Nel corso delle ultime settimane il cda di ILPRA (seguita nella watch list, qui il link sull'analisi https://www.lombardreport.com/2022/3/13/il-segreto-della-conservazione/), ha approvato la relazione consolidata relativa ai primi sei mesi del 2022. Vediamo qui di seguito i tratti più interessanti.
FATTURATO SEMESTRALE DI ILPRA SPA:
Nei primi sei mesi del 2022 ILPRA ha riportato un incremento del volume d’affari pari al +6%.
Analizzando la distribuzione geografica del fatturato si apprezza un aumento della proporzione della quota relativa all’Export (dal 59,6% al 66,5%). Il canale estero ha infatti riportato un miglioramento del +13% a fronte di una contrazione del 4,2% registrata dal canale domestico.
MARGINALITA’ SEMESTRALE DI ILPRA:
La marginalità si conferma piuttosto elevata per una realtà industriale. Pur in un contesto inflattivo e molto sfidante, ILPRA è riuscita a mantenerla inalterata. Tale aspetto risulta essere particolarmente apprezzabile sia in termini assoluti che relativi.
PFN DI ILPRA:
Pur risultando in diminuzione rispetto a fine 2021, la PFN evidenzia una situazione di ottima forza patrimoniale. Le cause principali che hanno impattato sulla (lieve) contrazione della PFN sono imputabili ai maggiori investimenti in ambito M&A (€ 0,8 mln per l’acquisizione di MACS) oltre al noto aumento delle scorte di magazzino (scelta strategica indispensabile per poter far fronte tempestivamente agli ordini dei clienti).
MULTIPLI DI ILPRA:
Alle buone performance registrate da ILPRA non sono seguiti corrispondenti aumenti di quotazione del titolo. Tale scenario ha contribuito a comprimere tutti i multipli. Dal grafico si comprende bene come essi siano particolarmente ridotti. Tale fotografia descrive un’interessante situazione di sconto.
COMMENTO DELL’AD MAURIZIO BERTOCCO:
“Il nostro Gruppo prosegue il suo percorso di sviluppo e chiude un ulteriore semestre con performance che evidenziano una significativa crescita dei ricavi, che si attestano a 21,5 milioni di euro, un’ottima marginalità (EBITDA margin al 21,6%) nonostante l’incremento dei costi delle materie prime e i forti investimenti effettuati e un solido equilibrio patrimoniale, con Patrimonio Netto a 26,4 milioni di euro e PFN a 0,1 milioni di euro. Le scelte strategiche effettuate, con estrema lungimiranza, ci consentono di affrontare con serenità la complessa situazione internazionale, sia sul fronte dell’emergenza energetica, avendo il Gruppo assicurato la quasi totalità del proprio fabbisogno attraverso l’impianto fotovoltaico della sede produttiva di Mortara, sia sul fronte dello shortage di materiale elettronico e materia prima, avendo incrementato il magazzino per garantire la produzione nei mesi successivi oltre che per ridurre il time to market dei prodotti.”
OUTLOOK DI ILPRA:
"..... per quanto riguarda il dato previsionale sull’intero 2022, UCIMA, alla luce degli ultimi dati disponibili relativi al secondo trimestre 2022, prevede un risultato positivo (il maggiore degli ultimi 3 anni), con una previsione di crescita, alla luce del portafoglio ordini in essere. Queste aspettative, unite alle performance raggiunte dal Gruppo nel primo semestre 2022 (superiori rispetto alle previsioni fornite da UCIMA), fanno ben sperare per il prosieguo dell’esercizio in corso".
GRAFICO DI ILPRA:
Le quotazioni, dopo aver rotto a ribasso la media mobile a 200 giorni (in verde), stanno testando la tenuta del supporto situato a quota € 3,54: al di sotto di tale livello non si possono escludere picchi di volatilità.
COMMENTO:
ILPRA ha confermato la solidità del proprio business riuscendo a riportare, in un contesto molto sfidante, crescita ad elevate marginalità.
L'unico dubbio sull'aprire ufficialmente la posizione nasce dal contesto esogeno dei mercati: anche a queste valutazioni, nell'ottica di una prospettiva di lungo periodo, emerge senza dubbio un interessante profilo di sconto.
La situazione attuale è particolarmente fluida: il mercato miete vittime illustri e non è da escludere che si possa entrare su ILPRA a quotazioni inferiori.
APPENDICE PREZZI vs VALORI:
La complessa situazione macroeconomica vede le banche centrali impegnate nella difficile lotta contro l’inflazione. L’aumento dei prezzi ha iniziato a farsi notare sia nelle scelte dei consumatori che sui margini delle imprese. L’andamento dei mercati del 2022 è noto a tutti: soffrono indistintamente sia i bond che le azioni.
Il mercato ha severamente colpito e talvolta lo ha fatto in modo indiscriminato. Vogliamo vedere un esempio? Prendiamo il caso di INTRED, piccola perla italiana quotata nel segmento EURONEXT GROWHT MILAN.
L’azienda è impegnata nel settore della comunicazione ultraveloce: ha realizzato in Lombardia una rete proprietaria di 8.400 km di fibra ottica. La strategia seguita dalla rubrica è indirettamente interessata poiché tra i soci di INTRED si annovera anche la nostra nota FIRST CAPITAL (investimento che rappresenta circa il 15% del totale dei propri attivi).
Nel primo semestre 2022, in un contesto particolarmente sfidante, INTRED ha evidenziato un +21% di ricavi, un + 22,4% di Ebitda (Ebitda margin % 41,1%) un utile a + 12,5% realizzando ben € 18,6 mln di investimenti. Il business è molto solido, i flussi di cassa sono robusti.
Cosa è successo in borsa? Rispetto ad un anno fa, il titolo ha perso il 35%...
Conseguentemente a ciò, i multipli appaiono tutti molto compressi.
Solo per citare alcuni esempi (fonte “Lettera agli azionisti” di FIRST CAPITAL, pubblicata dal dott. Polidoro il 6 agosto 2022 sul sito della società https://www.firstcapital.it/lettere-azionisti.html) sul mercato M&A, operazioni comparabili sono valutate a multipli pari a 12 -15x EV/Ebitda. Prendendo come riferimento la stima dell’Ebitda 2023, il multiplo, ai valori attuali risulterebbe pari a 5x.
Nella “Lettera agli azionisti” di FIRST CAPITAL, scritta dal dott. Polidoro il 24 marzo 2022, in merito alle prospettive della partecipazione su INTRED viene indicato che …” Nonostante il nostro investimento in INTRED esprima già ad oggi un cash on cash multiple superiore a 7x, riteniamo che valga la pena attendere il completamento del piano industriale; siamo convinti infatti che a valle di questo percorso la società ne beneficerà in termini di posizionamento competitivo, anche grazie agli ingenti investimenti sulla fibra che saranno finanziati con i fondi del PNRR; a quel punto sarà difficile che la valorizzazione della nostra partecipata possa essere inferiore a euro 30 milioni”.
Facendo due conti, ad oggi INTRED capitalizza € 191, 8 mln, FIRST CAPITAL ne detiene il 9,4%: al fine di poter centrare l’obiettivo indicato da Polidoro è necessario che INTRED torni a € 20 (circa il 67% rispetto ai valori attuali).
FIRST CAPITAL conosce benissimo le potenzialità di INTRED poiché l’ha affiancata fin dall’IPO resistendo a mille tentazioni di vendita. La fase attuale dei mercati è delicatissima, ma talvolta, gli scossoni fanno cadere anche ottimi frutti.
Il caso di INTRED rappresenta solo esempio di come, in queste situazioni, il mercato, non faccia sconti a nessuno.
Per chi si concentra più sul valore che sui prezzi e mantiene un orizzonte temporale di lungo periodo, questo aspetto non va trascurato...
RIEPILOGO DELLE SEGNALAZIONI: