Il rimbalzo dell'azionario, alimentato dalla speranza di un rallentamento delle dinamiche inflazionistiche, e di conseguenza di una distensione nelle politiche monetarie restrittive, si è arrestato sulle resistenze segnalate e sono riprese le vendite:
- sull'azionario statunitense, l'SP500 (PC 3.877) dopo avere raggiunto l'obiettivo indicato per il forte rimbalzo dai minimi a ridosso di 3.500 toccati il 13 ottobre, cioè l'area 4.000-4.130 (max infraday 4.180 il 13.12), ha ripreso a scendere, riportandosi al di sotto di 3.900: la perforazione di tale supporto conferma il segnale di debolezza, e con ridiscese al di sotto di 3.750 si riproporrebbe il test del supporto critico in area 3.550/650, sotto al quale, prematuro, si avrebbe una ripresa convinta del movimento dominante su orizzonti plurimensili, che rimane orientato al ribasso. Si conferma quindi la strategia di approfittare delle fasi di rimbalzo per alleggerire/vendere, su orizzonti strategici.
- sull'Eurostoxx50 (PC 3.797), il forte rimbalzo dai minimi del 03 ottobre a 3.236 si è arrestato in prossimità della valida resistenza in area 3.950-4.000 (max 4.037 il 13 dicembre): il superamento di tale resistenza, al momento improbabile, rimane necessario per confermare il miglioramento del quadro tecnico su orizzonti plurimensili. Ulteriore perdita di spinta sotto 3.700/50; il tono su orizzonti plurisettimanali si indebolirebbe nuovamente su ridiscese al di sotto di 3.550-3.600, al momento prematuro.
Come dicevamo le scorse settimane, "L'inflazione sembra destinata a rimanere per più tempo di quanto sperano, o comunque dichiarano, le Banche centrali, con probabili derive di stagflazione, ovvero stagnazione+inflazione. In tal senso sembra assai improbabile una ripresa stabile delle Borse, le cui quotazioni dovrebbero correggere ampiamente, se non in termini nominali per lo meno in termini reali, per ridurre le profonde discrasie tra dinamiche finanziarie e dinamiche economiche accumulate negli anni passati. La protezione del potere d'acquisto dei risparmi rimarrà quindi al centro delle decisioni finanziarie per molto tempo a venire".
Le sorti del listino azionario statunitense rimangono legate, con correlazione inversa, a quelle del dollaro USA. L'EurUsd (PC: 1,0679) dopo avere pressoché raggiunto l'obiettivo a 0,9500 (minimo 0,9592 il 28.09), ha messo a segno un forte rimbalzo che ha riportato le quotazioni verso la resistenza critica in area 1,0650-1,0800 (massimo 1,0739 in finire d'ottava) dove dovrebbero prevalere i realizzi. Perdita di spinta su ridiscese sotto 1,0440: l'euro tornerebbe debole su ridiscese al di sotto di 1,0200, prematuro, e le vendite riprenderebbero alla violazione di 0,9800, al momento improbabile. Anche se è ragionevole provvedere ad alleggerimenti tattici delle posizioni detenute in dollari USA, l'esposizione strategica deve continuare a privilegiare il biglietto verde, che rimane stabilmente inserito all'interno di un trend dominante ancora favorevole.
Assestamento sui massimi di periodo per i preziosi, che rimangono ben impostati su orizzonti plurisettimanali, mentre la generalità delle materie prime rimane sostanzialmente laterale. È opportuno mantenerle comunque in portafoglio su orizzonti strategici, stante il contesto di rendimenti reali negativi sull'obbligazionario e i rischi sul comparto azionario.
OPERATIVAMENTE: si conferma quindi la strategia in essere long commodities e dollaro Usa e short azionario, attuata con i seguenti Etc quotati su Borsa italiana (si ricorda che ancorché quotati in euro comportano un’esposizione lunga sul dollaro Usa: un elemento a favore in questa situazione di incertezza sul fronte geopolitico e di rientro dei capitali negli USA grazie al rialzo dei rendimenti dei governativi):
LUNGHE: Oro (ticker PHAU: PC 160,85); Argento (ticker PHAG: PC 20,765); Platino (ticker PHPT: PC 89,690); Palladio (ticker PHPD: 171,25); Caffè (ticker COFF: PC 0,9338); Cotone (ticker COTN: PC 2,8135); Rame (ticker COPA: PC 32,540); Alluminio (ticker ALUM: PC 3,2370); Zucchero (ticker SUGA: PC 9,4740); Cacao (ticker COCO: PC 2,2690) e Zinco (ticker: ZINC: PC 9,854).
CORTE: ETF short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day con ticker XSPS (PC 8,1150)
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)