limitante, che probabilmente continuerà per tutto il resto del 2022. Abbiamo liquidità sufficiente per finanziare la nostra tabella di marcia dei prodotti, la capacità dei piani di espansione a lungo termine e altre spese. Mentre continuiamo a realizzare innovazioni per ridurre i costi di produzione e di altre operazioni, nel tempo prevediamo che i nostri profitti relativi all'hardware saranno accompagnati da un'accelerazione dei profitti relativi al software. Il ritmo della produzione accelera ad Austin e Berlino e sarà influenzato dall'introduzione di molti nuovi prodotti e tecnologie di produzione in nuove località. Stiamo facendo progressi nella industrializzazione del Cybertruck, che è attualmente prevista per la produzione in serie ad Austin nel 2024 dopo il lancio del Model Y. Rimaniamo fiduciosi in una crescita del 40% nella produzione di veicoli nel 2022 rispetto al '21, ma abbiamo una possibilità ragionevole per un aumento del 60% rispetto allo scorso anno. Ovviamente, abbiamo aumentato la produzione con 2 fantastiche fabbriche e grandi team come quelle del Giga Berlin e Giga Texas negli ultimi mesi".

UNITED AIRLINES + 14,03%. La compagnia aerea, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2022 pari a 4,24 $/az. su un fatturato di 7,60 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 4,21 $/az. su un fatturato pari a 7,68 mld $. I ricavi sono cresciuti del 134,9% su base annua.

L'A.D. della compagnia aerea, Scott Kirby, ha affermato: "Sono orgoglioso del team United che ancora una volta è riuscito a superare le sfide del trimestre e ha dato la priorità all'elevata affidabilità operativa per i nostri clienti aggiungendo gradualmente la capacità di ritorno. Il nostro team continua a svolgere un lavoro eccezionale nel prendersi cura dei nostri clienti. La domanda è la più forte nei miei 30 anni nel settore e United e i suoi clienti ne trarranno vantaggio più di qualsiasi altra compagnia aerea. Ora stiamo vedendo in chiara evidenza che il secondo trimestre sarà un punto di svolta storico per la nostra attività e ciò mi lascia più ottimista che mai sul futuro dello United".

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Pagina a cura di SANDRO MANCINI.

(articolo di Sandro Mancini)