Mercati aperti ma chiusi nella sostanza


Nulla di fatto nell'ultima settimana dell'anno, trascorsa con volumi al di sotto dei più torridi mesi dell'anno.

Le festività di fine anno mettono d'accordo tutto il mondo e portano con se dei mercati davvero insignificanti tanto da non poter essere in alcun modo interpretati.

In  quest'ultima ottava, la gran parte degli strumenti finanziari ha visto una media contrattazioni che normalmente raggiungono nelle prime ore della giornata, lasciandosi cullare dal tepore dei caminetti, salendo di tick in tick senza sbalzi, riducendo la volatilità in poltiglia.

E' scivolata così anche l'ultima seduta dell'anno, rinviando ogni decisione al nuovo che verrà.

La saturazione del mercato resta sempre più evidente quando, anche titoli con configurazioni grafiche eccellenti come Unicredit, hanno faticato non poco a raggiungere target scontati.

Solo oggi, nella prima seduta dell'anno, la stessa Unicredit ha ormai quasi definitivamente toccato il target assegnatogli ad inizio dicembre ai 14€. ( https://www.lombardreport.com/2021/12/12/unicredit-strappa-verso-i-14-euro/ )

La scommessa ora è tutta concentrata sui derivati, amplificando i rischi, in giorni che hanno solo continuato a confermare la debolezza del mercato obbligazionario.

In foto il grafico del BTP scadenza Marzo '47 ove si può ben vedere la debolezza che lo sta attanagliando facendo eco a tutto il segmento in ogni dove nel mondo.

Per il nostro BTP sopra evidenziato, il trend di correzione sarà suggellato sotto i 114€.

Per la motivazione scientifica di quanto è possibile accada, qualora la correzione sull'obbligazionario prosegua, vi rimando all'ultimo articolo in cui veniva spiegata la correlazione tra i vari mercati ( https://www.lombardreport.com/2021/12/26/altra-v-per-il-mercato/ ) quindi, affinchè questo accada deve concretizzarsi l'ipotesi sul proseguimento della correzione del mercato obbligazionario.

La relazione esistente tra i vari mercati, al momento, risulta, come sappiamo, completamente corrotta, ma tornerà tale appena le banche centrali ristabiliranno una situazione di normalità, resituendo alle piazze finanziarie la loro funzione.

Con il nuovo anno, le prime battute vedono mercati in leggero rialzo salvo l'Hang Seng, in sofferenza.

Nel corso del 2021, a causa delle restrizioni attuate dall'amministrazione cinese, l'unica piazza che ha sofferto risulta proprio l'Hang Seng che ha lasciato il 10% sul terreno.

Il settore tecnologico americano, invece, ha portato a casa un rialzo del 27%, andando a doppia cifra per il terzo anno consecutivo.

La divergenza tra le due politiche, quindi, risulta in tutta la sua evidenza proprio dai dati a consuntivo sull'andamento dello scorso anno.

Avrà ragione chi ha messo un freno al mercato o chi lo ha lasciato libero di correre? Lo scopriremo presto.

Molti gestori si sono lanciati in previsioni per il 2022 e la maggioranza di loro ritiene che verso la fine del primo quadrimestre dell'anno, l'azionario subirà una contrazione dopo le folli corse.

Il trend continua ad essere rialzista, seppur compresso in un trading range che quasi tutte le piazze finanziarie hanno vissuto sin dal mese di aprile del 2021.

L'anno è inziato proprio sul vertice alto del trading range, ragion per cui è già il momento di decidere cosa sarà di qui ai prossimi mesi.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)