Giornata controcorrente. Scompaiono dalla classifica dei più scambiati i titoli super lunghi, sostituiti dalle scadenze a tre-quattro anni. Un approfondimento sui più significativi.
Cedole & dividendi
Mattinata particolare quella odierna relativamente al mercato dei Btp. All’improvviso il trend tradizionale, che vede prevalere negli scambi le emissioni molto lunghe, si è infranto. Oggi la classifica in merito vede solo titoli al massimo quinquennali, meno esposti in termini di duration e quindi di sensibilità ai tassi. Sono davvero interessanti? Ecco cosa dicono i numeri.
Btp 0,35% Fb2025 (Isin IT0005386245): ordini sui 98,7-98,8 euro, quotazioni che comportano nella fase in corso un rendimento dello 0,7%. In effetti le variazioni in discesa sono state marginali nell’ultimo anno. Ai massimi sui 102 dell’estate scorsa si sono contrapposti un calo sotto 100 nel mese di febbraio e un’accentuazione del declino da metà marzo. Il titolo si conferma fra i Btp meno volatili, grazie a una “duration” di 2,8.
Btp 2,5% Dc2024 (Isin IT0005045270): in questo caso si sale sopra 100 con scambi in mattinata sui 104,6 euro, cui corrisponde un rendimento pure dello 0,7% con “duration” a 2,6. Il titolo conviene quindi – rispetto al precedente – solo a chi voglia creare minusvalenze nei prossimi anni, puntando in particolare al rimborso a scadenza.
Btp Italia Mg2026 (Isin IT0005332835): indicizzato all’inflazione italiana con un tasso reale annuo (o cedola base che dir si voglia) dello 0,5%, rivalutato in base all'andamento inflattivo distribuito semestralmente e misurato dall'indice Istat dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (vecchia dizione che meriterebbe forse un qualche cambiamento!), nella fase in corso è favorito dal rialzo di quest’ultimo. Rende infatti il 4,6% ma attenzione appunto alla variabile Istat, che potrebbe anche scendere nei prossimi mesi. La quotazione sui 106,4 euro riporta il Btp Italia 2026 su un valore medio dell’ultimo anno (max 109 euro – min. 103,8 euro). In mattinata si sono registrati ordini molto elevati, anche di milioni di euro.
Btp 0% Ag2026 (Isin IT0005454241): situazione esattamente opposta per questo di fatto zero coupon, interessante per chi punti su future minusvalenze da compensare. Quota sui 94,7 euro con un rendimento a scadenza sull’1,2%, nettamente superiore rispetto a quello dei due tassi fissi sopra citati.
La fotografia globale fa intendere che le incertezze degli investitori stanno prendendo il sopravvento rispetto a uno yield del decennale italiano stabilmente sopra il 2%.