Sui motori di ricerca è questa una delle query più cliccate. Diamo allora una risposta alla paura che ormai pervade tutti (salvo gli insensibili alle tragedie del mondo!). Come proteggere i risparmi di una vita.
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Inutile perdere tempo in preamboli scontati. Basta seguire gli interventi nei dibattiti televisivi per avvertire brividi sulle evoluzioni future della guerra criminale contro l’Ucraina. L’opinione pubblica si domanda allora come salvare i propri risparmi in un quadro di incertezza totale. Tutti si chiedono inoltre quali siano gli asset (rifugio?) su cui collocarsi, tanto più se la crisi peggiorasse. Facciamo così il punto nell’ambito di questo contesto dopo aver anche intervistato vari professionisti della finanza, che hanno – ciascuno a suo modo – formulato diverse ipotesi. Naturalmente è stata esclusa quella della liquidità: gli italiani ne hanno già fin troppa!
► Inflazione, pericolo (incredibilmente) numero uno
Per Bnp Paribas “certo è che nel breve termine il rincaro delle commodity farà lievitare ulteriormente i prezzi alla produzione e al consumo”. Inevitabile allora puntare sulle obbligazioni “inflation linked” con una strategia però attiva in termini di sottostanti. Il grafico fornito dalla banca francese è inesorabile.
Come costruirlo un portafoglio anti inflazione? Qui interveniamo noi con questa ipotesi di titoli di Stato italiani e con un Etf come strumento di anticipazione delle evoluzioni inflattive in ambito europeo.
Btp€i Tf 0,1% Mg33 (Isin IT0005482994) e/o Btp€i Tf 0,15% Mg51 (Isin IT0005436701) |
I Btp Italia sono troppo cari e conviene quindi trasferirsi sui Btp€i (inflazione europea). Attenzione però allo loro rilevante volatilità, dovuta a vari fattori tecnici. Meglio metterli in portafoglio solo con prezzi sotto 100 e poi aumentarne le posizioni al variare delle quotazioni al ribasso per esempio di un 5 o 10%, a seconda della disponibilità di risorse loro destinate |
Etf Lyxor Eur 2-10 Years Inflation Expectations (Isin LU1390062245) |
Replica la cosiddetta inflazione di equilibrio data da una posizione long su “inflation linked” emessi da Francia e Germania e da una posizione short su tassi fissi francesi e tedeschi con simili duration. Ha corso molto da gennaio in poi e ora svolge un ruolo di barometro delle aspettative inflattive. E’ più da tenere sotto controllo che da mettere in portafoglio |
► Quando i certificati salvaguardano il capitale
Purtroppo l’enorme offerta di certificati fa sì che la ricerca di quelli più adatti alle proprie esigenze sia complessa. Ve ne proponiamo allora tre che soddisfano in maniera diversa la richiesta di protezione, soprattutto nei primi due casi, senza penalizzare eventuali rimbalzi futuri dei mercati.
Mediobanca Euro Stoxx Select Di Ep 080327 (Isin IT0005484180) – Borsa Italiana – valuta Eur |
Ha come sottostante l’Euro Stoxx Select Dividend 30 Index, relativo a un paniere di azioni europee ad alto dividendo, tendenzialmente meno volatili rispetto agli indici tradizionali. Portato a scadenza (molto lunga – 8/3/2027), ha due punti di forza: ● livello di protezione del capitale (strike iniziale dell'indice sottostante 1809,77 punti) pari al 95% se acquistato a 100 ma venerdì ha chiuso a 986 euro riducendo la potenziale perdita; ● fattore di partecipazione a rialzi con leva 1,4 fino a un livello massimo del 142% dello strike. Quindi potrà rimborsare un importo con cap (tetto max) pari al 158,8% del valore nominale (100% + 1,4 x 42%). Se fosse acquistato a 950 euro comporterebbe di fatto una protezione totale del capitale investito. Naturalmente potrebbe poi essere venduto sul mercato secondario a qualsiasi data nel caso non lo si volesse portare a scadenza |
Goldman Sachs Ixesgdtp Ep 031125 (Isin JE00BLS3G540) – Borsa Italiana – valuta Eur |
È un prodotto che a scadenza replica al 100% l'indice sottostante (iStoxx Global Esg Dividend Trend Index), senza alcun limite ai guadagni e con un limite alle perdite del 10% dal valore nominale (1.000 euro – strike 120,7048). C’è quindi una protezione al 90%, che in realtà è attualmente maggiore poiché il certificato si acquistava venerdì a 943,7 euro. Viene previsto dall’emittente un eventuale rimborso anticipato al 110% del nominale il 1° novembre 2022 oppure al 120% il 1° novembre 2023 o infine al 130% il 1° novembre 2024. Altrimenti la scadenza naturale è il 3/11/2025 |
Intesa Sanpaolo: nuovi Premium Cash Collect con protezione del 40% - Borsa Italiana – valuta Eur |
Data la forte discesa dei mercati puntare oggi su nuovi certificati Cash Collect significa partire con strike già bassi. In questo caso non si ha quindi una protezione totale del capitale ma piuttosto una protezione relativa rispetto a un quadro già deteriorato delle quotazioni. Per esempio nel caso degli esordienti Intesa Sanpaolo (quotati da lunedì sul Sedex) il livello di barriera al 60% è per il certificato su Assicurazioni Generali a 10,176 euro e per Enel a 3,6234 euro, cioè su quotazioni non toccate da anni. Con premi rispettivamente di 3,87 euro e di 3,65 euro annui (pur inferiori ai dividendi prevedibili per il 2022) si prevede un rimborso il 9/3/2026 al prezzo di emissione 100, maggiorato di un ulteriore premio qualora il sottostante, alla data di valutazione finale, avesse un valore maggiore o uguale alla barriera. In totale si tratta di 20 certificati riferiti a singoli sottostanti sia italiani sia esteri |
► C’è chi crede nella Cina
Secondo Fidelity International, nel contesto attuale di incertezza, gli asset cinesi, le obbligazioni legate all'inflazione e le azioni sostenute da forti bilanci aziendali e dal potere dei prezzi, contribuiranno a costruire la resilienza nei portafogli. Sugli asset cinesi non tutti sono d’accordo. Eppure potrebbero costituire un elemento protettivo considerando la discesa delle quotazioni che li caratterizza già da parecchio tempo.
Se Cina deve essere occorre inevitabilmente scegliere degli Etf a bassa volatilità (o meglio a minore volatilità rispetto agli altri) su cui operare con entrate scaglionate o con Pac, per cogliere l’occasione di eventuali ulteriori correzioni nel corso del 2022.
HSBC Msci China A Inclusion (Isin IE00BF4NQ904) – valuta di denominazione Usd |
Replica azioni della classe A cinesi, denominate in renminbi e riferite a società nazionali negoziate sulle Borse di Shanghai e Shenzhen |
Amundi Msci China (Isin LU1681043912) – valuta di denominazione Eur |
Replica i titoli cinesi della classe H più importanti e liquidi quotati sulla Borsa di Hong Kong |
► Oro, sempre lui, ma con una strategia
Operatori in disaccordo sulla forza nei prossimi mesi dei metalli preziosi. C’è chi sostiene che le loro quotazioni cresceranno e non di poco e chi invece li vede a fine corsa. Il ruolo di bene rifugio dell’oro è certamente cambiato negli ultimi anni, complici vari fattori, ma resta il compito protettivo nelle fasi in cui l’inflazione corre oltre i rendimenti dei bond a tasso fisso. È quanto sta avvenendo. Inevitabile allora pianificare entrate scaglionate o Pac ma non troppo veloci. Il grafico (tratto da ProRealTime) su periodicità settimanale espone in realtà a varie incertezze sulle evoluzioni future.
Evidenziando l’area dei 1.700 $ come separatrice fra trend rialzisti e ribassisti una strategia operativa potrebbe prevedere di andare long sopra tale livello e di andare short alla rottura all’ingiù, per trarre comunque beneficio dai suoi movimenti. Con questi strumenti.
Per il long: Invesco Physical Gold (Isin IE00B579F325) – valuta di denominazione Usd |
E’ uno degli Etc sul gold più liquidi e si caratterizza per un Ter dello 0,12%, il minore assieme al WisdomTree Core Physical Gold |
Per lo short: Wisdomtree Gold 1X Daily Short (Isin JE00B24DKC09) – valuta di denominazione Usd |
Non è a leva e non comporta quindi tutte le implicazioni tecniche negative che la leva appunto implica |
► Bond, quelli senza cedola
Il rialzo dei tassi va saputo gestire e presto si concretizzerà partendo dall’area Usa. Per evitare volatilità eccessive c’è un modo più prudente di investire sull’obbligazionario. Consiste negli zero coupon (nel caso specifico solo in euro), cioè nei titoli privi di cedole, il cui rendimento è determinato dalla differenza tra prezzo di emissione (o di acquisto) e valore di rimborso. Sono anche loro esposti ai fattori di politica monetaria ma con trend meno nervosi rispetto ai tassi fissi. Inevitabile quindi attivare delle entrate scaglionate nel tempo al variare delle quotazioni. Tre i titoli utili a tale scopo, quotati su Borsa Italiana.
Bei Nv2026 Eur zc (Isin DE0001345908) – rating AAA |
A taglio 1.000 quota sui 97 euro e garantisce attualmente un rendimento sullo 0,5%, che potrebbe però salire e non di poco nei prossimi due anni |
Comit Intesa Sanpaolo Ge2027 zc (Isin IT0000966017) – rating BBB |
A taglio 1.000 venerdì ha chiuso a 90,7 euro con un rendimento sull’1,9%, destinato pure ad aumentare in presenza di un rialzo dei tassi |
Comit Intesa Sanpaolo Fe2028 zc (Isin IT0001200390) – rating BBB |
Sempre a taglio 1.000 lo si tratta sugli 88,8 euro con un rendimento in corso sul 2% |
► Dollaro e altre valute forti solo per chi sa gestirle
Un tempo si diceva: “Se le Borse crollano ci sono due alternative sicure, oro e franco svizzero”. Oggi la divisa elvetica si dimostra meno affidabile in tale ruolo, anche perché sempre più affiancata come moneta rifugio da dollaro Usa, yen giapponese, corona norvegese e renminbi cinese. Il problema è che le volatilità dei cross valutari sono ormai cresciute, non giustificando – dati i bassi rendimenti – il classico utilizzo di obbligazioni nelle relative divise. Detenere invece pura liquidità su conti specifici si scontra con i limiti imposti oltre cui scatta l’obbligo fiscale in presenza di performance positive. L’unica strada possibile è così quella di puntare piuttosto sul dollaro Usa tornato però sotto gli 1,10 nel cross Eur/Usd, quindi molto forte, detenendo titoli di Stato Usa corti, poco esposti alla variabile duration. Di tutto quanto abbiamo visto rischia di essere la soluzione di investimento meno convincente, per due motivi: il biglietto verde per quanto resterà ancora così forte? A ogni scadenza occorrerà reperire un Treasury sostitutivo. Non tutti potrebbero avere la voglia o le conoscenze per farlo. Al momento due titoli adatti sono questi (aliquota fiscale 12,5%).
Usa T-Note 1,25% Lg2023 |
US912828S927 |
Quota sui 99,7 $ - Yield 1,5% |
Usa T-Note 1,25% Ag2024 |
US912828YE44 |
Quota sui 99,2 $ - Yield 1,9% |