Aggiorniamo il nostro portafoglio, dopo i segnali operativi di ieri, e cerchiamo di capire cosa aspettarci per le prossime settimane, e di conseguenza come comportarci.
La seduta di ieri è stata la prima vera giornata con listini pesanti, tra l’altro con vistose aperture in gap down, cosa che non succedeva da tempo. In realtà, però, la debolezza si era già manifestata nel corso del mese, e infatti da tempo stavamo osservando con grande attenzione le dinamiche dei mercati, pronti ad alleggerire il portafoglio e iniziare a portare a casa un po’ degli utili accumulati.
Abbiamo così iniziato a liquidare metà di alcune posizioni, prevalentemente esposte su azionario, in modo da rimpolpare la base di liquidità, capitalizzare un po’ di gain e togliendo parte di asset sensibili alla volatilità negativa, per limitare il drawdown del portafoglio.
Mentre scriviamo queste righe i mercati sono in rimbalzo, come quasi sempre accade dopo le giornate “pesanti”. Però ora è necessario capire nel minor tempo possibile se la correzione (quella vera…) è arrivata o se questo è solo uno scivolone che sarà riassorbito a stretto giro.
Naturalmente non avendo la sfera di cristallo, al momento non abbiamo la risposta, ma abbiamo un metodo da seguire, per cui lo scopriremo nel corso delle prossime sedute. L’ipotesi al momento prevalente è che i mercati siano più propensi a correggere che non a tornare sui massimi, vista la stagionalità non proprio favorevole – che già ci ha graziati ad agosto – e la volatilità espressa dal Vix in netto aumento.
Questa quindi la nostra ipotesi, che naturalmente dovrà essere confermata o smentita dai fatti, ma che sia come sia, quello che non vogliamo assolutamente è essere presi in contropiede per cui non abbiamo sottovalutato i segnali di debolezza di queste settimane, culminate nella brutta seduta di ieri, e che hanno suggerito di seguire il nostro metodo e quindi alleggerire alcune posizioni.
Non siamo ancora al vero SELL d portafoglio, ci mancherebbe. Prova ne sia che il nostro portafoglio è comunque sempre lì nei pressi dei massimi storici, come vedremo tra poco. E la volatilità negativa che sta subendo è molto limitata.
Vediamo quindi nel dettaglio le operazioni fatte ieri e oggi contabilizzate nel nostro portafoglio.
Abbiamo venduto la metà di un ETF e di tre fondi, portando a casa una parte di utili di tutto rispetto. Infatti, dall’ETF Lyxor MSCI World Health Care - LU0533033238 portiamo a casa un +15,12%; dal fondo MSIF Global Brands A EUR - LU0119620416 incassiamo un +18,89%; dal fondo Nordea 1 Alpha 15 MA BP -LU0607983896 realizziamo un +15,09% e dal fondo Raiffeisen Bilanciato Sostenibile R - AT0000785381 otteniamo uno strepitoso +22,61%.
La quota azionaria scende sotto il 20% e la liquidità si porta verso il 30%. Un’ottima scorta di munizioni per quando sarà necessario riequilibrare il portafoglio, sia in caso di creare degli argini alla volatilità sia in caso di tornare a spingere sul gas con asset a maggior rendimento. Per ora, quindi, ci mettiamo alla finestra in attesa di avere conferme o smentite in merito alla nostra ipotesi, pronti col dito sul mouse a dare dei sell selettivi se necessario, o altri semplici alleggerimenti.
Aggiorniamo quindi il nostro portafoglio, che ovviamente corregge un po’ dai massimi storici, dopo la serie consecutiva di massimo in massimo dei mesi scorsi. Così il nostro portafoglio, al close di ieri e valorizzato tenendo conto delle operazioni di ieri, valorizza un NAV a 106,45 praticamente in linea con i 106,50 della scorsa rilevazione e appena sotto all’ultimo massimo storico. La performance su base annua si attesta ora al 4,44% e la volatilità resta stabile all’1,25%.
Portafoglio ed equity line aggiornati nell’apposita sezione.