Decisive le prossime due settimane


Mentre il problema energetico attanaglia le menti dei decision making europei, stretti nella morsa russa, tra prezzi delle materie prime alle stelle e ancora direzionati come un razzo verso l'alto, e in assenza di notizie in grado di sgombrare, in tempi rapidi, il cielo dalle nubi, portando sollievo e calmierando i prezzi, sta per arrivare sui mercati, la fase delle trimestrali.

Nelle prossime due settimane, il 70% delle società quotate nello S&P 500 comunicherà dati al mercato fornendo input rilevanti per nuove analisi dinamiche; quello che si attende, quindi, sono nuovi valori che possano indicare in maniera più marcata una direzione da intraprendere.

Abbiamo visto il Nasdaq, negli ultimi giorni prima delle festività pasquali, avere una forza relativa in calo, con una intonazione tendenzialmente ribassista, che molto probabilmente inizia a scontare un imminente rialzo dei tassi più marcato, attestabile al mezzo punto percentuale.

Il rientro sotto la linea dei 14000 punti, crea i presupposti per un nuovo test ai 13000, punto cruciale per decretare una fase successiva di downtrend più marcata.

Nella giornata che sta per inziare, si deve tenere conto del fatto che solo l'attacco dell'area ai 14300 potrebbe riportare il sereno; al contrario invece, si avrebbe una conferma dell'intonazione negativa se si spingesse al di sotto dei 13750, attualmente la soluzione con maggiori probabilità di verificarsi.

I dati di mercato di cui abbiamo appena parlato, creeranno degli effetti altalenanti ma che, alla fine, dovrebbero decretare una direzionalità più accentuata.

Mercoledì in serata, il Beige Book della Fed potrà ulteriormente arricchire di nuovi elementi il quadro valutativo, mentre in Italia, un ricco stuolo di società ha in programma i consueti Cda per l'approvazione del bilancio relativo al 2021.

Con così pochi spunti sul versante azionario, diamo un'occhiata all'universo cripto e notiamo immediatamente come la situazione tecnica del Bitcoin, in queste giornate, stia mostrando una discreta debolezza.

 

In una precedente analisi, pubblicata peraltro in un recente articolo e qui riproposta senza apportare alcuna modifica, si era individuata una possibile area di rimbalzo in zona 30000$.

Ora, un possibile ulteriore calo oltre i 36000$, riaprirebbe interamente il canale, andando di nuovo al test dei 28600$.

Il panorama tecnico, è molto simile a quello relativo al Nasdaq; una correlazione, fra l'altro, che va avanti ormai da un bel pò di tempo, denotando sempre più quanto, questo strumento finanziario, goda degli stessi benefici che hanno fatto lievitare il mercato azionario, in particolare l'indice a stelle e strisce super tecnologico statunitense.

Intanto nella scorsa settimana, la Lagarde ha alzato il livello di attenzione sul dato dell'inflazione, schizzato al 7.3% in Germania, se non altro dandoci una sensazione di essere al passo con i tempi, cosa che finora era mancata del tutto nelle sue conferenze stampa in cui aveva cercato continuamente di minimizzare il problema a dispetto dei dati in continua crescita.

Un modo come un altro per affermare che sia solo questione di tempo, prima o poi, tutti i nodi vengono al pettine.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)