SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>)
CONSIGLIAMO DI SEGUIRE IN PAPER TRADING LE OPERAZIONI PER QUALCHE SETTIMANA PRIMA DI APPLICARLE.
INCREDIBILE RECUPERO DEI MERCATI AZIONARI USA NONOSTANTE L’ESCALATION DELLA GUERRA E DELLE TENSIONI GEOPOLITICHE !!
Settimana incredibile sui mercati finanziari mondiali specialmente su quelli azionari USA nei quali avremmo firmato, dopo la rottura di tutti i supporti di inizio settimana, per non andare incontro ad un crollo ed invece tra le giornate di giovedì e venerdì abbiamo assistito ad un violento rimbalzo dall’ipervenduto fino al recupero dei sopra citati supporti andando a chiudere la settimana praticamente in pareggio. Della serie “abbiamo scherzato”.
Andando ad analizzare i listini a stelle e strisce ed il miracoloso recupero, notiamo come la temporanea eliminazione dell’incertezza sia dovuto a due veri driver:
1) lo short covering causato da sentiment e posizionamento eccezionalmente pessimisti ed esacerbato dal fatto che in molti si saranno venduti la rottura dei supporti ed oggi sono tutti in "fuorigioco".
2) I flussi in entrata sull'azionario USA, motivati dalla maggior attrattività relativa di questo mercato alla luce delle nuove circostanze. L'economia USA è più robusta, flessibile, autosufficiente sull'energy e indifferente all'impatto delle sanzioni, essendo più "chiusa" e meno legata alla domanda globale e il settore tech (v. balzi del Nasdaq) è molto più rappresentato, non avendo al suo interno, titoli ciclici e titoli industriali ad alta intensità di manodopera.
Questo implica che la volatilità è destinata a restare sui mercati, ma non che vedremo necessariamente nuovi minimi. L'impressione è che anzi, tra uno storno e un rimbalzo, potremmo avere un progressivo recupero. Quello che fa questa situazione è riportare la preferenza verso Wall Street (con la tecnologia ed i titoli ad alta crescita) per i motivi sopra citati.
I rendimenti dei titoli di Stato sono calati significativamente ovunque, i safe heaven come Oro, Yen, Franco Svizzero e lo stesso Dollaro sono andati in denaro, così come le commodity petrolio, gas (+40% quello europeo) e quelle agricole, anche se nel fine settimana sono tornate a calare in contrapposizione con il rialzo dei listini azionari.
Della guerra in atto parleremo nel capitolo dedicato, mentre per quanto riguarda le sanzioni finanziarie contro la Russia, nella settimana appena trascorsa le prime sono arrivate da parte dell’occidente e del Giappone. La UE ha annunciato alcune sanzioni, molto limitate, bloccando l’accesso ai mercati finanziari europei per le società pubbliche russe e introducendo alcune misure specifiche ad esponenti del parlamento russo. In via autonoma, la Germania ha annunciato la sospensione delle pratiche autorizzative per il North Stream 2 ma non il blocco agli acquisti di energia e l’esclusione della Russia dal circuito SWIFT, situazione che non è stata portata avanti per via dell’opposizione europea, con Germania e Italia in pole position per ovvi motivi di dipendenza dalle forniture di gas russo.
Le sanzioni USA per ora sono state indirizzate sostanzialmente a due banche elitarie (VTB e Sberbank) che finanziano il settore della difesa e dello sviluppo economico nel Paese nonché sulle nuove emissioni di debito sovrano. Biden ha anticipato che la Russia “non potrà più raccogliere fondi dall’Occidente” e il nuovo debito non potrà più essere scambiato né in USA né in UE. La White House ha di fatto congelato le attività di VTB e imposto la chiusura dei conti presso Sberbank. Sono state messe nel mirino anche altre 3 banche, che insieme a VTB e Sberbank, rappresentano circa l’80% degli asset finanziari russi. Le misure commerciali USA, in scia di quelle europee, vedono un importante esclusione delle sanzioni per garantire le transazioni legate al settore energetico. Ovviamente è tutto loro interesse in quanto parte delle attività industriali europee potranno essere delocalizzate negli USA a causa dell’alto costo energetico.
A seguito dello scoppio della guerra, a livello di rialzo dei tassi, il mercato ora si aspetta che la prima mossa della FED sarà solo di un quarto di punto percentuale rispetto alle previsioni precedenti che scontavano, pronti via, un rialzo di mezzo punto percentuale.
In USA, il rendimento del decennale crollato di circa 13 bps all’1.86% grazie al rally dei Bond in contrapposizione alle forti vendite sull’azionario, è tornato a salire chiudendo la settimana appena sotto il 2%. Mentre rimangono sotto pressione i rendimenti di breve termine tanto che gli investitori, dal primo gennaio al 16 febbraio hanno prelevato denaro dai fondi obbligazionari e del mercato monetario al ritmo più veloce degli ultimi anni. Secondo i dati di Morningstar Direct i fondi prelevati in questo lasso di tempo ammontano a ben 148 mld $.
Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Massacrato ad inizio settimana, il listino ha avuto una reazione imponente tanto da rientrare sopra il valido supporto dell’area 14000 e nel canale discendente di volatilità., chiudendo in guadagno rispetto alla chiusura della scorsa settimana. Come riportato in precedenza le sanzioni alla Russia non dovrebbero impattare sui conti delle società ad alta crescita inoltre diventa molto probabile, se non certo, che la FED non interverrà in modo aggressivo sul rialzo dei tassi a Marzo. Graficamente, come scritto nelle scorse settimane, abbiamo provveduto a riportare le 3 onde correttive avendo l’indice rotto i supporti del minimo del 04 ottobre 2021 in area 14380 ed anche quello dei 14000. Quindi, come si evince dal grafico, per questa settimana, con i dovuti alti e bassi causati dalle varie news provenienti dall’Ucraina e dalle dichiarazioni delle alte cariche dei vari Governi interessati, abbiamo come prima resistenza l’area 14475/14500 (ritracciamento del 38,2% del movimento correttivo A-B-C) e l’area 15000 (ritracciamento del 50% del movimento correttivo A-B-C oltre M.M. a 200). Viceversa, al ribasso il re-test di area 13000. Come ben sapete, vista l’alta volatilità presente, notizie o azioni particolarmente cruente possono far scivolare i valori oltre tale soglie, soprattutto in intraday, prima di essere metabolizzate. Situazione che ovviamente non ci auguriamo. La settimana si è chiusa a 14189.16 con un guadagno del + 1,28% che porta ad un deficit da inizio anno del –13,06%.
Gran bel recupero anche per l’indice S&P500 che in scia al Nasdaq100 chiude la settimana in guadagno rispetto a quella precedente. Ovviamente avendo perso meno dell’indice tech in questo scorcio di 2022 è anche quello messo meglio graficamente avendo recuperato ben due supporti infranti e ritornato sopra la mediana del canale ribassista di volatilità. Anche su questo indice abbiamo provveduto a modificare il conteggio delle onde avendo rotto al ribasso i minimi di onda d del 04 ottobre 2021. Notiamo ora che il rimbalzo settimanale si è fermato esattamente sula resistenza posta in area 4385 (ritracciamento del 38,2% della correzione A-B-C), cui seguirà la resistenza posta in area 4460 (ritracciamento del 50% del movimento A-B-C non che area dove staziona la M.M. a 200). Non mi spingerei oltre con le previsioni, almeno per questa settimana, fermo restando che sul grafico è ben riportato il livello della successiva resistenza. Al ribasso, possibile re-test dei minimi di giovedì in area 4100 e mi fermerei qui. Ovviamente il discorso sulla volatilità fatto sul Nasdaq100 è valido anche per codesto indice, anche se in forma leggermente minore. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4384.65, con un guadagno del + 0,82% che porta a segnare un – 8,00% da inizio anno.
Passiamo infine all’indice DOW JONES unico indice a non aver recuperato come gli altri due fermandosi ad un sostanziale pareggio rispetto alla chiusura della scorsa settimana. Graficamente anche su questo indice abbiamo disegnato la correzione in atto in tre onde A-B-C avendo rotto al ribasso i minimi del 18 giugno 2021. La reazione dai minimi ha riportato i valori entro il canale ribassista di volatilità e si sono fermati esattamente sulla resistenza del 38,2% del movimento ribassista A-B-C in area 34000 con possibilità di estendere tale reazione in area 35000 dove incrocia la M.M. a 200. In caso contrario, abbiamo il re-test del minimo di giovedì in area 32300. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 34058.75 con una perdita del – 0,06% che porta a segnare un – 6,27% da inizio anno.
ORO INDEX
Per quanto riguarda la commodity, spiace dirlo, ma ha fallito nuovamente il breakout dei prezzi sopra la resistenza posta in area 1920 $/z. chiudendo la settimana, addirittura sotto la quota psicologica dei 1900 $/oz. Anche se la storia mostra come i rally dell’Oro e dell’Argento basati su tensioni geopolitiche siano di breve durata, questa volta si è assistito ad una semplice fiammata della durata di un giorno il che porta a pensare ad un’inversione dei prezzi nel prossimo futuro.
Vedremo. Nel frattempo i prezzi si sono riportati nel range 1920-1850 $/oz e non escludiamo che possano riportarsi nel range più basso, quindi tra 1850 e 1770 $/oz.
Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, notiamo che il Platino dopo la fiammata di giovedì scorso a 1130 $/oz si è riportato immediatamente in area 1050 $/oz., sempre sopra la M.M. semplice a 200 ma nel consueto range 1050-1000 $/oz. dove staziona un importante supporto. Discorso analogo per l’Argento per quanto riguarda la fiammata di giovedì che ha portato i prezzi a superare addirittura i massimi di novembre 2021 sopra i 25,50 $/oz., ma graficamente diverso in quanto è ben visibile il rialzo in corso anche se frenato dalla resistenza della M.M. a 200. L’obiettivo rimane sempre quello di rompere al rialzo detta M.M. e consolidare sopra di essa. Supporto l’area 23,0 $/oz.
La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1887.60 $/oz., con una perdita del – 0,64% che porta ad un guadagno del + 3,23% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1888.70 $/oz. con una perdita del – 0,30%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES APRILE 2022:
LA POLITICA USA – RUSSIA – (EUROPA)
Dalla tensione, purtroppo, si è passati all’azione. All’alba di giovedì scorso il presidente russo Vladimir Putin in un discorso alla nazione ha annunciato l’avvio di “un’operazione militare speciale” contro l’Ucraina, a pochi giorni dal riconoscimento delle repubbliche di Donetsk e Lugansk (avvenuto lunedì scorso), situate nel Donbass, lungo il confine orientale ucraino. L’obiettivo dell’operazione militare dichiarato da Putin sarebbe: “proteggere le persone che sono state oggetto di violenza e genocidio da parte del regime di Kiev per otto anni” nel Donbass. Nel suo discorso Putin ha parlato di sicurezza della Russia, facendo esplicito riferimento alla presunta espansione della NATO ad est: “È ben noto che per 30 anni abbiamo insistentemente e pazientemente provato a raggiungere un accordo con i principali paesi della NATO su principi di uguale e inviolabile sicurezza in Europa. In risposta alle nostre proposte, abbiamo costantemente incontrato cinica menzogna e bugie o tentativi di fare pressioni e ricattare, mentre la NATO, nonostante tutte le nostre proteste e preoccupazioni ha continuato ad espandersi costantemente. La macchina da guerra si sta muovendo e, ripeto, si sta avvicinando ai nostri confini”. Per Putin il problema non è la NATO in sé (“è solo uno strumento della politica estera statunitense”), ma il clima ostile alla Russia che secondo lui si starebbe creando nei territori confinanti: “Per gli Stati Uniti e i suoi alleati, questa è la cosiddetta politica di contenimento della Russia, [che porta] ovvi benefici geopolitici. E per il nostro paese, è in definitiva una questione di vita o di morte, una questione del nostro futuro storico come popolo”.
E mentre l’esercito russo si preparava a scatenare la propria offensiva, nel suo discorso il Presidente Putin presentava l’operazione come una smilitarizzazione e “denazificazione” dell’Ucraina, invitando l’esercito ucraino a “deporre le armi immediatamente e andare a casa” e lanciando un avvertimento per “coloro che potrebbero essere tentati di intervenire negli eventi in corso”, ovvero: “Chiunque provi ad ostacolarci o minacciare il nostro paese o la nostra gente, dovrebbe sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà conseguenze che non avete mai affrontato nella storia. Siamo pronti a qualsiasi svolta degli eventi. Tutte le decisioni necessarie a riguardo sono state fatte. Spero che sarò ascoltato”.
Quindi, all’alba di giovedì Putin puntava il dito contro il governo di Kiev (“tutta la responsabilità per un possibile spargimento di sangue sarà sulla coscienza del regime in carica in Ucraina”), Biden rispondeva che “il Presidente Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite e sofferenze umane” affermando che “solo la Russia è responsabile della morte e distruzione che questo attacco porterà”. E intanto partiva l’offensiva delle forze russe con esplosioni nelle principali città dell’Ucraina, compresa la capitale Kiev, e l’apertura di tre diversi fronti: uno a nord, al confine con la Bielorussia, uno ad est nel Donbass ed un terzo a sud, in Crimea.
Tass, agenzia di stampa ufficiale russa, sabato riportando le parole del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha spiegato che venerdì pomeriggio Putin aveva dato l’ordine alle sue truppe di fermare l’avanzata in territorio ucraino per colloqui attesi con Kiev. Sempre secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa sabato l’avanzata sarebbe ripresa in seguito al rifiuto di negoziazioni.
Gli ucraini provano a contenere l’avanzata russa sul campo, mentre gli occidentali reagiscono all’invasione dell’Ucraina con sanzioni ai danni di Mosca e con sostegno a Kiev. Sabato sera il cancelliere tedesco Olaf Scholz in un tweet ha annunciato l’invio di armi all’Ucraina: “L’invasione russa segna un punto di svolta. È nostro dovere sostenere l’Ucraina al meglio nella difesa contro l’esercito invasore di Putin. Questo è il motivo per il quale stiamo inviando 1000 armi anti-carro e 500 missili Stinger ai nostri amici in Ucraina”. Da Washington un’ulteriore spesa di 350 milioni di dollari per finanziare la resistenza ucraina: “Questo pacchetto includerà ulteriore assistenza difensiva letale per aiutare l’Ucraina ad affrontare le minacce corazzate, aviotrasportate e di altro tipo che sta fronteggiando ora”, ha dichiarato sabato il segretario di stato degli Stati Uniti, Antony Blinken. “Questo porta ad oltre 1 miliardo di dollari il totale dell’assistenza per la sicurezza che gli Stati Uniti hanno impegnato in Ucraina nell’ultimo anno”. Ieri inoltre la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, oltre ad aver dichiarato che l’UE vuole che l’Ucraina entri nell’Unione, ha annunciato che l’UE per la prima volta finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggiamenti ad un paese sotto attacco.
E poi c’è il capitolo sanzioni. Nella tarda serata di sabato Stati Uniti, Canada, Regno Unito ed Unione Europea hanno trovato un accordo per un provvedimento che ha l’obiettivo di colpire ed isolare l’economia della Russia, ovvero la rimozione di alcune banche russe dal sistema di pagamento Swift. “Per prima cosa ci impegniamo a rimuovere dal sistema di pagamento Swift un certo numero di banche russe. Questo fermerà la loro operatività e bloccherà importazioni ed esportazioni russe, minerà la loro capacità di operare globalmente”, ha detto la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
In una nota congiunta di USA, Canada, Regno Unito e leader della Commissione Europea, Francia, Germania e Italia, e riportata dal sito della Casa Bianca, si legge: “Mentre le forze russe scatenano il loro assalto su Kiev e altre città ucraine, siamo decisi a continuare ad imporre costi sulla Russia che isoleranno ulteriormente la nazione dal sistema finanziario internazionale e dalle nostre economie. Applicheremo queste misure nei prossimi giorni”. Nel comunicato vengono poi elencate le misure che gli stati si impegnano ad adottare. Oltre alla già citata esclusione di alcune banche russe dal sistema Swift, nel mirino c’è anche la banca centrale russa, oggetto di misure restrittive volte ad impedirle di utilizzare le sue “riserve internazionali in modi che pregiudicano l’impatto delle nostre sanzioni”. Viene inoltre preso l’impegno ad adottare misure per limitare la vendita di cittadinanza, i cosiddetti “passaporti d’oro”, che “permettono a facoltosi russi legati al governo russo di diventare cittadini dei nostri paesi e ottenere l’accesso ai nostri sistemi finanziari”. E ancora, il lancio di una task force transatlantica per garantire l’applicazione delle misure “identificando e bloccando gli asset di individui ed aziende sanzionate che esistono all’interno delle nostre giurisdizioni”; inoltre l’impegno ad applicare sanzioni anche nei confronti di “ulteriori funzionari russi e élite vicine al governo russo, così come alle loro famiglie e loro responsabili per identificare e congelare i beni che detengono nelle nostre giurisdizioni”. Infine viene anche annunciato che sarà rafforzato il coordinamento contro “disinformazione e altre forme di guerra ibrida”. Ieri, domenica 27 febbraio, l’agenzia di stampa russa TASS ha riportato una dichiarazione della Banca Centrale della Russia, nella quale la stessa sostiene di avere “risorse e strumenti necessari per mantenere la stabilità finanziaria e garantire il funzionamento ininterrotto del settore finanziario”, specificando anche che i fondi sui conti dei clienti sono “al sicuro e disponibili in qualsiasi momento”.
Sempre nella giornata di ieri Ursula von der Leyen ha annunciato anche un pacchetto di sanzioni per la Bielorussia e misure che riguarderanno l’informazione russa: “Con una mossa senza precedenti vieteremo la presenza in UE della macchina mediatica del Cremlino. Russia Today e Sputnik, che sono controllate dal governo, e le testate a loro legate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Putin e creare divisioni nell'Unione. Stiamo sviluppando gli strumenti per vietare questa disinformazione tossica e dannosa in Europa". La Presidente della Commissione Europea, inoltre, ha annunciato misure restrittive anche per i voli: “Stiamo chiudendo lo spazio aereo dell'UE ai russi. Proponiamo un divieto a tutti gli aerei di proprietà registrati o controllati dalla Russia di atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell'UE"; misura che riguarderà anche i jet privati degli oligarchi.
Ieri Vladimir Putin ha messo in stato d’allerta il sistema difensivo nucleare russo. Una reazione che, come riporta TASS, sarebbe una risposta alle dichiarazioni degli occidentali. “Gli alti funzionari nei paesi leader della NATO hanno fatto dichiarazioni aggressive contro il nostro paese. Per questo motivo, do ordine al ministro della difesa e al capo dello stato maggiore di introdurre un regime speciale di missioni di combattimento nelle forze di deterrenza dell’esercito russo”, ha detto Putin ad un incontro con il ministro della difesa Sergey Shoigu e con il capo dello stato maggiore Valery Gerasimov.
In giornata, al confine tra Bielorussia ed Ucraina, ci sarà un incontro senza precondizioni tra una delegazione ucraina ed una russa. Zelensky a riguardo del colloquio ha dichiarato: “Non credo molto all’esito di questo incontro, ma lasciate che ci provino, così che poi nessun cittadino dell’Ucraina abbia più dubbi circa il fatto che io, come Presidente, ho provato a fermare la guerra”.
Se gli occidentali si mostrano compatti nella scelta di applicare sanzioni, un’altra potenza mondiale come la CINA non si ritrova su questa linea, come leggeremo nel prossimo capitolo.
LA POLITICA USA - RUSSIA – CINA
Come riporta il quotidiano cinese Global Times, secondo Pechino sanzioni unilaterali interferiranno con il processo di una soluzione politica. E questa sarebbe la posizione espressa sabato dal ministro degli esteri della Repubblica Popolare Cinese, Wang Yi, in una telefonata con la sua omologa tedesca Annalena Baerbock. Sempre secondo quanto riportato dal Global Times, Wang avrebbe sottolineato che la CINA sostiene una soluzione politica e tutti gli sforzi che contribuiscono a calmare la situazione e che, nelle circostanze di un’espansione verso est della NATO, le aspirazioni di sicurezza di Mosca dovrebbero essere affrontate adeguatamente. Secondo Wang la NATO dovrebbe riconsiderare il suo posizionamento e le sue responsabilità, e la mentalità da Guerra Fredda basata sul confronto di blocco dovrebbe essere abbandonata.
Il ministro degli esteri della Repubblica Popolare Cinese, Wang Yi, ma nei giorni precedenti anche Hua Chunying, un portavoce del ministero degli Esteri cinese avevano detto: “Dal 2011, gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia”. “Tuttavia, le sanzioni statunitensi hanno risolto qualche problema? Il mondo è un posto migliore grazie a queste sanzioni? La questione ucraina si risolverà grazie alle sanzioni statunitensi alla Russia? La sicurezza europea sarà garantita meglio grazie alle sanzioni statunitensi alla Russia?". Hua inoltre aveva indicato gli USA come “colpevoli” della crisi ucraina, "aumentando le tensioni, creando panico e persino esaltando la possibilità di una guerra".
Secondo Tom Rafferty, analista con sede a Pechino presso l'Economist Intelligence Unit: "Il livello di sostegno cinese alle azioni russe potrebbe essere un fattore influente nel plasmare una crisi in evoluzione". Per Jakub Jakobowski, un ricercatore senior del programma cinese presso l'Eastern Studies Center di Varsavia: “A meno che l'Occidente non metta un costo davvero tangibile per la CINA, essa comunque aiuterà la Russia dietro le quinte”. Le grandi banche politiche cinesi, che sono distinte dai suoi prestatori commerciali sostenuti dallo stato, dovrebbero essere canali critici per il sostegno economico. Secondo AidData, un laboratorio di ricerca internazionale presso il College of William & Mary in Virginia, la Russia è di gran lunga il più grande beneficiario di prestiti da parte di istituzioni ufficiali del settore, per un totale di 151 miliardi di dollari tra il 2000 e il 2017. Si ritiene che la China Development Bank e la Export-Import Bank of China, in particolare, siano isolate dalle sanzioni occidentali a causa della mancanza di interessi commerciali statunitensi. Per Rafferty: “Hanno meno esposizione al sistema del dollaro e più opzioni per finanziare cose in modi diversi o innovativi che sono meno vulnerabili alle misure sanzionatorie".
Recentemente, la russa Gazprom e la cinese CNPC hanno firmato un accordo di 25 anni relativamente al gasdotto Power of Siberia, che dovrebbe raggiungere la piena capacità nel 2025. Rosneft, principale produttore di greggio russo, invece, ha trovato un accordo con CNPC per 100 milioni di tonnellate di petrolio da fornire alla Cina in dieci anni.
DATI MACROECONOMICI
L’S&P/Case-Shiller Home Price Index rilasciato da Standard & Poor’s, che valuta le variazioni nel valore del mercato immobiliare residenziale in 20 regioni degli USA, a dicembre registra una crescita su base annua del 18,6%, andando oltre al dato di novembre del 18,3%. Il dato a livello mensile di dicembre, invece, registra un +1,1% dopo il +1,0% di novembre.
Il dato preliminare sul PMI manifatturiero, elaborato da Markit Economics, a febbraio si attesta a quota 57,5 punti segnando un rialzo rispetto al dato di gennaio pari a 55,5 punti e rispetto al consensus, fissato a 56 punti.
Il dato preliminare relativo al settore dei servizi fa un bel balzo passando dai 51,2 punti di gennaio agli attuali 56,7, andando ben oltre alla previsione di 53,0 punti.
Praticamente in linea con le previsioni il dato sulla fiducia dei consumatori rilasciato dal Conference Board, che a febbraio si attesta a quota 110,5 punti, appena sopra al consensus di 110.0 punti. Segnando però una contrazione rispetto ai 111,1 punti di gennaio (rivisti da 113,8 punti).
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 19 febbraio sono state 232 mila, appena sotto al consensus di 235 mila. La settimana precedente, quella terminata il 12 febbraio, le richieste erano state 249 mila (dato rivisto da 248 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.
Il dato preliminare del PIL relativo al quarto trimestre dello scorso anno segna una crescita del 7%, così come indicato dal consensus. Il precedente dato preliminare pubblicato a fine gennaio indicava una crescita del 6,9%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
A gennaio il dato mensile sulle vendite di nuove case si attesta a quota 801 mila, deludendo il consensus fissato a 806 mila e facendo segnare una contrazione rispetto al dato di dicembre di 839 mila (rivisto da 811 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Il Chicago Fed National Activity Index, indice mensile rilasciato dalla Federal Reserve Bank di Chicago che stima l’attività economica generale e le pressioni inflazionistiche correlate, passa dal +0,07 punti di dicembre (dato rivisto da -0,15 punti) al +0,69 punti di gennaio.
Gli ordini di beni durevoli a livello mensile a gennaio registrano una crescita superiore a quella di dicembre dell’1,2%, facendo segnare un rialzo dell’1,6%, contro un consensus del +0,8%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Al rialzo il dato di gennaio sugli ordini di beni strumentali che esclude il settore della difesa ed aeronautico. Nello specifico, la crescita è dello 0,9%, ovvero appena superiore a quella indicata dal consensus (+0,5%) ma ben superiore a quella registrata a dicembre (+0,4%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
L’indice dei prezzi di spesa per consumi personali core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) a livello mensile a gennaio registra una crescita dello 0,5%, equivalente a quella realizzata a dicembre ed in linea con le previsioni.
Il dato annualizzato a gennaio segna un +5,2%, dopo il +4,9% di dicembre. Praticamente rispettato il consensus, fissato al 5,1%. I due dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Il dato mensile sulla spesa personale a gennaio segna un +2,1%, riprendendosi dalla contrazione del –0,8% di dicembre (dato rivisto da -0,6%). La crescita prevista era dell’1,5%, inferiore a quella che si è poi manifestata.
Dopo il +0,4% di dicembre (rivisto da +0,3%), il reddito personale non si muove (+0.0%) e non perde punti come indicato dal consensus (-0,3%). I due dati sono rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan fa un bel passo indietro, passando dai 67,2 punti di gennaio ai 62,8 punti di febbraio. Il consensus prevedeva un calo anche superiore, fino a 61,7 punti.
PORTAFOGLI AZIONARI
Nonostante gli avvenimenti geopolitici contrari agli investimenti azionari, la settimana è passata tra luci ed ombre nei nostri Portafogli. Evidenti le tre batoste nel Portafoglio Storico con la vendita in STOP sui titoli italiani PIRELLI (- 12,11%) e DIGITAL VALUE (- 14,38%) con la strategia SwingItalia e sul titolo USA WORKDAY (-15,78%) con la strategia Nasdaq Weekly.
Mentre nel portafoglio “The Challenge”, a riprova della strategia difensiva a medio-lungo termine, la buona notizia riguarda il nostro investimento che, brutto da dirsi ma la realtà lo impone, il giorno dell’invasione russa in Ucraina ha fatto balzare il prezzo dell’Oro ad un massimo di 1976,5 $/oz portando i prezzi dell’ETC PHAU a superare, di poco, il nostro target posto a 166 € con un guadagno del + 14,48%. Nel contempo siamo riusciti ad acquistare l’ETF L&G CYBER SECURITY e L’ETF WISDOMTREE CRUDE OIL WTI SHORT ai nostri prezzi. Inoltre nell’attesa di capire meglio come evolve la situazione in Ucraina e gli eventuali colloqui di mediazione, abbiamo messo nel mirino 4 titoli azionari Usa e 4 titoli italiani che contiamo di inserire nella sez. “nuovi ordini” appena possibile ed, ovviamente, ai nostri prezzi.
Alla prossima.
PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.
AMERICAN ELECTRIC POWER + 4,38 %. La società è una holding di servizi pubblici che, attraverso le sue controllate, fornisce servizi elettrici, costituiti da generazione, trasmissione e distribuzione, su base integrata ai propri clienti al dettaglio, ha riportato un utile nel quarto trimestre 2021 pari a 0,98 $/az. su un fatturato pari a 4,10 mld $. La stima degli analisti per utili era pari a 0,93 $/az. su un fatturato pari a 3,73 mld $. I ricavi sono cresciuti del 13,6% su base annua. La società ha affermato che continua ad aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 4,87 e 5,07 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 4,96 $/az.
Nicholas Akins, Presidente e A.D. di AEP, ha affermato: "Le nostre ottime prestazioni nel 2021 sono state guidate da continui investimenti strategici in un sistema energetico pulito, affidabile, resiliente ed economico a vantaggio dei nostri clienti e delle comunità. Mentre continuiamo a costruire il nostro successo nell'investimento di capitale e nell'ottimizzazione del nostro portafoglio per supportare la crescita degli utili, siamo lieti di condividere che stiamo aumentando le nostre previsioni sugli utili operativi per il 2022 da 4,87 a 5,07 $/az., aumentando l’obiettivo del tasso di crescita dal 6% al 7% e portando il nostro obiettivo sul debito dal 14% al 15%. Infine, come annunciato a ottobre, prevediamo di concludere la vendita delle nostre attività nel Kentucky nel secondo trimestre del 2022 una volta che avremo ricevuto le necessarie approvazioni normative statali e federali. Stiamo lavorando a stretto contatto con la società Liberty per garantire una transizione senza intoppi per i clienti nella zona e i dipendenti del Kentucky che si trasferiranno a Liberty dopo la chiusura della vendita".
ANSYS + 8,28%. La società che sviluppa e commercializza software e servizi di ingegneria utilizzati da ingegneri, designer, ricercatori e studenti in un ampio spettro di industrie e università compresi i settori aerospaziale, automobilistico, manifatturiero, elettronico e biomedicale, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 2,81 $/az. su un fatturato di 655.70 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,71 $/az. su un fatturato pari a 642.39 mln $. I ricavi sono cresciuti del 5,1% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2022 tra 1,05 e 1,22 $/az. su un fatturato tra 395,0 e 420,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,23 $/az. su un fatturato di 400.87 mln $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno 2022 tra 7,64 e 8,10 $/az. per un fatturato tra 2,03 e 2,10 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2021 per gli utili è pari a 7,92 $/az. su ricavi pari a 2,09 mld $.
In una nota la società ha dichiarato: "Le nostre solide prestazioni nel 2021 riflettono le solide relazioni con i clienti e la leadership del portafoglio di simulazione, che vanno dai migliori solutori multi-fisici a potenti capacità di analisi matematica e modellazione, nonché la nostra piattaforma di simulazione completa. Da questa base, abbiamo ottenuto ACV (actual cash value) a due cifre e crescita dei ricavi offrendo al contempo alti margini per il nostro settore. Di recente abbiamo rilasciato l'ultima versione del nostro portafoglio di prodotti, Ansys 2022 R1, che abbiamo ampliato con le acquisizioni di Phoenix Integration e Zemax, consentendo ai clienti di risparmiare tempo e denaro stimolando l'innovazione. Con il nostro impareggiabile portafoglio di prodotti, relazioni ampie e profonde con i clienti e una solida esecuzione, siamo entusiasti del nostro successo nel 2022 e oltre".
AUTODESK + 1,28%. E’ una società di software e servizi di progettazione, che offre soluzioni ai clienti nei mercati dell'architettura, dell'ingegneria, delle costruzioni, della produzione, delle infrastrutture e dei media digitali, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 1,50 $/az. su un fatturato di 1,21 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,44 $/az. su un fatturato pari a 1,19 mld $. I ricavi sono aumentati del 16,6% su base annua. Inoltre la società ha detto che prevede utili nel primo trimestre fiscale 2023 tra 1,30 e 1,36 $/az. su un fatturato tra 1,145 e 1,16 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,46 $/az. su un fatturato di 1,16 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2023 tra 6,46 e 6,83 $/az. per un fatturato tra 5,02 e 5,12 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2023 per gli utili è pari a 6,78 $/az. su ricavi pari a 5,13 mld $.
Il CEO della società, Andrew Anagnost, ha affermato: "Fornendo maggiore valore ai nostri clienti attraverso il cloud e guidandoli verso nuovi modi di lavorare, stiamo costruendo partnership durature e crescita condivisa. Con il costante investimento in tecnologia e talento e con l'evoluzione del nostro modello di business e della customer experience, sono entusiasta e ottimista riguardo al futuro di Autodesk. Tassi di rinnovo robusti, forte crescita degli abbonamenti e vendite digitali in rapida espansione hanno portato a ricavi record nel quarto trimestre e nell'intero anno, con alti margini operativi e flusso netto di cassa. La nostra performance competitiva ci sta preparando bene per l’anno fiscale 2023”.
BIOMARIN PHARMA – 8,09%. L'azienda che sviluppa e commercializza biofarmaci innovativi per malattie gravi e condizioni mediche, ha riportato una perdita nel quarto trimestre 2021 pari a 0,32 $/az. su un fatturato di 449.80 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,32 $/az. su un fatturato pari a 442.39 mln $. I ricavi sono diminuiti dello 0,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 tra 2,05 e 2,15 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 2,14 mld $.
BioMarin ha annunciato aggiornamenti sui suoi programmi sperimentali di terapia genica in fase di sviluppo clinico. Nel febbraio 2022, l'azienda ha ricevuto ulteriori richieste dalla FDA per le informazioni necessarie per risolvere la sospensione clinica dello studio PHEARLESS di fase 1/2 di BMN 307 pubblicato a settembre 2021. BMN 307 è una terapia genica AAV5-fenilalanina idrossilasi umana in fase di studio in adulti con fenilchetonuria. La FDA ha richiesto dati da ulteriori studi non clinici per valutare il rischio oncogenico teorico per i partecipanti allo studio umano, che dovrebbe richiedere diversi trimestri. L'arruolamento è stato completato nello studio di fase 3 in corso 270-303 per valutare la sicurezza e l'efficacia di valoctocogene roxaparvovec, una terapia genica AAV5, in combinazione con corticosteroidi profilattici in persone con emofilia grave A. I risultati dell'analisi di 52 settimane di questo studio sono attesi per la prima metà del 2023. BioMarin ha in corso numerosi studi clinici nel suo programma completo di terapia genica per il trattamento dell'emofilia A che rimangono in corso e/o continuano ad arruolare partecipanti. Inoltre, l'azienda sta conducendo uno studio di fase 1/2 con la dose di 6e13 kg/vg di valoctocogene roxaparvovec in circa 10 partecipanti con anticorpi AAV5 preesistenti, nonché un altro studio di fase 1/2 con la dose di 6e13 vg/kg di valoctocogene roxaparvovec in persone con emofilia A con inibitori del fattore VIII attivi o precedenti. Lo studio HAERMONY di Fase 1/2 dell'azienda per valutare BMN 331, una terapia genica sperimentale mediata da AAV5 per le persone che vivono con angioedema ereditario, è aperto per l'arruolamento. Inoltre, la FDA ha concesso lo stato di designazione di malattia orfana a BMN 331.
BOOKING HLDG – 12,80%. La più grande agenzia di viaggi online del mondo che offre servizi, dall'alloggio ai biglietti aerei fino al noleggio auto, ha riportato un utile nel quarto trimestre 2021 pari a 15,83 $/az. su un fatturato di 3,00 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 13,68 $/az. su un fatturato pari a 2,85 mld $. I ricavi sono cresciuti del 140,8% su base annua.
Glenn Fogel, CEO della società, ha affermato: “Nonostante l'impatto negativo sui viaggi derivanti da Omicron alla fine del quarto trimestre, abbiamo ottenuto ricavi e risultati EBITDA rettificati migliori delle nostre aspettative. Sono incoraggiato dal significativo miglioramento delle prenotazioni che abbiamo visto finora nel primo trimestre del 2022. Ritengo che siamo ben posizionati con la ripresa della domanda di viaggi, tuttavia prevediamo che ci saranno ancora periodi in cui il COVID influirà negativamente sulle tendenze dei viaggi nel corso dell'anno. Mentre guardiamo al 2022, rimaniamo focalizzati sul portare vantaggi per i nostri clienti viaggiatori e per i partner di fornitura ed allo stesso tempo perseguendo le nostre priorità strategiche.
Le prenotazioni di viaggi del quarto trimestre sono state pari a 19,0 mld $, con un aumento del 160% rispetto al trimestre dell'anno precedente. Le notti in camera prenotate nel quarto trimestre sono aumentate del 100% rispetto al trimestre dell'anno precedente”.
CADENCE DESIGN + 13,33%. La società concede in licenza software di automazione della progettazione elettronica, ven-de o concede in locazione tecnologia hardware e proprietà intellettuale e fornisce servizi di progettazione e metodologia in tutto il mondo per aiutare a gestire e accelerare i processi di sviluppo di prodotti elettronici, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,82 $/az. su un fatturato di 773.0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,76 $/az. su un fatturato pari a 757.19 mln $. I ricavi sono cresciuti del 1,7% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il primo trimestre 2022 compresi tra 1,00 e 1,04 $/az. su un fatturato compreso tra 850,0 e 870,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,82 $/az. sui ricavi pari a 771.62 mln $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 3,70 e 3,80 $/az. su ricavi tra 3,32 e 3,38 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 3,56 $/az. su ricavi di 3,24 mld $.
Anirudh Devgan, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Cadence ha prodotto risultati aziendali eccezionali per il 2021, guidati dalle nostre soluzioni altamente innovative e dall'eccezionale lavoro da parte del team. Abbiamo accelerato la nostra strategia di progettazione di sistemi intelligenti, introducendo oltre una dozzina di prodotti innovativi significativi e realizzando acquisizioni strategiche chiave. Con le tendenze del settore generazionale che continuano a guidare una solida attività di progettazione sia presso le società di semiconduttori che di sistemi, non vedo l'ora che Cadence porti ulteriori clienti e azionisti di successo. La crescita triennale costante dei ricavi CAGR (rendimento medio di un investimento) continua a guidare l'espansione del margine operativo e la qualità di questi miglioramenti negli utili si sta manifestando nella nostra liquidità operativa che ha raggiunto 1,1 mld $ nell'anno. Sono lieto di poter dire che possiamo costruire una prospettiva forte per il 2022".
EBAY – 1,55%. La società è una piattaforma commerciale e fornisce mercati online per la vendita di beni, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,05 $/az. su un fatturato di 2,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,99 $/az. su un fatturato pari a 2,61 mld $. I ricavi sono diminuiti del 8,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel primo trimestre 2022 tra 1,01 e 1,05 $/az. su un fatturato tra 2,43 e 2,48 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,10 $/az. su un fatturato di 2,62 mld $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 4,20 e 4,40 $/az. su ricavi tra 10,3 e 10,5 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 4,51 $/az. su ricavi di 10,95 mld $.
In una nota la società ha dichiarato: “Alla fine del quarto trimestre 2021 gli acquirenti attivi annuali sono diminuiti del 9%, per un totale di 147 milioni di acquirenti attivi globali. I venditori attivi annuali sono diminuiti dell'8%, per un totale di 17 milioni di venditori attivi globali.
Il consiglio di amministrazione ha dichiarato un dividendo trimestrale di 22 centesimi per azione, in aumento del 22% rispetto al dividendo trimestrale precedente e un'autorizzazione al riacquisto di azioni ampliata di ulteriori 4 mld $. Il dividendo è pagabile il 18 marzo agli azionisti registrati a partire dal 10 marzo”.
INTUIT + 1,25%. La società che crea soluzioni di gestione aziendale e finanziaria che aiutano a semplificare l'attività della vita di piccole imprese, consumatori e professionisti della contabilità, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2022 pari a 1,55 $/az. su un fatturato di 2,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,85 $/az. su un fatturato pari a 2,73 mld $. I ricavi sono aumentati del 69,6% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel terzo trimestre fiscale 2022 tra 7,51 e 7,57 $/az. su un fatturato tra 3,564 e 3,591 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 7,17 $/az. su un fatturato di 5,2 mld $. Infine la società ha detto di aspettarsi utili per l’intero anno fiscale 2022 tra 11,48 e 11,64 $/az. per un fatturato tra 12,165 e 12,30 $ mld. L'attuale stima degli analisti per il 2022 per gli utili è pari a 11,70 $/az. su ricavi pari a 12,27 mld $.
Sasan Goodarzi, A.D. della società, ha affermato: "Vediamo un continuo forte aumento in tutta l'azienda mentre ci concentriamo sulla nostra missione di alimentare la prosperità e risolvere i maggiori problemi finanziari dei nostri clienti. La nostra piattaforma continua a prosperare poiché la digitalizzazione è più importante che mai e siamo orgogliosi di aiutare i clienti a ottenere le soddisfazioni che meritano".
KUERIG DR. PEPPER – INV.%. E’ un'azienda di produzione e distribuzione di bevande analcoliche, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,45 $/az. su ricavi per 3,39 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,45 $/az. su ricavi per 3,30 mld $. Il fatturato è aumentato del 8,7% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi per tutto l’anno 2022 utili per ca. 1,68 $/az. su ricavi per ca. 13,312 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,69 $/az. su ricavi per 13,19 mld $.
Il Presidente e CEO della società, Bob Gamgort, ha dichiarato: "Abbiamo concluso il 2021 con un aumento eccezionale, guidati dalla solida domanda dei consumatori per tutto il nostro portafoglio prodotti che ha portato al nostro terzo anno consecutivo di crescita degli utili a due cifre. Nonostante le sfide passate ed in corso, abbiamo rispettato con successo i nostri impegni in linea o in anticipo rispetto agli obiettivi che ci eravamo prefissati quattro anni fa. Entriamo nel 2022 con fiducia nel business più forte e in rapida crescita che abbiamo costruito, pronti a continuare a generare un valore sempre più alto ed a lungo termine anche se prevediamo rimarrà impegnativo per un po' di tempo”.
MERCADOLIBRE + 18,58%. La società insieme alle sue controllate ospita la piattaforma di commercio online in America Latina che si concentra sull'abilitazione dell'e-commerce e dei suoi servizi correlati, ha riportato una perdita nel quarto trimestre 2021 pari a 0,92 $/az. su un fatturato di 2,10 mld $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 1,02 $/az. su un fatturato pari a 2,02 mld $. I ricavi sono cresciuti del 60,5% su base annua.
Pedro Arnt, CFO della società, ha commentato: "L'anno scorso abbiamo affrontato molte sfide ma insieme a queste sono arrivate anche a molte opportunità. Grazie alla resilienza dei nostri team e alla concentrazione sul raggiungimento dei nostri obiettivi strategici, siamo stati in grado di superare le mutevoli misure di blocco della pandemia, le crescenti pressioni sui costi inflazionistici e un ambiente altamente competitivo nel settore del commercio digitale. Il risultato finale è stato un anno con risultati record su tutta la linea, una forte crescita sostenuta nelle principali metriche di business e topline e un miglioramento dei margini e dell'utile operativo per il secondo anno consecutivo".
MODERNA + 3,84%. Azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie, particolarmente attiva nell'ambito della ricerca e lo sviluppo di farmaci basati sull'RNA messaggero, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 11,29 $/az. su un fatturato di 7,20 mld $. La stima degli analisti era per utili pari a 9,90 $/az. su un fatturato pari a 6,79 mld $. I ricavi sono cresciuti del 1163,4% su base annua.
ll CdA ha autorizzato un nuovo programma di riacquisto di azioni pari a 3 mld $ per restituire il capitale in eccesso agli azionisti. Il precedente programma di 1 mld $ annunciato nell'agosto 2021 è stato completamente utilizzato a partire dalla fine di gennaio 2022.
MONSTER BEVERAGE + 4,06%. La società attraverso le sue filiali, sviluppa, commercializza, vende e distribuisce bevande come tè freddi pronti da bere, limonate, succhi monodose, succhi, cocktail e bevande alla frutta, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 0,60 $/az. su un fatturato di 1,43 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,61 $/az. su un fatturato pari a 1,33 mld $. I ricavi sono cresciuti del 19,1% su base annua.
In una nota la società ha dichiarato: “Siamo entusiasti della crescita sostenuta nella categoria delle bevande energetiche a livello globale ed in particolare, nella crescita del nostro marchio Monster Energy. Nel quarto trimestre del 2021 abbiamo ampliato la distribuzione dei nostri marchi in alcuni mercati internazionali. Negli Stati Uniti, abbiamo lanciato la nostra linea Monster Reserve nel quarto trimestre del 2021 ed all'inizio del 2022 abbiamo lanciato le linee Juice Monster Aussie Lemonade, RehabMonster Watermelon, Reign Total Body Fuel (TM), Reignbow Sherbet e Ultra Peachy Keen. Inoltre abbiamo completato l'acquisizione della società CANarchy Craft Brewery Collective LLC il 17 febbraio scorso. Siamo entusiasti delle opportunità che questa acquisizione ci presenta nel settore dell'alcol e attraverso la loro rete di distribuzione".
NETEASE + 1,22%. La società che gestisce una comunità online interattiva in Cina ed è un importante fornitore di contenuti e servizi in lingua cinese attraverso i suoi giochi online, portale Internet, posta elettronica e servizi wireless a valore aggiunto, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,34 $/az. su un fatturato di 3,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,77 $/az. su un fatturato pari a 3,40 mld $. I ricavi sono aumentati del 26,3% su base annua.
VERISK ANALITICS – 5,16%. La società è un fornitore di informazioni sui rischi per i professionisti di assicurazioni, sanità, servizi finanziari, della catena di fornitura del governo e gestione del rischio, ha riportato utili nel quarto trimestre 2021 pari a 1,47$/az. su un fatturato di 766.00 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,41 $/az. su un fatturato pari a 770.03 mln $. I ricavi sono cresciuti del 7,4% su base annua.
In una nota la società ha annunciato di aver stipulato un accordo definitivo per vendere Verisk Financial Services, la sua business unit di servizi finanziari, alla società TransUnion per 515 milioni di dollari in contanti. Nel 2021, su base riportata, Verisk Financial ha generato 143 mln $ di entrate e 23 mln $ di EBITDA. A livello di business unit, Verisk Financial ha generato 41 mln $ di EBITDA prima delle allocazioni aziendali e dei costi distinti una tantum. Verisk intende restituire i proventi al netto delle imposte agli azionisti attraverso il riacquisto di azioni. La transazione è soggetta alle consuete condizioni di chiusura, comprese le approvazioni normative, e dovrebbe concludersi nel secondo trimestre. Il 31 dicembre 2021, abbiamo pagato un dividendo in contanti di 29 centesimi per azione ordinaria emessa e in circolazione ai detentori dei titoli al 15 dicembre 2021. Il 16 febbraio 2022, il nostro CdA ha approvato un aumento del 6,9% del dividendo in contanti a 31 centesimi per azione ordinaria emessa ed in circolazione, pagabile il 31 marzo 2022, ai detentori dei titoli a partire dal 15 marzo 2022. Includendo il riacquisto accelerato di azioni regolato nel quarto trimestre 2021, abbiamo riacquistato circa 352mila azioni a un prezzo medio di 212,82 $/az., per un costo totale di 75,0 mln $. Il 31 dicembre 2021 avevamo 603,8 mln $ rimanenti in base alla nostra autorizzazione al riacquisto di azioni. Il 16 febbraio 2022, il CdA ha approvato un'autorizzazione aggiuntiva di 1 mld $.
ORDINI DI ACQUISTO NUOVE POSIZIONI DELLA SETTIMANA (28/02/2022)
Non sono presenti ordini di acquisto per la settimana entrante.
Pagina a cura di SANDRO MANCINI E GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.