Durante le ultime 2 settimane ho parlato dei mercati emergenti, prima con il comparto azionario (Large & Mid Cap) e quindi con quello obbligazionario (Corporate e Governativi)
Oggi, invece, non mi allontano più di tanto e voglio trattenermi un attimo con voi per quanto riguarda il settore azionario India.
Anche in questa occasione vi presenterò uno degli asset che ritengo interessanti.
Ho preso in considerazione una ventina di fondi espressi in euro e con, come sempre, uno storico almeno decennale.
Sono nuovamente alla ricerca di qualche opportunità o di un asset che si è dimostrato storicamente molto affidabile secondo lo Stocastico orizzontale.
Per questa ragione devo obbligatoriamente omettere alcuni asset, ma la selezione è ovviamente obiettiva e prende in considerazione unicamente la data di inizio di quotazione del fondo e il settore di appartenenza. In alcuni casi, una fund house può essere più efficiente di altre in un comparto specifico, ma la professionalità è generalizzata a tutti gli attori del risparmio gestito.
Questa è l’unica certezza che abbiamo; la professionalità degli attori.
Il contesto.
L’indice Msci World $ è sui massimi di sempre e, dopo il crollo accusato all’inizio della pandemia, ha trovato un nuovo slancio quello che le ha consentito di collezionare una lunga serie di massimi storici.
La situazione è paradossale, ma gli investitori sono in attesa di una correzione tecnica, per poter intervenire nuovamente dopo le prese di beneficio che vengono effettuate durante l’ascesa dell’indice.
Mentre il tapering e la variante Delta sono tra i principali movers del momento, il mio Efficiency index (grafico centrale) ha raggiunto l’area dei massimi assoluti, ma non genera ancora un segnale preoccupante. Poco sopra, la performance a 12 mesi ha realizzato un nuovo massimo storico alla fine dello scorso mese di marzo e questo potrebbe aver favorito qualche take profit.
Lo scenario dell’azionario internazionale è molto tirato e gli indici Msci India e Sensex non fanno eccezioni. Anche l’azionario indiano ha raggiunto livelli inesplorati fino a ora.
In un tale contesto, è più che mai fondamentale individuare asset che si sono dimostrati storicamente affidabili, anche se ciò non offre nessuna certezza per il futuro.
Il caso del giorno.
Ho scelto per voi; Goldman Sachs India Equity Portfolio E Acc EUR - isin LU0333810850 – codice Bloomberg GSINDAE LX, vedi di seguito (https://www.gsam.com/gsam-docs/fund_kiids/legal/kiid/lu0333810850_it.pdf).
Stiamo dunque parlando di un comparto di Goldman Sachs Funds.
Troverete tutti i documenti necessari cliccando sul link come sopra, direttamente dalla fonte.
Lo Stocastico orizzontale.
Questo GS si è mantenuto per poco meno dei due terzi del periodo al di sopra di 70 comportandosi pertanto molto bene rispetto agli altri asset presi in considerazione. Anche in questo momento consolida sui massimi di oscillazione.
Inoltre, non si è quasi mai recato al di sotto di 30 dimostrando di essere un ottimo prodotto anche quando le cose vanno male, e non è poco.
Nell’ipotesi di una futura correzione del mercato azionario, che sia fra qualche settimana o qualche mese, questo asset potrebbe comportarsi bene come accaduto in passato.
Il condizionale è sempre d’obbligo.
In fondo le certezze sono poche; le tasse e la morte, morte fisica per lo meno in quanto ci si interroga anche sull’eventuale Dopo. Ma sulle tasse non sbaglio.
Comportamento sul mercato.
In primis ho confrontato l’indice Msci India riportato in euro con il comparto di GS come sopra e la differenza è evidente.
Il successivo grafico normalizzato potrebbe togliere ogni dubbio.
Il nav del GS è cresciuto del 134% tra il minimo di marzo 2020 e i livelli attuali, passando quindi da 17.74 a 41.48 in ben 344 giorni.
Notevole, è vero.
Tuttavia, sempre nello stesso arco temporale, ma tra il 28 agosto 2013 e il 16 febbraio 2015, il comparto ha messo a segno un rialzo del 156% circa, passando da 9.10 a 23.32.
Questo esercizio di terza elementare solo per dimostrare che tutto è relativo. Il rialzo in essere da 17 mesi è imponente, ma si è già visto.
Inoltre, per il momento, la volatilità (a 10 settimane annualizzata) tende al 9% circa e non mi preoccupa. Inizierei a ipotizzare una correzione in caso di superamento del 12%/13% circa.
In caso di una flessione tecnica, un ritorno verso 37/36 sarebbe del tutto fisiologico e non compromettente per la tendenza in essere. Il proseguimento della debolezza potrebbe riportare tuttavia il nav verso 32 e 27.
Pertanto, 36, 32 e 27 non sono da giocare la Lotto, ma potenziali livelli per tentare un nuovo posizionamento in un’ottica di diversificazione azionaria.
Conclusione.
Il comparto azionario internazionale guadagna terreno quasi ininterrottamente dalla fine del mese di marzo 2020 e raggiunge livelli inesplorati da sempre. Anche l’azionario indiano è sul tetto del mondo, sia espresso in eur sia in inr, e non accenna a rallentare, almeno per il momento.
Ho individuato un comparto che ha fatto più che bene, e non solo in questo momento.
Questo GS potrebbe fare caso vostro e rivelarsi utile in un portafoglio ben diversificato.
A disposizione
Giovanni