Spero di sbagliarmi, ma....they're "knoking on (hell's ?) door"


I Guns N' Roses cantavano "Knockin' on heaven's door" ("Bussando alla porta del Paradiso"), super pezzo finale di ogni indimenticabile serata universitaria. Bellissimi ricordi personali con un filo di amarezza derivante dalla semplice nostalgia. Purtroppo però questa volta la mia sensazione è che la porta alla quale si sta bussando oggi non è propriamente quella del Paradiso. Sul future italiano sembra infatti che stiano bussando ad una porta un pò diversa. Quale? Quella dei 26000 sulla scadenza di marzo. Spero di sbagliarmi naturalmente ma il mercato sta iniziando a mostrare il fianco. Negli Stati Uniti si usa proprio questa espressione "they're knocking on the door" per dire che gli operatori o più semplicemente il mercato nel suo complesso sta cercando di forzare un pò la mano. E, si sa, a furia di tirare martellate anche una porta blindata subirà qualche conseguenza. Personalmente noto che tutta l'area 26000 continua ad essere "attraente". L'insistenza nel bussare in quell'area è per così dire sempre più frequente: fine novembre, poi dicembre, fine gennaio e ancora febbraio...

Attenzione però: non dimentichiamoci che la Borsa è femmina ed essere troppo insistenti (=continuare a martellare) talvolta è controproducente e sortisce l'effetto indesiderato.

A rischio di sembrare logorroico continuo a pensare al caro bolletta che rischia di azzoppare definitivamente l'economia tanto più che in Italia il tessuto produttivo è composto in gran parte da piccole e medie imprese di tipo manifatturiero e molte hanno preferito chiudere piuttosto che continuare la produzione (vetrai di Murano ad esempio). Le nostre imprese, già strette dalla concorrenza asiatica a causa del costo del lavoro su cui non possiamo naturalmente competere, rischiano di essere spazzate via per sempre. E credo anche che quando si distrugge il tessuto imprenditoriale (dal commerciante alla piccola o grande azienda) poi non lo si ripristinerà così facilmente, tanto più che oggi come oggi ad avere un'attività in Italia si è pazzi o si è eroi. La mia sensazione è che si stia inesorabilmente andando verso la stagflazione come ho già scritto più volte: un mix micidiale di stagnazione (crescita che diventa più lenta) ed inflazione (da costi e non da domanda di beni). 

Tornando ai Guns N' Roses e al bussare alla porta del Paradiso (o dell'Inferno ???), nella passata ottava avevo postato questi livelli (link articolo: https://www.lombardreport.com/2022/2/5/commento-settimanale-29/):

A distanza di una settimana il risultato è il seguente (come sempre le linee tratteggiate rappresentano la naturale evoluzione di quanto successo): i 26250 hanno "stoppato" il movimento discendente sul nostro future nelle sedute di lunedì e martedì, mentre il "tappo" dei 27160 ha retto abbastanza bene, salvo una "sbavatura" di un paio di ore nella seduta di giovedì, mentre in quella di venerdì i 27000 sono stati toccati millimetricamente.

Per chi mi leggesse per la prima volta ricordo che i livelli che traccio settimanalmente costituiscono per me e per la mia operatività una sorta di canovaccio, di calamita, e mi serviranno per valutare o meno ingressi long e/o short (che in questa fase di mercato sono sempre più di breve respiro vista la generale incertezza). 

Sul Dax daily i livelli indicati sabato scorso erano i seguenti:

Anche in questo caso a distanza di una ottava direi che hanno funzionato molto bene: osservate le ultime cinque candele giornaliere, quelle della settimana appena conclusa (frecce bianche nel grafico seguente). Noterete come l'open di lunedì sia stato millimetrico in area 15107 così come la chiusura della candela di mercoledì attorno a 15506 , mentre quella di venerdì ha toccato il suo minimo esattamente in corrispondenza dell'open di lunedì (15107). Più che un ballo di fine serata con una bella fanciulla mi sembra una danza continua e "delicata" che prima o poi (forse a breve) sfocerà in un trend definito. 

Per la settimana entrante monitorerò i seguenti livelli sul future FTSEMIB40 italiano scadenza marzo: al rialzo 27000 e 27300 mentre al ribasso i 26100 e poi i 25750.

Estendendo l'analisi del nostro "Fibbone" al grafico daily, la soglia da non valicare è visibile nel rettangolo grigio e direi che i livelli tracciati sull'orario coincidono bene anche con quelli daily, salvo forse i 26100 che possono essere arrotondati a 26000, cifra tonda e psicologica (speriamo non troppo psichiatrica).

Il trading necessita di una estrema pianificazione proprio perché abbiamo a che fare con quanto di meno ordinato, caotico ed aleatorio ci possa essere (spesso è paragonato ad eventi caotici come le previsioni meteo).

A differenza di una qualunque attività dobbiamo prendere continuamente delle decisioni, spesso antitetiche specialmente se operiamo in intraday, che impongono una estrema elasticità mentale. 

Il problema dell'analisi sopra riportata deriva da un mio grafico che avevo già postato sabato scorso e che rappresenta quello che "dovrebbe" essere l'andamento di questo febbraio. Sostanzialmente ci troviamo nella parte alta della parabola con concavità rivolta verso il basso e questo impone di essere estremamente cauti sul versante long. Chiaramente quando dobbiamo affrontare un lungo viaggio come quello quotidiano sui mercati è importante avere un'idea di massima sull'andamento tendenziale, essendo naturalmente sempre umili nell'ammettere di esserci sbagliati.

Sull'indice DAX daily i livelli chiave da monitorare sono posti a 15070/15000 e poi a 14940: questa la porta estrema da non oltrepassare e che comunque continua ad essere una fortissima calamita che attrae le quotazioni da svariati mesi a questa parte e nell'ultimo periodo notiamo anche una maggiore frequenza nel test di quest'area con massimi che sono decrescenti e minimi pressoché costanti. Ricordiamoci poi, come già scrivevo sabato scorso, che la prima trincea riesce ad affrontare il nemico al primo giro, ma poi se il nemico continua ad avvicinarsi mano a mano le munizioni finiranno velocemente e si dovrà procedere ad una nuova linea del fronte (leggi nuovi supporti).

Negli Stati Uniti la curva dei rendimenti si sta modificando e tende ad appiattirsi. Se a metà dicembre si presentava così

ad oggi si è modificata con una tendenza all'appiattimento nella parte tra due e sette anni grazie naturalmente al balzo dei rendimenti ed è inclinata nella parte a lungo 

In generale credo si debba avere estrema cautela, tanto più che i preziosi hanno avuto un forte strappo rialzista venerdì, dopo le ormai consuete vendite del giovedì che ben già conoscete (di seguito il grafico daily).

Sul Dow Jones i livelli "calamita" sono posti a 33800 e 33250 con qualche divergenza che si è formata sugli oscillatori nel corso dell'ultimo rimbalzo. Faccio poi notare che nell'ultima seduta settimanale l'indice ha nuovamente rotto al ribasso la media a 200 periodi che transita attorno a 35000 punti. Importante quindi che i valori tornino al di sopra di tale soglia per scongiurare un ulteriore affondo. Faccio poi notare che si sono create delle divergenze ribassiste tra oscillatori ed indice: a massimi crescenti dell'ultimo rimbalzo non sono seguiti massimi crescenti sugli oscillatori quindi c'è stata nel complesso una perdita di forza.

Fronte azionario...

Non ci sono spunti operativi specifici visto il quadro generale. In settimana è uscita la notizia che Lugi Lovaglio, ex AD di Credito Valtellinese (CVAL), è stato nominato ai vertici di Monte dei Paschi di Siena. E' sicuramente una persona che ha fatto miracoli quando è stata a capo del CVAL (febbraio 2019) tant'è che Credit Agricole ha poi lanciato un'OPA a 12 euro un paio di anni dopo. Nel durante il Credito Valtellinese ha chiaramente avuto diverse oscillazioni al rialzo ed al ribasso dopo essere passato da un ulteriore aumento di capitale alla fine del 2019.

Quando arrivò ai vertici dell'istituto il titolo valeva 6 euro, poi nel corso dei mesi andò anche a 4 euro (nel crollo del 2020) per poi risalire mano a mano. Sarà in grado il nuovo AD di risanare la più antica e (certamente anche disastrata) banca al mondo? Lo vedremo nel corso dei prossimi mesi ed anni. Concedetemi una battuta: per quanto raccapricciante possa sembrare a molti investitori e piccoli risparmiatori è possibile che si debba tornare in futuro ad analizzare l'azione Monte dei Paschi di Siena. Di seguito trovate un vecchissimo grafico settimanale di Credito Valtellinese e poi quello odierno di BMPS.

Se sarà la porta del Paradiso o meno lo valuteremo nelle prossime sedute. Siamo come sempre dei viaggiatori che non conoscono la propria meta se non dalle nostre stesse impronte lasciate mano a mano sul terreno: creiamo la nostra strada mentre camminiamo e quando guarderemo indietro vedremo il sentiero che non percorreremo mai più.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)