Titoli caldi – Telecom, qualcosa succederà! In più i certificati con l’acceleratore


Entro ottobre possibili novità sul fronte societario ma intanto il gruppo telefonico italiano fa versare solo lacrime in Borsa. Da Banca Akros dei certificate che, in caso di rimborso anticipato, riconoscerebbero la somma di tutti i premi futuri che l’investitore avrebbe potuto ottenere se lo strumento non fosse scaduto prima.

Buy or sell

Malgrado gli improvvisi e talvolta rissosi rialzi l’azione Telecom Italia, o Tim che dir si voglia, è allineata su una trendline ribassista di lungo periodo. Dall’analisi grafica (di cui scriviamo nei dettagli più in basso) non arriva quindi nessuna buona nuova. Al punto tale che verrebbe il desiderio di rinunciare a un titolo così disastrato. Dalle news e dalle indiscrezioni giungono invece segnali più positivi, che potrebbero far pensare a un salvataggio nel breve periodo. Fratelli d’Italia sarebbe infatti favorevole a pubblicizzare la società tramite un intervento di Cdp, realizzando un’integrazione delle reti fra quella appunto di Tim e la fibra ottica di Open Fiber. Un progetto d’altra parte già avanzato in passato ma che poi non ha mai trovato una concretizzazione. Se in alternativa alla mano pubblica proseguisse la soluzione mista con partner privati, ipotizzata dal Ceo Pietro Labriola, i tempi si accorcerebbero, poiché bisognerebbe trovare un accordo entro fine ottobre. La situazione insomma è caldissima ma anche estremamente confusa, con le notizie dell’ultima ora più tiepide rispetto alla tesi Cdp.

In questo contesto la lettura dei report degli analisti aggrava lo zibaldone. Le valutazioni infatti sono semplicemente contraddittorie!

Per Barclays il “fair value” della società è a zero, salvo operazioni straordinarie.

Per la spagnola Bestinver l’ipotesi è di un prezzo obiettivo tre volte superiore rispetto a quello in corso, ovvero sopra 0,70 euro.

La quotazione media stimata da altri specialisti sul titolo si aggira su 0,32 euro.

Insomma chi più ne ha più ne metta. Nessuno però segua queste indicazioni in un contesto in cui qualsiasi finale sarà possibile.

Passiamo allora all’inesorabile verdetto dell’analisi grafica per chi crede solo a questi riferimenti tecnici.

Chiusura ieri (5/10/2022)

0,195 euro

Volatilità media (a 1 anno)

54,6% (molto elevata)

Il quadro grafico

Persistentemente negativo e non c’è altro da aggiungere

Prima resistenza

0,204 euro

Seconda resistenza

0,236 euro

Scenario negativo se…

Vogliamo proprio farci del male? Si manifesterebbe con una discesa sotto 0,18 euro

La media a 200 (valore in corso)

0,293 euro

Un segnale “buy”

Si potrebbero dare tanti livelli intermedi ma la realtà dei fatti dimostra che solo notizie positive sul futuro della società e un ritorno sopra la media mobile a 200 rappresenterebbero un’inversione rispetto alla iper negativa situazione in corso

I certificati corti con l’Accelerator Coupon

Banca Akros (gruppo Banco BPM) ha emesso e quotato su Cert-X di Borsa Italiana una nuova serie di Investment Certificate destinati alla clientela retail: si tratta di 1Equity Premium Accelerator Coupon Certificates, dalla durata di 18 mesi.

L’emissione (4 ottobre) rappresenta una novità sul mercato italiano. La nuova tranche è caratterizzata da un taglio minimo pari a 100 euro, scadenza 28/03/2024 e prevede il pagamento di due premi condizionati trimestrali a dicembre 2022 e marzo 2023, corrisposti se l’azione sottostante non scendesse sotto il livello cosiddetto di soglia cedola. Inoltre da giugno 2023, nel caso in cui alle date di valutazione intermedie trimestrali il valore dell’azione sottostante fosse maggiore o uguale al valore inziale, il certificato scadrebbe anticipatamente rimborsando il prezzo di emissione pari a 100 euro maggiorato del premio trimestrale e di tutti i coupon trimestrali futuri che l’investitore avrebbe potuto ricevere nel caso in cui il certificate non fosse scaduto anticipatamente.

In assenza di rimborso anticipato, a scadenza sarà sufficiente che il valore del sottostante non sia inferiore al livello barriera affinché l’investitore riceva un rimborso pari al prezzo di emissione maggiorato dell’ultimo premio. Nell’ipotesi in cui il sottostante dovesse trovarsi invece sotto il livello barriera, l’investitore riceverebbe un importo di rimborso pari a quello che avrebbe ottenuto investendo direttamente nell’azione sottostante, subendo una corrispondente perdita sul capitale investito.

Queste le caratteristiche della nuova emissione:

Un caso esemplificativo

Per chiarire il funzionamento della nuova serie di Equity Premium Accelerator Coupon, si prenda ad esempio il certificate su Intesa Sanpaolo (IT0005510323). Prevede:

● nei primi due trimestri il pagamento di premi periodici trimestrali pari a 2,60 euro se il valore dell’azione Intesa Sanpaolo alle date di valutazione intermedie (22/12/2022 e 23/03/2023) sarà pari o superiore al livello soglia cedola (pari a 1,24125);

● nel terzo trimestre saranno tre i possibili scenari in funzione del valore dell’azione al 23/06/2023:

► se l’azione quotasse a un livello maggiore o uguale al valore di riferimento inziale, pari a 1,655 euro, il certificato scadrebbe anticipatamente rimborsando 110,40 euro (ovvero il prezzo di emissione maggiorato della cedola trimestrale prevista e di tutti i premi futuri che si sarebbero potuti ricevere nel caso in cui il certificato non fosse scaduto anticipatamente);

► se l’azione sottostante quotasse tra il livello soglia cedola (pari a 1,24125 euro) e il valore di riferimento inziale (pari a 1,655 euro), il certificato pagherebbe la cedola trimestrale di 2,60 euro e si passerebbe alla data di osservazione successiva;

► se l’azione sottostante quotasse sotto il livello soglia cedola, nessun premio verrebbe corrisposto e si passerebbe alla prossima data di valutazione intermedia;

● nel quarto trimestre gli scenari rispecchiano quelli descritti sopra ma in caso di rimborso anticipato il valore di rimborso anticipato sarebbe pari a 107,80 euro;

● nel quinto trimestre gli scenari riproducono quelli descritti sopra ma in caso di rimborso anticipato il valore di rimborso anticipato sarebbe pari a 105,20 euro.

A scadenza saranno due i possibili scenari:

● se l’azione Intesa Sanpaolo alla data di rilevazione finale (21/03/2024) quotasse a un livello uguale o superiore al livello barriera (pari a 1,24125 euro) il certificato rimborserebbe il prezzo di emissione di 100 euro più l’ultimo premio di 2,60 euro;

● in caso contrario l’investitore percepirebbe un importo commisurato alla perdita registrata dal sottostante, come se avesse investito nell’azione Intesa Sanpaolo al prezzo di 1,655 euro (valore di riferimento iniziale).