SETTIMANA SCINTILLANTE SUGLI INDICI AZIONARI USA IN ATTESA DELLA RIUNIONE DEL FOMC DI MERCOLEDI’ IN MATERIA DI TASSI. LA STAGIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SOCIETARIE PROSEGUE CON IL PIEDE GIUSTO RISPETTO ALLE PREVISIONI DEGLI ANALISTI ANCHE SE ALCUNE SOCIETA’ DEL TECH VEDONO IL FUTURO OSCURO.
Finalmente una settimana abbastanza tranquilla a livello mediatico in USA, grazie al periodo di silenzio imposto ai membri della FED che, comunque, hanno nel giornalista del Wall Street Journal, Timraos, la loro “gola profonda”. E ciò si è riverberato sugli indici azionari USA che per la seconda settimana consecutiva riescono a macinare sostanziosi guadagni con il DOW JONES a guidare queste performance con un guadagno complessivo di oltre il 10%, seguito dall’S&P500 con un + 8% ed infine il NASDAQ100 con un + 7% (nonostante sia stato penalizzato dalle trimestrali societarie deficitarie delle big cap, come vedremo in seguito): Direi che, visti i tempi, è tanta roba !
Come detto a favorire il sentiment sull’azionario USA, i risultati positivi o comunque sopra le attese rivenienti dalle trimestrali economiche societarie da parte di un buon numero di aziende tra cui GM, COCA COLA, UPS, SHELL. Mentre dati meno positivi provengono da ALPHABET, MICROSOFT, TEXAS INSTRUMENTS, META e AMAZON che hanno penalizzato l’indice NASDAQ100 rispetto agli altri due indici maggiori. La prima ha deluso sia come fatturato che come utile, e ha dichiarato l'intenzione di focalizzarsi sul taglio dei costi e sulla riduzione delle assunzioni; la seconda ha invece battuto le stime ma la previsione per il prossimo trimestre sono per una contrazione; la terza, il produttore di chip Texas Instruments ha a sua volta deluso abbassando la previsione futura, a causa di un calo della domanda di semiconduttori che si sta trasferendo dal settore dell'elettronica personale (PC, tablets e smartphones) a quello industriale; il quarto, Meta Platform, è stato il titolo più penalizzato dal mercato perdendo fino al – 24% per utili e fatturato in diminuzione rispetto allo scorso trimestre e delle attese e forte aumento delle spese per la componente “metaverso”; infine Amazon che ha deluso per ricavi più deboli rispetto alle attese e per previsioni in contrazione per il quarto trimestre.
Ma diciamo che finora, in media, i dati trimestrali sono stati ben accolti.
Terrificanti i prezzi delle case di agosto, in calo secondo il Case Shiller, dell'1.60% sul mese. Ricordiamo che il Case Shiller effettua una media dei prezzi dei 3 mesi precedenti. L'evoluzione del dato recente è stata +0.18% a giugno, -0.69% (rivisto al ribasso) a luglio e -1.60% ad Agosto. Aggiustato per la stagionalità a -0.86% l'indice mostra il calo più grosso dal 2010. Ed è una media mobile a 3 mesi !
Questi numeri non ci sorprendono troppo visto quanto abbiamo continuato a esporre negli articoli da inizio estate ad oggi pezzi circa le prospettive del mercato immobiliare USA, certo vederli fa impressione, pensando oltretutto che a giugno-luglio-agosto i mutui erano ancora attorno al 5.5% mentre ora sono arrivati sopra il 7%. Gli effetti di questo ultimo inasprimento li vedremo nel corso dell'inverno. Ovviamente questo indebolimento dei prezzi è un sintomo di calo della domanda di alloggi, a beneficio prospettico della relativa componente del CPI, ma negativo per il settore immobiliare, che nei prossimi mesi vedrà il completamento di un numero record di nuove case. Se l’obiettivo della FED era per un forte scoppio della recessione sul settore immobiliare, ebbene, sta funzionando alla perfezione…..(sich!).
Bill Mc Bride di Calculated risk continua ad ammonire che nei periodi come questo le vendite sono sovrastimate e le scorte sottostimate, per via delle cancellazioni, che non vengono registrate. Come noto, il numero di case in costruzione e quelle non ancora iniziate è enorme e il loro arrivo sul mercato nei prossimi mesi/trimestri contribuirà a deprimere i prezzi.
Con dati su tassi e pagamenti medi dei mutui come quelli indicati da Redfin in questa figura, c'è poco da stupirsi e siccome da settembre i tassi dei mutui hanno continuato a salire, ci sono pochi dubbi che le vendite di case nuove ed esistenti continueranno a scendere nei prossimi mesi contribuendo in maniera decisiva ad una recessione USA nel 2023.
La seria contrazione dell’immobiliare USA ha portato la “confidence” dei costruttori su livelli che in passato hanno portato ad una salita della disoccupazione e una recessione, anche se solo nel 2007 questa è stata la causa principale (ndr. la scala in blu è inversa, se sale diminuisce la confidence dei costruttori):
Oltretutto in settimana è arrivata al Presidente Powell, una lettera pubblica da parte del Presidente del Senate Banking Committee, Sherrod Brown nella quale fa riferimento a crescenti inquietudini che approdano al congresso sullo stesso tema, chiedendo esplicitamente di rallentare i rialzi, non dimenticando che il suo mandato è duale e non solo di contenimento dell'inflazione. (ndr. 1 a 0 e porta a casa!).
E nel fine settimana è arrivata una seconda lettera pubblica a Powell, questa volta dal senatore John Hickenlooper che lo prega di arrestare i rialzi. (ndr. cartellino giallo)
Ma i veri due eventi nel corso della scorsa settimana sono stati però il meeting della Bank of Canada e quello dell’ECB. La prima ha alzato i tassi meno delle attese, ovvero di 50 bps contro i 75 previsti da 17 economisti su 28 intervistati da Bloomberg. Anche lo statement, e le dichiarazioni del Governatore Macklem hanno lasciato intendere che l'atteggiamento della banca centrale canadese sta diventando più cauto. Nel testo si è dichiarato che vi saranno altri rialzi, ma questi saranno influenzati dalla determinazione di quanto la politica monetaria sta rallentando l'economia e come stanno rispondendo le attese di inflazione. E Macklem ha chiarito che attualmente i rischi sono simmetrici e la fine dei rialzi è più vicina. La seconda, pur non modificando la size del rialzo di 75 bps, ha moderato l’aggressività delle previsioni future, con l'ammissione che con questo terzo rialzo il progresso nel ritiro dello stimolo si è fatto "sostanziale", che i prossimi movimenti dipenderanno rigorosamente dai dati e che non perdono di vista il quadro di crescita in quanto un suo indebolimento ha effetti sull'inflazione, pur mantenendo il focus principale che resta la stabilità dei prezzi.
Ricordiamo che la BoC è la seconda delle principali banche centrali, dopo la Reserve Bank of Australia, ad alzare meno delle attese i tassi e parlare di rischi più bilanciati e fine dei rialzi in vista. E questo avviene poco prima della riunione del FOMC del 2 Novembre.
In generale comincia a circolare l'idea che il Tesoro USA potrebbe mettersi a comprare treasuries sulla parte lunga delle curve per ridare liquidità ad un settore che è finito massacrato dalla riduzione del bilancio e dalle liquidazioni dei Treasury delle banche centrali estere, in particolare quelle che hanno dovuto sostenere le proprie divise contro Dollaro. Tutto ciò sarebbe assurdo con la FED che sta attuando il “Quantitative tightening” e il Tesoro che attui il “Quantitative easing”, ma non essendo economisti, probabilmente qualcosa forse ci sfugge.
Molti di voi avranno notato che ad inizio settimana si è verificato un violento sell-off sui titoli azionari cinesi quotati anche in USA (Alibaba, Tencent, JD, Pinduoduo, ecc.) ed a Hong Kong a causa del risultato del Congresso del Partito Comunista cinese, nel quale il presidente Xi Jinping (molto conservatore) si è assicurato nuovamente il posto da Segretario generale come da attese. Il Politburo Standing Committee, nuovamente composto da 7 membri, ha visto la nomina dei fedelissimi di Xi, mentre gli elementi di equilibrio e i rappresentanti della corrente più globalista e orientata al mercato sono stati epurati, come il Premier Li Keqiang, o scartati se papabili. L'allontanamento plateale dell'ex Presidente Hu Jintao, predecessore di Xi, avvenuto di fronte alle telecamere (ma in CINA è stato oscurato), costituisce un chiaro monito per il pubblico internazionale (in Cina è stato oscurato).
Successivamente abbiamo notato un recupero del listino China Complex grazie ad una salva di dichiarazioni dei regulators a supporto:
1) La People Bank of China ha garantito il suo impegno a favorire uno sviluppo "sano" dei mercati azionari e obbligazionari cinesi ed una divisa stabile;
2) l'organo ufficiale "Financial News" ha pubblicato un editoriale che ha richiamato l’attenzione sull'ottimismo tra cinesi e investitori internazionali circa i titoli azionari di categoria "A";
3) secondo Reuters le banche nazionali hanno sostenuto la divisa vendendo Dollari;
4) un altro organo ufficiale, il China Business News, ha riportato un pezzo che incita a "prepararsi attivamente alla rivalutazione degli immobili".
Quanto durerà questo recupero? Vedremo.
Dando ora uno sguardo agli investimenti di carattere monetario, l’uscita dei brutti dati macro in settimana e le mosse delle banche centrali di Canada e EU hanno spinto la discesa dei rendimenti anche sui titoli di stato USA. Il Treasury 10Y si è prima riportato verso il 4%, poi sfondato al 3,90% chiudendo la settimana al 4,016%, aumentando l’inversione a 40 bps sul tratto 2-10Y.
Nel frattempo, a maggio del prossimo anno, i futures sui fed funds hanno fissato un prezzo massimo dei tassi di interesse statunitensi del 4,9%, in leggera diminuzione rispetto alle scommesse di due venerdì fa che vedevano il tasso al 5,0%.
Ed il comparativo settimanale delle varie scadenze tra la chiusura di due venerdì fa 21 ottobre e quella di venerdì scorso 28 ottobre:
Infine riportiamo lo spread del Treasury decennale USA rispetto all'omologo titolo dei principali paesi mondiali, aggiornato alla data di venerdì 28 ottobre che vede il rendimento del GILT 10Y inglese, così come la Sterlina, riprendere vigore grazie alla forza del nuovo esecutivo guidato dall’ex-cancelliere Sunak.
Analisi grafica dell’indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Ad inizio settimana l’indice tech è riuscito a testare la prima resistenza posta in area 11600/700 (ritracciamento del 38,2% della gamba ribassista 4-5) coincidente con la M.M. a 50 periodi, per poi essere ricacciata all’indietro causa le trimestrali sotto le attese di colossi dell’indice, come riportato in precedenza. Nonostante ciò i prezzi si sono mantenuti sempre ben sopra la forte area degli 11000 che ora fungono da supporto e la stessa chiusura settimanale in area 11500 sta a significare che le notizie non buone sono state fagocitate e che si vuole guardare avanti. Se poi mercoledì le dichiarazioni di Powell & soci saranno più concilianti, allora sì che possiamo sperare in una bella ripresa dell’indice tech. Quindi, fermo restando l’importante supporto di cui sopra, al rialzo dopo la prima resistenza in area 11600/700, troviamo la seconda in area 12000 e la terza tra le aree 12500 e 12750 (massimo relativo del 12 settembre coincidente con la M.M. Exp a 200 periodi). La settimana si è chiusa a 11546.21 con un guadagno del + 2,09% che porta ad un deficit da inizio anno del – 29,25%.
Situazione senz’altro migliore rispetto all’indice tech per l’S&P500 che ha riportato guadagni settimanali più alti grazie alle trimestrali dei titoli di altri settori che hanno bilanciato quelli del settore tech. Pertanto notiamo graficamente che i prezzi sono riusciti a rompere al rialzo la prima resistenza in area 3810 (ritracciamento del 38,2% della gamba ribassista 4-5) con conseguente rottura della M.M. a 50 periodi, per attaccare la successiva in area 3910 (ritracciamento del 50% dell’onda 4-5) chiudendo la settimana a ridosso di essa. Anche su questo indice, fermo restando il forte supporto in area 3635, al rialzo troviamo la successiva resistenza in area 4000/06, quindi l’area 4120 rappresentata dal massimo relativo del 12 settembre e dalla M.M. semplice a 200 periodi (linea bianca). Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 3901.06 con un guadagno del + 3,95% che porta a segnare un – 18,15% da inizio anno.
Infine, riguardo all’indice DOW JONES, troviamo una situazione grafica ancora più differente rispetto agli altri due indici maggiori in quanto il guadagno delle ultime due settimane hanno risentito delle buone trimestrali riportate dai titoli inseriti nel proprio paniere senza dover scontare le non buone performance dei titoli tech. Ovviamente ricordiamo che nei due anni precedenti, 2020 e 2021, il DOW è quello che ha riportato meno guadagni rispetto agli altri due indici maggiori avendo al suo interno titoli più difensivi. Quindi come notiamo dal grafico, nelle ultime 5 sedute i prezzi hanno rotto d’amblè ben due resistenze in area 31500 e 32150, le due M.M. a 200 periodi (Exp. e semplice), il massimo relativo del 12 settembre, chiudendo la settimana a ridosso della resistenza in area 33000 (ritracciamento del 78,6% della gamba 4-5). Alla faccia !! Ora non rimane che rompere tale area per proiettarsi sui massimi relativi del 16 agosto (massimo di onda 4), ovviamente non subito in quanto l’RSI a 71 indica un ipercomprato di breve che induce a prudenza negli acquisti nell’attesa che l’oscillatore si scarichi un po'. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 32861.80 con un guadagno del + 5,72% che porta a segnare un – 9,57% da inizio anno.
ORO INDEX
Settimana senza scosse per le quotazioni dell’Oro. Alcuni analisti hanno detto che il prezzo della commodity non è riuscita a superare al forte resistenza in area 1680 $/oz. in quanto l’uscita migliore del previsto del dato sul PIL statunitense ha, de facto, rafforzato il Dollaro indebolendo le quotazioni dell’Oro. In realtà stiamo parlando della prima previsione del PIL del terzo trimestre inoltre gli altri dati macro usciti in settimana sono quasi tutti negativi con quelli che riguardano l’immobiliare, orrendi. Pertanto di spazio per salire ce ne sarebbe stato e comunque, a dispetto di un rafforzamento del Dollaro, l’area del doppio minimo non è stata minimamente avvicinata. La bassa escursione settimanale delle quotazioni è dovuta unicamente all’attesa della riunione del FOMC di mercoledì, non tanto per l’ammontare del rialzo che pare sicuro a 75 bps, quanto alle dichiarazioni del Presidente Powell riguardo alle previsioni future che, si spera, non siano più aggressive ma più accomodanti come i recenti dati macro suggeriscono. Vedremo.
Passando agli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio, finalmente il Platino è riuscito a rompere al rialzo la M.M. a 200 fermandosi in area 975 $/oz. (massimo relativo dell’11 agosto) per poi chiudere la sessione settimanale a 949,1 $/oz. appoggiandosi sulla suddetta media mobile. Mercoledì sera sapremo se il rialzo è in procinto di continuare o si ritorna al solito tran-tran. Nel primo caso la proiezione dei prezzi indica in area 1025/1030 $/oz. la prossima resistenza. Invece lateralità nella settimana appena trascorsa per l’Argento in un range di prezzi tra i 19 ed i 19,75 $/oz. con chiusura settimanale non certo incoraggiante a ridosso dell’area 19 $/oz. Il cammino della commodity è ancora lungo per arrivare a testare la propria M.M. a 200 periodi che staziona sui 21,75 $/oz. ma anche su questa commodity attendiamo mercoledì sera le dichiarazioni di Powell.
La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1644.80 $/oz., con una perdita del – 0,69% che porta ad una perdita del – 10,05% da inizio anno. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1644.30 $/oz. con una perdita del - 0,74%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2022:
LA GUERRA – RUSSIA – UCRAINA - (EUROPA)
Il grano torna ad essere una questione centrale nel conflitto in Ucraina. Da sabato scorso, infatti, Mosca ha interrotto a tempo indeterminato l’accordo raggiunto a luglio con lo scopo di tutelare la distribuzione del grano e dei fertilizzanti in partenza dall’Ucraina. Alla base del passo indietro quanto accaduto nel fine settimana vicino al porto di Sebastopoli. La TASS (agenzia di stampa ufficiale russa) riporta che il Ministero degli Esteri russo ha segnalato che l’esercito ucraino avrebbe condotto un attacco drone sulle navi e l’infrastruttura della flotta russa nella base navale di Sebastopoli. Secondo il ministero, l’attacco avrebbe colpito navi russe che garantiscono il funzionamento del corridoio umanitario istituito con l’accordo. Mosca quindi, sempre secondo quanto affermato dal ministero e riportato dalla TASS, ha deciso di sospendere l’applicazione dell’accordo affermando di non poter fornire garanzie di sicurezza alle navi da carico civili che partecipano alla “Black Sea Grain Initiative”. Mosca oltre ad accusare Kiev per l’attacco di Sebastopoli, sostiene che anche specialisti britannici abbiano avuto un ruolo nell’attacco. Il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in un tweet parla di “falso pretesto di esplosioni a 220 chilometri di distanza dal corridoio del grano” e sostiene che la Russia aveva già pianificato la sospensione della sua partecipazione all’accordo: “L’attuale coda di navi con il grano si è accumulata nel mar Nero da settembre, quando la Russia ha iniziato a ritardare deliberatamente il funzionamento del corridoio e a cercare di compromettere l’accordo. La Russia ha preso la decisione di riprendere i suoi giochi della fame tempo fa ed ora prova a giustificarli”.
Come riporta Reuters, il ministero della difesa russo sabato ha affermato che personale della marina britannica ha fatto saltare il Nord Stream lo scorso mese e che “specialisti” della stessa unità hanno diretto gli attacchi drone ucraini di Sebastopoli. Il Ministero della Difesa britannico ha respinto le accuse di un coinvolgimento di personale della marina nel sabotaggio del Nord Stream: “Per distrarre dalla sua disastrosa gestione dell’illegale invasione dell’Ucraina, il Ministero della Difesa russo sta ricorrendo a spacciare affermazioni false di scala epica”, affermano dal ministero del Regno Unito.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sabato ha accusato la Russia di aver iniziato ad aggravare la crisi alimentare già a settembre bloccando lo spostamento di navi con il loro cibo: “Da settembre ad oggi, 176 navi si sono già accumulate nel corridoio del grano, e non possono seguire la loro rotta. Alcuni trasportatori di grano stanno aspettando da più di tre settimane”. Il presidente ucraino chiede una risposta forte da parte dell’ONU e del G20: “Come può la Russia essere nel G20 se lavora deliberatamente per la carestia in diversi continenti? Questo non ha senso. La Russia non ha posto nel G20”.
Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ieri su Twitter ha scritto: “La decisione della Russia di sospendere la partecipazione nell’accordo del mar Nero mette a rischio la principale via di esportazione del grano e dei fertilizzanti tanto necessari per affrontare la crisi alimentare globale causata dalla sua guerra contro l’Ucraina. L’Ue esorta la Russia a tornare sulla propria decisione”. Per parlare del tema, come annunciato ieri pomeriggio in un tweet, Borrell ha avuto un colloquio con il segretario generale dell’ONU António Guterres.
Intanto venerdì scorso, come riporta la TASS, il ministro della difesa Sergei Shoigu ha comunicato al presidente Vladimir Putin la fine della mobilitazione parziale che avrebbe interessato 300 mila persone. Shoigu ha sottolineato che è stata dedicata particolare attenzione all’addestramento delle persone richiamate della riserva. Zelensky venerdì commentando l’annuncio russo sulla fine della mobilitazione parziale, ha detto: “Anche se la Russia sta provando ad aumentare la pressione sulle nostre posizioni usando coscritti, loro sono così poco preparati ed equipaggiati, così brutalmente usati dal loro comando, che questo ci consente di supporre che molto presto la Russia potrebbe aver bisogno di una nuova ondata di persone da mandare in guerra”.
Sempre nella giornata di venerdì scorso, il segretario di stato americano Antony Blinken, ha detto che gli USA forniranno all’Ucraina 275 milioni di dollari in ulteriore assistenza militare che include armi, munizioni ed equipaggiamento dai magazzini del Dipartimento della Difesa statunitense. Blinken ha fatto sapere che il prossimo mese saranno pronti per essere consegnati all’Ucraina i due iniziali NASAMS (sistema di difesa aerea a terra) forniti dagli USA, “stiamo lavorando – ha detto il segretario di stato americano - con alleati e partner per consentire la consegna dei sistemi aerei all’Ucraina”.
LA POLITICA USA
Mercoledì alla Casa Bianca, il Presidente Joe Biden ha annunciato delle iniziative per affrontare le cosiddette “junk fees” di banche, compagnie aeree, compagnie telefoniche e di altri settori. Le “junk fees” (letteralmente commissioni spazzatura) sono spese imposte dal creditore nella fase di chiusura dell’approvazione di un mutuo, oneri che spesso sono inaspettati e non spiegati chiaramente dal creditore. Un annuncio che arriva quando ormai mancano pochi giorni alle elezioni di metà mandato dell’8 novembre, in un contesto economico caratterizzato dall’alta inflazione.
Il Consumer Financial Protection Bureau mercoledì scorso ha detto di aver rilasciato una guida per porre fine a due particolari commissioni bancarie che possono sorprendere i clienti. Rohit Chopra, direttore del CFPB ha detto: “Gli americani sono disposti a pagare per servizi legittimi ad un prezzo competitivo, ma sono frustrati quando sono colpiti con ‘commissioni spazzatura’ per servizi inaspettati o indesiderati che non hanno valore per loro”. Secondo il Presidente Biden le misure dell’amministrazione in tema di commissioni spazzatura “cominceranno immediatamente a far risparmiare collettivamente agli americani miliardi di dollari in commissioni ingiuste”. Il presidente e CEO dell’American Bankers Association Rob Nichols, ha detto che la misura “tenta di sensazionalizzare commissioni altamente regolate che sono già chiaramente comunicate ai clienti secondo le norme federali esistenti”.
Biden ha spiegato che la Federal Trade Commission ha iniziato a lavorare per dare un giro di vite a “commissioni ingiuste ed ingannevoli” in tutte le industrie. Tra le commissioni sulle quali starebbe lavorando l’amministrazione, Biden ha citato le spese di elaborazione per i biglietti di concerti, tasse di soggiorno negli hotel, spese di mora “eccessive” per la carta di credito, spese di prenotazione di compagnie aeree e tariffe di terminazione per impedire ai consumatori di cambiare piano via cavo o internet.
LA POLITICA USA – CINA
Il presidente cinese Xi Jinping ha affermato che la sua nazione è disposta a lavorare con gli Stati Uniti per trovare modi di cooperare, commenti che arrivano prima di un potenziale incontro con il presidente Joe Biden in un vertice del Gruppo dei 20 il mese prossimo.
Una migliore comunicazione tra le due nazioni rafforzerebbe la pace e lo sviluppo globali. La CINA è pronta a collaborare con gli Stati Uniti per trovare il modo giusto per andare d'accordo nella nuova era sulla base del rispetto reciproco, della coesistenza pacifica e della cooperazione vantaggiosa per tutti, di cui beneficeranno non solo i due paesi ma anche l'intero mondo. Xi ha detto che spera che il comitato e tutti coloro che si prendono cura e sostengono le relazioni tra Cina e Stati Uniti continueranno a svolgere un ruolo attivo e contribuiranno a riportare le relazioni bilaterali sulla strada di uno sviluppo solido e costante. Queste le parole di Xi in una lettera alla cena annuale del Comitato nazionale per le relazioni USA-CINA di mercoledì scorso, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
La rappresentante per il commercio degli Stati Uniti, Katherine Tai, ha dichiarato venerdì scorso che l'amministrazione Biden "sta aspettando di vedere come i cambiamenti della leadership in CINA influenzeranno le relazioni economiche tra i paesi e continuerà a difendere gli interessi americani". "Penso che sia davvero importante 'aspettare e vedere' ed 'essere determinati', ha detto Tai in un'intervista a Bloomberg.
Sia prima che dopo il 20° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese (PCC), la politica estera cinese ha sempre mantenuto la sua continuità e stabilità e il suo scopo di promuovere lo sviluppo comune non sono cambiati. Una posizione di attesa è del tutto inutile e irragionevole se i politici statunitensi cercano di creare artificialmente incertezza e di mettere in scena le tensioni del "confronto USA-CINA".
Pur dicendo che ci vorrà un approccio attendista, gli Stati Uniti stanno effettivamente spingendo un disaccoppiamento economico, che è pienamente responsabile delle attuali tensioni economiche e commerciali bilaterali. La parte statunitense dovrebbe interrompere l'approccio di disaccoppiamento il prima possibile e riportare le relazioni economiche bilaterali sulla strada giusta.
L'amministrazione Biden ha chiaramente continuato la posizione dura dell'amministrazione Trump nei confronti della CINA, cercando di spostare i problemi economici degli Stati Uniti incolpando la CINA. Tuttavia, la politica di disaccoppiamento degli Stati Uniti ha violato le leggi economiche, danneggiato gravemente gli interessi delle imprese statunitensi e suscitato una forte insoddisfazione tra di loro.
Va sottolineato che l'economia cinese manterrà una crescita sostenuta e stabile. Gli Stati Uniti non dovrebbero giudicare male la situazione economica cinese e adottare politiche sbagliate nella loro cooperazione con la CINA. La forte resilienza e i solidi fondamentali dell'economia cinese non sono cambiati. La CINNA continuerà ad approfondire le riforme, espandere l'apertura e migliorare il proprio ambiente di mercato interno, il che porterà maggiori opportunità alle società straniere, comprese le società americane.
Le relazioni commerciali ed economiche CINA-USA sono attualmente a un punto basso. Quello che serve non è aspettare e vedere, ma intraprendere azioni concrete. La ripresa del commercio e dell'economia tra Cina e Stati Uniti sulla giusta strada andrà a beneficio dell'economia statunitense. Si spera che la parte statunitense ascolti gli appelli delle voci razionali e pragmatiche provenienti dalle società statunitensi e riporti le relazioni CINA-USA sulla giusta strada di uno sviluppo sano e stabile.
Infine oggi, in una telefonata al segretario di Stato americano Antony Blinken, il consigliere di Stato cinese e ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero smettere di prendere di mira la CINA creando nuovi ostacoli per le relazioni bilaterali. Le nuove restrizioni statunitensi alle esportazioni e agli investimenti in CINA violano gravemente l'accordo bilaterale di libero scambio, danneggiano i legittimi interessi della CINA e dovrebbero essere corrette, ha detto Wang a Blinken.
I due si sono scambiati anche opinioni sulla crisi ucraina. Wang ha detto che tutte le parti dovrebbero rimanere calme, concentrarsi sugli sforzi diplomatici per evitare che la situazione si aggravi ulteriormente. Finché c'è una possibilità dell'uno per cento, uno sforzo del 100 per cento dovrebbe essere fatto per mantenere la pace, ha detto Wang.
LA POLITICA DELLA FED
Lunedì scorso il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, intervenendo al meeting della Securities Industry and Financial Markets Association ha parlato della situazione attuale del sistema finanziario statunitense. Yellen ha spiegato come, secondo lei, non è qualcosa di inaspettato una leggera diminuzione della liquidità o un piccolo aumento del costo della transazione a fronte di una maggiore volatilità, “ma la mia valutazione è che i mercati stanno funzionando bene, i volumi di scambio sono elevati, i trader non stanno avendo difficoltà ad eseguire operazioni”.
Yellen ha anche fatto sapere che il dipartimento è al lavoro per migliorare il funzionamento del mercato del Tesoro; tra i punti citati: assicurarsi la disponibilità di intermediazione, migliorare la supervisione delle piattaforme di negoziazione, una maggiore trasparenza.
Sulla necessità di migliorare la resilienza del mercato del Tesoro, Yellen ha detto: “Il Tesoro sta lavorando con le autorità di regolamentazione finanziaria per avanzare riforme che migliorino la capacità del mercato del Tesoro di assorbire choc e disturbi, anziché amplificarli”.
Giovedì scorso, invece, Yellen ha commentato il dato preliminare del terzo trimestre del PIL, che ha segnato un +2,6%. Il segretario del Tesoro ha dichiarato: “Questa è certamente un’economia di piena occupazione con un mercato del lavoro caldo, cosa che è positiva, ma vogliamo vedere la crescita rallentare”. “È parte del portare l’inflazione sotto controllo”. Yellen ha detto che il governo deve prestare attenzione a non utilizzare la politica fiscale per esacerbare il problema dell’inflazione, ma in caso di una profonda recessione (scenario che Yellen non si aspetta), pensa che il governo avrebbe abbastanza spazio fiscale per rispondere adeguatamente.
DATI MACROECONOMICI
Il dato preliminare di ottobre del PMI manifatturiero S&P Global è pari a 49,9 punti, ovvero sotto alla rilevazione di settembre di 52,0 punti. S&P segnala che gli ordini si sono contratti a un buon ritmo, e a sostenere l'attività è stato il disbrigo di quelli rimasti inevasi.
Nel settore dei servizi, invece, si è passati dai 49,3 punti di settembre al dato preliminare di ottobre di 46,6 punti. Nel settore servizi si nota una difficoltà a trasferire i costi ai clienti, con gli output prices che salgono molto meno degli input prices. Il sunto globale è che il report mostra una crescita del rischio recessione, ma anche una diminuzione delle pressioni inflazionistiche. Il dato è rilasciato da Markit Economics.
L’indice di prezzo delle abitazioni, a livello mensile, ad agosto subisce una contrazione dello 0,7% dopo il –0,6% di luglio. Il dato è rilasciato dalla Federal Housing Finance Agency.
L’S&P/Case-Shiller Home Price Index rilasciato da Standard & Poor’s, che valuta le variazioni nel valore del mercato immobiliare residenziale in 20 regioni degli USA, a livello mensile, invece, ad agosto si registra una contrazione dell’1,6%, dopo il -0,8% di luglio e contro un consensus di -0,7%. Un numero che non si vedeva dal 2009.
Anche a livello annualizzato ad agosto in discesa al 13,1%, contro un consensus del +14,4% ed un dato di luglio del +16,0% (rivisto da +16,1%).
Deludente il dato sulla fiducia dei consumatori rilasciato dal Conference Board ad ottobre si attesta a quota 102,5 punti, in calo rispetto ai 107,8 punti di settembre (rivisti da 108,0) e sotto al consensus fissato a 106,5 punti.
La rilevazione preliminare di settembre sulla bilancia commerciale USA è uscito con un deficit maggiore delle attese. Il dato che riporta la differenza in valore tra beni importati ed esportati, è stato pari a -92,22 miliardi di dollari, rispetto ad un dato di agosto di -87,28 miliardi di dollari (rivisto da -87,30 miliardi). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
La vendita di nuove case passa dal dato di 677 mila di agosto (rivisto da 685 mila) a quello di 603 mila di settembre, registrando una contrazione del 10,9% a livello mensile. Il consensus prevedeva un calo a 585 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Tornano a crescere, anche se leggermente, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, che nella settimana terminata il 22 ottobre si attestano a quota 217 mila contro le 214 mila della settimana terminata il 15 ottobre. Il consensus prevedeva un rialzo a 220 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.
La prima stima del GDP USA del terzo trimestre ha sorpreso in positivo. Il dato preliminare del PIL nel terzo trimestre 2022, cresce del 2,6%, andando poco oltre al consensus del +2,4%. Nel secondo trimestre 2022 era stata registrata una contrazione dello 0,6%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Il dato preliminare dell’indice dei prezzi PIL nel terzo trimestre 2022 cresce del 4,1%, attestandosi sotto al consensus del +5,3% e restando sotto alla crescita del 9,1% del secondo trimestre 2022. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Gli ordini di beni durevoli a settembre, a livello mensile, crescono dello 0,4%; si tratta di una crescita superiore a quella registrata ad agosto dello 0,2% (rivista da –0,2%), ma inferiore al consensus fissato al +0,6%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Brutto il dato sugli ordini di beni strumentali, escludendo il settore della difesa e dell’aeronautica. A livello mensile a settembre registrano una contrazione dello 0,7%, in direzione opposta rispetto al consensus che prevedeva un rialzo dello 0,5%. Ad agosto era stata registrata una crescita dello 0,8% (rivista da +1,3%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
L’indice di prezzo delle spese per consumi personali core (che esclude il settore del cibo e dell’energia), a livello mensile, a settembre cresce dello 0,5% come indicato dal consensus e come nel mese di agosto (dato di agosto rivisto da +0,6%).
A livello annualizzato, invece, la crescita di settembre è del 5,1%, appena sotto al consensus di +5,2% e sopra al rialzo di agosto del +4,9%. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Il reddito personale, a livello mensile, a settembre segna un +0,4%, contro un consensus del +0,3% ed una crescita di agosto del +0,4% (rivista da +0,3%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
La spesa personale, a livello mensile, a settembre sale dello 0,6%, come ad agosto (dato rivisto da +0,4%) ed appena sopra al consensus del +0,4%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Il dato finale di ottobre sull’indice di fiducia dei consumatori, elaborato dall’Università del Michigan, si attesta a quota 59,9 punti ovvero praticamente in linea con il dato preliminare di 59,8 punti e sopra alla rilevazione di settembre di 58,6 punti.
Lo shock viene dalle vendite immobiliari in corso (che misura il cambiamento nel numero di case con contratto di vendita, ma in attesa della transazione di chiusura, escludendo le nuove costruzioni), che a settembre ha staccato uno dei cali maggiori della serie. A livello mensile, il dato scende del 10,2%. Contrazione più marcata rispetto a quella dell’1,9% di agosto (rivista da -2,0%) e al consensus del -5,0%.
Il calo anno su anno è addirittura del 31%. Questa serie precede le vendite di 45-60 giorni e quindi il numero depone molto male per i dati di ottobre novembre delle vendite di case. I dati sono rilasciati dalla National Association of Realtors.
PORTAFOGLI AZIONARI
Grazie ad una settimana foriera di guadagni per gli indici azionari USA ed europei, anche i nostri titoli hanno preso un po' di ossigeno. Sul Portafoglio “The Challenge” la brutta caduta del titolo META PLATFORMS dovuta ad un forte innalzamento dei costi (non debiti) del comparto metaverso, ci ha consentito di acquistare un secondo lotto minimizzando il profilo rischio/rendimento e siamo in procinto (FED permettendo) di fare gli stessi passi su altri titoli del portafoglio sui quali crediamo fermamente.
Se il rialzo dovesse continuare anche il Portafoglio Storico dovrebbe riprendere ad operare, sia con la strategia del Nasdaq Weekly, sia con la nuova strategia su un basket di titoli europei, sempre su base weekly, che per questa settimana non ha generato segnali.
Come abbiamo annunciato già diverse volte nelle settimane precedenti, abbiamo colto l’occasione di questa sospensione forzata dei segnali del portafoglio storico per procedere ad una revisione della modalità in breakout con l’aggiunta di alcune migliorie che sono state suggerite dagli stessi lettori e dalla esperienza pluri-decennale di questo sistema. In particolare abbiamo unificato le uscite con target fisso e uno stop loss molto largo tale da evitare uscite e rientrate dal mercato (o occasioni perse). Questo è un aspetto che non avremmo mai potuto immaginare ma che i lettori hanno mostrato di apprezzare decisamente anche per la possibilità di seguire in titolo in autonomia. Inoltre abbiamo applicato alcune modalità di entrata che non prevedono più il breakout brutale sui massimi ma una entrata o anticipata o posticipata in base alle diverse circostanze. E questo per non comprare insieme alla massa degli altri investitori, ma un po’ prima o un po’ dopo. Insomma, alcune modifiche che non toccano i cardini del sistema ma che lo hanno reso non tanto più efficiente quanto più forse adatto alla situazione odierna dove il breakout lo vedono ormai tutti e tutti lo conoscono, a differenza di quando abbiamo iniziato a divulgare in Italia questa metodologia operativa quasi 30 anni fa.
Alla prossima.
PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.
ALIGN TECHNO – 9,18%. La società che progetta, produce e commercializza sistemi di terapia con allineatori trasparenti, scanner intra-orali e servizi digitali CAD/CAM utilizzati in odontoiatria, ortodonzia e archiviazione di cartelle cliniche. ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,36 $/az. su un fatturato di 890.30 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,18 $/az. su un fatturato pari a 952.6 mln $. I ricavi sono diminuiti del 12,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Joe Hogan, Presidente e CEO della società, ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto il traguardo di 14 milioni di pazienti che usano Invisalign, che include quasi 4 milioni di adolescenti e bambini di appena 6 anni che sono stati trattati con gli allineatori trasparenti Invisalign. Inoltre, nel terzo trimestre, l'avvio di 200mila adolescenti è aumentato del 13% in sequenza e leggermente in calo rispetto al terzo trimestre del 2021, quando un record di 206mila adolescenti ha iniziato il trattamento Invisalign. Siamo inoltre entusiasti di lanciare numerosi nuovi prodotti e tecnologie che migliorano ulteriormente la Align Digital Platform™, guidando la trasformazione digitale della pratica odontoiatrica. Durante il trimestre, abbiamo iniziato a commercializzare il software ClinCheck® Live Update, Invisalign® Practice App, Invisalign® Personal Plan, Invisalign Smile Architect™, Invisalign® Outcome Simulator Pro con visualizzazione in-face, integrazione della tomografia computerizzata Cone Beam con il software ClinCheck®, Software Invisalign® Virtual Care AI e iTero-exocad Connector™. Questi progressi tecnologici rappresentano un'importante espansione della nostra piattaforma digitale che riteniamo aiuterà i nostri clienti medici ad aumentare l'efficienza del trattamento e a fornire risultati clinici ed esperienze dei pazienti superiori, posizionandoci per guidare la crescita quando i mercati inevitabilmente rimbalzeranno. L'utile operativo del terzo trimestre 2022 è stato pari a 143,7 mln $, con un margine operativo del 16,1% mentre l'utile netto è stato pari a 106,5 mln $. Infine al 30 settembre 2022 avevamo oltre 1,1 mld $ in contanti, mezzi equivalenti e titoli negoziabili a breve e lungo termine rispetto ai 977,2 mln $ del 30 giugno 2022. Al 30 settembre 2022 abbiamo anche 300,0 mln $ disponibili con una linea di credito revolving".
ALPHABET – 4,79 %. La Società che offre ricerca, pubblicità online, sistemi operativi e piattaforme, prodotti aziendali e hardware, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,06 $/az. su un fatturato di 69,09 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,25 $/az. su un fatturato pari a 70,61 mld $. I ricavi sono cresciuti del 6,1% su base annua.
Sundar Pichai, CEO di Alphabet e Google, ha dichiarato: "Stiamo rafforzando la nostra attenzione su una serie chiara di priorità di prodotto e di business. Gli annunci di nuovi prodotti che abbiamo fatto solo nell'ultimo mese lo hanno dimostrato molto chiaramente, inclusi miglioramenti significativi sia su Search che su Cloud, basati sull'intelligenza artificiale, e nuovi modi per monetizzare YouTube Shorts. Ci concentriamo sia sull'investimento responsabile a lungo termine che sull'essere reattivi all'ambiente economico. I risultati finanziari del terzo trimestre riflettono una sana crescita fondamentale nella ricerca e nell’aumento dei ricavi dalla pubblicità pari a 54,48 mld $ contro i 53,13 mld $ di un anno fa e dal Cloud pari a 6,87 mld $ contro i 6,75 mld $ di un anno fa, nonostante siamo influenzati dai cambi valuta a causa del rafforzamento del dollaro. Stiamo lavorando per riallineare le risorse per alimentare le nostre massime priorità di crescita".
AMAZON – 13,34 %. La società è un rivenditore online che vende i propri prodotti e quelli di terzi attraverso il proprio sito web, inoltre vende in abbonamento, pubblicità e hosting Web, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2022 pari a 0,28 $/az. su un fatturato di 127,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,21 $/az. su un fatturato pari a 127,45 mld $. I ricavi sono cresciuti del 14,7% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel quarto trimestre 2022 tra i 140,0 ed i 148,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 155,15 mld $.
Andy Jassy, CEO di Amazon, ha affermato: "Negli ultimi quattro mesi, i dipendenti delle nostre attività consumer hanno lavorato incessantemente per mettere insieme avvincenti eventi Prime Member Deal con il nostro ottavo Prime Day annuale e la nuovissima Prime Early Access Sale all'inizio di ottobre. La risposta dei clienti a entrambi gli eventi è stata piuttosto positiva ed è chiaro che, in particolare durante questi tempi economici incerti, i clienti apprezzano la continua attenzione di Amazon al valore e alla convenienza. Siamo anche incoraggiati dai continui progressi che stiamo facendo per ridurre i costi della nostra rete di distribuzione nei negozi e abbiamo una serie di iniziative su cui stiamo lavorando metodicamente e che riteniamo produrranno una struttura dei costi più forte per il futuro dell'azienda. Ovviamente stanno accadendo molte cose nell'ambiente macroeconomico, e bilanceremo i nostri investimenti per essere più snelli senza compromettere le nostre principali scommesse strategiche a lungo termine. Ciò che non cambierà è la nostra attenzione maniacale nelle esigenze dei clienti, questo vale per i consumatori, venditori, marchi, sviluppatori, imprese e creator, e siamo fiduciosi di essere pronti a offrire un servizio eccezionale ai clienti durante la stagione dello shopping natalizio. A livello contabile, il reddito operativo è sceso a 2,5 mld $ nel terzo trimestre, rispetto ai 4,9 mld $ del terzo trimestre 2021; l'utile netto è diminuito a 2,9 mld $ nel terzo trimestre, rispetto ai 3,2 mld $ del terzo trimestre 2021; il flusso di cassa operativo è diminuito del 27% a 39,7 mld $ negli ultimi dodici mesi, rispetto ai 54,7 mld $ degli ultimi dodici mesi terminati il 30 settembre 2021; il flusso netto di cassa è sceso a un deflusso pari a 19,7 mld $ negli ultimi dodici mesi, rispetto a un afflusso pari a 2,6 mld $ negli ultimi dodici mesi terminati il 30 settembre 2021".
AMERICAN ELECTRIC POWER + 4,41%. La società è una holding di servizi pubblici che, attraverso le sue controllate, fornisce servizi elettrici, costituiti da generazione, trasmissione e distribuzione, su base integrata ai propri clienti al dettaglio, ha riportato un utile nel terzo trimestre 2022 pari a 1,62 $/az. su un fatturato pari a 5,50 mld $. La stima degli analisti per utili era pari a 1,56 $/az. su un fatturato pari a 4,75 mld $. I ricavi sono cresciuti del 20,1% su base annua. La società ha affermato che riduce la previsione degli utili per tutto il 2022 tra 4,97 e 5,04 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 5,00 $/az.
Nicholas K. Akins, Presidente e A.D. di AEP, ha affermato: "I solidi investimenti che stiamo facendo in un sistema energetico moderno, affidabile, resiliente e più pulito a beneficio dei nostri clienti continuano a supportare la nostra crescita degli utili. Ci prepariamo a concludere la vendita delle nostre attività nel Kentucky nel gennaio 2023 e miriamo a completare la nostra vendita di energie rinnovabili non regolamentate a contratto nel secondo trimestre del 2023. Come annunciato lo scorso 4 ottobre, stiamo anche portando avanti una revisione strategica della nostra attività di vendita al dettaglio che prevediamo di completare nella prima metà del 2023. Queste iniziative fanno parte della nostra continua attenzione agli investimenti in risorse energetiche e soluzioni delle nostre attività per migliorare il servizio per i nostri clienti. Stiamo intraprendendo una delle più grandi trasformazioni di energia pulita nel paese per aggiungere quasi 15.700 megawatt di nuove energie rinnovabili e stoccaggio di energia nei prossimi 10 anni, oltre al progetto eolico North Central da 1.484 megawatt che è stato completato quest'anno. Il nostro piano di investimenti include 9 miliardi di dollari in rinnovabili regolamentate dal 2023 al 2027 e ci impegniamo a raggiungere il nostro obiettivo accelerato di emissioni nette zero entro il 2045. Insieme alla distribuzione, abbiamo una significativa gamma di opportunità di investimento nei cavi per circa 26 mld $ nei prossimi cinque anni. Infine, il CdA di AEP ha anche votato per aumentare il dividendo trimestrale di 5 centesimi a 83 centesimi per azione".
APPLE + 5,76%. La società che progetta, produce e commercializza dispositivi multimediali e di comunicazione mobile, personal computer, lettori di musica digitale portatili e varietà di software, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2022 pari a 1,29 $/az. su un fatturato di 90,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,17 $/az. su un fatturato pari a 88,90 mld $. I ricavi sono cresciuti del 8,1% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel primo trimestre fiscale 2023 non supereranno i 134,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 129,45 mld $.
Tim Cook, CEO di Apple, ha affermato: "I risultati di questo trimestre riflettono l'impegno di Apple nei confronti dei nostri clienti, nella ricerca dell'innovazione e nel lasciare il mondo migliore di come l'abbiamo trovato. Mentre ci avviciniamo alle festività natalizie con la nostra formazione più potente di sempre, stiamo portando avanti i nostri valori in ogni azione che intraprendiamo e in ogni decisione che prendiamo. Siamo profondamente impegnati a proteggere l'ambiente, a garantire la privacy degli utenti, a rafforzare l'accessibilità, e alla creazione di prodotti e servizi che possano sbloccare il pieno potenziale creativo dell'umanità. Luca Maestri, CFO di Apple, ha dichiarato: “I risultati record del trimestre di settembre continuano a dimostrare la nostra capacità di agire in modo efficace nonostante un contesto macroeconomico difficile e volatile. Abbiamo continuato a investire nei nostri piani di crescita a lungo termine, generato oltre 24 mld $ di cash flow operativo e restituito oltre 29 mld $ ai nostri azionisti durante il trimestre. La forza del nostro ecosistema, la fedeltà senza pari dei clienti e le vendite record hanno stimolato la nostra attività di base installata nei dispositivi a un nuovo massimo storico. Questo trimestre abbiamo chiuso un altro anno da record per Apple, con ricavi in crescita di oltre 28 mld $ ed un flusso di cassa operativo in aumento di 18 mld $ rispetto allo scorso anno. Infine, il CdA di Apple ha deliberato un dividendo in contanti di 0,23 $/az. ordinarie della Società. Il dividendo è pagabile il 10 novembre 2022 agli azionisti registrati alla chiusura dell'attività il 7 novembre 2022”.
AUTOMATIC DATA PROCESSING + 4,26%. La Società è un fornitore di soluzioni di ou-tsourcing aziendale. Offre numerose soluzioni per l'amministrazione delle risorse umane, dei salari, delle tasse e dei benefici da un'unica fonte e fornisce anche soluzioni informatiche integrate ai rivenditori di auto e veicoli da diporto, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 1,86 $/az. su un fatturato di 4,22 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,79 $/az. su un fatturato pari a 4,16 mld $. I ricavi sono cresciuti del 10,0% su base annua. La Società ha aumentato la previsione dell’utile per l’anno fiscale 2023 tra 8,06 e 8,20 $/az. su ricavi tra 17,82 e 17,98 mld $. Il consensus si attesta a 8,05 $/az. per gli utili e 17,83 mld $ di ricavi.
Il CFO della società, Don McGuire, ha affermato: "La crescita dei ricavi del primo trimestre e la performance dei margini hanno superato le nostre aspettative poiché abbiamo goduto di un continuo aumento nelle prenotazioni di nuove attività, pay per control, crescita dei dipendenti del sito di lavoro, ricavi per interessi sui fondi dei clienti e fidelizzazione dei ricavi dei clienti. Il margine EBIT è cresciuto di 30 punti base al 24,1%. Al 30 settembre ADP deteneva 5,58 mld $ in contanti ed equivalenti".
BIOGEN + 6,23%. L'azienda biofarmaceutica scopre, sviluppa, produce e commercializza terapie per disturbi neurologici, autoimmuni ed ematologici, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 4,77 $/az. su un fatturato di 2,51 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 4,15 $/az. su un fatturato pari a 2,47 mld $. I ricavi sono diminuiti del 9,7% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società aumenta la previsione dell’utile per l’anno 2022 tra 16,50 e 17,15 $/az. con ricavi tra 10,00 e 10,15 mld $. Il consensus si attesta a 16,49 $/az. per gli utili e 10,01 mld $ di ricavi.
Il CEO della società, Michel Vounatsos, ha affermato: “Nel terzo trimestre, Biogen ha compiuto importanti progressi verso la creazione di basi per la crescita, realizzando nel contempo gli obiettivi di business principali. Siamo entusiasti dei risultati dello studio Clarity AD per il farmaco “lecanemab” e crediamo che questa potenziale nuova terapia potrebbe fornire un vantaggio significativo per i pazienti di Alzheimer. Continuiamo inoltre a fare progressi verso la fornitura di nuove terapie di impatto per i pazienti affetti da depressione e SOD1 SLA, con importanti traguardi normativi imminenti. L'aumento previsionale è guidato principalmente da una performance topline migliore del previsto e dalla continua gestione dei costi. La previsione presuppone un continuo calo delle entrate dal farmaco “Rituxan” a causa della concorrenza di biosimilari e una continua erosione delle entrate dal farmaco “Tecfidera” a causa dell'ingresso nel comparto generico".
BIOMARIN PHARMA – 3,60%. L'azienda che sviluppa e commercializza biofarmaci innovativi per malattie gravi e condizioni mediche, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2022 pari a 0,04 $/az. su un fatturato di 505.30 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,01 $/az. su un fatturato pari a 518.41 mln $. I ricavi sono cresciuti del 23,6% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 tra 2,06 e 2,16 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 2,12 mld $.
Jean-Jacques Bienaimé, Presidente e A.D. di BioMarin, ha affermato: "Come anticipato, BioMarin è sulla buona strada per fornire una crescita dei ricavi e una redditività a due cifre per l'intero anno 2022, sottolineata dai nostri risultati operativi record da inizio anno. La domanda del farmaco “VOXZOGO” sta guidando la nostra performance finanziaria e ci aspettiamo ulteriori lanci in Giappone e altri mercati globali accelereranno ulteriormente le vendite di questo prodotto innovativo. Il terzo trimestre e la nostra performance dall'inizio dell'anno non solo hanno mostrato il continuo successo del nostro lancio commerciale del “VOXZOGO”, ma anche l'approvazione normativa europea del farmaco “ROCTAVIAN”, la prima terapia genica al mondo approvata per il trattamento dell'emofilia grave A. Il lancio nell’Unione Europea è in corso e negli Stati Uniti, il BLA (Biologic License Application) per “ROCTAVIAN” è stato accettato dalla FDA con una data di azione per l’approvazione o la bocciatura del farmaco assegnata al 31 marzo 2023. Con due importanti approvazioni di prodotti e lanci commerciali negli ultimi 12 mesi, le basi del nostro piano strategico quinquennale sono in atto".
CADENCE DESIGN – 4,34%. La società concede in licenza software di automazione del-la progettazione elettronica, vende o concede in locazione tecnologia hardware e proprietà intellettuale e fornisce servizi di progettazione e metodologia in tutto il mondo per aiutare a gestire e accelerare i processi di sviluppo di prodotti elettronici, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,06 $/az. su un fatturato di 903.0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,99 $/az. su un fatturato pari a 871.04 mln $. I ricavi sono cresciuti del 17,7% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per il quarto trimestre 2022 compresi tra 0,89 e 0,93 $/az. su un fatturato compreso tra 870,0 e 890,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,89 $/az. sui ricavi pari a 866.61 mln $. Infine la società ha anche affermato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 4,20 e 4,24 $/az. su ricavi tra 3,532 e 3,552 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 4,12 $/az. su ricavi di 3,50 mld $.
Anirudh Devgan, Presidente e A.D della società, ha affermato: "Sono soddisfatto dei nostri eccellenti risultati per il terzo trimestre, guidati dalla nostra leadership tecnologica, solido lavoro, base clienti diversificata e modello di business resiliente. Le tendenze del settore generazionale stanno guidando investimenti continui da parte delle società di semiconduttori e sistemi e il nostro portafoglio ampio e differenziato ci posiziona estremamente bene per aiutare i nostri clienti ad accelerare la loro innovazione di prossima generazione. Abbiamo ottenuto un altro trimestre di ottimi risultati finanziari superando tutte le metriche operative nel trimestre, consentendoci di aumentare le prospettive per l'intero anno. Il margine operativo è stato del 39% e l'utile netto è stato pari a 290 mln $, il flusso di cassa operativo è stato pari a 317 mln $ ed il flusso netto di cassa è stato pari a 273 mln $. Infine abbiamo liquidità tra contanti ed equivalenti per 1,026 mld $".
CHARTER COMMUNICATION + 11,46%. La società è un operatore via cavo che fornisce servizi video ed internet, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 7,38 $/az. su ricavi per 13,55 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 8,23 $/az. su ricavi per 13,67 mld $. Il fatturato è cresciuto del 3,1% su base annua.
Tom Rutledge, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Charter offre ora la prima esperienza a banda larga, Wi-Fi e mobile della nazione a prezzi che generano risparmi significativi per i consumatori. E mentre osservo le nostre nuove offerte avanzate e le future capacità del prodotto, ritengo che siamo ben posizionati per far crescere la nostra attività a tassi molto interessanti per molti anni a venire. Al 30 settembre 2022, Charter ha servito un totale di 30,3 milioni di clienti Internet residenziali e PMI ed un totale di 4,7 milioni di linee mobili. A livello contabile nel terzo trimestre, l'utile netto attribuibile agli azionisti è stato pari a 1,2 mld $. L'EBITDA è stato pari a 5,4 mld $ ed è cresciuto del 2,4% anno su anno.
Le spese in conto capitale sono state pari a 2,4 mld $ e includevano 525 mln $ di spese in conto capitale per iniziative di edilizia rurale e 96 mln $ di spese in conto capitale relative ai dispositivi mobili. I flussi di cassa netti da attività operative sono stati pari a 3,8 mld $, rispetto ai 4,3 mld $ del trimestre dell'anno precedente. Il calo anno su anno è dovuto principalmente all'aumento delle imposte sui contanti e al pagamento di accordi legali. Il flusso netto di cassa è stato pari a 1,5 mld $ è diminuito del 39,1% anno su anno, principalmente a causa delle spese in conto capitale associate all'iniziativa di edilizia rurale e alle maggiori tasse sulla cassa. Infine Charter ha acquistato 5,8 milioni di azioni ordinarie Charter Class A e quote ordinarie Charter Communications Holdings, per circa 2,6 mld $".
DEXCOM + 26,33%. La società progetta, sviluppa e commercializza sistemi di monitoraggio continuo del glucosio per uso ambulatoriale da parte di persone con diabete e per uso da parte di operatori sanitari in ospedale per il trattamento di pazienti diabetici e non, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,28 $/az. su ricavi per 769.60 mln $. La stima degli analisti era per un guadagno per gli utili pari a 0,24 $/az. su ricavi per 750.93 mln $. I ricavi sono cresciuti del 18,4% su base annua. La società ha dichiarato che prevede un fatturato per tutto il 2022 tra 2,88 e 2,91 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 2,89 mld $.
Kevin Sayer, Presidente e CEO di Dexcom, ha affermato: "Nel terzo trimestre, Dexcom ha portato avanti una serie di iniziative chiave, tra cui il lancio del G7 (il rivoluzionario sistema di monitoraggio continuo del glucosio grazie ad un piccolo sensore indossabile all-in-one comandato tramite app) in cinque paesi, Regno Unito, Irlanda, Germania, Austria e Hong Kong. Con il lancio internazionale del G7, il forte aumento delle nostre attività negli Stati Uniti e gli sforzi in corso per ampliare l'accesso globale, siamo ben posizionati per una conclusione positiva dell'anno. Abbiamo annunciato l'inclusione di Dexcom ONE nelle tariffe dei farmaci del NHS Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord, ampliando in modo significativo l'accesso rimborsato al CGM (monitoraggio continuo del glucosio) in tempo reale in questi mercati. A livello contabile nel terzo trimestre del 2022, l’utile operativo è stato pari a 160,8 mln $ o 20,9% dei ricavi. Il margine di profitto lordo pari a circa il 64%, il margine operativo pari a circa il 16% ed il margine EBITDA rettificato pari a circa il 25%. L'utile netto è stato pari a 111,9 mln $ rispetto ai 89,3 mln $ dello stesso trimestre del 2021. Infine al 30 settembre 2022, Dexcom deteneva 2,37 mld $ in contanti, mezzi equivalenti e titoli negoziabili e la nostra linea di credito revolving non è stata utilizzata.
FISERV + 6,06%. La società fornisce sistemi e servizi di gestione delle informazioni e di commercio elettronico, tra cui l'elaborazione delle transazioni, il pagamento e la presenta-zione delle fatture elettroniche, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,63 $/az. su ricavi per 4,52 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,70 $/az. su ricavi per 4,28 mld $. Il fatturato è cresciuto del 10,2% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto il 2022 tra 6,48 e 6,55 $/az. l'attuale stima degli utili di consenso è di 6,48 $/az.
Frank Bisignano, Presidente e A.D. di Fiserv, ha affermato: "Siamo soddisfatti della nostra performance del terzo trimestre con una crescita organica dei ricavi e nella prospettiva per l'intero anno grazie ad una notevole forza nel segmento dei pagamenti del nostro portafoglio. Rendiamo merito alla forza del nostro franchising di clienti, ai prodotti leader del settore e alla diversificazione geografica per questi continui risultati eccezionali. A livello contabile nel terzo trimestre 2022, l'utile per azione è aumentato dell'11% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il margine operativo è aumentato di 100 punti base al 35,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il flusso netto di cassa è stato pari a 2,11 mld $ nei primi nove mesi del 2022 rispetto ai 2,29 mld $ del 2021. La società ha riacquistato 7,6 milioni di azioni ordinarie pari a 750 mln $ nel terzo trimestre e 17,9 milioni di azioni ordinarie pari a 1,8 mld $ nei primi nove mesi del 2022".
GILEAD SCIENCES + 16,94%. La società di ricerca biofarmaceutica che scopre, sviluppa e commercializza nuovi medicinali per diversi settori medici, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,90 $/az. su ricavi per 7,00 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,43 $/az. su ricavi per 6,12 mld $. Il fatturato è diminuito del 5,1% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 6,95 e 7,15 $/az. su ricavi tra 25,90 e 26,20 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 6,54 $/az. su ricavi per 25,27 mld $.
Il Presidente e A.D. della società, Daniel O'Day, ha dichiarato: "Questo è stato un altro trimestre molto positivo per tutta l'azienda. Nell'HIV (human immunodeficiency virus), i mercati per il trattamento e per la prevenzione continuano a crescere con ulteriori guadagni di quote per il nostro trattamento “Biktarvy” e abbiamo ricevuto la prima approvazione per il nostro agente HIV a lunga durata d'azione, “Lenacapavir,” in Europa. In oncologia, c'è una crescente domanda di terapie cellulari ed i farmaci “Trodelvy”, “Yescarta” e “Tecartus” hanno ricevuto due approvazioni in Europa e “Trodelvy” ha ottenuto la revisione prioritaria della FDA per il carcinoma mammario metastatico HR+/HER2- Nel complesso, stiamo assistendo a straordinari progressi dal punto di vista commerciale e clinico e non vediamo l'ora di sfruttare questo aumento di prodotti. A livello contabile al 30 settembre 2022, il margine lordo è stato dell'86,8% rispetto al 90,0% nello stesso periodo del 2021. Le spese di ricerca e sviluppo sono state pari a 1,2 mld $, relativamente stabili rispetto allo stesso periodo del 2021. Spesa pari a 389 mln $ per l’acquisizione della società MiroBio. Le spese generali, amministrative e di vendita sono state pari a 1,2 mld $, relativamente stabili rispetto allo stesso periodo del 2021. Gilead ha generato un flusso di cassa operativo pari a 2,9 mld $. Abbiamo rimborsato 1,0 mld $ di debiti, pagato dividendi pari a 928 mln $ e riacquistato 180 mln $ di azioni ordinarie. Infine al 30 settembre 2022 Gilead aveva 6,9 mld $ di liquidità, mezzi equivalenti e titoli di debito negoziabili in calo rispetto ai 7,8 mld $ del 31 dicembre 2021.
HONEYWELL INTL. + 12,10%. L'azienda tecnologica e manifatturiera offre ai clienti pro-dotti e servizi aerospaziali, tecnologie di controllo, rilevamento e sicurezza per edifici, abita-zioni e industria, turbocompressori, prodotti automobilistici, prodotti chimici. ha riportato un utile nel terzo trimestre 2022 pari a 2,10 $/az. su un fatturato di 8,95 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,03 $/az. su un fatturato di 8,67 mld $. I ricavi sono cresciuti del 5,6% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2022 tra 8,55 e 8,80 $/az. su ricavi tra 35,50 e 36,10 mld $, mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è di 8,68 $/az. su un fatturato di 35,82 mld $.
Darius Adamczyk, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Honeywell si è comportata eccezionalmente bene nel terzo trimestre, rispettando o superando le indicazioni per tutte le metriche. Nonostante le sfide in corso nelle catene di approvvigionamento, abbiamo aumentato le vendite del 6% con una forte crescita a due cifre nelle nostre attività di materiali avanzati, aerospaziale commerciale e prodotti per l'edilizia. Il nostro arretrato rimane vicino a livelli record, chiudendo il terzo trimestre a 29,1 mld $, in crescita del 9% su base annua fornendoci fiducia nelle nostre aspettative sulla domanda in un contesto macroeconomico sempre più incerto. Abbiamo continuato a raccogliere i frutti dei nostri investimenti nella trasformazione digitale di Honeywell effettuati negli ultimi anni e abbiamo sfruttato questi strumenti digitali per promuovere azioni commerciali e operative che ci hanno permesso di stare al passo con la curva dell'inflazione, espandere i margini e battere la previsione massima a livello di utili. Abbiamo anche attuato la nostra strategia di impiego del capitale, distribuendo 1,2 mld $ nel trimestre, inclusi 0,4 mld $ di riacquisto di azioni e aumentando il dividendo per la tredicesima volta in 12 anni consecutivi. A livello contabile nel terzo trimestre 2022, il margine da reddito operativo è aumentato al 19,5 % rispetto al 18,6% del terzo trimestre 2021, il flusso di cassa operativo è stato pari a 2,1 mld $ in aumento dell'86% ed il flusso netto di cassa pari a 1,9 mld $ in aumento del 108%".
INTEL + 7,79%. La società è un produttore di chip per semiconduttori. Sviluppa prodotti di tecnologia digitale integrata come circuiti integrati, per settori come l'informatica e le comunicazioni, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,59 $/az. su un fatturato di 15,30 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,32 $/az. su un fatturato pari a 15,25 mld $. I ricavi sono diminuiti del 20,1% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2022 pari a 0,20 $/az. su un fatturato tra 14,0 e 15,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,66 $/az. su un fatturato di 16,27 mld $. La società ha anche affermato di prevedere un utile per tutto il 2022 di 1,95 $/az. su un fatturato tra 63,0 e 64,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 2,15 $/az. su un fatturato di 65,26 mld $.
L’A.D. e CEO della società, Pat Gelsinger, ha affermato: “Nonostante il peggioramento delle condizioni economiche, abbiamo ottenuto risultati solidi e compiuto progressi significativi nella vendita dei nostri prodotti e processi durante il trimestre. Gli investimenti netti per il trimestre sono stati pari a 7,3 mld $, con un flusso netto di cassa pari a 6,3 mld $. e abbiamo pagato dividendi per 1,5 mld $. Il nostro bilancio rimane solido con saldi di cassa pari a 23 mld $, leva finanziaria modesta e un forte profilo di credito “investment grade”. Per posizionarci al meglio in questo ciclo economico, stiamo affrontando in modo aggressivo i costi e aumentando l'efficienza in tutta l'azienda per accelerare il nostro volano IDM 2.0 per il futuro digitale. L'azienda punta a ridurre i costi per 3 mld $ nel 2023, crescendo da 8 mld a 10 mld $ in riduzioni annualizzate dei costi e guadagni in efficienza entro la fine del 2025. L'aumento dell'inflazione ha colpito la domanda di computer e altri gadget, costringendo le aziende di elettronica ad annullare gli ordini di componenti come i chip mentre lottano per diminuire le scorte”.
KUERIG DR. PEPPER + 5,13%. E’ un'azienda di produzione e distribuzione di bevande analcoliche, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,46 $/az. su ricavi per 3,62 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,46 $/az. su ricavi per 3,63 mld $. Il fatturato è aumentato del 11,4% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi per tutto l’anno 2022 utili per ca. 1,68 $/az. su ricavi per ca. 13,88 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,69 $/az. su ricavi per 14,04 mld $.
Il CEO della società, Ozan Dokmecioglu, ha dichiarato: "Il terzo trimestre è stato un altro trimestre positivo per KDP, poiché abbiamo dimostrato ancora una volta i vantaggi del nostro modello di business valido per tutte le stagioni che si è dimostrato funzionare bene per soddisfare le esigenze dei consumatori. Sebbene il panorama macroeconomico rimanga difficile, il nostro portafoglio di bevande fredde continua a funzionare eccezionalmente bene, con un forte lavoro sul mercato e maggiori investimenti di marketing che guidano una crescita costante della quota di mercato. Allo stesso tempo, la nostra attività nel settore del caffè si è costantemente ripresa dalla significativa interruzione della catena di approvvigionamento all'inizio di quest'anno ed è pronta a fornire una forte crescita delle vendite e degli utili nel quarto trimestre. A livello contabile nel terzo trimestre, l'utile operativo è diminuito del 50,4% a 394 mln $, rispetto ai 795 mln $ dello stesso periodo di un anno fa, riflettendo principalmente una svalutazione non monetaria di 311 mln $ nel trimestre in corso sul marchio Bai. Il reddito operativo rettificato è aumentato del 2,0% nel trimestre a 947 mln $. L'utile netto rettificato è aumentato del 4,3% a 656 mln $, trainato dalla crescita del reddito operativo rettificato e dalla riduzione degli interessi passivi. Infine il flusso di cassa operativo è leggermente diminuito a 759 mln $, mentre il flusso netto di cassa è leggermente aumentato a 686 mln $".
KLA TENCORE + 10,63%. La società opera nei settori dei semiconduttori e della nanoelet-tronica correlata, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 7,06 $/az. su ricavi per 2,72 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 6,21 $/az. su ricavi per 2,60 mld $. Il fatturato è aumentato del 30,7% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel secondo trimestre fiscale 2023 tra 6,30 e 7,70 $/az. su ricavi tra 2,65 e 2,95 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 6,15 $/az. su ricavi per 2,59 mld $.
Rick Wallace, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "I risultati del trimestre di settembre di KLA sono nella fascia alta o al di sopra del punto medio della nostra guida previsionale per i ricavi, il margine lordo e utili, mostrando la coerenza per cui siamo conosciuti e il valore unico che KLA offre ai propri clienti. Nonostante i segnali di debolezza in un'ampia serie di mercati dell'elettronica e un contesto macroeconomico sempre più difficile, le nostre prospettive di crescita per il trimestre di dicembre sottolineano la resilienza della nostra attività e la forte domanda dei prodotti e servizi critici. Il flusso di cassa dalle attività operative nel trimestre è stato pari a 1,01 mld $, il rendimento da capitale nel trimestre è stato pari a 277,8 mln $ ".
KRAFT HEINZ + 10,60%. La società è la quinta multinazionale al mondo del settore alimentare e delle bevande, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,63 $/az. su ricavi per 6,51 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,56 $/az. su ricavi per 6,27 mld $. Il fatturato è cresciuto del 2,9% su base annua.
Miguel Patricio, CEO e Presidente della società, ha affermato: "Abbiamo ottenuto un altro trimestre di ottimi risultati mentre continuiamo a navigare con successo in un ambiente instabile. Stiamo guidando la crescita delle vendite nette in entrambi i segmenti del Nord America e Internazionale, alimentati da ciascuno dei nostri tre pilastri di crescita: le nostre piattaforme GROW in Nord America, Foodservice e Mercati Emergenti. Le vendite nette sono aumentate del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a 6,5 mld $, incluso un impatto negativo di 6,4 punti percentuali da disinvestimenti e acquisizioni e un impatto negativo di 2,3 punti percentuali dovuti alla valuta. I prezzi sono aumentati di 15,4 punti percentuali rispetto al periodo dell'anno precedente, con una crescita in entrambi i segmenti soggetti a rendicontazione per mitigare l'aumento dei costi di input. L'utile netto è diminuito del 40,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a 435 mln $, parzialmente compensati da minori interessi passivi dovuti principalmente ai costi di estinzione del debito nel periodo dell'anno. L’EBITDA è diminuito del 5,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a 1,4 mld $, è il risultato di prezzi più elevati e guadagni di efficienza che più compensano i maggiori costi della catena di approvvigionamento e maggiori costi delle materie prime. La liquidità netta da inizio anno fornita dalle attività operative è stata di 1,5 mld $, in calo del 38,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, principalmente a causa dei maggiori deflussi di cassa per le scorte, principalmente legati alla ricostituzione delle scorte e all'aumento dei costi di input. Il flusso netto di cassa è stato di 885 mln $, in calo del 50,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente a causa degli stessi fattori trainanti della liquidità netta fornita dalle attività operative. Allo stesso tempo, il consumatore rimane la nostra priorità assoluta. Ci dedichiamo a fornire soluzioni per i consumatori sfruttando la potenza dei nostri marchi per offrire valore in un momento in cui i consumatori ne hanno più bisogno. Sono molto orgoglioso di ciò che siamo stati in grado di offrire finora, ma il nostro lavoro continua. Rimaniamo concentrati sull'avanzamento della nostra strategia a lungo termine”.
META PLATFORM – 23,70%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,64 $/az. su un fatturato di 27,71 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,89 $/az. su un fatturato pari a 27,38 mld $. I ricavi sono diminuiti del 4,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi un fatturato nel quarto trimestre 2022 compreso tra 30,0 mld e 32,5 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è di 32,31 mld $.
Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Meta, ha dichiarato: "La nostra community continua a crescere e sono lieto del forte coinvolgimento che stiamo vedendo guidato dai progressi della divisione Facebook Reality Labs che ospiterà i piani metaverso dell’azienda e su prodotti come Reels (l’alternativa a Tik Tok). Mentre affrontiamo sfide a breve termine in termini di entrate, ci sono le basi per un ritorno a una maggiore crescita dei ricavi. Ci avviciniamo al 2023 concentrandoci sulla definizione delle priorità e sull'efficienza che ci aiuteranno a navigare nell'ambiente attuale ed emergere come un'azienda ancora più forte". La nostra previsione per il futuro presuppone che sulla base dei tassi di cambio correnti, la valuta peserà di circa il 7% sulla crescita del fatturato totale anno su anno nel quarto trimestre. Prevediamo che le spese totali per il 2022 saranno comprese tra 85 e 87 mld $ che include circa 900 mln $ di costi aggiuntivi relativi al consolidamento delle nostre strutture per uffici che prevediamo di registrare nel quarto trimestre del 2022. Prevediamo che le nostre spese totali per l'intero anno 2023 saranno comprese tra 96 e 101 mld $ includendo circa 2 mld $ di spese relative al consolidamento delle nostre strutture d'ufficio. Inoltre prevediamo che l'organico alla fine del 2023 sarà approssimativamente in linea con i livelli del terzo trimestre 2022 aumentando il controllo su tutte le aree delle spese operative. Questo dovrebbe prepararci bene per gli anni futuri, quando prevediamo di tornare a tassi di crescita dei ricavi più elevati. Prevediamo che il tasso di crescita percentuale delle spese operative del 2023 decelererà in modo significativo poiché riduciamo la crescita delle spese non correlate all'organico. Al contrario, si prevede che la nostra crescita del costo dei ricavi accelererà, guidata dalle spese relative all'infrastruttura e, in misura minore, dai costi hardware di Reality Labs guidati dal lancio della nostra prossima generazione di cuffie Quest consumer entro la fine del prossimo anno". Ricordiamo che Zuckerberg ha affrontato critiche pungenti da parte degli azionisti legate alle sue ambizioni per Reality Labs e il cosiddetto "metaverso", che ha perso più di 16 mld $ negli ultimi 18 mesi.
MICROSOFT – 2,59%. La società è impegnata nella progettazione, produzione, vendita di dispositivi e pubblicità online a un pubblico di clienti globale. I suoi prodotti includono sistemi operativi per dispositivi informatici, server, telefoni e altri dispositivi intelligenti, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2023 pari a 2,35 $/az. su un fatturato di 50,12 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,30 $/az. su un fatturato pari a 49,61 mld $. I ricavi sono cresciuti del 10,6% su base annua. La società ha detto che prevede nel secondo trimestre fiscale 2023 un fatturato tra i 52,35 e 53,35 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato di 56,93 mld $.
Il CEO della società, Satya Nadella, ha affermato: "In un mondo che deve affrontare crescenti difficoltà, la tecnologia digitale è il massimo vantaggio. In questo ambiente, ci concentriamo sull'aiutare i nostri clienti a fare di più con meno, investendo in aree di crescita tradizionale e gestendo la nostra struttura dei costi in modo disciplinato. In termini di segmenti di reporting, i ricavi della produttività e delle divisioni aziendali sono aumentati del 9% a 16,5 mld $, i ricavi da Azure, la nostra divisione cloud di punta, sono aumentati del 35% rispetto allo scorso anno, rallentando notevolmente rispetto ai guadagni del trimestre precedente nella fascia medio-alta del 40% poiché le aziende hanno frenato la spesa per le infrastrutture digitali e con il dollaro che ha continuato la sua salita nel 2022, mentre i ricavi da Intelligent Cloud sono aumentati del 24% a 25,7 mld $, infine i ricavi da Personal Computing sono aumentati solo del 3% a 13,3 mld $ ".
OLD DOMINION FREIGHT LINE + 3,91%. La società di trasporti offre un servizio di spedizioni su gomma di merci a livello nazionale a carico ridotto con furgoni (LTL) e a carico pesante (LT) con camion, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 3,36 $/az. su un fatturato di 1,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,07 $/az. su un fatturato pari a 1,61 mld $. I ricavi sono cresciuti del 14,5% su base annua.
Greg C. Gantt, Presidente e A.D. della società, ha commentato: "I risultati finanziari del terzo trimestre di Old Dominion includevano una crescita a due cifre sia dei ricavi che della redditività. Abbiamo anche migliorato il nostro rapporto operativo su base annua per il undicesimo trimestre consecutivo. Questi risultati riflettono la nostra continua capacità di fornire valore ai nostri clienti fornendo un servizio superiore a un prezzo equo. L'esecuzione coerente di questo elemento chiave del nostro piano strategico a lungo termine, indipendentemente dal contesto economico, è fondamentale per la nostra capacità per conquistare quote di mercato a lungo termine. Le nostre entrate sono aumentate del 14,5% durante il terzo trimestre del 2022 principalmente a causa dell'aumento del 17,4% delle entrate LTL per quintale, che ha più che compensato la diminuzione del 2,6% delle tonnellate LTL. Il miglioramento del rendimento riflette la nostra strategia a lungo termine di ottenere aumenti coerenti per compensare l'inflazione dei costi, sostenendo al contempo i nostri continui investimenti in capacità. Per supportare il nostro rendimento è necessario fornire una una strategia di gestione ed un servizio superiore fornendo ai nostri clienti un servizio puntuale del 99% e un rapporto sinistri merci dello 0,2% durante il terzo trimestre. Il nostro rapporto operativo è migliorato al 69,1% per il terzo trimestre del 2022. L'aumento del rendimento e il nostro controllo disciplinato sui costi ci hanno permesso di migliorare sia i nostri costi operativi diretti che i costi generali come percentuale dei ricavi durante il trimestre. Il costo degli stipendi e i costi dei benefici in percentuale dei ricavi sono migliorati diminuendo al 42,1% dal 46,4% nel terzo trimestre del 2021 e i costi di trasporto sono aumentati del 2,1% dei ricavi. Questi miglioramenti hanno più che compensato l'aumento delle forniture e delle spese operative in quanto una percentuale dei ricavi deriva principalmente dal significativo aumento del costo del carburante diesel e di altri prodotti petroliferi durante il trimestre. La liquidità netta fornita dalle attività operative è stata pari a 514,2 mln $ nel terzo trimestre del 2022 e di 1,3 mld $ per i primi nove mesi dell'anno. La Società aveva 216,7 mln $ in contanti e mezzi equivalenti al 30 settembre 2022. Infine abbiamo continuato a restituire capitale agli azionisti durante il trimestre attraverso i nostri programmi di riacquisto di azioni e dividendi. Per i primi nove mesi di quest'anno la liquidità utilizzata per i programmi di ritorno degli azionisti includeva 1,1 mld $ di riacquisti di azioni e 101,4 mln $ di dividendi in contanti".
O’REILLY AUTOMOTIVE + 12,40%. La società è un rivenditore specializzato di parti, strumenti, forniture, attrezzature e accessori automobilistici in aftermarket negli Stati Uniti, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 9,17 $/az. su un fatturato di 3,80 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 8,51 $/az. su un fatturato pari a 3,71 mld $. I ricavi sono cresciuti del 9,2% su base annua. La società ha affermato di aspettarsi utili per il 2022 tra 32,35 e 32,85 $/az. per un fatturato tra 14,10 e 14,30 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 31,87 $/az. per un fatturato pari a 14,15 mld $.
Greg Johnson, Presidente e CEO di O'Reilly, ha commentato: "Siamo lieti di segnalare una performance molto forte nel terzo trimestre evidenziata da un aumento del 7,6% delle vendite nei negozi e da un incredibile aumento delle vendite nei negozi negli ultimi tre anni del 31,2%. L'attenzione incessante del nostro team nel fornire un servizio eccellente ai nostri clienti ha permesso di registrare ancora una volta una crescita a due cifre nelle nostre attività. L'eccezionale performance di alto livello del nostro team, unita al costante impegno nel controllo delle spese, ha portato a un aumento del 14% dell'utile per azione che rappresenta un tasso di crescita annuo composto a tre anni del 22%. L'utile lordo nel terzo trimestre è aumentato del 6% a 1,93 mld $ (o 50,9% delle vendite) da 1,82 mld $ (o 52,3% delle vendite) per lo stesso periodo di un anno fa. Le spese di vendita, generali e amministrative nel terzo trimestre sono aumentate del 6% a 1,13 mld $ (o 29,8% delle vendite) da 1,06 mld $ (o 30,6% delle vendite) per lo stesso periodo di un anno fa. L'utile operativo è aumentato del 7% a 804 mln $ (o 21,2% delle vendite) da 755 mln $ (o 21,7% delle vendite) per lo stesso periodo di un anno fa. L'utile netto nel terzo trimestre terminato il 30 settembre 2022 è aumentato a 585 mln $ (o 15,4% delle vendite) da 559 mln $ (o 16,1% delle vendite) per lo stesso periodo di un anno fa. Da inizio anno, abbiamo aperto 154 nuovi negozi in 38 stati degli Stati Uniti e in Messico e rimaniamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di circa 180 nuovi negozi aperti nel 2022 e contiamo di arrivare a 190 nuovi negozi nel 2023”.
PACCAR + 6,80%. La società che progetta, produce e distribuisce autocarri leggeri, medi e pesanti e relativi ricambi in aftermarket, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 2,21 $/az. su un fatturato di 7,06 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,99 $/az. su un fatturato pari a 6,64 mld $. I ricavi sono cresciuti del 37,2% su base annua.
Preston Feight, A.D. della società, ha affermato: "I risultati del terzo trimestre di PACCAR riflettono la forte domanda di nuovi modelli di autocarri DAF, Peterbilt e Kenworth di alta qualità a basso consumo di carburante non che i risultati record di PACCAR Parts. PACCAR Parts ha registrato vendite e profitti trimestrali record grazie alla tecnologia leader del settore e alle prestazioni logistiche che hanno migliorato i tempi di attività dei clienti. PACCAR Financial Services ha ottenuto risultati eccellenti grazie al suo portafoglio di alta qualità e agli elevati prezzi degli autocarri usati. Sono molto orgoglioso dei nostri dipendenti per aver fornito ai nostri clienti autocarri e soluzioni di trasporto della massima qualità. Così come sono orgoglioso di aver ottenuto, alla fiera di Hannover, il premio “International Truck of the Year 2023” con il nuovo camion DAF XD. I ricavi netti per i primi nove mesi del 2022 sono stati di 20,69 mld $ rispetto ai 16,84 mld $ dell'anno scorso. Abbiamo registrato un utile netto pari a 769,4 mln $, margini lordi per autocarri, ricambi e altro del 14,9% ed abbiamo consegnato 44.400 camion tra nuovi ed usati".
SEATTLE GENETICS – INV.%. E’ una società di biotecnologia. Sviluppa e commercializza terapie a base di anticorpi monoclonali per il trattamento del cancro e delle malattie autoimmune, ha riportato una perdita nel terzo trimestre 2022 pari a 1,03 $/az. su un fat-turato di 510.30 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,95 $/az. su un fatturato pari a 459.09 mln $. I ricavi sono cresciuti del 20,3% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2022 tra 1,82 e 1,865 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 1,84 mld $.
Roger Dansey, CEO ad interim e Capo medico della società, ha affermato: "Seagen ha ottenuto ottime prestazioni nel terzo trimestre con una crescita in tutte le fonti di reddito, comprese le vendite nette totali di prodotti sia per il trimestre che per l'inizio dell'anno rispetto agli stessi periodi del 2021. Finora quest'anno abbiamo anche compiuto sostanziali progressi nello sviluppo clinico, che si sono concretizzati nella presentazione di molteplici applicazioni normative supplementari verso il nostro obiettivo di ampliare il numero di pazienti che potrebbero beneficiare dei nostri farmaci e abbiamo stipulato due importanti accordi strategici di sviluppo aziendale. A livello contabile nel terzo trimestre, il costo del venduto è stato pari a 108 mln $ e da inizio anno è stato pari a 302 mln $ rispetto a 83 mln $ e 225 mln $ per gli stessi periodi del 2021. Gli aumenti sono stati principalmente guidati dall'aumento delle vendite dei nostri farmaci e dei relativi importi della quota di utile lordo dovuti ai partner di collaborazione. Le spese di ricerca e sviluppo sono state pari a 385 mln $ e da inizio anno sono state pari a 987 mln $ rispetto a i 459 mln $ e 924 mln $ per gli stessi periodi del 2021, riflettendo i continui investimenti nello sviluppo clinico dei programmi di farmaci e prodotti approvati dalla Società. Le spese generali e amministrative sono state pari a 210 mln $ e da inizio anno pari a 605 mln $, rispetto ai 180 mln $ e 505 mln $ per gli stessi periodi del 2021. La perdita netta è stata pari a 191 mln $ e la perdita netta per l'anno in corso è stata pari a 462 mln $, rispetto alla perdita netta del terzo trimestre del 2021 che è stata pari a 294 mln $ e per lo stesso periodo del 2021 è stata pari a 500 mln $. Infine al 30 settembre 2022, Seagen aveva 1,8 mld $ in contanti e investimenti".
T-MOBILE + 10,66%. La società di servizi di comunicazione wireless nei mercati degli abbonamenti postpagati, prepagati e all'ingrosso, fornisce prodotti e servizi che includono voce, messaggistica, servizi dati, dispositivi wireless, smartphone e altri dispositivi di comunicazione mobile, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 0,40 $/az. su un fatturato di 19,477 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,04 $/az. su un fatturato pari a 19,99 mld $. I ricavi sono diminuiti dello 0,6% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Mike Sievert, CEO di T-Mobile, ha affermato: "Abbiamo sempre detto che la nostra aspirazione era quella di essere il primo e unico fornitore a offrire ai clienti sia la rete migliore che il miglior rapporto qualità-prezzo senza dover sacrificare l'uno per l'altro, e sulla base di un'altra serie di risultati finanziari e clienti straordinari nel terzo trimestre è chiaro che stiamo mantenendo quella promessa. Sulla scia del nostro aumento netto di account postpagato più alto di sempre e della crescita dei clienti postpagati e a banda larga leader del settore, stiamo aumentando le previsioni per la terza volta quest'anno. Il nostro playbook Un-carrier continua a vincere in questo contesto competitivo nonostante il quadro macro ed il clima economico in continua evoluzione e con il nostro incessante lavoro stiamo solo diventando più forti. Le aggiunte nette totali di clienti pari a 1,7 milioni sono aumentate di 407 mila unità anno su anno e il conteggio totale dei clienti è aumentato fino a un record di quasi 112 milioni. A livello contabile nel terzo trimestre, l'utile netto pari a 508 mln $ è diminuito anno su anno principalmente a causa degli impatti nel trimestre in corso. L'EBITDA rettificato è aumentato dell'11% anno su anno a 6,7 mld $ principalmente grazie alla crescita dei ricavi dei servizi e alla maggiore realizzazione di sinergie. La liquidità netta fornita dalle attività operative è aumentata del 26% anno su anno a 4,4 mld $. Gli acquisti in contanti di proprietà e attrezzature, inclusi gli interessi capitalizzati, sono aumentati del 23% su base annua a 3,6 mld $, guidati dalla costruzione accelerata della rete 5G a livello nazionale. Il flusso netto di cassa è aumentato del 32% anno su anno a 2,1 mld $. Infine, per le prestazioni sostenute della società ed i significativi progressi nell'integrazione che hanno consentito a T-Mobile di ricevere valutazioni “investment grade” da tutte e tre le agenzie di rating, il CdA ha approvato l’avvio di un programma di riacquisto di azioni proprie per un massimo di 14 mld $ di azioni ordinarie fino a settembre 2023".
TEXAS INSTRUMENTS + 1,03%. La società che progetta e produce semiconduttori che vende a progettisti e produttori di elettronica, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 2,47 $/az. su un fatturato di 5,24 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,39 $/az. su un fatturato pari a 5,14 mld $. I ricavi sono cresciuti del 12,9% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel quarto trimestre 2022 tra 1,83 e 2,11 $/az. su un fatturato tra 4,40 e 4,80 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,21 $/az. su un fatturato di 4,93 mld $.
Rich Templeton, Presidente e CEO di TI, ha formulato i seguenti commenti: "Le entrate sono aumentate dell'1% in sequenza e del 13% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, più o meno come previsto. Durante il trimestre abbiamo riscontrato una debolezza prevista nell'elettronica personale e un'espansione della debolezza dell'industria. Il nostro flusso di cassa operativo pari a 9,0 mld $ negli ultimi 12 mesi ha nuovamente sottolineato la forza del nostro modello di business. Il flusso netto di cassa per lo stesso periodo è stato pari a 5,9 mld $ o il 29% dei ricavi. Ciò riflette anche la qualità del nostro portafoglio di prodotti come l'efficienza della nostra strategia di produzione, compreso il vantaggio della produzione dei wafer da 300 mm. Negli ultimi 12 mesi abbiamo investito 3,3 Mld $ in ricerca e sviluppo e in spese amministrative e generali di vendita, oltre ad aver investito 3,1 mld $ in spese in conto capitale e restituito 7,1 mld $ agli azionisti".
VERISIGN + 13,52%. La società è un fornitore di servizi di registro dei nomi di dominio e sicurezza Internet in tutto il mondo, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,58 $/az. su un fatturato di 357,0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,54 $/az. su un fatturato pari a 356.40 mln $. I ricavi sono cresciuti del 6,8% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere per l’intero anno 2022 ricavi tra 1,418 e 1,426 mld $, mentre la stima degli analisti è pari a 1,43 mld $.
Jim Bidzos, Presidente Esecutivo e A.d. della società, ha affermato: "L’obiettivo principale è gestire in modo affidabile la nostra infrastruttura Internet. Siamo stati anche in grado di offrire un buon trimestre agli azionisti. A livello contabile nel terzo trimestre, abbiamo registrato un utile netto pari a 169 mln $ rispetto a un utile netto di 157 mln $ dello stesso trimestre del 2021. Il margine operativo è stato del 66,3% rispetto al 66,2% dello stesso trimestre del 2021. Abbiamo chiuso il terzo trimestre con liquidità, mezzi equivalenti e titoli negoziabili pari a 980 mln $, con una diminuzione di 226 mln $ rispetto alla fine del 2021. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 262 mln $ rispetto ai 260 mln $ dello stesso trimestre del 2021. Durante il terzo trimestre, abbiamo riacquistato 1,5 milioni di azioni ordinarie per un costo complessivo di 275 mln $. Infine a partire dal 27 ottobre 2022 il CdA ha approvato un'ulteriore autorizzazione per il riacquisto di azioni ordinarie pari a circa 803 mln $, che porta l'importo totale a 1,0 mld $ autorizzato".
VERTEX PHARMA + 4,63%. La società che è impegnata nell'attività di scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci a piccole molecole per pazienti con malattie gravi, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 4,01 $/az. su un fatturato di 2,33 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,64 $/az. su un fatturato pari a 2,23 mld $. I ricavi sono cresciuti del 17,6% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato in crescita per tutto il 2022 tra 8,80 e i 8,90 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 8,77 mld $.
Reshma Kewalramani, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Il terzo trimestre ha segnato un altro periodo di ottime prestazioni nel settore fibrosi cistica e in tutta l'azienda. Mentre progrediamo verso la presentazione della normativa globale, avviando lo sviluppo fondamentale del programma per il dolore acuto e continuando il rapido avanzamento di molteplici programmi clinici in fase intermedia e avanzata, stiamo realizzando il nostro obiettivo di innovazione seriale per i pazienti, che sarà guidare una crescita significativa per l'azienda negli anni a venire. A livello contabile nel terzo trimestre, l'utile netto è aumentato del 14% rispetto al terzo trimestre del 2021, principalmente trainato da una forte crescita dei ricavi, parzialmente compensata da maggiori investimenti nella nostra gamma di prodotti clinici di fase intermedia e avanzata. La liquidità, i mezzi equivalenti e i titoli negoziabili al 30 settembre 2022 erano pari a 9,8 mld $, con un aumento di circa 2,2 mld $ rispetto al 31 dicembre 2021. L'aumento da inizio anno è stato principalmente determinato dalla forte crescita dei ricavi e dal flusso di cassa operativo, in parte compensato dai pagamenti delle imposte sul reddito e dalla nostra acquisizione della società ViaCyte".
XCEL ENERGY + 7,34%. La Società è impegnata nella generazione, acquisto, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas naturale, ha riportato utili nel terzo trimestre 2022 pari a 1,18 $/az. su ricavi per 4,08 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,22 $/az. su ricavi per 3,58 mld $. Il fatturato è cresciuto del 17,7% su base annua. La società prevede una crescita degli utili nell’anno 2022 tra 3,14 e 3,19 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,16 $/az.
Bob Frenzel, Presidente e CEO di Xcel, ha affermato: "Xcel Energy ha avuto un terzo trimestre forte, sia dal punto di vista operativo che finanziario. Questo trimestre ha visto anche l'approvazione della rivoluzionaria legge sulla riduzione dell'inflazione, le cui disposizioni in materia di energia pulita forniranno notevoli vantaggi per i clienti, ridurranno i costi della transizione verso l'energia pulita e miglioreranno la nostra liquidità attraverso la trasferibilità del credito d'imposta. Come risultato della legislazione, il costo del nostro progetto Sherco Solar da 460 MW recentemente approvato sarà ridotto di oltre il 30%, abbasserà anche il costo di 10.000 MW di energie rinnovabili che sono state approvate nell'ambito dei nostri piani per le risorse del Minnesota e del Colorado e migliorerà ulteriormente l'energia di Xcel Energy e delle regioni grazie al vantaggio competitivo dovuto alle forti risorse eoliche e solari nei nostri stati".
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SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.