Nel corso delle ultime settimane, FM MATTSSON ha reso noto i risultati relativi al Q3 2022. Vediamo qui di seguito i tratti più interessanti.
Nei primi nove mesi del 2022, FM MATTSSON ha riportato una crescita dei ricavi piuttosto interessante: +9,76%. Approfondendo l’analisi si nota che, il trend di crescita tra il 2019-20 (+17,62%) e tra il 2020-21 (+17,12%) era pressochè doppio: l’andamento della congiuntura economica e l’inflazione hanno piegato i tassi di crescita.
Nel corso della prima metà dell’anno, FM MATTSSON ha registrato un aumento del fatturato del +13,39% ma il terzo trimestre ha evidenziato un andamento piatto (+1,71%), ben diverso da quanto riportato negli anni precedenti (+16,94% nel 2021 e +10,41% nel 2020).
Analizzando la ripartizione dei ricavi su base geografica, si apprezza un progressivo aumento della quota export.
L’obiettivo di crescita organica di lungo individuato dal management a maggio 2022 è pari al 5%: il rallentamento, al momento, si è fatto sentire, ma complessivamente, la crescita è al di sopra del target.
MARGINALITA’ DI FM MATTSSON:
Il management di FM MATTSSON è solito misurare la marginalità del core business attraverso il Gross Profit e l’EBITA MARGIN %. Vediamo qui di seguito qual è la situazione.
Nei primi 9 mesi del 2022, si nota una contrazione della marginalità: il Gross Margin (36,89% vs 39,04%) e l’EBITA MARGIN % (16,01% vs 19,22%) riportano entrambi una diminuzione.
Il rallentamento delle vendite riportato dal 3Q ha appesantito un po’ la situazione della prima metà dell’anno (Ebita Margin % H1: 17,75% vs 20,21%): nell’ultimo trimestre la marginalità ha subito un’ulteriore contrazione (11,73% vs 17,04% nel 2021).
Come riporta anche il grafico qui sotto, l’ultimo trimestre conferma quanto indicato in precedenza: in relazione all’andamento del Q1 e Q2, il Q3 evidenzia una situazione meno brillante.
Approfondendo l’analisi si nota che il canale Export ha registrato addirittura un miglioramento della marginalità rispetto al 2021 (20,27% vs 19,62%). A fronte di ciò, il mercato domestico è risultato decisamente in flessione (2,46% vs 12,88%).
L’Export si conferma molto dinamico sia nella crescita che nella marginalità.
Il management, nell’annual report del 2021 ha indicato un EBITA MARGIN % di lungo periodo superiore al 15%. Al momento, pur registrando un Q3 complicato, la marginalità è allineata alle previsioni.
FLUSSI DI CASSA DI FM MATTSSON:
La riduzione della marginalità e l’aumento delle scorte di magazzino (indispensabili per affrontare i colli di bottiglia della supply chain) hanno limitato la capacità di generazione di flussi di cassa operativi. Come riporta il grafico qui sotto, il rapporto delle scorte sui ricavi degli ultimi 12 mesi è aumentato.
Al netto di ciò, la società si è dimostrata capace, anche in una fase di difficoltà, di saper produrre cash flow positivi. Relativamente all’attività di capex non si rilevano particolari differenze rispetto alle condotte precedenti. Degna di nota un'acquisizione di una piccola società, AQUA INVENT, che consente a FM MATTSSON di allargare il proprio perimetro di azione al segmento dei servizi di analisi e purificazione dell'acqua sia per clienti privati che industriali.
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI FM MATTSSON:
La struttura patrimoniale della società si conferma molto solida: la PFN è appena negativa di SEK 34,6 mln.
MULTIPLI DI FM MATTSSON:
La forte contrazione delle quotazioni ha prodotto multipli di mercato molto contenuti: il P/E attuale è il 40% inferiore rispetto al valore medio mentre l’EV/EBITDA risulta più contenuto del 22,54%.
GRAFICO DI DI FM MATTSSON:
Rispetto ai massimi raggiunti a settembre 2021 (SEK 105) il titolo ha ripiegato progressivamente raggiungendo per ben due volte (settembre e novembre 2022) quota SEK 49.
Tale livello ha agito da supporto consentendo alle quotazioni di rifiatare un po'.
Attualmente le quotazioni si stanno riportando in prossimità di un doppio test: con la media mobile a 200 giorni (linea verde) e con la trendline discendente in rosso.
COMMENTO DEL CEO FREDRIK SKARP:
“Concludiamo il terzo trimestre con vendite per un totale di 423 milioni di corone svedesi, l'1,7% in più rispetto allo stesso trimestre del 2021. Il margine EBITA per il periodo è stato del 12%, più debole rispetto al terzo trimestre del 2021 quando toccò il 17%.
Nei primi nove mesi la crescita delle vendite è stata di poco inferiore al 10% e l’EBITA MARGIN % è stato di poco superiore al 16%. Entrambe queste cifre superano i nostri obiettivi finanziari a lungo termine. Nel terzo trimestre si è verificato un rallentamento delle vendite causato dall’impatto dell'inflazione.
La domanda è risultata inferiore, sia sul mercato dell'edilizia professionale che su quello privato. Il comparto scandinavo ha registrato il calo più netto, mentre l’Export ha riportato uno sviluppo forte.
Nel 2021 si era registrato un Q4 trimestre insolitamente molto positivo ma, in linea con i nostri competitor del settore, prevediamo un mercato più debole nell'ultimo trimestre del 2022 e nel corso del 2023.
L’EBITA MARGIN si è indebolito principalmente per effetto dell'aumento dei costi (durante la pandemia erano stati insolitamente bassi). Anche il margine lordo si è ridotto: a tutela di ciò sono stati previsti adeguamenti di listino per bilanciare gli aumenti di costo subiti. I tempi di consegna si stanno normalizzando e ne consegue una futura riduzione dell’inventario che contribuirà ad aumentare il flusso di cassa generato….”.
RIFLESSIONI:
Il terzo trimestre del 2022 è stato indubbiamente poco brillante: la crescita ha stentato e la marginalità si è ridotta. Il titolo, conseguentemente a ciò, ha registrato un andamento negativo. Come riportato dal CEO, la debolezza potrebbe estendersi anche ai prossimi trimestri: il mercato "potrebbe" però averlo già scontato nelle quotazioni attuali.
I multipli di mercato appaiono piuttosto contratti, i fondamentali della società rimangono solidi, il posizionamento del brand e l’andamento dell’export rappresentano importanti driver per il futuro. La graduale normalizzazione della supply chain determinerà una graduale riduzione del Working Capital che conseguentemente migliorerà i flussi di cassa.
La strategia value ha però un’ottica di investimento ben maggiore rispetto ai periodi infra annuali: il titolo conserva tutte le premesse evidenziate in fase di analisi (https://www.lombardreport.com/2022/6/5/nella-botte-piccola/.
Il valore intrinseco è ben superiore alle attuali quotazioni.
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:
ANDAMENTO DEL PORTAFOGLIO TOTAL RETURN: