Finanza ricchissima di argomenti. Cominciando dagli “emerging” con migliori prospettive. Inoltre i certificati debuttanti a leva long e short sui Btp, nonché quelli su basket di azioni con ottimi rendimenti e…un ruolo ambientale. Infine il nuovo “inflation linked”, su cui ogni giudizio è rimandato a novembre, e gli Etf sui Treasuries per operare sulla curva Usa.
Il report della domenica
Sono stati batostati e un po' dimenticati nel corso del 2022. I mercati emergenti hanno sofferto per il dollaro forte, per le inflazioni nazionali in alcuni casi elevatissime e per le politiche monetarie ampiamente restrittive. Ora si attendono due eventi determinanti: gli esiti delle elezioni presidenziali in Brasile (ballottaggio 30 ottobre) e gli effetti del Congresso del Partito Comunista in Cina, chiuso nella Grande Sala del Popolo di Pechino con le parole del segretario generale Xi Jinping: “Osate battervi per la vittoria”. Una dichiarazione equivoca, tale da ingenerare preoccupazioni.
Da inizio anno le performance dei diversi mercati sono state inevitabilmente molto diverse fra loro, con i Paesi più vicini ad aree caratterizzate da tensioni geopolitiche (est Europa e Taiwan) particolarmente penalizzati.
Performance Indice Msci Emerging Markets da inizio anno |
-17,5% (peggiore performance passata -53,2% nel 2008 e migliore +79% nel 2009) |
Mercati best performer |
Cile +10,8% e Brasile +2,9% |
Mercati worst performer |
Polonia -34,2% e Corea del sud -28,3% |
In questa situazione gli investitori istituzionali specialisti in “emerging” guardano con interesse a quattro diverse realtà per il prossimo futuro. Preferiscono però non esprimersi in termini di tempistiche, poiché ritengono che i fattori in gioco siano troppi e complessi.
Cina |
Netto il rallentamento economico nei primi tre trimestri del 2022. Il +5,5% del Pil annunciato per l’anno non sarà raggiunto per quasi un paio di punti percentuali: un fallimento che è stato fatto passare in sordina nell’anno in cui Xi ha ottenuto il suo terzo mandato. Ora dovrà spingere sull’acceleratore |
Brasile |
L’andamento delle materie prime non si è ancora del tutto riverberato su un mercato azionario caratterizzato per un elevato rendimento da dividendi |
Thailandia |
La ripresa del turismo può comportare maggiori introiti e abbassare il peso inflattivo, salito all’8% in estate ma che già sta scendendo. Per questo sottostante esiste l’Etf Xtrackers Msci Thailand (LU0514694701 - valuta denominazione Usd – non è quotato però su Borsa Italiana ma trattato da varie piattaforme) |
Filippine |
Si prevede un netto miglioramento degli utili delle maggiori aziende nazionali, favorite anche da un’inflazione inferiore rispetto a quella di altri Paesi asiatici. Per questo mercato esiste l’Etf Xtrackers Msci Thailand (LU0592215403 - valuta denominazione Usd – non è quotato su Borsa Italiana ma trattato da varie piattaforme) |
Il quadro giustifica la selezione di alcuni Etf in un’ottica di diversificazione rispetto ai mercati dei Paesi più sviluppati del mondo.
● Quello con la migliore performance (pur negativa) da inizio anno
iShares Msci EM Minimum Volatility (valuta denominazione Usd) |
IE00B8KGV557 |
Azionario emerging a bassa volatilità |
Ytd -6,6% - dai massimi sui 31 euro è sceso poco. Rispetto ai 28,28 euro della chiusura di venerdì il primo vero supporto si colloca sui 27 € |
● Quello con la peggiore performance da inizio anno
HANetf EMQQ Emerging Markets Internet & E-commerce (valuta denominazione Usd) |
IE00BFYN8Y92 |
Azioni del settore Internet ed E-commerce dei mercati emergenti |
Ytd -36,1% - doveva essere il protagonista della scena “emerging”. Invece da inizio 2021 ha continuato a scendere. Contro i 6,89 euro della chiusura di venerdì il primo segnale di rafforzamento si situa sopra 8,6 euro (media a 200) |
● Il cinese della classe A
L&G Msci China A (valuta denominazione Usd) |
IE00BHBFDF83 |
Azioni cinesi della classe A: denominate in renminbi si riferiscono a società con sede in Cina e sono negoziate sulle Borse di Shanghai e Shenzhen |
Ytd -21,4% - la media a 200 scende da marzo. Chiusura venerdì a 15,25 euro con un supporto importante a 14,72 |
● Il Sud America nel suo insieme
Amundi Msci Latin America (valuta denominazione Eur) |
LU1681045024 |
L’indice azionario è così ripartito: 63% Brasile, 25% Messico, 6% Cile, 3% Perù, ecc. |
Ytd +31,1% - tenta e ritenta di rompere al rialzo la resistenza di 15,1 euro. L’ha fatto tre volte da maggio. Un vero supporto sui 13,5 euro |
● Il big brasiliano
iShares Msci Brazil (valuta denominazione Usd) |
IE00B0M63516 |
Replica le maggiori azioni brasiliane (Vale, Petrobras, varie banche ecc.) |
Ytd +31% - situazione simile per l’Etf Latin America. Ha tentato tre volte di infrangere i 26,56 euro. Proteggersi con uno “stop loss” sui 24 euro |
► Btp future con la leva fissa
I tassi di interesse rimangono uno dei temi più caldi del 2022 e gli investitori guardano con attenzione alle politiche monetarie delle banche centrali e all’impatto che stanno avendo e avranno sui rendimenti delle obbligazioni. In quest’ottica Vontobel ha ampliato la propria gamma di certificati a Leva Fissa sui tassi di interesse e mette a disposizione sei nuovi strumenti per andare long e short sui Btp, con leve 3, 5 e 7.
► Nuovi certificati, i rendimenti salgono e l’importanza ambientale pure
Bnp Paribas ha emesso dei nuovi certificati Memory Cash Collect su panieri di azioni che permettono agli investitori di contribuire alla riforestazione del territorio italiano senza rinunciare al potenziale rendimento tipico di questi strumenti. Il tutto grazie alla collaborazione con Reforest’Action, società che abilita persone e aziende a intraprendere iniziative concrete per sostenere le foreste.
Nei primi sei mesi di vita dei certificate, ovvero fino al 5 aprile 2023 incluso, Bnp Paribas calcolerà l’ammontare totale venduto su Borsa Italiana della nuova gamma di Memory Cash Collect Certificate e, per ogni mille euro di capitale investito, verserà a Reforest’Action l’equivalente necessario alla piantumazione o cura di un albero in una foresta situata in Italia. Gli investitori potranno consultare l’andamento delle attività di piantumazione nonché i benefici derivanti dal loro investimento alla pagina web pubblica www.reforestaction.com/isr-italia.
E ora la struttura. I nuovi Memory Cash Collect consentono di ottenere premi con effetto memoria nelle date di valutazione trimestrali anche nel caso di andamento negativo dei sottostanti, purché la quotazione di ciascuno di loro - come prassi - sia pari o superiore al livello barriera premio. Inoltre, dal sesto mese di vita, i certificate possono scadere anticipatamente se nelle date di valutazione trimestrali la quotazione di tutti i sottostanti sarà pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceverebbe, oltre al premio trimestrale, il valore nominale (1.000 euro) nonché gli eventuali premi non corrisposti precedentemente (cosiddetto “effetto memoria”). Se i certificate arriveranno a fine vita (fissata nel 06/10/2025) si prospetteranno due possibili scenari: se la quotazione di tutti i sottostanti sarà pari o superiore al livello barriera a scadenza, il certificate rimborserà il nominale più il premio con effetto memoria; se la quotazione di almeno uno dei sottostanti sarà inferiore alla barriera a scadenza, il certificate pagherà un importo commisurato alla performance del peggiore dei sottostanti (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).
Punti forti |
● L’iniziativa riforestazione, novità da sottolineare ● Premi trimestrali assai elevati ● Alcuni con sottostanti molto solidi ● Effetto memoria ● Barriera coincidente in tutti i casi sia per la cedola sia per il rimborso ● Opzione Quanto (copertura) per sterilizzare il cambio di quelli con azioni in valute diverse dall’euro |
Punti deboli |
● Tutti con tre sottostanti per singolo basket, di cui alcuni più deboli rispetto agli altri ● Struttura “worst of” (cioè con performance a scadenza del peggior sottostante) ● Prima data corta (semestrale) di rimborso anticipato |
► Nuovo Btp Italia, decisivo il verdetto dell’11 novembre
Seconda edizione per il Btp Italia nel 2022. Dato l’interesse riscosso dalle ultime emissioni facciamo il punto su quello che si sa dell’esordiente “inflation linked”, rimandando ogni giudizio finale alla scadenza dell’11 novembre, quando verrà comunicato il cosiddetto tasso minimo garantito o cedola base che dir si voglia.
Collocamento |
In due fasi come al solito: la prima da lunedì 14 a mercoledì 16 novembre 2022 (salvo chiusura anticipata) per i risparmiatori individuali (il cosiddetto mercato retail); la seconda avrà luogo il giorno 17 novembre e sarà riservata agli investitori istituzionali |
Edizione |
18° tranche, sebbene sul secondario ne siamo rimaste in quotazione dieci, di cui una prossima al rimborso |
Durata |
6 anni |
Isin |
Non ancora comunicato |
Premio fedeltà |
0,8% per chi terrà il titolo fino a scadenza |
Tasso annuo minimo garantito |
Sarà divulgato venerdì 11 novembre e costituirà il fattore decisivo per la maggiore o minore competitività di questo titolo di Stato “inflation linked” indicizzato alla variazione dei prezzi in Italia |
► Bond, operare sulla curva Usa ora è possibile
Invesco ha ampliato la propria offerta di Etf sui titoli di stato Usa con il debutto di Invesco US Treasury Bond 10+ Year (Isin IE00BKWD3743 ma disponibile anche nella versione con copertura del cambio €/$, quest’ultimo con Isin IE000FXHG8D6), strumento che offre agli investitori maggiori possibilità di adattare il portafoglio in termini di duration ed esposizione alla curva dei rendimenti per migliorare le performance. Ha un Ter molto modesto dello 0,06%.
È noto come gli investitori obbligazionari con obiettivi di duration o rendimento possano gestire le esposizioni mediante varie fasce di scadenze. I fondi pensione per esempio usano questo approccio per il cosiddetto “liability-matching”. Con quali vantaggi? Quello più evidente è di mantenere la stessa duration e guadagnare potenzialmente rendimenti aggiuntivi adottando una strategia duplice, per esempio combinando nella fase in corso Etf che mirino alle fasce di scadenza da un lato 1-3 anni e dall’altro oltre 10 anni, eliminando la fascia 7-10 anni, che ultimamente risulta piuttosto costosa.
A tale scopo Il nuovo Etf punta a replicare la performance di Bloomberg US Long Treasury Index. L'indice misura la prestazione del debito nominale a tasso fisso denominato in Usd emesso dal Tesoro Usa con scadenze superiori a 10 anni. L’indice è ribilanciato mensilmente con distribuzione di cedola trimestrale.
Il nuovo Etf completa la gamma Us Treasury, che prevede cinque fasce di scadenze: 0-1 anni, 1-3 anni, 3-7 anni, 7-10 anni e ora 10+ anni. Comprende inoltre un Etf che offre un'esposizione lungo tutta la curva. Ytd: performance da inizio anno.
0-1 anni |
IE00BKWD3C98 |
Ter 0,06% |
Ytd +14,4% |
1-3 anni |
IE00BF2FNG46 |
Ter 0,06% |
Ytd +8,6% |
3-7 anni |
IE00BF2FNQ44 |
Ter 0,06% |
Ytd +1,1% |
7-10 anni |
IE00BF2FN646 |
Ter 0,06% |
Ytd -6,8% |
10+ anni |
IE00BKWD3743 |
Ter 0,06% |
Ytd n.d. (nuovo) |
Tutte le scadenze |
IE00BF2GFH28 |
Ter 0,06% |
Ytd -2,8% |
7-10 anni Hedged €/$ |
IE00BF2FN869 |
Ter 0,10% |
Ytd -20,8% |
10+ anni Hedged €/$ |
IE000FXHG8D6 |
Ter 0,10% |
Ytd n.d. (nuovo) |
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