Nel corso delle ultime settimane il cda di FEVER TREE ha approvato la relazione consolidata relativa ai primi sei mesi del 2022. Vediamo qui di seguito i tratti più interessanti.
FATTURATO SEMESTRALE DI FEVER TREE:
Sotto l’aspetto dei ricavi, FEVER TREE ha conservato nel tempo una promettente traiettoria di crescita.
La complessa fase del Covid-19 è stata utile per sviluppare le potenzialità del canale Off-Trade (GDO): tale aspetto ha consentito alla società di generare ricavi anche in una situazione di lockdown. A tale fattore si è aggiunta anche la strategia di internazionalizzazione verso gli USA: questo canale è passato dai £ 29 mln nel 2017 ai £ 77,9 di fine 2021.
Attualmente il fatturato è diviso in tre mercati principali: UK (33%), Europa (33%) e USA (25%).
Approfondendo le dinamiche di sviluppo dei ricavi si nota che l’espansione estera ha riportato eccezionali tassi di sviluppo. Gli Stati Uniti, in pochi anni, sono passati da essere un mercato residuale a uno snodo fondamentale (CAGR: 24,89%).
MARGINALITA’ SEMESTRALE DI FEVER TREE:
L’aspetto meno positivo e già noto in sede di prima analisi di FEVER TREE è la progressiva perdita di marginalità.
Dal grafico che segue si nota facilmente l’andamento del trend. Ai noti problemi causati dal Covid-19 si sono aggiunti quelli causati dall’aumento dei costi di alcuni input produttivi/logistici.
L’immagine che segue spiega bene quali siano i fattori che abbiano colpito la marginalità lorda.
A fronte di un lieve miglioramento della marginalità (+2,1%) determinato da alcuni fattori interni (pricing e canali di vendita), sono piovute le mannaie dei costi di produzione e trasporto (-720 bp).
La figura qui sotto fa comprendere ancora meglio quali siano gli impatti sulla marginalità dei vari input. Tra i vari esempi, il vetro rappresenta il 23% dei costi del venduto. Le bottiglie comprendono l’80% circa dell’intera produzione di FEVER TREE.
L’andamento esplosivo del prezzo del gas ha causato un aumento considerevole dei prezzi del vetro: il grafico qui sotto fa comprendere l’entità del problema.
I costi legati alla logistica rappresentano il 20% del costo del venduto: dal grafico che segue è possibile capire quale sia stato il trend delle tariffe legate ai trasporti: da marzo 2020 ad oggi i prezzi sono più che triplicati (+248%).
Sebbene FEVER TREE appartenga al segmento “premium”, la capacità di trasferimento a valle del rincaro dei costi subito a monte è solamente parziale: questo aspetto spiega il motivo della riduzione della marginalità.
CASH FLOW SEMESTRALE DI FEVER TREE:
La diminuzione dell’assorbimento del cash derivante dal Capitale Circolante (£ 2,2 mln) non è riuscita a compensare la contrazione dell’EBITDA (£ -7,2 mln da £ 29,2 mln a £ 22 mln): tale aspetto ha inciso profondamente sulla capacità di FEVER TREE di generare i suoi consueti flussi di cassa operativi.
Nei primi sei mesi del 2022 infatti, il core business della società non ha generato cash flow operativi ma ha assorbito £ 3,8 mln (vs £ 4 4 mln 2021).
Il business di FEVER TREE non richiede eccessive risorse in CAPEX: l’elevato stock di liquidità detenuto a fine 2021 (£ 166,2 mln) è stato impiegato prevalentemente in dividendi (£ 62,2 mln di cui £ 50 mln come “dividendo speciale”) ed investimenti (£ 2,3 mln).
PFN DI FEVER TREE:
Sotto l’aspetto patrimoniale FEVER TREE conferma ancora tutta la sua solidità: la PFN, pur a fronte del notevole dividendo corrisposto agli azionisti, rimane assolutamente positiva (£ 97,3 mln).
TRANSAZIONI DEGLI INSIDER DI FEVER TREE:
A partire da maggio 2022, a seguito del crollo delle quotazioni, si assiste ad un’intensa attività di acquisti da parte degli insider. Nel grafico qui sotto riportato, sono evidenziate in verde gli eventi di “Insider trading”.
Qui sotto sono riportati i dettagli relativi alle varie transazioni.
Gli insider, per loro natura, hanno accesso ad informazioni privilegiate: non sempre il segnale di acquisto degli stessi rappresenta un “buon” indizio, ma vedere un loro maggior coinvolgimento fa ben sperare.
GUIDANCE DI FEVER TREE:
"Continuiamo a operare in un ambiente eccezionalmente impegnativo: il nostro team rimane concentrato sulla mitigazione dell’aumento dei costi in corso. La priorità è rappresentata dalla continuità della produzione. L'incertezza e il rischio di interruzioni rimangono però elevati. I prezzi dell’energia, continueranno a incidere sulla nostra attività, sui nostri fornitori, sui nostri partner di produzione e sui nostri clienti.
In questo contesto sfidante, la nostra performance è rimasta in linea con le stime fornite a luglio, e quindi ribadiamo la validità delle stesse indicando quanto segue:
- Ricavi da £ 355 milioni a £ 365 mln per FY 2022;
- Gross Margin % tra il 33% ed il 35%
- EBITDA compreso tra circa £ 37,5 mln e £ 45 mln".
Il management prevede anche per il secondo semestre un'ulteriore contrazione dei margini.
COMMENTO DEL CEO TIM WARRILLOW:
"FEVER TREE ha ottenuto una solida performance dei ricavi nella prima metà del 2022, evidenziando un andamento molto positivo in Europa grazie alla ripresa dell'On-Trade. La domanda è stata forte anche negli Stati Uniti dove abbiamo continuato ad aumentare la capillarità della nostra offerta.
Il business rimane estremamente concentrato sulla mitigazione degli impatti dei costi dei vari input: sebbene siamo ben consapevoli dell'estrema volatilità che incide sui costi energetici e logistici, prevediamo una graduale diminuzione della nostra esposizione nel corso del medio termine.
La forza del marchio FEVER TREE sta fornendo opportunità entusiasmanti per aumentare la base dei nostri clienti.
A lungo termine le opportunità di sviluppo rimangono molto significative: continuiamo pertanto a concentrarci sia sugli investimenti che nelle attività di marketing. In qualità di leader globale nella categoria dei miscelatori premium, siamo nella condizione ideale per poter beneficare dell’ottimo trend vantato da questo settore".
MULTIPLI DI FEVER TREE:
Nel (recente) passato FEVER TREE registrava elevati tassi di crescita associati a marginalità molto alte: i multipli erano pertanto molto elevati.
A seguito della progressiva riduzione della marginalità, a partire dal 2020, il mercato ha prontamente “corretto” gli eccessi. Attualmente i ratio si sono ulteriormente contratti risultando ai livelli minimi.
GRAFICO DI FEVER TREE:
Dopo un buon andamento mantenuto fino ad inizio 2022, le quotazioni di FEVER TREE sono rapidamente crollate raggiungendo gli attuali livelli che sono collocati in prossimità di quelli registrati nella fase più acuta del Covid-19 crash.
Affinchè il titolo non scenda ulteriormente è necessaria la tenuta di questo supporto.
RIFLESSIONI:
Non c’è alcun dubbio che FEVER TREE rappresenti, almeno fino ad ora, una pesante delusione.
Buona parte delle ragioni alla base della segnalazione sono però ancora presenti. Sotto l’aspetto commerciale, l’azienda ha consolidato il proprio ruolo di leader all’interno del segmento premium: l’espansione del fatturato ne certifica il successo. Il fatturato ha superato brillantemente la fase pre-crisi ma il titolo è ben distante da qui livelli.
L’aspetto preoccupante deriva però cause esogene: la progressiva diminuzione della marginalità è causata prevalentemente da fattori esterni. La fine dell’emergenza Covid-19 ha rappresentato un elemento positivo per FEVER TREE consentendo alla stessa di poter rioperare attraverso il canale On-trade (segmento a maggior valore aggiunto). Lo scenario macroeconomico è però cambiato rapidamente: il costo delle materie prime si è impennato e le difficoltà logistiche legate ai trasporti hanno inciso su molte attività.
Malgrado FEVER TREE appartenga ad un segmento di mercato “premium”, non è stata capace di trasferire integralmente sui listinii tutti i rincari subiti.
La domanda rimane forte, la situazione patrimoniale è assolutamente solida, gli insider acquistano azioni ed i multipli sono piuttosto compressi: nell’ottica di medio/lungo periodo, è ragionevole poter ipotizzare un miglioramento delle cause esogene che hanno impattato sulla marginalità.
Tra tutte le matrici delle varie problematiche è preferibile trattare i casi di difficoltà di natura esogena: sarebbe stato molto peggio se FEVER TREE avesse riportato una graduale perdita di quote di mercato.
L'amarezza è tanta, il titolo è molto depresso, ma il valore non manca.
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI:
Si segnala un interessante spunto di natura tecnica: SOCIETE' BIC, confermando una straordinaria forza relativa, ha superato la resistenza situata a quota € 65,05.