Buon anno a tutti. Ieri (lunedì 3 ndr) c'è stato lo scorporo di Iveco da CNHI di cui avevo scritto il 13 novembre 2020 (link: https://www.lombardreport.com/2021/11/13/commento-settimanale-23/). Dal mio prezzo iniziale (15.90 euro ad azione CNHI nel mese di Novembre) il titolo è salito fin oltre i 17 euro. Grazie allo scorporo o spinoff gli azionisti che possedevano CNHI al 31 Dicembre si sono ritrovati in mano azioni Iveco (nel rapporto di 1:5, ovvero ogni mille CNHI si sono ottenute 200 Iveco aventi ticker IVG). La parte interessante di CNHI è certamente New Holland relativa alle macchine agricole e su cui c'è maggiore margine. Nonostante questo mi sono accontentato del trade che mi ha comunque permesso di iniziare bene il nuovo anno nella giornata di ieri. Certamente non si è trattato di una operazione a doppia cifra ma è possibile che la speculazione si smonti un pò visto il recente rally avuto dall'azione CNHI.
Detto questo, segnalo anche una vecchia idea operativa relativa alla stagionalità sul titolo Intesa SanPaolo di cui avevo scritto un paio di mesi fa (link: https://www.lombardreport.com/2021/11/20/statistiche-su-una-large-cap-italiana/). Di fatto avevo segnalato l'apertura di una finestra rialzista sul titolo in un range temporale ben definito e statisticamente favorevole (20 novembre e 19/20 di Febbraio degli ultimi venti anni). Dal giorno successivo all'articolo ed allo stacco dividendo, l'azione si è indebolita fino a testare uno dei due supporti chiave di medio termine (link articolo: https://www.lombardreport.com/2021/11/27/commento-3/) riducendo così l'ipotetico stop loss posto a 2.10/2.12 che è poi solo stato lambito ma mai toccato (link: https://www.lombardreport.com/2021/12/6/il-momento-migliore-di-un-ladruncolo-quando/). Come ho scritto più volte la statistica indica le probabilità a favore ma NON costituisce una trigger di entrata. E' semplicemente una assicurazione in più sulle buone possibilità di riuscita di un trade (di medio termine). Ora, il mercato è salito molto anche se potrebbe continuare a farlo. Essendo Intesa arrivata ad una soglia critica anche se abbondantemente superata visto che si è spinta oltre 2.40 euro (valori pre stacco dividendo) e tecnica (media mobile a 200 giorni di colore rosso sul grafico successivo in scala giornaliera) la logica imporrebbe o di alzare lo stop su tutto oppure di liquidare almeno metà posizione. Ma ogni operatore ha un suo piano e decide autonomamente. E' altrettanto vero che la mia analisi si estendeva fino al mese di Febbraio, quindi la logica imporrebbe di stare dentro all'operazione, ma è lecito seguire anche il buon senso. Magari vedremo il prossimo mese quale sarà stato il prosieguo di questa idea operativa.
Segnalo poi che un altro titolo di cui avevo scritto in articoli passati (SABABA) è esploso al rialzo nella seduta di ieri (lunedì, ndr) ed oggi c'è stata una ulteriore salita fino a 4.30 euro ad azione (era stata quotata a 3.70 euro ma il primo giorno di negoziazione era "caduto male" a causa del panico insensato ingenerato dalla nuova variante Omicron... A proposito oggi in Francia ne è stata rilevata una nuova con oltre 40 mutazioni in ma nessuno ne ha ancora parlato). Questo il link dell'articolo in cui parlavo di Sababa e dove trovate anche l'aggiornamento sull'azione Intesa SanPaolo: https://www.lombardreport.com/2021/12/21/titoli-2/
Come sempre alleggerire su forti rialzi (o alzare i livelli di stop loss o trailing stop) è cosa buona e giusta anche se al momento l'azione rimane comunque ben impostata (di seguito il chart daily). Ricordo a tutti che entrambi i grafici (Intesa e Sababa) sono su scala giornaliera e "scattati" alle ore 16.50 di oggi.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)