Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                30/01/2022

La settimana è stata caratterizzata dalla conferenza stampa di Jerome Powell. L’argomento principale è stato naturalmente, il fatto che l’inflazione dei prezzi al consumo sta correndo al ritmo annualizzato del 7% negli Stati Uniti (in  Europa è ormai più che dilagante). Nonostante questo, tuttavia, la FED sta ancora stampando denaro attraverso il suo programma di acquisto di asset. In pratica la FED sta riducendo questa stampa di denaro, (rallentandola), ma sta ancora coniando nuovi gettoni digitali per acquistare obbligazioni del Tesoro, debito aziendale, e titoli garantiti da ipoteca. Questa stampa di denaro a partire dal 2008 in 13 anni si è gonfiata del 760%. Per raggiungere un uguale livello di inflazione in precedenza c’erano voluti 33 anni (1975-2008).

Powell ha anche sottolineato a più riprese che la Fed vede il suo strumento principale nel tasso di interesse dei Federal Funds, e che il mercato ha già scontato l’aumento dell’1,25% dei tassi in programma quest’anno. Il bilancio della Fed, che si è gonfiato enormemente come risultato della sua sottoscrizione dei mercati obbligazionari, sembra essere relegato in importanza, con la Fed che stabilisce i "principi" che intende seguire prima di intraprendere la deflazione dei suoi attivi. Per i cinici, si tratta di palesi tattiche dilatorie. Alcuni commentatori stanno suggerendo che la Fed non si preoccupa del mercato azionario in questo momento e quindi non sarà preoccupata se il mercato continua a scendere. Questa è una sciocchezza. Questa Fed, come è stato fin dai tempi di Alan Greenspan (“il  Maestro"), vuole essere amica della comunità finanziaria, dei politici e del paese in generale, e cercherà con tutte le sue forze di prevenire un mercato al ribasso delle azioni. Powell potrebbe parlare duro, ma non è un Paul Volcker che mastica sigari. La Fed ha paura di sgonfiare il suo bilancio perché sa che questo fiume di denaro stampato è stato un pilastro su cui si regge il mercato azionario. Non c'è un legame causale diretto. Un mercato toro delle azioni è guidato da uno stato d'animo, un umore sociale positivo e un mercato al ribasso da un umore negativo. Tuttavia, più denaro e liquidità ci sono nel sistema  e più facile è, per uno stato d'animo sociale positivo, spingere il mercato azionario più in alto.

Nel grafico qua sopra si vede il tasso annualizzato di variazione del bilancio della Fed e del mercato azionario statunitense. Si vedono chiaramente i due momenti in cui la FED va in soccorso del mercato azionario con un'esplosione di stampa di denaro, nel 2008 e nel 2020. Dalla fine del 2013 al 2016 mentre l’emissione di moneta sta decelerando (disinflazione) anche il tasso di variazione positivo del mercato azionario va calando. Una dinamica simile la ritroviamo infine da marzo del 2021. Nel 2018 quando il bilancio della Fed si stava effettivamente contraendo (deflazione) il mercato azionario qua rappresentato dal Wilshire 5000 da settembre a dicembre scese del 20% e certamente questa volta la Fed sarà più cauta nel restringere il suo patrimonio. In estrema sintesi, per concludere, possiamo dire che la FED sa che deve deflazionare, ma sembra piuttosto riluttante a farlo.

Indici Azionari USA

Dow Jones

Gli indici americani stanno completando un’onda 1 ribassista di grado minor. L’onda in corso è l’onda [iv] quasi agli sgoccioli. Una volta finita seguirà l’onda [v] che registrerà nuovi minimi prima di vedere l’onda 2 in contro trend recuperare una parte sostanziosa dell’onda 1.

Nasdaq 100

Situazione simile anche per il Nadaq100; è da capire se l’onda[iv] è conclusa o può salire ancora un poco.

S&P500

Più articolato rispetto agli altri due indici è lo sviluppo dell’onda [iv] sull’S&P500, che ricalca comunque lo stesso modello d’onda.

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

Il Trentennale americano è alle prese con le battute finali di un onda [ii] di 3 al termine della quale i prezzi riprenderanno a scendere.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

Il massimo di onda [2] si è alzato ancora ma non dovrebbe durare ancora molto. Dopo il dollaro riprenderà il trend principale.

Metalli Preziosi

Oro:

La struttura dell’onda E del triangolo in atto si sta dimostrando più complessa del previsto, ma non modifica il quadro generale.

Platino:

Sto sempre aspettando l’uscita dal canale di trend discendente per poter fare stime sulle onde successive.

Argento:

L’argento si è rimangiato i progressi della settimana scorsa. Del resto avevo avvisato di acquistare un lotto piccolino data la difficoltà di tradare questo asset; abbassiamo lo stoposs a da 22 a 21$ e vediamo cosa combina. 

alla prossima.

Gli ultimi articoli di Virginio Frigieri