Come ben sapete mi sono specializzato nel trading intraday che si differenzia dall'investimento sotto molti punti di vista, prima di tutto per la componente di stress che in realtà per me è puro piacere adrenalinico. L'associazione Psichiatrica Americana (American Psychiatric Association APA) ha però messo in evidenza in uno studio scientifico come i neuropeptidi coinvolti nell'attività di trading estremo possano portare a disturbi comportamentali che hanno molta affinità con quelli compulsivi e le dipendenze (ludopatie, droghe et similia) a causa delle sostanze prodotte spontaneamente ed in modo naturale dal nostro cervello. Se mai un giorno mi vestissi da sciamano ne saprete la ragione. Per questo motivo credo sia fondamentale saper lavorare su se stessi, imparando a capire le emozioni nel momento in cui viene coinvolta la gestione del proprio denaro. Chiaramente questo stress non appartiene a chi gestisce denaro altrui, attività che in Italia è condotta dal personale di banche o SIM. La gestione di denaro di terzi svolta da soggetti privati non autorizzati comporta infatti il reato di sollecitazione di pubblico risparmio, punito dalla legge.
Su queste colonne o in eventi live organizzati da LombardReport ho mostrato esempi della mia operatività intraday & real money, lasciando scegliere a persone del pubblico in modo assolutamente casuale delle giornate a caso del mese antecedente l'evento, pubblicando le contabili dei miei eseguiti con tanto di "id order". Nonostante questa mia specializzazione che affino quotidianamente imparando soprattutto dagli errori commessi in vent'anni di attività e che inevitabilmente commetto ancora oggi, all'inizio di ogni nuovo anno mi piace studiare e provare a "prevedere" quello che potrebbe essere il comportamento del mercato per l'anno immediatamente successivo.
Naturalmente alla fine di ogni mese procedo studiando quello che potrà essere il comportamento del mercato nel mese successivo. Ogni mese è composto da quattro settimane, quindi procedo con l'analisi degli indici e/o delle azioni settimana per settimana. Ma ogni settimana ha cinque sedute e alcune tendono ad essere più rialziste di altre a seconda di dove cadono all'interno del mese considerato e del periodo. Ogni seduta di contrattazione include circa otto ore e mezza di negoziazione, ma non tutte le ore e minuti sono uguali. Ho scritto "circa otto ore e mezza" di contrattazione perché poi c'è il mercato after hour: c'è chi fa l'aperitivo o apericena a quell'ora ed altri che proseguono ad oltranza nel trading fino alle 20.30 di sera. Ma poi se operi sui derivati italiani occhio che rischi di proseguire fino alle 22.00.
BACK to the point: abbiamo appena iniziato il 2022 ! E quindi ?
In che condizionai siamo? Analizzando l'S&P500 notiamo che da settembre ad oggi il mercato è continuato a salire ma considerando la somma delle azioni sopra la media a 200 periodi (colore arancione) notiamo che il numero di titoli che stanno partecipando a questo rally è nettamente diminuito dal mese di luglio/agosto 2021. Il rally è sano quando il mercato sale ed il numero di azioni sopra la 200 cresce mano a mano (frecce di colore azzurro). Viceversa il rally è meno sano quando il mercato continua a salire ma il numero di azioni sopra la 200 decresce (frecce rosse). Chiaramente NON sto dicendo che il mercato debba crollare: semplicemente è possibile che si debba assestare un pò andando in laterale (ipotesi migliore) oppure con sedute un pò negative (ipotesi peggiore).
Il mercato nel complesso rimane toro anche se analizzando la curva dei rendimenti (che NON è un timing tool ) nella parte a lungo termine abbiamo un leggero appiattimento che andrà mano a mano monitorato. Non confondiamo poi il fatto che i tassi sui Fed Funds possano essere alzati col fatto che ci possa essere una recessione. Come ho già avuto modo di mostrare infatti, l'inizio di politiche restrittive può certamente provocare giornate ribassiste e di panico immediato che inevitabilmente comportano un incremento di volatilità MA storicamente, andando a ritroso negli anni, il mercato ha continuato a salire anche con politiche meno accomodanti che tuttavia dopo qualche anno hanno portato a delle recessioni. Guardate ad esempio cosa è successo all'inizio e alla fine degli anni '90: mercato e tassi in salita, poi sappiamo tutti come qualche anno dopo sia scoppiata la bolla internet e ci siano poi stati gli attacchi dell'11 settembre che hanno modificato lo scenario.
Ed ora qualche statistica....
Dal 1900 ad oggi prendendo in considerazione tutti gli anni che terminano con il numero "2" sul Dow Jones abbiamo tredici rilevazioni: 1902,1912,1922,1932,1942,1952 etc.. fino al 2002 ed al 2022 che rimane naturalmente un'incognita. Mettendo insieme tutti questi anni mediamente il comportamento del mercato americano è stato il seguente:
Direi che la tendenza è stata abbastanza laterale nella prima fase, con una debolezza a partire dal mese di maggio ed un minimo attorno a giugno/luglio e poi un minimo generatosi tra settembre ed ottobre che ha portato ad una parte finale dell'anno tendenzialmente al rialzo. Chiaramente il comportamento appena descritto fornisce un'idea di come questo anno possa essere: sostanzialmente choppy, laterale e con volatilità, con una tendenza al punto di partenza.
A smussare quanto appena descritto esiste un fenomeno ciclico che riguarda il mercato (americano) ovvero il fattore elettorale.
Ogni quattro anni in America viene infatti eletto un nuovo Presidente e questo fattore ciclico incide ex ante sul mercato indipendentemente dal colore politico del partito che risulterà vincitore. Nei 121 anni che decorrono dal 1900 ad oggi l'indice Dow Jones è salito mediamente del 6% negli anni di elezione del nuovo Presidente. Nell'anno antecedente l'elezione mediamente il guadagno è stato addirittura del 9%. Negli anni post elettorali la salita è stata solo del 5%. Ma come ho scritto il ciclo è di quattro anni e quindi il quarto anno mancante è quello di mid-term ovvero l'elezione di metà mandato. Sono quelle elezioni che si tengono dopo due anni dalle presidenziali e riguardano il Congresso degli Stati Uniti e le assemblee dei singoli Stati. Ora, negli anni di mid-term la salita del Dow Jones si è attestata attorno all'1%, quindi è stato il peggior anno dei quattro del ciclo preso in esame. Chiaramente ci sono motivazioni ben precise per le quali si verifica questo singolare fenomeno e su cui non mi soffermo, anche perché poi ci sono comunque i fondamentali che sono i veri driver di mercato e che tengo costantemente monitorati.
Di seguito trovate l'andamento medio di tutti gli anni dal 1900 al 2018 in cui ci sono state le elezioni di mid-term (30 rilevazioni totali).
Anche in questo caso, come nel precedente, abbiamo una curva sostanzialmente "sporca" e "choppy": laterale e con volatilità ma con un buon punto di ingresso tra fine settembre e primi di ottobre. Approfondendo ulteriormente lo studio noteremmo poi che il mercato nelle prime elezioni di mid term di un nuovo Presidente tende ad avere un comportamento migliore rispetto alle elezioni di mid term dello stesso Presidente che è stato eletto anche per il secondo mandato presidenziale.
Chiaramente le considerazioni di cui sopra valgono a seconda del trend in essere e direi che attualmente il contesto rimane comunque ancora bullish e rialzista. Sto dicendo che il mercato salirà all'infinito? Assolutamente NO e sappiate che certamente ci sarà un mercato orso ma nella storia le recessioni sono state nettamente minori rispetto ai trend rialzisti che ci sono stati e questo lo si deve alle politiche monetarie. Andare short di mercato perché si pensa che possa scendere implica di andare nettamente contro la statistica. I mercati ribassisti ci sono, sono estremamente profittevoli ma ci sono stati quando sono iniziate le recessioni. Dal 1950 ad oggi le recessioni sono durate tra gli 8 ed i 18 mesi con una media ponderata attorno ad 11 mesi.
La mia view a stelle e strisce per questo 2022 è grosso modo la seguente:
fase sostanzialmente laterale fino a maggio o giugno, magari con giornate particolarmente positive e/o negative ed un assestamento verso la fine dell'estate. Il momento più favorevole per una eventuale salita in questo 2022 credo avverrà verso fine settembre/primi di ottobre e non prima (quindi nell'ultimo quarto del 2022).
Nel complesso ad oggi ritengo che grossi scossoni al ribasso siano opportunità di acquisto per poi alleggerire sulla salita proprio perché ci troviamo ancora in un mercato toro.
NB: Quanto descritto si riferisce più al "quando" il movimento si verificherà che non al "quanto".
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)