Dopo la rinuncia di Opa cosa succederà alla leader delle calzature? Oggi il titolo sta dando segnali negativi. Una nuova emissione obbligazionaria corta a tasso misto. I componenti di conducibilità elettrica a un momento di svolta. Si può allora ipotizzare un Pac.
Buy or sell
Tod’s è stata protagonista delle cronache e dei ribassi di Borsa ieri, con un “gap down” da manuale. Sulla rinuncia dell’Opa da parte della famiglia Della Valle per il mancato raggiungimento, sebbene di poco, della soglia (90%) riferito al delisting da Borsa Italiana i media hanno scritto in abbondanza. Ai lettori di LombardReport non riproponiamo tali vicende ma riassumiamo quelle che potrebbero essere le evoluzioni future del caso.
Riproposizione dell’Opa a un prezzo maggiore |
Viene data per improbabile, anzi del tutto scartata dalla società, che segnala come non ne abbia mai fatto accenno. Eppure la distanza fra gli aderenti all’Opa all’86,95% e la soglia del 90% è stata davvero minima |
Delisting e fusione con un’altra realtà societaria del gruppo non quotata |
Appare l’ipotesi quasi scontata nelle dichiarazioni della famiglia Della Valle. E’ tutta però da costruire, almeno agli occhi degli osservatori esterni |
Cessione |
In tal caso il gruppo francese Lvmh godrebbe di un’opzione di acquirente privilegiato ma le probabilità sono scarse |
Dopo il crollo di ieri (-19,44%) il mercato guarda ora a come reagirà l’azione nelle prossime settimane, sebbene l’analisi del grafico sia inevitabilmente condizionata da una situazione così particolare.
Isin e codice |
IT0003007728 - TOD |
Apertura oggi (27/10/2022) |
32,3 euro |
Volatilità media (a 1 anno) |
48,5% (molto elevata) |
Il quadro grafico |
Il titolo è sì crollato ieri ma è rimasto sopra i livelli estivi, quando furono toccati i minimi su 28,4 euro. Pessimismo quindi ma non eccessivo |
Prima resistenza |
Corrisponde all’area di congestione dei 41,6 – 41,9 euro di inizio ottobre, mentre l’operazione sembrava andare in porto, sebbene quelle quotazioni fossero sopra il prezzo di Opa (relativa al 25,5% del capitale) |
Seconda resistenza |
Ha senso indicarla in una situazione simile? Forse no. Si situa comunque nell’area dei 50 euro |
Scenario negativo se… |
Si superasse in chiusura di seduta al ribasso il minimo intraday di ieri a 31,2 euro, il che è già avvenuto pesantemente oggi in intraday |
La media a 200 (valore in corso) |
A 38,42 euro |
Un segnale “buy” |
Su notizie più precise di quanto realmente verrà deciso. Fino ad allora invitabile non poca volatilità |
► Un nuovo bond Mediobanca per chi cerca il classico
In una fase così esasperata come quella in corso per l’obbligazionario la conquista di alti rendimenti è quasi tornata a essere un’ossessione per molti. C’è però chi vuole restare invece allineato a standard di una certa sicurezza. A costoro segnaliamo la quotazione da oggi su Borsa Italiana di un bond molto tradizionale.
Denominazione |
Mediobanca Mc Ot25 Eur |
Isin |
IT0005509069 |
Tipologia |
Senior |
Rating |
BBB |
Scadenza |
27/10/2025 |
Lotto minimo |
1.000 Eur |
Struttura cedolare |
Cedola fissa: 3,65% annuo per il periodo dal 26 ottobre 2022 (incluso) al 26 ottobre 2023 (escluso); cedola variabile: tasso di interesse indicizzato Euribor 3 mesi + 1%, per il periodo dal 26 ottobre 2023 (incluso) al 27 ottobre 2025 (escluso) con tasso minimo - “floor” – dello 0% e massimo – “cap” – del 4,25% |
Mercato quotazione |
Tlx |
Ammontare |
50 milioni euro |
Quotazione attuale |
In maniera anomala il “book” alle ore 13,00 di oggi 27/10 era composto solo da ordini in acquisto (fra 97,2 e 97,09 euro) ma trattandosi del giorno di esordio può giustificarsi l’assenza del “market maker”, che è la stessa Mediobanca |
Punti forti |
Solidità dell’emittente e una struttura molto conservativa, tipica dei tassi misti bancari. Inoltre una scadenza corta |
Punti deboli |
La liquidità (almeno per la seduta iniziale) e il “floor” allo 0% |
Consigli operativi |
Meglio attendere i prossimi giorni e verificare l’entrata in scena del “market maker”. Mettersi comunque in acquisto sotto 100 |
► Etf sui semiconduttori, la discesa prosegue
La domanda è forte ma le tensioni sulle normative Usa relative alle esportazioni di semiconduttori e tecnologie associate nei confronti della Cina stanno alimentando non poche preoccupazioni.
Un’interessante analisi di Paul Wick, gestore del fondo Threadneedle Global Technology di Columbia Threadneedle Investments, riporta in merito a questi componenti una complessa valutazione, che riprendiamo solo in parte.
“L’industria dei semiconduttori è stata a lungo considerata un settore altamente ciclico, soggetto a periodi di investimento di tipo boom-bust, e pertanto tende a essere scambiata a sconto rispetto ai multipli di guadagno del mercato complessivo. Tuttavia, nell’ultimo decennio il comparto è diventato meno ciclico per diversi motivi. In primo luogo, si è verificato un enorme consolidamento e le aziende rimaste si sono concentrate più sulla redditività che sulla conquista di quote di mercato, come avveniva in passato. In secondo luogo i mercati finali in cui vengono utilizzati i semiconduttori sono andati oltre i computer e i telefoni cellulari. Come ha dimostrato la carenza globale di semiconduttori, i chip sono ormai necessari ovunque: nelle automobili e nei veicoli elettrici, nelle infrastrutture dei data center per supportare l’esplosione del trasferimento di dati su Internet, nell’intelligenza artificiale, nel machine learning e nell’Internet of Things (IoT). La crescente complessità della produzione di chip per computer più veloci e potenti richiede strutture costose e specializzate. Non ci si aspetta che i chip ad alte prestazioni siano più economici ma all’opposto addirittura più costosi. Riteniamo, quindi, interessante di partecipare alle principali tendenze tecnologiche a lungo termine, come il cloud computing e l’Internet of Things, investendo in titoli dei semiconduttori che hanno una valutazione inferiore rispetto alle azioni di Internet e dei software”.
Merita così attenzione l’Etf sui semiconduttori quotato su Borsa Italiana dalla maggiore capitalizzazione.
Denominazione |
VanEck Semiconductor |
Isin |
IE00BMC38736 |
Valuta contrattazione |
Eur |
Valuta denominazione |
Usd |
Mercato quotazione |
Borsa Italiana |
Quotazione attuale (apertura 27-10-22) |
17,758 euro |
Performance da Ytd |
-33,7% |
Analisi tecnica |
Ribasso in corso da inizio anno inserito in un canale rotto al rialzo solo a luglio. Numerosi i falsi segnali di tentativi di rimbalzo. Supporto a 16,64 euro e resistenza di un certo peso sui 21,2 euro. L’Etf si presta pertanto ora a una strategia di piano di acquisto su periodicità mensile |
Volatilità media |
Elevata |
Punti forti |
Importanza dell'industria di riferimento |
Punti deboli |
E’ un settore sottoposto a complesse dinamiche geopolitiche e quindi condizionato da fattori extra economici |
Consigli operativi |
La media mobile a 200 è inclinata al ribasso da mesi e tutti gli indicatori su periodicità settimanale sono ancora stanchi. Si giustifica così solo un’entrata impostata su più livelli |