L’azione del gigante assicurativo possibile protagonista del prossimo anno. Un 2029 e un 2050 sul fronte delle emissioni di Bucarest. L’Etf per puntare su uno degli asset obbligazionari più dinamici nel mondo.
Buy or sell
Notizie positive a cadenza continua per il gruppo Generali Assicurazioni. Gli inediti principi contabili per il settore non la penalizzeranno; buoni risultati vengono dall’integrazione con Cattolica; intanto è stato ben recepito l’annuncio di trattative di vendita di polizze vita per circa 20 miliardi di euro (non solo in Italia) e continuano a circolare indiscrezioni di una possibile futura cessione di Banca Generali. Sono tutte vicende che dimostrano l’attivismo di un leader destinato a diventare ancor più tale. L’alienazione di polizze è un’operazione che sta diffondendosi sul mercato e rappresenta in prospettiva un motivo di rafforzamento del capitale.
Il mercato segue così Generali in una visione di “total return”, di cui rappresenta un’ottima dimostrazione, perché le prospettive di crescita del titolo si abbinano a un dividendo stimato in circa il 6%, inferiore rispetto ad alcune concorrenti straniere ma più che rilevante considerando il risultato al netto dell’aspetto fiscale.
Ricordiamo come nel corso dell’Investor Day tenutosi un anno fa, Generali abbia lanciato la strategia triennale definita “Driving Growth”. In cosa consiste? Nell’impegno all’aumento dei dividendi (subordinato all’assenza di raccomandazioni regolamentari ostative), con la distribuzione di 5,2-5,6 miliardi di euro cumulativi nel periodo 2022-2024, a fronte di 4,5 miliardi di euro versati nel ciclo 2019-2021.
Il titolo merita quindi attenzione, sebbene occorra segnalare che la quotazione in corso supera la media degli ultimi cinque anni, con una limitata perdita da inizio anno del 7% circa. Da evidenziare infine che al momento molti analisti ritengono Generali a sconto, sebbene sia difficile prevedere quando il relativo gap potrà essere chiuso.
Isin e codice |
IT0000062072 - G |
Chiusura ieri (14/12/2022) |
17,38 Eur |
Volatilità media (a 1 anno) |
27,2% (bassa) |
Il quadro grafico |
Dal 15 novembre si muove in un perfetto “trading range” con volumi stabili e non tali da fornire avvisi di un futuro breakout al rialzo o al ribasso. Certamente se l’operazione Banca Generali si concretizzasse (per ora è solo un’ipotesi!) il titolo schizzerebbe |
Prima resistenza |
17,37 euro, livello che ha fermato l’azione proprio nelle ultime settimane |
Seconda resistenza |
18,34 euro |
Indicatore di momentum |
Conferma la fase anoressica in corso |
Scenario negativo se… |
…tornasse sotto i 16 euro |
La media a 200 (valore in corso) |
15,98 Eur |
Un segnale “buy” |
Con la rottura al rialzo dei 17,37 euro e una spinta verso i 18 euro |
► Bond Romania, a confronto medio-lungo o lunghissimo in euro
Da tempo è una protagonista del mercato obbligazionario italiano: la Romania – presente sul Mot con molti titoli in euro e in dollari – ha subito certamente l’impatto negativo della guerra in Ucraina nonché del forte incremento dell’inflazione, salita al 17% secondo gli ultimi dati. Inevitabile quindi l’effetto depressivo per le quotazioni, cui però guardano con interesse non pochi investitori.
Emissione |
Romania 6,625% St29 € |
Romania 3,375% Ge50 € |
Isin |
XS2538441598 |
XS2109813142 |
Valuta |
Eur |
Eur |
Tipologia |
Senior |
Senior |
Rating |
BBB- |
BBB- |
Taglio |
1.000 Eur |
1.000 Eur |
Cedola |
Annuale (a settembre) |
Annuale (a gennaio) |
Ultimo prezzo |
104 Eur |
62,9 Eur |
Yield lordo |
5,9% |
6,3% |
Duration |
5,3 (medio bassa) |
14 (alta) |
Trend |
Il titolo è quotato dal 3 ottobre e quindi il rialzo delle ultime settimane non consente segnali di natura tecnica |
Da inizio 2021 non ha fatto che correre al ribasso. Dai minimi sotto 50 di ottobre 2022 è iniziato un veloce rimbalzino |
Rischio maggiore |
Volatilità |
Duration |
L’abbinata consente di puntare su due scadenze ben diverse con rendimenti di fatto quasi allineati.
► È la Cina a spingere l’high yield asiatico, dopo averlo affossato
L’obbligazionario high yield legato all’immobiliare cinese è rimbalzato nella prima metà di novembre di oltre il 28%, dopo che i regolatori di Pechino hanno fornito una serie di direttive interne per promuovere uno sviluppo stabile e sano del comparto real estate. Questa notizia sta spingendo al rialzo l’unico Etf high yield asiatico, proposto da Tabula Investment Management Limited, emittente europeo, che ha accumulato nel 2022 oltre 125 milioni di dollari di flussi netti per l’Asia ex Japan High Yield Corporate Usd Bond Esg Hed (Isin IE000DOZYQJ7 – valuta di denominazione euro, in quanto hedgiato rispetto alla valuta di denominazione originaria Usd – chiusura ieri a 7,19 euro contro un minino nell’anno a 5,047 euro), con gli investitori che cercano di trarre vantaggio da rendimenti interessanti e da una diversificazione degli asset in portafoglio. Da notare poi che l’Asia hy ha messo a segno nell’anno la seconda maggiore raccolta netta di qualsiasi altro Etf a reddito fisso high yield quotato in Europa.
Il fondo ha beneficiato di forti afflussi, nonostante le difficili condizioni economiche della Cina negli ultimi dodici mesi. L'economia di Pechino ha infatti - come noto - vacillato a causa della politica zero Covid, dell'incombente recessione globale e della crisi immobiliare scaturita dagli sforzi per controllare la domanda speculativa e limitare le passività dei costruttori locali. Tuttavia, nelle ultime settimane il mercato si è ripreso grazie alla notizia del tentativo di ricalibrare la lotta al Covid e all'annuncio di misure di ampio respiro per salvare il settore immobiliare in difficoltà.
In quella che potrebbe essere la svolta più cruciale da quando le autorità avevano iniziato il giro di vite sul finanziamento del real estate nel 2020, i regolatori nazionali hanno fornito una serie di direttive interne in 16 punti per promuovere lo sviluppo del comparto. L’high yield legato all’immobiliare cinese è così rimbalzato a novembre di oltre il 28%, in risposta a tale svolta politica.
Il Tabula Asia ex-Japan High Yield Corporate Usd Bond Esg Hed offre attualmente un'esposizione del 25% al mondo del mattone e un peso del 42% sulla Cina. Il fondo si caratterizza infine per una duration molto bassa.