Non appena pubblicato su IlGiornale.it il mio editoriale sul piano A palese di Putin e Piano B nascosto ecco che per primo su IlGiornale.it appare un articolo che spiega come de facto Putin abbia occupato militarmente la Bielorussia con la scusa delle esercitazioni militari congiunte ed annesso al suo impero questo stato che almeno fino a quel momento aveva la parvenza di essere indipendente. I missili sovietici ora puntano sulla Nato direttamente dalla frontiera polacca e lituana con il dittatore Lukashenko che si dice pronto ad ospitare armi nucleari in caso di minaccia occidentale. Kaliningrad, che pullula di testate atomiche, è a un passo dalla madrepatria e in mezzo ci sono Polonia e Lituania. I media mainstream occidentali non hanno ancora compreso che il Donbass è un pretesto: sono territori già in mano alle milizie filorusse e i carri armati che entrano nel Donbass solo formalmente superano una frontiera Ucraina-Russia che non esiste più dal 2014.
Faccio notare un aspetto mediatico che è sfuggito ai giornalisti perché diciamo sono sottigliezze da trader: la tensione è andata alle stelle domenica su lunedì quando lunedì è de facto avvenuta l’annessione della Bielorussia ma lunedì era il President Day e i mercati USA erano chiusi.
Come se per dettare gli ordini ai generali Putin avesse guardato il calendario di Borsa, coincidenza o mero calcolo del provetto giocatore di poker.
Conclusione ? Che i mercati finanziari sono tranquilli e beati e oggi assistiamo al recupero delle piazze continentali. L’obiettivo di Putin è stato raggiunto e il passo successivo è quasi scontato: tagliare un pezzo di Ucraina piccolo piccolo oltre ai due autoproclamatisi stati indipendenti per dimostrare di essere ancora una potenza.
Poi tutto finito ed è questo che scontano le Borse: i russi hanno bisogno di soldi come noi abbiamo bisogno di gas.
A questo punto conviene dare alla volpe della steppa il contentino del Donbass e negoziare la fine di questa conflittualità.
Vediamo se va a finire così ma penso che in molti abbiano questa opinione altrimenti il nostro indice non sarebbe rimbalzato là dove nessuno se lo aspettava.
Alcuni lettori hanno fatto i commenti a questi miei commenti di politica internazionale e mi hanno chiesto: che fare con le azioni ? Perché di queste dobbiamo parlare visto che siamo un giornale di Borsa.
La prima cosa è aspettare che ci siano almeno 3 prove della fine del trend al rialzo, cosa che al momento non ce n’è nemmeno una.
Quindi tranquilli.
La seconda cosa che dobbiamo fare è rispettare gli stop loss.
Se limitiamo le perdite siamo vivi e possiamo riprendere ad operare. Se siamo morti siamo finiti.
Sul Challenger no panic perché è fatto proprio per puntare al medio periodo e anzi quando tutto questo sarà finito torneremo a comprare rimpinguandoci come degli ovetti.
La terza cosa è stare pronti a comprare come stare pronti a vendere perché lo decideremo in fretta come sempre.
Di seguito il grafico del Ftse MIB con il nostro triangolo ancora intonso e con questa bellissima trappola per Orsi o almeno quella che è fino ad ora una trappola per Orsi: