Ci sarà la pace o all’opposto un inasprimento della guerra in Ucraina? E l’economia europea andrà in recessione? Comunque sia inizia una nuova epoca per i risparmiatori. Tante idee per scatenare una controffensiva o restare prudenti.
Il portafoglio della domenica
Dopo l’articolo di una settimana fa su come proteggere il proprio patrimonio – piccolo o grande che sia – da un eventuale avanzata del terrore verso le porte di casa nostra le domande che i lettori ci hanno posto possono essere così sintetizzate: è questo un momento da cogliere per andare all’attacco o all’opposto stiamo vivendo solo l’avvisaglia di una crisi ben più duratura e profonda? Nessuno può dirlo. Forse solo a livello di super poteri internazionali qualcuno sa ma certamente non viene a raccontarlo all’uomo della strada. Noi possiamo esclusivamente raccogliere i sentiment del mercato e trasformarli in idee concrete per adattarsi all’una o all’altra alternativa.
► All’attacco con sei azioni Usa che “controllano” il mondo
Sono dei giganti dell’economia Usa con dimensioni da leader della globalizzazione. Piacciono soprattutto ai grandi gestori di fondi che utilizzano queste azioni in ogni tipo di asset da costruire.
Titolo |
P/e e margine operativo |
Dividend yield e cash to debt |
Potenzialità crescita |
Apple |
27,1 / 30,9% |
0,6%/ 0,52 |
Elevata |
AT&T |
8,4 / 16,7% |
8,9% / 0,11 |
Stabile |
Exxon Mobil |
14,6 / 8,7% |
4,4% / 0,14 |
Stabile |
Intel |
9,7 / 27,9% |
2,9% / 0,75 |
Rilevante |
Microsoft |
32,0 / 42,5% |
0,8% / 1,96 |
Elevata |
Visa |
36,2 / 66,3% |
0,6% / 0,76 |
Rilevante |
Il mix punta soprattutto sul fattore “margine operativo”, decisivo in una fase complessa quale quella in corso. Il rapporto fra cash e debito è per taluni titoli poco favorevole ma questo elemento negativo risulta abbastanza diffuso fra le big Usa, protagoniste di elevati investimenti. Irrimediabilmente rilevante la presenza delle numero uno dell’informatica; dovunque andrà l’economia mondiale saranno loro a guidarla.
► In difesa con un Etf tranquillo che ha messo a segno però un doppio massimo
Utilities, cioè servizi di pubblica utilità, ovvero azioni tendenzialmente più stabili nelle fasi di ribasso dei mercati. Lo conferma uno specifico Etf, l’Xtrackers Msci World Utilities (Isin IE00BM67HQ30), che da inizio anno a oggi evidenzia una notevole resistenza (performance -0,02%) ma che graficamente segnala un doppio/triplo massimo (3 gennaio e 8/16 marzo) sui 29,12 euro. Certamente è questo un pattern di inversione abbastanza affidabile che merita quindi un’analisi più approfondita.
Trend rialzista |
In presenza di una decisa rottura della resistenza appunto dei 29,12 euro, massimo storico |
Trend ribassista |
Se nelle prossime sedute partisse un’inversione al ribasso puntare sulla quota dei 26,2 euro, con eventuali ulteriori lotti sui 24,6 e poi sui 22,9 euro |
Perché è da giudicare difensivo?
● Per la tipologia dei sottostanti, tanto più considerando che il relativo indice copre tutti i Paesi sviluppati
● Per la bassa volatilità (circa il 12% su base annua)
● Per un trend di crescita negli anni abbastanza costante
● Per una replica fisica basata prevalentemente su grandi gruppi del settore.
Il solo punto debole può essere rappresentato dalla valuta di denominazione, l’Usd. Ciò comporta l’inevitabile rischio di cambio (valuta di negoziazione euro).
► All’attacco con gli Etf a maggiore volatilità negli ultimi tre anni
Qui il confronto si fa adrenalinico. Se si escludono i replicanti relativi alle materie prime (che vivono una situazione eccezionale a causa della maledetta aggressione russa nei confronti dell’Ucraina) e quello sul Vix riferito all’S&P 500, in testa alla classifica riferita a un triennio e quindi a un periodo molto lungo sono i seguenti quattro. Si consideri che il dato medio della volatilità per gli Etf azionari si aggira sul 20-25%.
L&G Us Energy Infrastructure |
Azionario |
IE00BHZKHS06 |
47,2% |
iShares Brazil |
Azionario |
IE00B0M63516 |
42,1% |
Invesco Us Energy Sector |
Azionario |
IE00B435CG94 |
40,8% |
iShares Turkey |
Azionario |
IE00B1FZS574 |
38,5% |
► In difesa con gli Etf a minore volatilità nell’ultimo anno
Ragionamento opposto e inevitabile confronto rilassato. Con una differenza: il periodo temporale preso in considerazione si riduce inevitabilmente poiché un numero elevatissimo di Etf è entrato sul mercato solo recentemente e comunque sotto i tre anni considerati nella selezione precedente.
iShares € Government Bond 0-1 anni |
Obbligazionario |
IE00B3FH7618 |
0,10% |
Amundi Floating rate Esg € corporate |
Obbligazionario |
LU1681041114 |
0,14% |
iShares € Ultra short Bond |
Obbligazionario |
IE00BCRY6557 |
0,30% |
Xtrackers Germany Gover. Bond 1-3 anni |
Obbligazionario |
LU0468897110 |
0,52% |
► All’attacco con le azioni italiane ad alto dividendo
Quasi 30 miliardi di dividendi stanno per essere distribuiti a Piazza Affari, con un rendimento medio sul 4% ma con picchi ben più elevati. Facciamo il punto per valutare le occasioni che il mercato sta offrendo al momento in corso in un’ottica aggressiva di qui fino all’estate. Ogni fase di debolezza rappresenta comunque un’opportunità per incrementare gli yield e non di poco.
Unipolsai |
Maggio |
0,19 euro – yield 7,3% |
Stellantis |
Aprile |
1,04 euro – yield 7,1% |
Azimut |
Maggio |
1,3 euro – yield 6,2% |
Banca Generali |
Maggio e poi febbraio 2023 |
1,95 euro – yield 5,9% |
Ass. Generali |
Maggio |
1,07 euro – yield 5,7% |
Unicredit |
Aprile |
0,538 euro – yield 5,5% |
Banca Mediolanum |
Aprile |
0,35 euro – yield 4,6% |
Intesa Sanpaolo |
Maggio |
0,0789 euro – yield 3,8% |
Eni |
Maggio |
0,43 euro – yield 3,4% |
Enel |
Luglio |
0,19 euro – yield 3,3% |
Snam |
Giugno |
0,1572 euro – yield 3,2% |
In vari casi quelli indicati sono i saldi rispetto al 2021, dopo anticipi già versati nei mesi scorsi.
► In difesa mediante un Pac sull’Etc dell’oro fisico con lingotti garantiti
Il The Royal Mint Physical Gold Etc si avvicina alla quota di mezzo miliardo di $ di asset in gestione: l’ha comunicato l’emittente. Solo fino al 31 dicembre 2021, il suo Aum (Asset under management) era di 278 milioni di $, per arrivare - in data 8 marzo - a quota 489 milioni, con una crescita del 73,4% rispetto al 2021 e raggiungendo il livello più alto dal lancio nel 2020. Questo replicante è stato il primo a essere garantito da The Royal Mint e il primo Etc sull’oro lanciato in partnership con una zecca sovrana europea. Attualmente è quotato su Borsa Italiana, London Stock Exchange, Euronext Paris e Deutsche Borse.
Il sottostante |
Fornisce un’esposizione all’oro garantito al 100% da lingotti conformi agli standard Good Delivery della London Bullion Market Association e custoditi presso i caveau di The Royal Mint a Cardiff |
Isin |
XS2115336336 |
Valuta denominazione |
Usd |
Performance da inizio anno |
+9,1% |
Come gestirlo |
Soltanto con un piano di acquisto per esempio bimestrale che sarebbe meglio avviare in presenza di un ulteriore ribasso rispetto all’ultima quotazione di 17,43 euro (max anno 18,896 euro - 08/03/22) |
► All’attacco con il certificato sul metaverso
Di questo nuovo trend abbiamo già ampiamente scritto su LombardReport. Oggi aggiungiamo un tassello in più presentando anche un certificato specifico per questo sottostante. Il metaverso è un mondo digitale dove le persone possono incontrarsi e interagire in tempo reale e dove quasi tutto potrebbe essere possibile in futuro. Per soddisfare il sempre crescente interesse e fornire agli investitori uno strumento di lungo termine Vontobel ha emesso un nuovo Strategic Certificate sul Vontobel Metaverse Index.
Isin |
DE000VX7K4B3 |
Vontobel Strategy Metaverse Amc 100 |
|
Scadenza |
Non ha una scadenza prefissata ma un rimborso può essere annunciato a qualsiasi data di esercizio |
Valuta del prodotto |
Eur |
Valuta del sottostante |
Usd |
Quotazione |
Borsa Milano |
Data di emissione |
11/3/2022 |
Ultimo prezzo |
108,3 euro |
Struttura |
Replica un portafoglio di 30 società esposte direttamente al metaverso. La commissione dell’indice è del 1,25% annuo. L’indice è calcolato in Usd, esponendo gli investitori al rischio di cambio |
► In difesa fino a 8 mesi con i certificati su indici e singole azioni
Fra le tante tipologie di certificati i Bonus Cap non sempre sono presi adeguatamente in considerazione. BNP Paribas ha nelle ultime ore ampliato la propria offerta di questa tipologia con il lancio di 15 nuovi Bonus Cap quotati sul Sedex di Borsa Italiana. Dall’aereonautica all’energia, dalla siderurgica al comparto bancario, passando per i principali indici europei, tra cui il Ftse Mib e il Dax, i settori di appartenenza di azioni e indici sottostanti coprono diversi ambiti, offrendo un ventaglio di opportunità per entrare sul mercato azionario e puntare sui titoli che mostrano più resilienza.
L’aspetto di maggiore interesse è costituito dalla struttura tipica dei Bonus Cap, che permettono di ottenere un premio potenziale a scadenza (Bonus) anche in caso di ribassi del sottostante sino al livello di barriera continua, che per questa emissione è molto profondo (fino al 50% del valore iniziale). Altra caratteristica è rappresentata dalle scadenze, a 4 e a 8 mesi, che rispondono alle esigenze di protezione e rendimento degli investitori su un orizzonte temporale di breve periodo, con premi potenziali compresi tra il 7% e il 14%.
Come funzionano? Rispetto al tradizionale investimento diretto in azioni, i Bonus Cap fanno sì che a scadenza l’investitore riceverà il valore nominale più il premio se durante la vita del certificato il valore del sottostante resta sempre superiore al livello di barriera continua. Se invece è stato almeno una volta pari o inferiore, sono due gli scenari possibili: nel caso il valore del sottostante sia pari o superiore al valore iniziale si riceve il nominale più un importo commisurato alla performance del sottostante, con un massimo pari al cap; se il valore è inferiore a quello iniziale si riceve un importo commisurato alla performance del sottostante, con conseguente perdita sul capitale investito.
Isin |
Sottostante |
Bonus Cap |
Barriera continua |
Scadenza |
NLBNPIT19K35 |
Michelin |
11% a 116,106 |
60% a 62,76 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19K43 |
ArcelorMittal |
14% a 29,8053 |
50% a 13,0725 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19K50 |
Safran |
12% a 106,904 |
60% a 57,27 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19K68 |
Stm |
11% a 36,3081 |
60% a 19,626 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19K76 |
Enel |
12% a 6,4086 |
70% a 4,0054 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19K84 |
Enel |
7% a 6,1225 |
50% a 2,861 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19K92 |
Intesa SP |
9% a 2,0335 |
50% a 0,9328 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19KA2 |
Stellantis |
12% a 14,4838 |
50% a 6,466 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19KB0 |
Tenaris |
9% a 14,6878 |
60% a 8,085 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19KC8 |
Indice Ftse Mib |
8% a 24.123 |
80% a 17.868 |
17/06/2022 |
NLBNPIT19KD6 |
Indice Eurostoxx 50 |
8% a 3.786 |
80% a 2.804 |
17/06/2022 |
NLBNPIT19KE4 |
Indice Ftse Mib |
7% a 23.899 |
60% a 13.401 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19KF1 |
Indice Dax |
8% a 13.858 |
70% a 8.982 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19KG9 |
Indice Eurostoxx 50 |
9% a 3.820,7 |
70% a 2.453 |
16/12/2022 |
NLBNPIT19KH7 |
Indice Stoxx 600 Basi Resources |
8% a 722,01 |
70% a 467,91 |
16/12/2022 |
► All’attacco con titoli di Stato extralunghi ma ad alto rating
Sono letteralmente crollati per vari motivi, di cui il principale è una “duration” (sensibilità ai tassi) iper elevata. Se le Banche centrali dovessero – complice una crisi dell’economia – rinunciare alle loro politiche monetarie restrittive (più o meno annunciate o più o meno avviate) l’effetto rimbalzo diventerebbe violento, con rialzi di tutto rilievo.
Austria 0,85% 2120 |
AT0000A2HLC4 |
Rating AA+ |
Ultima quotazione 68,3 euro contro massimo ultimo anno a 111 euro |
Francia 0,5% 2072 |
FR0014001NN8 |
Rating AA |
Ultima quotazione 65,7 euro contro massimo ultimo anno a 97,4 euro |
Spagna 1,45% 2071 |
ES0000012H58 |
Rating A |
Ultima quotazione 75,2 euro contro massimo ultimo anno a 97,1 euro |
Belgio 2,25% 2057 |
BE0000343526 |
Rating AA |
Ultima quotazione 126,7 euro contro massimo ultimo anno a 150,6 euro |
Germania 0% 2052 |
DE0001102572 |
Rating AAA |
Ultima quotazione 85,5 euro contro massimo ultimo anno a 102,5 euro |
► In difesa con il Pac sui corporate Usa Esg corti
Xtrackers (DWS) propone una nuova opportunità portando sul mercato un Etf short duration della categoria Esg, che prevede un'esposizione alle obbligazioni societarie “investment grade” in dollari.
Si tratta del Xtrackers Esg Usd Corporate Bond Short Duration (Isin IE00BF8J5974), il cui obiettivo è di replicare l’andamento dell’indice Bloomberg Msci Usd Corporate Sustainable and Sri 0-5 Years Tr, che riflette la performance di oltre 1.000 obbligazioni societarie “investment grade” in Usd, con scadenza breve, compresa tra un minimo di un mese e un massimo di cinque anni, escludendo al contempo i titoli che non soddisfano specifici requisiti Esg. L’indice, che si caratterizza per un rendimento indicativo alla scadenza di circa il 2,11% e una duration modificata di 2,4 anni, applica rigorosi filtri Esg in linea con la metodologia Sri di Msci, escludendo società ● con rating Esg pari a BB o inferiore; ● con un punteggio Esg Controversies inferiore a uno; ● coinvolte in settori controversi come, ad esempio, quello degli armamenti. L’applicazione di questi filtri genera l’esclusione di circa il 30% degli emittenti inclusi nell’indice originale.
Inutile sottolineare che anche in questo caso è consigliabile un Pac nel tempo, sebbene con frequenza lunga, quale trimestrale o addirittura semestrale.
L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.