Un brevissimo update prima del nostro consueto appuntamento di sabato. La seduta di lunedì ha avuto il suo climax nelle prime ore di contrattazione, con il future FTSEMIB40 che è capitolato fino ai livelli indicati senza mai toccare l'ultimo baluardo dei 25750 come indicato sabato (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/2/12/spero-di-sbagliarmi-ma-they-re-knoking-on-the-door/). Stessa cosa per l'indice Dax mentre l'America si è dimostrata più forte. Il nostro listino rimane comunque mediamente più forte grazie all'ottima tenuta del comparto bancario in generale.
Siamo giunti alla metà di Febbraio. Vi avevo rappresentato in questo grafico il possibile comportamento:
L'undicesima seduta del mese è stata quella di ieri (martedì, ndr) ed è stata fortemente rialzista: probabilisticamente parlando il rialzo di questo mese, con tutte le cautele del caso per la parte long, poteva esserci attorno alla nona, decima ed undicesima seduta. Ora il mercato potrebbe perdere un pò di momentum ma chiaramente nulla vieta che continui a salire anche solo per inerzia. Se lo facesse si tratterebbe di un rialzo con meno carburante proprio perché dalla seconda metà del mese di solito si perde smalto. A prescindere dalle probabilità il quadro rimane molto confuso ai miei occhi: continue salite ed improvvise discese...insomma, non c'è una vera e propria continuità di trend e questo denota l'indecisione degli operatori (compreso il sottoscritto). Sull'Italia manterrò gli stessi livelli di resistenza indicati sabato: 27000 e 27300.
In un quadro caotico e confusionario registro registro una vecchissima conoscenza che dopo oltre un paio di anni di congestione è esplosa con volumi. Peccato che l'abbia però persa di vista pur avendola seguita per molti mesi. Trattasi di Assiteca di cui avevo scritto molto tempo fa, per esattezza il 5 dicembre 2019 quando quotava attorno a 2.40-2.50 euro mentre adesso siamo a 3.74 (link dell'articolo: https://www.lombardreport.com/2019/12/5/un-titolino-al-microscopio/).
Un titolo che ho intenzione di monitorare ma senza alcuna fretta è Cattolica Assicurazioni, su cui Generali aveva lanciato un'OPA al prezzo di 6.75 euro ad azione, anche se per tutto il periodo dell'offerta si era mantenuta ben al di sopra di tale livello. Nel 2020-2021 non era stato staccato il dividendo e secondo una nota casa d'affari lo potrebbe fare quest'anno, con un rendimento ben superiore al 5%. Al termine del periodo di OPA l'azione è scesa fino ad un minimo in area 5.40 euro. Con la seduta di oggi terminata attorno ai 6 euro pare abbia voglia di uscire da una lunga congestione che dura da novembre dello scorso anno. La inserisco nel minder tra i potenziali "desiderata".
Auguro una buona serata a tutte le lettrici e lettori. A sabato!
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)