Tutti quotati su Borsa Italiana hanno caratteristiche diverse fra loro. Li abbiamo suddivisi per i vari tipi di operatività cui si indirizzano prevalentemente. Ciascun investitore potrà trovarvi quello che cerca.
Il report della domenica
Chi non conosce le obbligazioni non sa quale varietà di sottostanti caratterizzi questo mondo: tassi fissi, tassi variabili, step-up, indicizzati all’inflazione, convertibili, subordinati, strutturati, zero coupon e la lista potrebbe proseguire con altre tipologie meno praticate. In più con la vasta e super redditizia variante della diversificazione fra le tante valute. Negli ultimi anni le une o le altre hanno avuto il sopravvento. Ora tocca ai tassi fissi soprattutto in euro o in dollari, i cui rendimenti stanno andando alle stelle. È quindi a tale tipologia (salvo in due casi) che oggi dedichiamo il report domenicale.
► Per chi vuole investire liquidità
Inevitabile puntare su bond in euro a scadenza corta, rivolgendosi a titoli con quotazioni già penalizzate dalle prospettive future di andamento dei tassi di interesse. Si sono esclusi Btp e compagni per evitarne la volatilità.
Unicredit Fix Float Gn23 Eur (Isin IT0005199267) |
È un senior taglio 1.000. Se l’esigenza di collocare liquidità ha un obiettivo temporale corto questo bancario a tasso variabile indicizzato Euribor 3 mesi + 0,70% si adatta molto bene. Grazie al tasso di riferimento, salito all’1,378%, garantisce un rendimento sul 2%, visto che tratta sulla parità con spread molto contenuto |
Mediobanca Step Up 2 Ge24 Eur (Isin XS1928480166) |
Senior taglio 1.000 ma con una struttura a tassi crescenti. Emesso il 25/1/2019 paga attualmente una cedola del 2,05%, che salirà il prossimo anno al 2,25%. Quota sui 98,6, con yield del 3,3-3,4%. Contenuto lo spread “bid”-“ask” |
Stellantis 2% Mz24 Eur (Isin FR0013245586) |
Un altro senior taglio 1.000. Quota sui 98,5 euro con un ottimo “book” (spread sui 25 pb). Il rendimento lordo al 3,2% può anche migliorare, perché nelle scorse settimane il titolo è sceso sotto i 98, ottimo livello considerando la scadenza molto corta |
Autostrade 4,375% St25 Eur (Isin XS0542534192) |
Si tratta di nuovo di un senior ma a taglio 50.000. Emesso nel 2010 viene indicato da alcune piattaforme come Atlantia, sebbene Borsa Italiana mantenga la vecchia dizione. È un titolo che ha subito più volte forti cali di quotazione. Attualmente si muove sui 99 euro, con un rendimento sul 4,8% |
Renault 1% Nv25 Eur (Isin FR0013299435) |
Un ulteriore senior taglio 1.000. Un po' più lunga la scadenza e nettamente inferiore la quotazione in corso. Sui 91-91,3 euro ha potenzialità di discesa sotto i 90 ma i minimi di marzo 2020 sugli 83 euro appaiono improbabili da raggiungere un'altra volta. Il rendimento in corso sul 4% appare molto interessante per un corporate a cedola 1% |
► Per chi insegue le cedole ma con prudenza
L’obbligazionista resta pur sempre nella maggior parte dei casi un cacciatore di rendimento. Molti i modi per braccare la cedola. In questa prima selezione individuiamo cinque titoli per chi preferisce un basso/medio rischio.
Enel 5,25% Mg24 Eur (Isin XS0192503695) |
Senior taglio 50.000, parzialmente penalizzato da quest’ultima caratteristica. Sconta infatti uno spread “bid”-”ask” sugli 80-90 pb. Lo segnaliamo perché ha un punto forte importante: la bassa volatilità. Certamente è sceso negli ultimi mesi ma senza picchiate al ribasso riscontrabili nel caso di molti altri corporate. Ormai vicino alla scadenza, si mette in buy sui 103,5-104 euro, con un rendimento al 3% e con in prospettiva un plus fiscale al rimborso idoneo per chi insegua questa peculiarità. Rating BBB+ con outlook stabile |
Portugal 5,125% Ot24 Usd (Isin XS1085735899) |
Un po' di diversificazione valutaria si impone. Certamente non entrando oggi sul dollaro ma utilizzando l’eventuale liquidità detenuta su conti correnti in Usd o reinvestendo cedole di altri bond sempre in Usd. Questo Portogallo – una vecchia conoscenza del mercato – è un senior taglio 1.000. Quota poco sopra 100 (sui 100,2-100,3) con una buona liquidità. Lo favorisce l’aliquota fiscale al 12,5% |
Rci B. 4,875% St28 Eur (Isin FR001400CRG6) |
Rci è la banca del gruppo Renault, attiva per finanziamenti e leasing ai clienti. Il bond senior taglio 1.000, entrato da poco sul secondario (dal 26 settembre su Tlx), ha quindi uno storico corto ma è già sceso sui 96,6 euro, sebbene gli scambi siano bassi e lo spread sui 100-130 pb. In realtà il mercato punta ad acquistarlo sotto i 95 euro |
Gie Psa Tr. 6% St33 Eur (Isin FR0010014845) |
Un vecchio trentennale emesso nel 2003 dalla Peugeot, di cui l’emittente rappresenta la finanziaria al servizio dei clienti. Mantiene la vecchia dizione, sebbene ormai sia integrato nella realtà del gruppo Stellantis. Essendo un senior taglio 1.000 ha rappresentato per molti un investimento in ottica di cedola ma anche di trading. Nell’agosto 2021 si comprava sui 155 euro. Ora quota 105 euro, complici le tensioni di politica monetaria. Il rendimento si attesta sul 5,4% |
Generali Sub. Gn48 Eur (Isin XS1428773763) |
Essendo un subordinato (taglio 100.000) ha la classica struttura Fix-Float: tasso fisso 5% fino al 6/8/2028; poi “call” e nel caso non fosse esercitato il rimborso anticipato – probabilità marginale – subirebbe la trasformazione in tasso variabile Euribor 3 mesi + 5,35%. Molto elevati gli scambi malgrado il taglio 100.000. Quota sui 93,7 con un rendimento a scadenza sul 6,7-6,8% |
► Per chi rincorre il rendimento con audacia
Sono tanti i cacciatori di alti yield. Il momento per loro è assai favorevole e questa lista potrebbe ampliarsi per pagine e pagine. La limitiamo ad alcuni dei titoli fra i molti presenti su Borsa Italiana che soddisfano tale requisito.
Petroleos Mexicanos 5,5% Fb25 Eur (Isin XS0213101073) |
Non c’è obbligazionista che non abbia detenuto in portafoglio un bond Pemex, società petrolifera controllata dallo Stato messicano, soprattutto in Usd. Da segnalare tuttavia che si tratta della corporate con il maggiore debito in assoluto nel mondo dell’oro nero. Questa emissione a taglio 10.000 quota sui 99 e rende quasi il 6%. Sempre elevati gli scambi |
Jaguar Land Rover 4,5% Ge26 Eur (Isin XS1881005976) |
Prezza poco sopra 80. Se si considera che tale livello viene solitamente considerato come un gradino sotto il quale scatta un’allerta per le obbligazioni è chiaro come si tratti di un’emissione ora ad alto rischio. Si tratta di un senior taglio 100.000, dal rendimento sul 12% e con scambi inevitabilmente penalizzati dal lotto molto elevato. La società annuncia ottimi carnet d’ordini (200.000 auto nel secondo semestre) ma soffre per la bassa disponibilità di componenti elettronici e per la messa a punto di nuovi modelli a trazione alternativa |
Petrobras 8,75% Mg26 Usd (Isin US71647NAQ25) |
Ne abbiamo scritto tanto in passato dei Petrobras, società petrolifera brasiliana di Stato. Gli ottimi rendimenti di allora sono scesi, perché il quadro finanziario del gruppo è migliorato. L’avvicinarsi però del ballottaggio presidenziale nel Paese sud americano (vincerà Jair Bolsonaro o Luiz Lula?) alimenterà comunque tensioni sulle sue emissioni. Questo senior taglio 2.000 abbastanza corto, che quota sopra la pari (sui 108 Usd) con rendimento sul 6%, potrebbe indebolirsi, causa incertezze politiche. Target a 102-104? Non è irrealistico |
Ford Motor 9,625% Ap30 Usd (Isin US345370CX67) |
Un senior taglio 2.000 in dollari spuntato durante la crisi del 2020, causa pandemia, quando le società statunitensi erano assetate di liquidità. Chi se ne è impossessato allora lo tiene in portafoglio. Chi non lo afferrò lo può inseguire ora, sebbene la quotazione non sia ancora tornata vicino alla pari. Si muove sui 109 Usd con yield sull’8%, mentre a inizio anno si comprava sui 145 Usd. Un piccolo piano di acquisto su un bond così redditizio può essere un modo per acchiappare rendimento, soprattutto se la Fed insistesse nel rialzo dei tassi. Rivederlo a breve sulla pari? Appare poco probabile. Al momento non è uno dei bond Ford più scambiati ma quella cedola al 9,625% un fascino lo ha. Eccome se lo ha! |
Telecom Italia Finance 7,75% Ge33 Eur (Isin 33XS0161100515) |
Alzi la mano chi non ha tenuto in portafoglio questo bond senior taglio 1.000! Molto volatile si presta sia a chi cerca rendimento sia a chi fa trading non troppo veloci. Dai 150 euro della primavera 2021 è crollato ai 103,9 della chiusura di venerdì. I motivi? Certamente le incertezze sul futuro di Telecom ma anche le pressioni sui tassi fissi, causa politica monetaria Bce. Con un rendimento al 7,2% è molto scambiato ma il nostro consiglio è di limitarne comunque l’ammontare da mettere in portafoglio |
► Per chi fa trading
C’è chi scopre il trading obbligazionario solo ora ma è da tanto tempo che questa strategia risulta vincente, sebbene con modalità operative diverse da quelle del settore azionario. Probabilmente lo diventerà ancor più nei prossimi anni.
Eib/Bei 11% Ap26 Try (Isin XS1807207581) |
Per coloro che ci sanno fare quello della lira turca è il comparto valutario più redditizio in assoluto in campo obbligazionario. Partendo inevitabilmente dal presupposto di disporre di un conto in valuta per non subire la volatilità di quest’ultima. Basta osservare il grafico del Bei 11% 2026 per rendersi conto delle sue oscillazioni talvolta violente. Ci sarebbero anche altri bond in Try da analizzare ma lo spazio non lo consente. Con il semplice ausilio di una media mobile veloce il trading diventa un gioco (sempre che - lo ribadiamo - si sia protetti sulla valuta) |
Romania 3,375% Ge50 Eur (Isin XS2109813142) |
Con una volatilità annua al 25% si adatta bene a un trading sia di breve sia di medio periodo. C’è chi lo utilizza anche per operazioni intraday, sebbene solo in alcune sedute. Un consiglio operativo: volendo verificarne l’efficacia – così come per gli altri titoli inseriti in questa categoria – si valuti il movimento rialzista registrato fra metà luglio e metà agosto 2022. Il Romania passò da 58 a quasi 68 euro in quattro settimane: supera quindi l’esame trading. Quota attualmente sui 50 euro |
Usa T-Bond 2% Fb50 Usd (Isin US912810SL35) |
Non si può trascurare: l’area dei Treasuries è altrettanto interessante per chi fa trading rispetto a quella in euro. Cavallo di battaglia per questo comparto il governativo T-Bond 2050, sempre ben scambiato. Si noti la non trascurabile volatilità anche su frequenze corte. Quota attualmente sui 65,9 Usd |
Francia Oat 0,5% Mg72 Eur (Isin FR0014001NN8) |
Dagli 88 euro di fine 2021 ai 36,7 di venerdì. Se la risalita dovesse avvenire con la stessa veemenza altro che trading! Lo si potrebbe realizzare in contemporanea mediante due posizioni: la prima con obiettivi temporali lunghi e la seconda su frequenze corte, gestendolo con una semplice media mobile a 20 periodi. Il risultato complessivo sarebbe semplicemente strabiliante |
Austria 0,85% Gn2120 Eur (Isin AT0000A2HLC4) |
In questo caso la volatilità sale al massimo, con livelli paragonabili a quelli di un’azione altamente speculativa: si attesta infatti al 43-45% su base annua. È inevitabile che sia così: erede delle politiche ultra espansive della Bce e con una scadenza quasi secolare (2120 appunto!) si caratterizza per una duration – sensibilità ai tassi – estrema (45,6). Ciò ha consentito all’Austria 0,85% di anticipare a giugno (rispetto ad altri extralunghi ma più lenti) un rialzo delle quotazioni, salendo da 40 a quasi 63 euro in poche settimane. Poi un nuovo capitombolo. Ultima quotazione a 40,97 euro |
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